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Stromboli -  Si è concluso, così come annunciato nei giorni scorsi, il test operativo sul sistema di allertamento sonoro tramite sirene per le segnalazioni di rischio tsunami e di imminente esplosione parossistica del vulcano, effettuato nelle prime ore del pomeriggio di oggi, che hanno coinvolto Stromboli, la frazione di Ginostra e Panarea.

Il test si è svolto serenamente; la popolazione era stata adeguatamente informata della simulazione e ha reagito favorevolmente, grazie anche all’indispensabile lavoro della Protezione Civile Nazionale e Regionale, del VIS – Volontari Isola di Stromboli e dei volontari della Protezione Civile Comunale, che oggi hanno garantito la loro presenza in più punti dell’Isola per fornire informazioni oltreché dare assistenza ai tecnici.
L’esito è stato più che positivo, sia per quel che riguarda il funzionamento dell’attivazione automatica attraverso il collegamento con le boe posizionate in prossimità della Sciara del Fuoco, sia per quella manuale: 5 delle 6 sirene attivate su Stromboli hanno dimostrato piena funzionalità; su una è già stato previsto un intervento tecnico di ripristino. Anche su Panarea si è registrato un buon funzionamento dell’impianto sonoro mentre si interverrà su quello di allertamento attraverso sirene.
Tocca adesso alla Protezione Civile Regionale, già attiva in tal senso, predisporre il piano di incremento del numero di sirene presenti sul territorio che, alla luce di quanto oggi si è potuto rilevare, possa permettere di far giungere il suono di allerta in maniera ottimale in tutte le zone dell’Isola di Stromboli e, come segnalazione, anche su tutte le altre dell’Arcipelago.

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Bartolino Leone era in diretta

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Bartolino Leone

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STROMBOLI, SPECIALE SU "FOCUS"

 
 

Martedì 10 settembre, alle ore 21.15, “Focus” – la rete tematica free Mediaset dedicata alla divulgazione, al 35 del telecomando, e diretta da Marco Costa – propone lo speciale «Stromboli: nel cuore del vulcano».

Tutto inizia il 3 luglio «quando lo Stromboli si manifesta con «un’attività parossistica che genera una colonna di cenere che si innalza in cielo per chilometri».
A fine agosto «esplosioni più intense delle altre, determinano la caduta di cenere vulcanica sulle spiagge», spiega il direttore dell’INGV Eugenio Privitera.

Anche Luigi Bignami è lì, sullo Stromboli, per una serie di riprese pianificate da tempo per “Focus”. Dal vulcano arrivano i rimbombi cupi delle esplosioni, l’aria è satura di una polvere finissima e nera. I media puntano i riflettori sul vulcano adombrando scenari apocalittici imminenti.

Bignami e la troupe decidono così di documentare gli eventi, andando a vedere con i propri occhi come stanno realmente le cose e, soprattutto, come sta Iddu, che da tempo immemore costringe gli abitanti dell’isola ad una convivenza aspra e insidiosa e li ha ormai abituati alla resilienza.

Al di là dei clamori sensazionalistici, il racconto del divulgatore – arricchito da straordinarie immagini del vulcano, bellissime e terribili, mai viste nei TG – è una documentata testimonianza della quotidianità a Stromboli.

Preziose anche le testimonianze dei vulcanologi dell’INGV di Catania, che descrivono, non solo ciò che sta accadendo nel cuore del vulcano (e perché), ma anche i rischi concreti che Stromboli corre e correrà in futuro, a fronte di accelerazioni ed intensificazioni nell’attività di questo e degli altri vulcani attivi delle Eolie.

REGIONE: STROMBOLI, LEZIONI DI PROTEZIONE CIVILE PER GLI STUDENTI DELL'ISOLA

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Si è svolto a Stromboli, con grande successo ed entusiasmo dei partecipanti, il Campo scuola di formazione in protezione civile rivolto ai giovani di età scolare. Dal 4 al 9 settembre oltre venti studenti dell’isola, di età compresa tra i 10 e i 14 anni, hanno partecipato al progetto “Anch’io sono la Protezione Civile”, promosso dal Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri con la collaborazione attiva del DRPC Sicilia, del PROCIV Italia e dei VIS - Volontari Isola Stromboli.

