Eventi e Comunicazioni

agevolazioni_bonus_pubblicità_2024.jpg

"Con il Notiziario delle Eolie Bonus pubblicità con credito d'imposta al 75%"  email bartolino.leone@alice.it

Dettagli...

309557_2723509411925_769966109_n.jpg

di Felice D'Ambra

 

 

Lipari & Festival dell’Emigrante

Bartolino Leone il direttore del Notiziario Eolie online è un mitico, un “Giornalista d’assalto”, “On The Road”e non solo, poiché, oltre a cercare la notizia, Bartolino fotografa e intervista ovunque, anche nelle due sedi staccate: Chitarra Bar di Marina Corta e Terrazze sul mare, Sotto Monastero, di fronte alla partenza degli Aliscafi.

Dopo l’emozionante successo del ”1° Festival dell’Emigrante”dello scorso anno, il Notiziario Eolie online, prosegue il suo cammino per il prossimo turno, anche col patrocinio dell’Amministrazione comunale di Lipari. Certamente questo evento ideato dal Direttore Bartolino Leone, è un modo straordinario e gradito da tutti, poiché tiene a ricordare la figura dell’emigrante Eoliano e non solo, che durante le due guerre mondiali e, anche molti anni prima, le Isole Eolie furono spopolate, dalla fuga d'intere famiglie che abbandonarono la loro casa, genitori, moglie figli, parenti e amici. Poiché Dio aiuta gli audaci, molti emigranti di nostri parenti, amici, famigliari isolani fecero fortuna e molti sono ancor oggi grandi personaggi di alta risonanza in vari settori. 

Quello che intendo ricordare a quanti leggono il Notiziario, imprenditori, politici e non solo, che l’emigrante, oltre ad essere una persona umana, ha sofferto la nostalgia che è la peggiore delle malattie, ha subito il razzismo, parecchie angherie (ma questo lo sa solo chi l’ha vissuto veramente e non marginalmente o per averlo letto sui libri. L’Eoliano emigrante è un autentico Ambasciatore del Turismo nella Nazione del mondo, dove, vive e con sacrificio, duro lavoro, forza di volontà e ambizione, ha fatto il suo benessere, ed anche quello per la famiglia ed anche per le Isole Eoliane; poiché l’emigrante, porta sempre nel cuore, con gioia, l’amore per il proprio paese nativo.

E così, dal suo magico cilindro, Bartolino Leone, continua la seconda edizione del Festival dell’Emigrante che si prospetta avvincente, ancora più emozionante e con la presenza di grandi ospiti e personaggi sparsi nel mondo. Come pubblicato sul Notiziario Eolie, la seconda edizione si terrà sabato 18 agosto alle 21,30, sempre al Chitarra & Cocktail Bar di Nicola Merlo, sulla terrazza mare e sulla splendida scenografia d’incomparabile bellezza di Marina Corta, del Castello, della chiesetta delle Anime del Purgatorio e scalinata della chiesa di San Giuseppe.

Il bravissimo artista Nicola Merlo, anche patrocinante della serata assieme al suo Staff, più volte nel recente passato, su quello stesso palco, ha visto esibirsi vecchie glorie e illustri artisti Eoliani, come Ciccio Mondello’ il grande Maestro Bartoluzzo Ruggiero e anche, il “Nazionale” l’indimenticato e indimenticabile Lucio Dalla e non solo.
Come comunica Bartolino Leone, tutta la squadra sarà presente ad allietare e dare il benvenuto ai partecipanti e ospiti e; e come da collaudata consuetudine, a condurre la serata, sarà la Dott.ssa Russo, Sig.ra Tiziana e dalle veline: Martina, Sabrina e da Federico Lo Schiavo. 

La serata sarà come di consueto curata nei particolari dal Direttore Bartolino Leone coadiuvato dal Web Master Massimo Pagliaro, da Bartolino e Peppuccio Costa e dall’immancabile paparazzo Mario Marturano.
Durante la serata saranno premiati i cinque musicisti del 16 giugno scorso, che a causa diluvio, non è stato possibile premiare, mentre a sorpresa, saranno premiati con una targa ricordo dell’Evento, cinque autentici Eoliani emigranti sparsi nel mondo (ovviamente l’Italia è inclusa). Tutta la serata sarà integralmente trasmessa in video e visionata in 100 Nazioni, dal Notiziario delle Eolie online di Bartolino Leone.

