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di Francesco Fenech*
Ascoltando il duetto nel Settimanale del Notiziario Flash di “Angelo & Gennaro” dal titolo “Giallo Pomice” penso al vecchio detto “fatti a numina e curcatI”. Il Corinto nero, alle Eolie, una volta si faceva solo al Monte. Io da zappatore di ieri e trattorista di oggi ricordo così. Non desidero passare per il Merola della vigna ma nei bicchieri verso sempre il cuore della verità.
Oggi si cerca di mettere sempre più soldi nelle tasche e la verità resta nella tasca posteriore usata per il fazzoletto delle lacrime. Ah, i capperi di Salina, come era accaduto con la malvasia doc bio delle Lipari che si produceva a Salina e qualche piccola quantità a Stromboli. Riempirsi guance e tasche con certe produzioni è ancora l’interrogativo di giornata?
Ricordo i commercianti di Lipari: i signori Restuccia, Cappa e Famularo che hanno vissuto bene con i capperi di Salina. Un chilo di capperi pesava 2 chili per l’aggiunta del sale. 50% e 50%. Oltre alla mischiata dei capperi che arrivavano nelle botti dal Marocco e dalla Jugoslavia. Salina fu succube per molto tempo anche dopo l’indipendenza ottenuta grazie a Monsignor Paino alla fine del 1800.
Oggi si cerca di mischiare caolino, pomice e acqua di San Calogero. L’ideale per una miscela esplosiva sempre bio e sempre doc anche se l’origine non è controllata…
*Il Malvasio
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31 MARZO 2021
L’intervista del Notiziario a Francesco Fenech, il “nettareroico”. L'intervento
Qui da Salina vediamo scivolare le vele sul mare nel silenzio eoliano con qualche passante che degusta lo stile di vita dell'isola, mentre si preparano le vere serate d'estate.
A Malfa poi esplodono le gioie dei bambini in piazza. Lipari mi preoccupa, dopo Malta e Salina, é la mia terza isola del cuore.
Dall'isola più grande delle Eolie, vedo crescere l'erba rabbiosa e piratesca, ascolto le grida di chi ama ancora l'isola e vedo nordici vestiti da benefattori che uncinano a colpi di Corriere della Sera. Mi vengono in mente gli scritti di Battiato che rimbalzano anche in note musicali piene di canto.
Senza stonare fra i capperi e le cappelliere al servizio del doppio petto incravattato. Nobili sentimenti e affari in bermuda camosciati si mischiano nell'intellettualità teatrata di giornata mostrando arrugginiti fortalizi che lasciano traccia sul territorio diventato padronale per insufficienza politica.
La pomiciata dei 3 Tre di Angelo&Gennaro mi porta a riflettere mentre ammiro i miei vitigni lavorati con la stanchezza dell’età ed il piacere di sapere che è terra mia. Purtroppo su alcune isole delle Eolie si sta abbattendo un cordame d’intenti che lascia confondere il mosto col sangue della terra. Il disegno espansionistico dei 3 poli in uno. Il mondo ha i suoi mercati e mercanti che intravedono sicuramente la speculazione finanziaria sapendo di avere un filone di fondi…a fondo perduto.
Si chiamano progetti di scalata che approfittano della buona fede in loco per studiare e operare, come un gioco ripetitivo e fotocopiato. Una Milano 2 eoliana, anzi liparota. Nel dubbio dico Dubai con tanti schiavi al servizio. I pochi eletti non fanno dietrologia sulla situazione attuale che nessuno vuole affrontare in alternativa. Forse non interessa il futuro dei figli e nipoti, tutti si buttano anche sulle briciole dell’attuale. Così per gli invenduti eoliani resta l’emigrazione e pagare da forestieri l’ingresso nella propria terra natia. Compresa la tassa di sbarco. Isole fantasma senza l’anima e il valore umano.
Serve un movimento che sia sensibile sull’attuale situazione e reagisca. I Vespri eoliani per “parallelarsi” alla sonnachiosa politica che porta all’appiattimento. Intanto chi si crogiola, aspettando cosa succederà, godrà altri misfatti di colonizzazione. Ai tempi di mio padre i consigli comunali finivano alle 2 del mattino e non alle 2 di pomeriggio. C’era la bella opposizione, c’era Italia Nostra, c’era gente come l’avv. Ninni Pajno. Ora ci sono solo debiti da tabaccherie di legno.
