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Il Centro Studi Eoliano ha il piacere di comunicare che sul Corriere della Sera di oggi, a pagina 44, in un articolo a doppia pagina a firma di Paolo Mieli, viene citato il volume edito dal Centro studi nel 2012, “Curzio Malaparte alle Isole Eolie” di Giuseppe La Greca. Vogliamo ringraziare Paolo Mieli, lo storico più famoso del Paese, per il lusinghiero giudizio di “affiscinante” dato al lavoro di Pino La Greca.

Vogliamo manifestare la nostra soddisfazione e lo stimolo che ci viene dato a proseguire in una difficile ricerca alla scoperta del passato delle Isole Eolie, nell'attivare quel progetto del “Il Percorso del Confino” che vede tra i suoi protagonisti proprio Curzio Malaparte.

Attraverso la predisposizione del percorso vogliamo ricostruire e ricordare, a quasi un secolo dagli eventi, questa pagina fondamentale della storia italiana. Un percorso d’esperienza umana, dal forte impatto emotivo, spazio mentale prima che fisico; il percorso faciliterà la conoscenza dei luoghi dell’esilio in grado di far rivivere le case, le strade, i luoghi che hanno visto la presenza di centinaia di antifascisti. Il principale risultato che si attende da questo progetto è porre le premesse per la costituzione di una vera e propria rete di tracciati, fruibili dal viaggiatore/turista come percorsi turistici strutturati che, attraverso la partecipazione dei cittadini e degli operatori del territorio, siano in continua evoluzione e si migliorino con ricerche, attività di promozione e interventi di tutela, per la valorizzazione storico culturale del nostro Eoliano.

Lipari, 19 febbraio 2019

Ufficio Stampa Centro Studi

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di Vincenzo Chierchia

Il circo bianco scalda i motori per la stagione turistica invernale. Appuntamento a ModenaFiere con Skipass; nel corso della manifestazione verrà presentato il tradizionale Osservatorio curato dalla Jfc di Massimo Feruzzi. Il primo dato che emerge dall’indagine è quello che indica come il 66,8% degli italiani abbia – oggi – il desiderio di andare in montagna, e di come questi italiani siano propensi a scegliere una località montana italiana nel 93,7% dei casi, contro il restante 6,3% dei nostri connazionali che predilige località estere. Per la stagione invernale 2018/2019 le previsioni e gli indicatori di Skipass Panorama Turismo permettono di identificare in maniera chiara il fatturato del sistema nazionale della montagna bianca, nonché i dati relativi ad arrivi e presenze degli ospiti – italiani e stranieri – nel loro complesso:
• 5 miliardi il fatturato del sistema ricettivo nella sua complessità di strutture ricettive alberghiere ed extraalberghiere (alberghi, villaggi, B&B, residence, baite, agriturismi, case vacanza, alloggi in affitto, etc.): +3,3%;
• 5 miliardi il fatturato dei servizi quali noleggio attrezzature, maestri di sci, skipass ed impianti di risalita vari, etc., vale a dire i servizi collegati alla pratica delle discipline sportive sulla neve: +5,2%;
• 1,3 miliardi è l'ulteriore fatturato generato da altri servizi quali ristorazione, commercio, attività ricreative e di divertimento, etc.: +4,7 %.
Il fatturato complessivo del sistema toccherà quota 11,4 miliardi, comprensivi anche dei costi di viaggio per raggiungere le destinazioni di montagna, con un incremento complessivo di 4,3 punti percentuali. È la prima volta nell'ultimo
decennio – dalla crisi che ha colpito tutta l'economia, anche quella turistica, dal 2008 in poi – che il comparto della Montagna bianca italiana supera quota 11 miliardi di fatturato. Per quanto riguarda gli arrivi, si prevede un incremento pari al +3,6%, mentre per quanto riguarda le presenze gli indicatori
segnano un +4,1%. Skipass Panorama Turismo manifesta, pertanto, come la stagione invernale 2018/2019 sarà il terzo anno consecutivo a segnare indicatori positivi, sia in termini di fatturato sia per quanto riguarda arrivi e presenze.