Complimenti e un grande“Grazie di Cuore” a tutti i musicisti e Artisti Eoliani e a Bartolino Leone per il Suo Notiziario Eolie online. Un Notiziario vivo, capace di dare voce e visione a chiunque, e per quanto fa per tutta la popolazione e soprattutto, per tutti gli “EMIGRANTI” Sparsi nel Mondo!

E DALL'AUSTRALIA E' GIUNTA LA FAMIGLIA SERGIO

Grande accoglienza a Lipari per la famiglia Sergio di Sydney, originaria di Lipari, rientrata nell'isola natia in occasione del 2' "Festival dell'EmigranteW. Ad accoglierla, la famiglia Costa, con in testa lo staff "On the Road" del Notiziario composto dal prof. Bartolino Costa, dalla giovane inviata speciale Martina e dalla fotografa ufficiale Tindara. Tutti stasera ospiti a cena a casa dei coniugi Cincotta - De Luca...

Nella foto i signori Sergio Giuseppe di anni 88, la moglie Favorito Rosalia di anni 87, accompagnati dal figlio Bartolo e dalla nuora Liane e la grande famiglia del professore Bartolino Costa.

bda87e86-3210-4b4b-9ee0-5455539b2e41.jpg

images/banners/immagini_random/720x120-BANNER-LIPARI-9-20-AGOSTO.png

NOTIZIARIOEOLIE.IT 

Lipari, 2° edizione per il "Festival dell'Emigrante"

LA 1' EDIZIONE DEL 18 AGOSTO 2017

 
f08079ec-e401-40ae-8db2-f4ee7322a17f.jpg
 
 

Isola del Giglio & Nave Concordia.

Cinque anni dopo oggi 13 gennaio 2017, ricade il quinto anniversario del tragico naufragio della spettacolare nave Concordia di Costa Crociere, adagiata sugli scogli a pochi metri dell’Isola del Giglio, dove persero la vita 32 persone di varie nazionalità.

Una fiaba molto triste, d'altri tempi più lontani, anche quella della nave più bella del mondo, che partita da Genova per il suo 51mo viaggio, dopo lo scalo di Cannes, Napoli e lo Stretto di Gibilterra (le Colonne d’Ercole), dove una barriera separa il Marocco e le città autonome di Ceuta e Melilla in territorio iberico; in una calda e nebbiosa serata di fine luglio, quando a bordo le feste sono finite, abiti da sera e gioielli sono tornati nelle valigie dei passeggeri, già assonnati.

Erano da poco passate le ore 23 e 10 minuti, notte fonda sull’oceano Atlantico quando il meraviglioso transatlantico italiano Andrea Doria partito da Genova, in navigazione verso il porto di New York, fu speronato al largo della costa di Nantucket, dalla nave svedese Stockholm Svedish America Line. A bordo di quella splendida nave ammiraglia italiana pronta per lo sbarco a New York, c‘erano 1.134 passeggeri e 572 uomini d’equipaggio. Subito dopo lo speronamento e la nave s'inchina da un lato e perde la metà delle scialuppe di salvataggio, ma fortunatamente tutti i passeggeri e l’equipaggio era già in salvo e anche le 50 salme erano già a bordo della nave francese “Il de France”. Nonostante tutti erano in salvo, quel giorno il comandante del transatlantico Andrea Doria, Pietro Calamai, classe 1897, avrebbe voluto inabissarsi assieme alla sua nave.

“Oceano Atlantico mattina del 26 luglio 1956, al largo del faro di Nantucket, affondamento dell’Andrea Doria, dialogo tra il “secondo” Osvaldo Magagnini e il Comandante Pietro Calamai del Transatlantico italiano Andrea Doria. Scenda Comandante, a bordo non c’è più nessuno……Scenda o risaliamo noi e restiamo con lei”.