Lipari, è deceduta la signora Maria Arcidiacono
Vedere in televisione il Prof. Galli sposato al filosofo-politico Cacciari è un bell’ascolto in funzione di cosa si vuol tradurre. Tutto interessante in proporzione all’afflusso di gente nelle e per le Eolie. La speranza è l’obbligo di vaccinazione per tutti. Alla procese…Altrimenti sarà un vero guaio nell’incertezza anche se si aprirà in tutti i casi.
Ammirare Bianca Berlinguer, per il suo dire e il suo farsi guardare, dalla cintola in giù, riporta alla corte spietata dello scrittore Corona. Intanto anche Briatore, con i suoi 4 locali londinesi, con terrazza esterna, parla dei cronoprogrammi inglesi precisi come orologi svizzeri. E naturalmente dei soldi arrivati dal governo inglese che ha vaccinato a tutta birra. Green pass e basta per andare avanti tutti. Anche all’aperto per non restare chiusi.
Vedere in televisione il Prof. Galli sposato al filosofo-politico Cacciari è un bell’ascolto in funzione di cosa si vuol tradurre. Tutto interessante in proporzione all’afflusso di gente nelle e per le Eolie. La speranza è l’obbligo di vaccinazione per tutti. Alla procese…Altrimenti sarà un vero guaio nell’incertezza anche se si aprirà in tutti i casi.
Ammirare Bianca Berlinguer, per il suo dire e il suo farsi guardare, dalla cintola in giù, riporta alla corte spietata dello scrittore Corona. Intanto anche Briatore, con i suoi 4 locali londinesi, con terrazza esterna, parla dei cronoprogrammi inglesi precisi come orologi svizzeri. E naturalmente dei soldi arrivati dal governo inglese che ha vaccinato a tutta birra. Green pass e basta per andare avanti tutti. Anche all’aperto per non restare chiusi.
Realizzato un video con il canto dedicato al Beato Rosario Angelo Livatino
Domenica 9 Maggio alle ore 10:00, con la celebrazione presieduta dal Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, verrà beatificato nella Cattedrale di Agrigento il Servo di Dio Rosario Angelo Livatino. Rosario Angelo Livatino, un uomo, un Giudice, un cristiano, apparteneva a quel gruppo di persone, che hanno fatto e fanno del coraggio e dell’adempimento del dovere, nel completo rispetto della legge, uno stile di vita. Un servitore dello Stato cui il nostro Paese, deve essere profondamente grato e che non sarà mai dimenticato, soprattutto ora con la sua beatificazione, per la sua lezione di professionalità e dignità. La Parola e l’incontro con il Signore hanno sempre accompagnato le sue scelte, hanno formato la sua intelligenza e il suo cuore, hanno riempito la sua vita di passione per la verità, di rispetto per la legalità, di amore per la giustizia. A questo richiamo di cielo, Rosario “Martire della giustizia e indirettamente della fede”, è diventato testimone e la sua testimonianza più alta, il dono della vita per una causa, rimarrà una scia luminosa di luce. Per l’occasione della beatificazione è stato realizzato un video con il canto: “L’alba nuova un dì verrà”, un video splendido, creato dalla bravissima Gabriella Di Carlo di Vasto (Chieti), con le stupende immagini curate da Alfina Sciacca, due eccellenze nel campo dei video religiosi, conosciute in Italia e nel mondo. Il brano interpretato da Fiorella Barnabei di Roseto degli Abruzzi (Teramo), è permeato di grande freschezza e spontaneità, infonde sentimenti di speranza e fa vibrare il cuore.