Per trascorrere una settimana di vacanza in montagna, l'Italiano spenderà: 1.080 euro a persona la spesa media, per trascorrere una settimana bianca in Italia; spesa che diventa pari a 2.663 euro per un nucleo familiare composto dai genitori e da un figlio di età inferiore agli 8 anni;
388 euro, invece, la spesa media a persona per trascorrere un fine settimana sulla neve in Italia; spesa che diventa pari a 908 euro per un nucleo familiare composto dai genitori e da un figlio di età inferiore agli 8 anni.
Rispetto alla passata stagione invernale i costi della settimana bianca subiscono un incremento del +2,8%, con un incremento di 30 euro a persona, che diventa per il nucleo pari a 130 euro (in relazione a sconti ed agevolazioni varie).

Nell'elenco delle prime 10 destinazioni, la località più desiderata dal 31,1% degli italiani risulta essere Cortina d'Ampezzo, seguita da Courmayeur (10,2%) e da Livigno (8,4%). Seguono poi Cervinia (4,8%), Sestriere (4,2%), Madonna di Campiglio (3,6%), Chamonix (2,4%), Canazei e Merano (entrambe con l'1,8%) e Bormio (1,2%). Tutte le altre località hanno indici inferiori all'1%. Se invece prendiamo in analisi gli ambiti territoriali in prima posizione assoluta si colloca il Trentino con il 52,7% dei desideri degli italiani, seguito dall'Alto Adige con il 23,4%.

L'insieme delle valutazioni relative ai singoli elementi (servizi, ricettività, piste etc.) portano alla classifica generale. Una classifica che, in visione dell'inverno 2018/2019 vede la vittoria di Madonna di Campiglio con un punteggio complessivo di 1.590 voti. Al secondo posto si colloca Cortina d'Ampezzo con 1.420 voti. A seguire, si trovano Corvara con 843 voti, Ortisei con 813 voti e Livigno con 779 voti. Vi sono poi tutta una serie di altre località: Folgarida e Marilleva con 458 voti, Cervinia con 325 voti, Courmayeur con 292 voti, Sestriere con 221 voti, Bormio con 201 voti, San Candido (190 voti) e Ponte di Legno/Passo del Tonale (123 voti). Interessante l'inserimento di Andalo nella classifica generale al 13° posto con 122 voti (new entry), seguito da Bardonecchia con 100 voti. Vi sono poi ulteriori quattro new entry: si tratta di Obereggen/Nova Ponente con 56 voti, Canazei con 38 voti, Folgaria e Selva di Val Gardena, entrambe con 30 voti. Infine Tarvisio con 27 voti e, a seguire, altre due new entry: La Villa/Badia con 21 voti e Moena con 16 voti.

Nell'inverno 2018/2019 il demanio sciabile che, secondo gli italiani, si posiziona in vetta alla classifica generale è Plan de Corones con 1.336 voti, distaccando di appena 3 voti l'Alta Badia con 1.333 voti. Vicinissima anche la terza posizione della Val Gardena con 1.218 voti, come pure la quarta posizione, occupata dal comprensorio di Madonna di Campiglio-Pinzolo con 1.184 voti. A seguire: la Val di Fassa (919 voti), il demanio sciabile di Livigno (646 voti), quello di Cervinia (557 voti), il comprensorio dell'Adamello Ski (404 voti), la Via Lattea con 342 voti, Monterosa Ski con 211,
Mondolè Ski con 186 voti, il comprensorio di Bardonecchia con 158 voti, quello di La Thuile (155 voti) e di Cortina d'Ampezzo (54 voti).