“57 anni dopo all’Isola del Giglio, 13 gennaio 2012, mezzanotte circa, disastro della grande nave da crociera Costa Concordia: Torni a bordo, cazzo……. O le farò passare l’anima dei guai:

Dialogo tra il Comandante della Capitaneria di Livorno Gregorio De Falco, ordina in modo poco rabbioso al Comandante della sfortunata Concordia, di risalire immediatamente a bordo, visto che alla chetichella e con molta diplomazia, aveva abbandonato la nave che comandava.  

Due grandi tragedie del mare, due modi opposti di gestire la raccapricciante situazione: l’inabissamento di una grande e meravigliosa nave, la dignità umana per la morte di molte vite umane. Due storie, che per ragioni diverse, hanno colpito per lungo tempo l’immaginario degli italiani e non solo. “Mano d’opera in cambio di carbone, per l’Italia a basso costo”……….Un’altra tragedia non navale, erano le 8,10 minuti, dell’8 agosto del tragico 1956, quando uno scontro tra due vagoncini avvenuto all’ingresso della miniera provoca la rottura di due cavi elettrici e di una condotta d’olio. L’impatto scaturisce un incendio proprio nel pozzo di entrata nell’aria della miniera, che è invasa dal fumo e dalle fiamme, impedendo ogni via di fuga ai 300 minatori circa, presenti in quel momento nel sottosuolo. Soltanto 12 persone sono riusciti a salvarsi. La tragica conclusione dopo 15, giorni di ricerche si concluse il 23 agosto quando fu comunicato che tutti gli altri minatori erano cadaveri. Dei 236 minatori morti, ben 136 erano italiani (la maggior parte), 95 belgi, 8 polacchi, 6 greci, 5 tedeschi, 3 ungheresi, 3 algerini, 2 francesi, 1ucraino.

"Rilassati" bellissimo video 

 

Guardalo in formato power point Rilassati_.pps

o in pdf Rilassati_.pdf

L'esclusiva e protetta spiaggia Bidderosa Golfo di Orosei - Costa centro Orientale (Nuoro - Sardegna)

spiaggia_di_bidderosa_.png

Dicembre mese della Lirica, Babbo Natale, Mercatini e Natività di Gesù.

Dopo novembre proverbialmente definito il mese dei morti, a dicembre con il primo freddo e con l’arietta fresca e nuova di festa che si respira, è il mese del magico Natale. Ovunque vi sono vetrine scintillanti, illuminate, addobbate, innevate con neve artificiale, strade ricche di luminarie che si accendono al tramonto del sole, festoni per abbellire, facciate di palazzi, chiese, giardini, per allietare e festeggiare gli abitanti e i turisti alla ricerca della magia del Natale 2016, che sta per lasciarci. Ovunque bambini, ragazzi e adulti in trepidazione, ad ascoltare i canti di Natale, i suoni di ciaramelle e cornamuse dei pastori in costume tipico, e godere della calda ed emozionante atmosfera, non possono non ricordarci, che siamo arrivati alla vigilia di Natale. In ogni località del mondo i tradizionali alberi, come i presepi e mercatini, fanno parte dei simboli del Natale, che risale a un tempo in cui gli acquisti non si facevano nei grandi supermercati e nei discount.

Allora era necessario aspettare le fiere e le sagre paesane, organizzate da artigiani, artisti e maestri di saperi e sapori di quei prodotti tipici di eccellenza di un tempo che fu. Dicembre è anche il mese del tipico tradizionale panettone (pan del Toni), inventato proprio oltre un secolo fa, da un garzone di panetteria artigianale di nome Toni, che per accattivarsi l’amore della figlia del fornaio, un giorno volle aggiungere alla pasta del pane, un po di burro, uova, uvetta cubetti di arancia e cedro candito e lo mise in forno. Venne così chiamato il "pan del Toni", il vero panettone. Di panettone c’è anche il “cinema”, che ogni anno qualche regista c’è, lo ricorda piacevolmente con i soliti attori, per il periodo natalizio. Dicembre è anche il mese dei teatri, della danza, dei balletti e della moda degli stilisti di Via Monte Napoleone e non solo. La Metropoli Internazionale, Capitale della Lombardia, usa festeggiare il Santo Patrono con gli antichissimi e tradizionali mercatini natalizi di O, Bej, O, Bej (che belli, che belli), posizionati attorno al Duomo della madonnina, luogo di incontri della mondanità lombarda della Milano bene. Dicembre con la festa del Santo Patrono Ambrogio, da, anche l’avvio alla stagione turistica nelle località invernali dove attrezzatissime stazioni sciistiche, sono in grado di offrire al grosso flusso turistico montano, un’attenta accoglienza professionale a tutti gli amanti della neve, che creano anche un eccezionale volano economico.