Durante i cinque giorni del campus, sono stati affrontati i temi critici legati alla gestione dei rischi ambientali, con un particolare focus sui pericoli connessi all'attività vulcanica.

L’iniziativa si è svolta attraverso lezioni teoriche, simulazioni e giochi di ruolo che hanno fornito ai partecipanti gli strumenti necessari per riconoscere e fronteggiare con consapevolezza, e nella maniera corretta, le emergenze.

“Investire sulla formazione - spiega Calogero Foti, capo del Dipartimento della Protezione civile della Presidenza della Regione Siciliana - è la chiave vincente se vogliamo operare un reale cambiamento nella nostra società".

Gli interventi in programma sono stati affidati a tecnici esperti. In particolare, il Corpo Forestale della Regione Siciliana ha affrontato il tema dell’avvistamento e del contrasto degli incendi boschivi, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Bologna si è occupato del rischio vulcanico, anche attraverso la ricostruzione tridimensionale di un cratere dal quale è stato simulato il lancio di lapilli e ceneri, mentre il DRPC Sicilia ha informato i ragazzi sul rischio tsunami.

“I giovani di Stromboli, sottoposti in questi mesi a disagi e preoccupazioni a causa dell’attività del vulcano - sottolinea Foti - sono particolarmente sensibili e ben predisposti ad assimilare ogni informazione che viene loro consegnata per proteggersi e proteggere. Lavorare per diffondere una cultura della protezione civile è l'unico modo per ridurre nel lungo termine i rischi legati all'incapacità di affrontare le catastrofi ambientali".

Ha garantito la propria presenza anche il sindaco di Lipari, che rappresenta l’autorità territoriale di protezione civile. Le esigenze energetiche del campus sono state soddisfatte con soluzioni eco-sostenibili: la struttura, infatti, è stata alimentata grazie a un impianto dotato di pannello solare e batterie capaci di garantire continuità anche in caso di black-out, cosa abbastanza usuale nel caso di tsunami.

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E' stato aperto a Stromboli un campo scuola per imparare ad affrontare le emergenze. 
Il campo di Stromboli è curato dal Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, dal Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal PROCIV Italia e si avvale della preziosa collaborazione dei VIS – Volontari Isola Stromboli. Si concluderà il 9 settembre. 
L’iniziativa consentirà ai 20 ragazzi che costituiscono la popolazione scolastica dell’isola e a quanti ne faranno richiesta, di compiere un vero e proprio “viaggio” all’interno del mondo della protezione civile, scoprendo che l’impegno del singolo è indispensabile al funzionamento dell’intero sistema. Si potrà partecipare attivamente alle attività di gestione del campo e provare concretamente le attrezzature e le procedure utilizzate dai volontari durante le varie attività di prevenzione ed emergenza. 
“Il campo scuola risulta particolarmente prezioso in questo momento di allerta – dichiara Calogero Foti, Capo del DRPC Sicilia. I giovani di Stromboli, da qualche mese protagonisti in prima persona di una esperienza di rischio, impareranno a conoscere norme comportamentali da assumere durante le emergenze per la salvaguardia della propria vita e di quella di chi è con loro. Dobbiamo fare uno sforzo – continua Foti – per costruire una cultura e una coscienza della protezione civile non più come intervento in emergenza, ma come fatto di conoscenza ordinaria affinché ciascuno impari, sin dalla più tenera età, ad affrontare le emergenze”. 
I ragazzi saranno formati attraverso lezioni frontali teoriche e lezioni operative sul campo, che consentiranno loro di conoscere il mondo della protezione civile e acquisire norme comportamentali da adottare durante le emergenze, derivanti dai rischi del territorio. L’esperienza servirà a condividere idee e procedure ma, soprattutto, farà provare loro l’esperienza di sentirsi parte attiva di una squadra, condividendo un percorso di crescita utile a costruire una cittadinanza virtuosa, consapevole e resiliente.