Rispetto alla passata stagione invernale, Skipass Panorama Turismo segnala alcuni indicatori tendenziali per quanto riguarda le discipline sportive che si praticano in montagna, durante l'inverno. Tra quelli più significativi che si manifesteranno nella stagione invernale 2018/2019, si segnala:
• sci gourmet: si tratta di percorsi sugli sci per piccoli gruppi, attraverso i quali si raggiungono luoghi – spesso baite in alta quota – dove uno chef è a disposizione per la preparazione di una cena “stellata”, dedicata in esclusiva al gruppo;
• esplosione per lo skitour: questa formula è sempre più richiesta, in quanto permette – agli sciatori più appassionati e
competenti – di vivere anche in una giornata l'esperienza di un vero e proprio tour, attraverso vari passi;
• splende lo sci alpino: nuova ondata di sciatori, verrebbe da dire. In effetti, mentre l'età media degli sciatori tende sempre di più ad innalzarsi, nell'imminente inverno vi sarà l'immissione di sciatori first time come mai era capitato dal 2010 ad oggi, ma vi sarà anche la maggior quota di abbandono dell'ultimo quinquennio;
• in calo le ciaspole: dopo aver conosciuto anni di crescita esponenziale, nell'imminente inverno si segnala una drastica
riduzione degli utilizzatori di ciaspole, che si ridurranno di oltre il 10%;
• passeggiate in natura: esplode la moda delle passeggiate in natura, sulla neve. Questa formula risponde all'esigenza di vivere la natura, di praticare movimento ed, al tempo stesso, di dosare tempi e limiti fisici senza la competizione (che oggi si riscontra anche nei tour guidati con le ciaspole).

Pertanto, nell'inverno 2018/2019, nonostante una drastica riduzione degli utilizzatori delle ciaspole – attività che perde 57.000 praticanti – il numero complessivo degli Italiani che pratica almeno una disciplina sportiva sulla neve rimarrà superiore alla quota dei 4 milioni.  

Altre discipline acquisiscono nuovi fruitori, ed in particolare:

• lo sci alpino: continua a crescere il numero dei praticanti dello sci alpino, con un incremento di 50.000 nuovi praticanti ed un incremento percentuale, rispetto allo scorso anno, del +2,2%;
• lo sci di fondo: anche in questo caso vi è una leggera crescita sia in numero assoluto (3.600 nuovi praticanti) come pure in dato percentuale (+1,2%);
• lo snowboard: dopo la crescita dei praticanti manifestatasi lo scorso inverno, sarà l'inverno 2018/2019 a segnare indici in forte crescita, segnando 39.500 nuovi praticanti ed un incrementonpercentuale del +7,6%; • lo sci alpinismo: sostanzialmente stabile il numero dei praticanti;
• il freestyle: continua, anche per quest'anno, l'incremento dei praticanti di questa disciplina con un +3,4%, che significano ulteriori 4.500 nuovi freestyler italiani;
• le ciaspole: la decrescita di coloro che passeggiano con le ciaspole è evidente e segna un – 11,3%, perdendo pertanto 57.000 praticanti;
• le altre discipline: anche in questo caso, dopo la fase di sperimentazione, gli Italiani tornano a praticare le discipline tradizionali. Vi è quindi una perdita di 6.000 partecipanti (-3,7%).

Lo sci alpino detiene ben il 58,1% dell'intero sistema sportivo sulla neve, mentre la quota degli Italiani snowboarders è
pari al 13,8%. Coloro che utilizzano le ciaspole rappresentano una percentuale dell'11%, mentre lo sci di fondo conquista una quota del 7,6%, freestyle e scialpinismo rappresentano rispettivamente il 3,4% ed il 2,3%, sul totale degli Italiani che praticano sport sulla neve.(ilsole24ore.com)

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foto di Rachele Sciacchitano

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La grande squadra del Notiziario e tutti gli Amici del nostro giornale online che ringraziamo di cuore per aver collaborato con entusiamo, passione e amore...

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foto di Mario Marturano battezzato "Il Paparazzo del Notiziario"

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foto di Lina Paola Costa

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foto di Gaetano Agrip

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prima_pagina.jpgPRIMA PAGINA:  “MISSANDO”

Dal 2019, le modelle tedesche in corsa per il titolo di Miss Germania non dovranno più indossare il bikini. Servono altre caratteristiche delle partecipanti, oltre il fisico.  Si punterà su un abbigliamento estivo, Non ci sarà bisogno di bikini per giudicare. Anche l’ America da quest’anno abbandonerà il due pezzi. L’Italia, già  dal 2012 è passata al costume intero. La Germania anche per Mister Deutschland sostituirà i bermuda con jeans e magliette a maniche corte. Oltre la silouhette anche interviste per misurare il cervello. 