Il nostro Bel Paese, secondo un vecchio detto, non è solo un popolo di “santi, eroi, poeti e naviganti”, è anche l’Italia del valzer, l’Italia del caffè, l’Italia dimenticata e da dimenticare (come cita in una nota canzone Francesco De Gregori). In effetti, come talvolta capita con i luoghi comuni, l’affermazione contiene un pizzico di verità, soprattutto se si considera un dato peculiare del nostro popolo: la sua capacità a dispetto di conflitti e catastrofi, rimane sempre all’avanguardia della creatività e innovazione. “Non si può negare che l’Italia sia stata resa grande da tutti i suoi geni” (dal libro “Gli italiani” di Luigi Barzini). La nostra Penisola è anche una magnifica terra di musicisti e compositori, che hanno segnato la storia della musica e tra questi: il Grande Niccolò Paganini, definito il violinista, del diavolo, Antonio Vivaldi, famoso per le sue stagioni, Gioachino Rossini “il cigno di Pesaro”, il suo “Barbiere di Siviglia” ebbe il più grande successo fra le sue opere.

La storia ci ricorda anche che il compositore aveva paura del venerdì e del numero 13. Infatti, ironia della sorte, Gioachino Rossini, morì il venerdì 13 novembre 1868. Giuseppe Verdi fu indiscutibilmente il più grande compositore lirico che sia mai vissuto, mentre Vincenzo Bellini uno tra i più celebri operisti dell’800 è morto giovanissimo all’età di 34 anni. La sua ’aria “Casta Diva” della “Norma” fu una delle migliori interpretazioni della Grande “Maria Callas”. Fromental Halèvy compositore francese dichiarò che avrebbe barattato tutta la sua musica per quell’aria. Dicembre è da sempre stato il mese degli amanti della lirica, dei teatri alla moda, presenti in quasi tutte le Regioni nella nostra Penisola, dove i tantissimi frequentatori; in quelle rassegne teatrali, trovano che la suggestione del luogo accresce la spettacolarità delle rappresentazioni, soprattutto, per quelle località come il Famoso Colosseo, nel Teatro Greco di Taormina e nella famosa “Arena di Verona”, conosciuti in tutto il mondo. Il palinsesto di attività promosso per l’inaugurazione della stagione lirica 2016/2017 del “Teatro alla Scala” per la Prima in calendario che festeggia il Santo Patrono Ambrogio, è stata, la tragica opera “Madama Butterfly”di Giacomo Puccini.

Una storia d’amore tra la geisha Butterfly (Cio-Cio-San,), sposata e abbandonata da un ufficiale americano, che fra l’altro s'inserisce nell'ambito del 150mo anno delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone. L’intensissima opera lirica è stata trasmessa anche da Rai 1, Radio Rai uno in tutto il mondo, ottenendo uno strepitoso successo di milioni di telespettatori e ascoltatori. Madama Butterfly è stata innanzi tutto il “trionfo” di Giacomo Puccini, un successo per la quasi silenziosa damigella interprete Suzuki, e un grande successo personale, un’ovazione per la Soprano “Maria Josè Siri” (di origine italiana il bisnonno era di Napoli). La bravissima cantante è stata per quasi quindici minuti, applaudita calorosamente da un pubblico molto attento e commosso per l'intensa carica artistica della Soprano.

Un pensiero all'indimenticabile e indimenticato grande Maestro "James Last" che con la sua musica ha fatto innamorare il mondo.
Felice D'Ambra

Papa Francesco a Cagliari e Francesco l'operaio disoccupato da 4 anni

PAPA -FRANCESCO---(GRUPPO e TENORE MURALES DI ORGOSOLO)

capersud copia.jpg