La brava cantante rosetana, dotata di una splendida voce, ha al suo attivo l’incisione di numerosi brani, anche a tema religioso. L’autore del testo è il Poeta Rosario La Greca di Brolo (Messina), legato da sentimenti di profonda stima e amicizia con i genitori del Giudice Rosario Angelo Livatino e con la Prof.ssa Ida Abate, sua Docente di latino e greco. Il Poeta brolese è anche il Fondatore e Presidente del Premio Internazionale di Poesia “Rosario Angelo Livatino”, istituito nell’anno 2019, giunto ormai alla Seconda Edizione, che ha ottenuto grandi apprezzamenti per la partecipazione di poeti da ogni parte d’Italia e da tante nazioni del mondo. La parte musicale del brano è stata curata dal M° Giuseppe Faranda. È possibile vedere il video con il canto scrivendo su Google e YouTube: “L’alba nuova un dì verrà”.
La Sicilia ha bisogno, oggi più che mai, di persone capaci e determinate che non si lascino infettare dalla politica sporca e corrotta. Servono giovani forti e preparati per cercare le giuste garanzie di vita. La Sicilia è molto indietro, specie la provincia di Messina. C’è bisogno di infrastrutture prima di pensare al ponte e all’aeroporto mentre la ferrovia va raddoppiata.
Ci sono troppe barriere. Bisogna spingere sulle nuove forme di gestione della raccolta rifiuti o materie, come dice la presidente Manuela Leone. In Germania ci sono container che lavorano l’umido per trasformarlo in compost per l’agricoltura eroica. La transazione ecologica deve essere il primo punto fermo per la ripartenza delle Eolie. L’ecologia è la prima pagina della vita. Ma ancora è un pensiero di fantascienza?
Vedere sul Notiziario che a Marina Piccola, due giovani di buona volontà, puliscono il fondo del mare pescando batterie di barche o auto è la grande riflessione di giornata. Aree marine protette, parchi marini consentiti solo ai pescatori con attrezzature proporzionate ai luoghi ed al tipo di pesca. Il sistema attuale vacilla, commuove l’anima. Ma tanti pensano al portafoglio attuale e non a quello del futuro. Quando Camilleri diceva che ci vogliono defraudare del nostro passato, della nostra origine nobile, noi dove eravamo?
MiVino è la nuova mostra mercato dei vignaioli artigiani e dei vini biologici e naturali a Milano; si svolge sabato 25 e domenica 26 maggio 2019 negli spazi di Base Milano con la presenza di oltre 85 vignaioli da 15 regioni italiane e 300 etichette. Il programma prevede degustazioni, incontri culturali e momenti musicali.
Nata per promuovere un’agricoltura contadina etica e sostenibile, rispettosa dell’ambiente e delle persone, MiVino ha l'obiettivo di raccontare, attraverso la viva presenza dei vignaioli, il vino non solo come prodotto della terra ma anche come prodotto culturale, espressione autentica del territorio e della personalità di chi lo produce.
Protagonisti di MiVino sono i piccoli produttori che lavorano uve proprie, seguendo tutte le fasi produttive, in vigna e in cantina, escludendo fertilizzanti chimici, diserbanti e prodotti di sintesi, così come altri additivi e coadiuvanti enologici. I vini di MiVino non si possono quindi definire solo attraverso un metodo agricolo, per quanto sostenibile: sono infatti il frutto maturo di un atteggiamento etico ed estetico, un atto d’amore verso i vitigni autoctoni e i vini di territorio, una forma di controcultura contro ogni omologazione e standardizzazione.
I produttori vanno dalla viticultura eroica della Val d'Aosta alle vigne vulcaniche della Sicilia, dalle vigne di Barolo a quelle di Montalcino, dalla costa tirrenica alle colline marchigiane. Ognuno ha una storia di passione da raccontare di cui il vino è il tramite. A MiVino 2019 sono rappresentate ben 15 regioni italiane (Val d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia) oltre a un rappresentante dalla Francia.
A cura di Altreconomia, Arci Milano e Officina Enoica, MiVino 2019 si tiene presso Base Milano in orario 11.00-20.00 sabato 25 maggio e 10.00-19.00 domenica 16. L'ingresso è libero, con con calice per le degustazioni a pagamento (15 euro, con braccialetto e caliche che dà diritto alla degustazione dei vini presso tutti gli stand e ad alcune degustazioni speciali su prenotazione).