 

 

ISOLA  BARBA

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Bagnata e asciugata sotto il ponte

dove si nasconde anche la fronte

con l’innocenza sulle labbra

prima di arrivare alla barba.

Cercate formiche astute

sull’isola sudata e raffreddata

mentre un fiume arido cerca altro sole

da fornire alla nuova energia

per trasformarla come spia.

Così vegeta l’ambiente

fra cassonetti e  baci perfetti.

 

 

CONTROCORRENTEOLIANA: PRECAUZIONI

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Anche alle Eolie l’estate é la stagione per eccellenza dello svago e del divertimento, è anche il periodo in cui si è più propensi a lasciarsi andare a rapporti occasionali. Avventure di una notte che, senza le giuste precauzioni, contribuiscono alla diffusione delle infezioni sessuali. Contraccettivi per ogni età. 

Le infezioni sessualmente trasmesse sono in aumento e in estate, la situazione diventa ancora più allarmante. Infezioni molto diffuse, provocate da microbi di diversa natura, quali batteri, nel caso della sifilide o la gonorrea, funghi nel caso della candida, virus come il papilloma virus, l’HIV o le epatiti. Attualmente, l’infezione più diffusa è quella da papilloma virus, per la quale è fondamentale la vaccinazione che causa il cancro alla cervice uterina, dell’ano e delle condilomatosi genitali ed anali. La poca informazione e assenza di un’educazione alla sessualità contribuiscono alla diffusione di comportamenti sessuali disfunzionali.

 

 

VERO&FALSO

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-Politico eoliano esce in coppia.

-Elettore eoliano scoppia.

-“Lo stupore della notte” è il libro del giorno alle Eolie.

-Naomi Campbell voleva fare effettuare ecografia a Lipari.

-A Canneto Dentro si produrrà acqua fresca.

-Il turismo eoliano punta alle lune di mele e di pere.

-Inizierà a Lipari corso di bellezze da distruggere.

 

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prima_pagina.jpgPRIMA PAGINA: "MODEMANDO”

Il consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato le misure attuative del regolamento europeo riguardante l’accesso a una rete Internet aperta, con specifico riferimento alla libertà di scelta delle apparecchiature terminali utilizzate per l’accesso da postazione fissa. Liberi di scegliere il modem con cui connetterci alla rete, con qualsiasi operatore che ora non può più imporre il proprio dispositivo.  Regolamento dell’Unione europea del 25 novembre 2015, relativo all’accesso a una Internet aperta e libera.  li operatori di reti pubbliche di comunicazioni, e i fornitori di servizi di comunicazione accessibili al pubblico, non potranno rifiutare di collegare apparecchiature terminali alla propria rete, se queste soddisfano i requisiti di base previsti dalla normativa europea e nazionale. Gli operatori non potranno nemmeno imporre all’utente oneri aggiuntivi o ritardi ingiustificati, o modificare la qualità dei servizi inclusi nell’offerta in caso di collegamento a una apparecchiatura terminale di propria scelta. Eventuali motivate restrizioni da parte degli operatori dovranno essere approvate dall’Agcom. 

 

 

ISOLA  CAOLINO

 

  index.jpgPolvere di caolino nel misto lino.

quasi un letto pronto per il dormiente

che si risveglia con l’incubo sapiente.

Sogni e previsioni allungano visioni

sull’isola muta della politica parlante.

Quasi un furfante con la fanfara

mostra la croce e parte per Ankara.

Agghiacciante espressione

oltre la passione di treni elicotterati  

e già atterrati.

Fuggono scalzi i cacciati in terra

mentre cartelli variano posizioni

e telecamere visionano ombre.