STROMBOLI - Da domani a Stromboli, nelle Eolie, nuovo sistema per l'allarme vulcanico.
   "A partire dalle 14 - spiega il sindaco Marco Giorgianni - sarà effettuato un test operativo del nuovo sistema di allertamento sonoro attraverso sirene, per la segnalazione di rischio tsunami, verificando allo stesso tempo il funzionamento del collegamento diretto con le boe collocate in prossimità della Sciara del Fuoco e, di seguito, per la nuova tipologia di segnalazione di imminente attività esplosiva del vulcano Stromboli. La simulazione si svolgerà in 2 fasi, ciascuna delle quali sarà preceduta dalla diffusione di un messaggio vocale in 3 lingue di avvertimento e spiegazione di quanto avverrà, del fatto che non è in corso alcun evento e che non ci sono pericoli per la popolazione, e a cui seguirà un ulteriore messaggio vocale di conclusione delle attività".
   Prima fase: suono "monotonale continuo" delle sirene di allerta tsunami a Stromboli, Ginostra e Panarea. Seconda fase: suono "discontinuo a due tonalità alternate" delle sirene di allerta esplosione parossistica a Stromboli e Ginostra. "Non sono richiesti particolari comportamenti da parte della popolazione - aggiunge il sindaco - i volontari di Protezione Civile saranno comunque presenti in piccoli presidi dislocati nei punti sensibili delle località coinvolte per fornire informazioni e chiarimenti a tutti coloro i quali ne sentiranno la necessità. Si precisa che tale simulazione non intende in alcun modo destare preoccupazione o esasperare la attuale situazione sull'Isola, tuttavia essa si rende necessaria per avere le giuste condizioni di garanzia, funzionalità e certezza operativa del sistema, grazie al grande lavoro svolto in questo periodo dai centri di competenza e dalla Protezione Civile nazionale e regionale, e che saranno prese tutte le misure necessarie a non creare immotivati allarmismi".

 

Esito positivo per il test operativo del nuovo sistema di allertamento sonoro attraverso sirene, per la segnalazione di rischio tsunami, verificando allo stesso tempo il funzionamento del collegamento diretto con le boe collocate in prossimità della Sciara del Fuoco e, di seguito, per la nuova tipologia di segnalazione di imminente attività esplosiva del vulcano.

La simulazione si è svolta in due fasi, alla presenza dei vulcanologi dell'Ingv, dei rappresentanti della protezione civile, del Comune di Lipari e delle forze dell'ordine.

La prova è stata preceduta dalla diffusione di un messaggio vocale in tre lingue di avvertimento e spiegazione di quanto avverrà, del fatto che non è in corso alcun evento e che non ci sono pericoli per la popolazione, e a cui è seguito un ulteriore messaggio vocale di conclusione delle attività. Oltre che il centro abitato di Stromboli, ha interessato il borgo di Ginostra e la vicina isola di Panarea.

Prima fase: Suono “monotonale continuo” delle sirene di allerta tsunami a Stromboli, Ginostra e Panarea

Seconda fase: Suono “discontinuo a due tonalità alternate” delle sirene di allerta esplosione parossistica a Stromboli e Ginostra

Non sono richiesti particolari comportamenti da parte della popolazione; i volontari di Protezione Civile saranno comunque presenti in piccoli presidi dislocati nei punti sensibili delle località coinvolte per fornire informazioni e chiarimenti a tutti coloro i quali ne sentiranno la necessità.

Si precisa che tale simulazione non intende in alcun modo destare preoccupazione o esasperare la attuale situazione sull’Isola, tuttavia essa si rende necessaria per avere le giuste condizioni di garanzia, funzionalità e certezza operativa del sistema, grazie al grande lavoro svolto in questo periodo dai centri di competenza e dalla Protezione Civile nazionale e regionale, e che saranno prese tutte le misure necessarie a non creare immotivati allarmismi.

 Il bollettino dell'Ingv: Alla luce dei dati di monitoraggio si evidenzia:

1) OSSERVAZIONI VULCANOLOGICHE: Normale attività esplosiva di tipo stromboliano accompagnata da attività di  degassamento.
2) SISMOLOGIA: I parametri sismologici non mostrano variazioni significative.
3) DEFORMAZIONI: Non si registrano variazioni di rilievo per quanto riguarda le reti permanenti
GNSS e Tilt.
4) GEOCHIMICA: Il flusso di SO2 indica un regime di degassamento su un livello medio-alto.
2. SCENARI ATTESI
Attività persistente di tipo stromboliano di intensità ordinaria e discontinua attività di spattering. Non è possibile escludere il verificarsi di esplosioni di intensità maggiore dell'ordinario e\o emissioni laviche. Nel caso in cui si verificassero fenomeni piovosi di forte intensità non è possibile escludere la formazione di lahars in seguito alla rimobilizzazione dei depositi piroclastici dei
parossismi del 3 luglio e del 28 agosto 2019.