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Malfa - Il produttore di vini Francesco Fenech semore piu' ricercato dai "mass media"
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Sempre più attenzione al vino con interventi meno invasivi possibile in vigna e in cantina: è quanto presentato da Live Wine al Palazzo del Ghiaccio di Milano nella sua edizione 2019, che ha attratto 2.500 visitatori.
Circa 800 sono stati gli operatori (ristoranti, enoteche, sommelier professionisti, distributori internazionali), più di 160 gli espositori con 17 banchi dedicati al cibo.
Le Eolie sono state rappresentate dal produttore di vini Francesco Fenech di Malfa che ai tanti visitatopri ha fatto gustare e apprezzare la sua "Maddalena" e anche la malvasia.
Il Salone internazionale del vino artigianale ha permesso di conoscere da vicino i vini e il lavoro appassionato di viticoltori che praticano metodi biologici o biodinamici in vigna e vinificano senza additivi. Un approccio che vuole ottenere un vino che sia reale espressione del territorio di provenienza, dell'annata e della sensibilità del produttore.
Al centro di questa edizione due territori d'eccezione: la rinomata Alsazia con i suoi splendidi vini spesso aromatici e il Roero, che negli ultimi anni sta vivendo una nuova stagione anche grazie al lavoro di una giovane generazione di vignaioli.
Il produttore di vini di Malfa (Salina) Francesco Fenech al "Live "Wine 2018" a Milano, in via Piralesi 20, al Palazzo del Ghiaccio.
Sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 marzo 2018 torna a Milano Live Wine, il salone dedicato alle produzioni vitivinicole artigianali di qualità giunto quest'anno alla sua quarta edizione.
Ospita circa 150 cantine provenienti da tutta Italia e dall'estero, che presentano i loro vini a un pubblico di privati e operatori negli storici spazi del Palazzo del Ghiaccio di Milano. Le cantine selezionate sono aziende di piccole e medie dimensioni che praticano agricoltura biologica o biodinamica e vinificano senza utilizzare additivi enologici per ottenere un vino che esprima al massimo il territorio, l'annata e la bravura del produttore. Durante la manifestazione i visitatori hanno la possibilità di acquistare le bottiglie direttamente dai produttori.
Quest'anno Live Wine focalizza l'attenzione su Austria e Spagna, due paesi che stanno emergendo con prepotenza sulla scena vitivinicola mondiale e ai quali domenica 4 marzo vengono dedicate due degustazioni guidate. Come di consueto non mancano le degustazioni a tema dell'editore e divulgatore Samuel Cogliati, in programma nella giornata di sabato 3 marzo.
A completare le tematiche di approfondimento lunedì 5 marzo alle ore 14.00 si tiene la conferenza Vini Stellati dedicata alla crescente presenza di vini artigianali e naturali nelle carte dei ristoranti stellati di tutto il mondo. Presenti come relatori Vincenzo Donatiello, sommelier del ristorante tre stelle Piazza Duomo ad Alba, Thomas Piras, proprietario e sommelier del neo stellato Contraste di Milano, e Luca Gargano, presidente di Velier, ideatore e distributore del marchio di vini Triple A. Conduce l'incontro Stefano Caffarri, direttore responsabile dei servizi speciali del Cucchiaio d'Argento.
Da non perdere le serate Live Wine Night, sabato 3 e domenica 4 marzo nelle enoteche, ristoranti e altri luoghi selezionati di Milano si può approfondire la conoscenza dei vini e dei territori in compagnia dei vignaioli presenti. La lista delle cantine presenti e il programma delle serate sono consultabili sul sito www.livewine.it.
Realizzato con il contributo dell'Associazione Italiana Sommelier Lombardia e della storica manifestazione Vini di Vignaioli di Fornovo di Taro (PR), Live Wine 2018 a Milano rispetta i seguenti orari di apertura: sabato 3 marzo dalle 14.00 alle 20.00; domenica 4 marzo dalle 12.00 alle 20.00; lunedì 5 marzo, dalle 10.00 alle 18.00.
I biglietti di ingresso costano 20 euro (ridotto 16 euro per soci Ais con tessera associativa; ridotto 15 euro per operatori del settore).