 

    

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Le Eolie vantano l’uso dei prodotti a km 0 o miglio 0 ma i 4 Comuni eoliani non fanno lo stesso per la scelta delle imprese e dei professionisti. E' giunto il momento di creare un intesa fra i 4 Comuni eoliani. Gli appalti pubblici e gli incarichi professionali dovranno essere al centro tra le amministrazioni e le associazioni di categoria dei vari comparti. edile. Assessori, dirigenti comunali, Confindustria, Cna, Confartigianato e i sindacati devono valutare insieme le occasioni di lavoro e promuovere intensamente l’economia locale. Le associazioni di categoria devono avanzare le richieste di un protocollo d’intesa con le amministrazione e le parti sociali. Un protocollo d’intesa che possa indicare un chiaro indirizzo politico, attuabile nel rispetto delle normative vigenti e delle linee guida  a sostegno dello sviluppo del lavoro delle imprese e dei professionisti del territorio.

 

 

VERO&FALSO

 

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-Politico eoliano caolina.

-Elettore eoliano pomicia.

-A Quattropani previsto incontro di calcio Pomice contro Caolino.

-L’acqua di San Calogero ha tracce di caolino in profondità.

-Al Centro Studi eoliano dibattito su più caolino e meno pomice.

-Al Caolino previsto il mantenimento delle tane per conigli.

-La nuova grata di Caolino non è gradita politicamente.

 

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Creare una rete tra i territori del Sud Italia che ospitano un sito Unesco al fine di promuovere, a partire dalla capacità attrattiva del brand Unesco, e attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, l’insieme delle risorse paesaggistiche, culturali, enogastronomiche di tali territori in un’offerta turistica unica e integrata.

È questa la missione del PROGETTO RETE SITI UNESCO, presentato oggi a Matera, che ha come protagonisti 14 siti Unesco del Meridione distribuiti in 5 regioni (Basilicata, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia).

Uno dei punti cardini del progetto è il Festival #UNESCOfestivalexperience. Si tratta del primo festival dei siti Unesco del Sud, evento itinerante con giornate nei siti Unesco del Sud aderenti al progetto (tutti gli spettacoli teatrali e musicali sono ad ingresso gratuito). Ad ogni spettacolo è stato abbinato un tema: la fede, la festa, il potere, il mito, l’amore, l’orgoglio, l’arte, la memoria e l’origine. Da luglio a settembre si susseguiranno spettacoli teatrali, eventi di teatromusica, concerti in luoghi suggestivi quali Castello di Monte Sant’Angelo (FG), Castel del Monte, Andria (BT), Benevento, Amalfi – Costiera Amalfitana (SA), Barumini, Enna, Noto (SR), Cefalù (PA) e Matera.  Il progetto, però, si sviluppa su più segmenti. Non solo musica e teatro, ma anche delle vere e proprie “invasioni” digitali che riguarderanno le visite guidate di gruppo ai siti UNESCO con invito ai partecipanti di scattare foto e video e diffonderle in maniera virale sui social, con l’utilizzo dell’# ufficiale dell’evento: #patrimonidelsud.

“Il progetto Rete Siti Unesco – ha spiegato il presidente della Provincia di Matera, Francesco De Giacomo – s’inquadra all’interno delle azioni di assistenza tecnica al territorio e nell’ambito di un’innovativa azione di integrazione delle politiche di sviluppo nell’ottica di Matera capitale europea della cultura 2019.

“Sono molto soddisfatto – ha aggiunto il presidente Associazione Province Unesco Sud Italia (che partecipa al progetto come partner), Giuseppe Canfora – del lavoro svolto finora. Il progetto ha reso concreta una collaborazione tra numerosi enti di diverse regioni con l’obiettivo di potenziare la nostra capacità di essere destinazione turistica forte e unica. E’ un progetto del Sud per il Sud, dove gli attori locali collaborano per valorizzare i loro territori aumentando il turismo sostenibile nell’area, e quindi creando vantaggi per l’economia locale”.

“Il Progetto Rete Siti Unesco – ha sottolineato illustra Filippo Spallina, Responsabile Attività Operative Comunicazione e Disseminazione del Progetto – intende, tra le altre cose, migliorare i servizi al turismo e accrescere i flussi turistici soprattutto in una prospettiva di destagionalizzazione. Un aspetto fondamentale del progetto è costituito dal portale web e dalla virtual app card.