3. OSSERVAZIONI VULCANOLOGICHE
Nel periodo in esame, l’attività eruttiva dello Stromboli è stata caratterizzata tramite l’analisi delle immagini termiche e visibili registrate dalla rete di telecamere poste a quota (400 SQV ed SQT), Punta dei Corvi (SPCT) e quota 190 (SCT).

Il totale di esplosioni è stato tra 18-21 eventi/h (frequenza medio-alta ). Nel parziale nell'area N è stata di 15-16 eventi/h di esplosioni di media-bassa intensità (minore di 120 m di altezza) di materiale grossolano. E' da sottolineare che nella porzione meridionale dell'area N è presente una intensa attività di spattering. Nell'area CS è stata osservata una frequenza esplosiva media
di 5-6 eventi\h di materiale grossolano frammisto a fine con altezze da bassa a media (talvolta i prodotti raggiungono i 150 m di altezza).

In conclusione, le osservazioni indicano che l’attività esplosiva, rapportata alle ordinarie caratteristiche dello Stromboli, si attesta su un livello medio.

 

Secondo l'Ingv queste sono le condizioni del cratere eoliano.
Normale attività esplosiva di tipo stromboliano accompagnata da attività di degassamento.
I parametri sismologici non mostrano variazioni significative. Non si registrano variazioni di rilievo per quanto riguarda le reti permanenti. Il flusso di SO2 indica un regime di degassamento su un livello medio.

Nel periodo in esame, l’attività eruttiva dello Stromboli è stata caratterizzata tramite l’analisi delle
immagini termiche e visibili registrate dalla rete di telecamere poste a quota (400 SQV ed SQT),
Punta dei Corvi (SPCT) e quota 190 (SCT). I dati registrati indicano che l'attività esplosiva ha interessato entrambe le aree

La frequenza media di accadimento degli eventi esplosivi è tra 28-30 eventi/h (frequenza molto
alta) nel parziale nell'area N è di 14 eventi/h con picchi di 16 eventi/h di esplosioni di mediabassa intensità (minore di 120 m di altezza) di materiale grossolano. Nell'area CS si osserva una frequenza esplosiva media di 14-15 eventi\h con picchi di 18 eventi/h di materiale grossolano frammisto a fine con altezze variabili da bassa a medio-alta (talvolta i prodotti raggiungono i 200 m di altezza).

In conclusione, le osservazioni indicano che l’attività esplosiva, rapportata alle ordinarie
caratteristiche dello Stromboli, si attesta su un livello medio. Il bollettino viene realizzato con i dati acquisiti da un numero massimo di 7 stazioni. L’attività sismica registrata ha presentato le seguenti caratteristiche: Non sono stati registrati segnali sismici associabili ad eventi franosi.

SCENARI ATTESI. Attività persistente di tipo stromboliano di intensità ordinaria e discontinua attività di spattering. Non è possibile escludere il verificarsi di esplosioni di intensità maggiore dell'ordinario e\o emissioni laviche. Nel caso in cui si verificassero fenomeni piovosi di forte intensità non è possibile escludere la formazione di lahars in seguito alla rimobilizzazione dei depositi piroclastici dei parossismi del 3 luglio e del 28 agosto 2019.

N.B. Eventuali variazioni dei parametri monitorati possono comportare una diversa
evoluzione degli scenari d’evento sopra descritti. Si sottolinea che le intrinseche e peculiari caratteristiche di alcune fenomenologie, proprie di un vulcano in frequente stato di attività e spesso con persistente stato di disequilibrio come lo Stromboli, possono verificarsi senza preannuncio o evolvere in maniera imprevista e rapida, implicando quindi un livello di pericolosità mai nullo.

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