Il Portale Unesconet.net, fruibile anche tramite smartphone, è un contenitore di servizi e di informazioni che rispondono concretamente alle esigenze del turista, inclusi i turisti con bisogni speciali; consente la visita virtuale ai luoghi Unesco, la conoscenza delle caratteristiche e peculiarità dei territori, la costruzione di itinerari personalizzati e l’accesso ad altri servizi. La virtual app card è una card turistica virtuale integrata che dà diritto a un sistema integrato di agevolazioni, quali sconti, promozioni, e dà visibilità agli operatori che hanno aderito alla rete”.

Questi i 14 siti Unesco del progetto: i Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera (MT), la Costiera Amalfitana (SA), il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula (SA), il Complesso monumentale di Santa Sofia (BN), la Reggia di Caserta del XVIII con il Parco, l’acquedotto Vanvitelli e il Complesso di San Leucio (CE), Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale (PA), Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica (SR), le Città tardo barocche del Val di Noto (SR), la villa romana del Casale di Piazza Armerina (EN), l’Area Archeologica su Nuraxi di Barumini  (SU), i trulli di Alberobello  (BA), Castel del Monte (BT), il santuario Garganico di San Michele a Monte Sant’Angelo (FG), la Foresta Umbra (FG). 

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Il Ceo di Amazon, 54 anni, supera Bill Gates in termini corretti per l’inflazione. Il valore di 100 miliardi di dollari che il fondatore di Microsoft toccò nel 1999, all’apice del boom delle dot-com, equivaleva infatti a circa 149 miliardi di dollari attuali 

Jeff Bezos

Jeff Bezos è l’uomo più ricco della storia moderna. La notizia arriva proprio nel Prime Day, il giorno in cui Amazon vende di più di tutto l’anno, quindi c’è da credere che domani sarà ancora più ricco.  

Intanto, oggi Bezos vale - in base al Bloomberg Billionaires Index - 150 miliardi di dollari, circa 55 miliardi di dollari più di Bill Gates, il secondo uomo più ricco al mondo. 

Bezos ha infatti uguagliato Gates anche per la sua ricchezza corretta per l’inflazione. I 100 miliardi di dollari che valeva Gates nel 1999, all’apice della bolla dotcom, valgono oggi 149 miliardi di dollari. Con i suoi 150 miliardi di oggi Bezos è più ricco di chiunque altro al mondo dal 1982, ovvero da quando Forbes ha pubblicato la sua prima classifica dei miliardari. 

Il prezzo delle azioni Amazon era di 1,825.73 dollari alle 11:10 a New York, portando il suo guadagno del 2018 al 56 per cento e assegnando a Bezos una fortuna di 150,8 miliardi di dollari. 

Bezos, 54 anni, ha superato Gates in termini corretti per l’inflazione. Il valore di 100 miliardi di dollari che Gates toccò brevemente nel 1999, all’apice del boom delle dot-com, equivaleva a circa 149 miliardi di dollari attuali. Ciò rende l’amministratore delegato di Amazon più ricco di chiunque altro al mondo almeno dal 1982, quando Forbes pubblicò la sua prima classifica della ricchezza. 

L’anno scorso, un rapporto Oxfam International ha mostrato come oltre l’80 per cento dei guadagni è in mano all’un per cento della popolazione mondiale. Dietro Bezos sull’indice Bloomberg è Gates, con una fortuna di 95,5 miliardi dollari seguito da Warren Buffett con 83 miliardi dollari. 

Gates avrebbe avuto un valore netto di oltre 150 miliardi di dollari se avesse tenuto per sè beni che ha dato via, in gran parte alla Bill & Melinda Gates Foundation. Dal 1996 a oggi, infatti, ha donato infatti quasi 700 milioni di azioni Microsoft e 2,9 miliardi di dollari di contanti e altre attività . 

lastampa.it

 

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di Eugenio Sciacchitano

Che caos alle 11,14 sul molo degli aliscafi...

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