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Alle 14 e 19,35 sull'inizio dell'anno scolastico a Vulcano servizio su Tg3 Sicilia curato da Lucia Basso.


VIDEO 

Bartolino Leone era in diretta

Lipari - All'Istituto, indirizzo turistico, sdoppiata la "classe pollaio". 29 studenti frequentano la prima A e 14 la prima B.

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2' LANCIO. LIPARI (MESSINA) - Quella che con buona probabilità è stata la classe più numerosa d'Italia, con 43 studenti, è stata sdoppiata: all'Istituto di Lipari (indirizzo turistico), la "classe pollaio" conta ora 29 studenti in prima A e 14 in prima B. Si conclude così la protesta di ragazzi e genitori, cominciata con l'inizio dell'anno scolastico.
La situazione resta difficile a Filicudi, Alicudi, Stromboli e Panarea ove oltre alla mancanza di docenti, gli isolani devono fare i conti con l'isolamento quando le condizioni meteo non consentono l'approdo di aliscafi e traghetti. (ANSA).

1' LANCIO. (ANSA) VULCANO - Con 38 giorni di ritardo e le proteste dei genitori nella scuola media a Vulcano è iniziato il nuovo anno scolastico. I 21 alunni sono stati dislocati in due classi. Lo sdoppiamento vero e proprio non c'è stato. Il dirigente scolastico Renato Candia con i fondi dell'Istituto, attraverso un progetto, è riuscito a garantire 12 ore per sdoppiare le due classi. Una docente ha concesso 9 ore di lettere e si è arrivati a 21 ore, ma in totale sono 30. "Noi per il momento ci accontentiamo per far entrare i nostri figli in classe - puntualizza Danilo Natoli, genitore - ma per rendere le classi funzionali, occorrerà fare un altro sforzo per le 9 ore che ancora mancano. Noi non ci fermeremo con le nostre manifestazioni fino a quando non avremo tutte le ore complete per le due classi separate".

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(ANSA) - LIPARI - Alle Eolie mancano gli insegnanti e otto eoliani sono costretti da anni a "peregrinare" al nord Italia per lavorare.

Quattro alla primaria e quattro alle superiori. C'è chi è costretta a stare lontana da casa da 14 anni. E pur con la carenza di docenti che vi è soprattutto nelle isole minori, non riesce a rientrare. E' per questo che il sindaco Marco Giorgianni recentemente al premier Paolo Gentiloni ed al ministro della pubblica istruzione Valeria Fedeli ha richiesto una deroga per la scuola nelle isole minori. Con l'obbligo che priorità bisognerebbe dare ai docenti residenti in questi arcipelaghi. "La situazione nella quale ci troviamo è davvero paradossale - racconta Graziella Bonica di Filicudi che insegna a Radicofani, un paesino di montagna in provincia di Siena - le nostre scuole scioperano per mancanza di organico, e noi, insegnanti e madri eoliane chiamate a 1000 e 1500 km di distanza dalla nostra terra ad insegnare ad alunni di altre città. Con dispendio di energie, economico e familiare senza pari". "Provo rabbia - aggiunge la docente - e stupore vedendo che nella pluriclasse in cui insegno in un paese di montagna, per 34 bambini, ci sono circa 9 insegnanti, tra sostegno, prevalenti, inglese e religione. E mi chiedo: ma che male hanno fatto i bimbi delle Eolie per scontare siffatta ingiustizia? Perché hanno una sola insegnante le pluriclasse delle isole? O peggio: perché sono costretti a lasciare la propria scuola per andare a Milazzo o altrove? Il diritto allo studio è Nazionale. Mettano mense e tempo pieno". 

----Se questa è buona scuola... Alle Eolie mancano gli insegnanti e ben otto eoliani sono costretti da anni a "peregrinare" al nord Italia per guadagnare un "tozzo di pane". Quattro insegnano alla primaria e quattro alle superiori. Addirittura c'è chi è costretta a stare lontana da casa, dai suoi cari, dalla sua isola, da ben 14 anni. E pur con la carenza di docenti che vi è soprattutto nelle isole minori, non riesce a rientare. Il sindaco Marco Giorgianni recentemente al premier Paolo Gentiloni ed al ministro della pubblica istruzione Valeria Fedeli ha richiesto una deroga per la scuola nelle isole minori. Con l'obbligo che priorità bisognerebbe dare ai docenti residenti in questi Arcipelaghi.  

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L'INTERVENTO

di Graziella Bonica

La situazione nella quale ci troviamo è davvero paradossale. Le nostre scuole scioperano per mancanza di organico, e noi, insegnanti e madri "eoliane" chiamate a 1000 e 1500 km di distanza dalla nostra terra ad insegnare ad alunni di altre città.
Con dispendio di energie, economico e familiare senza pari. Negli anni precedenti, veniva trasferito l'insegnante che "decideva" di andare al Nord. Noi della 107/15 siamo stati "costretti" a fare una domanda di trasferimento inserendo tutta  l'Italia, pena, la "perdita" del ruolo. Oggi però le nostre isole, sono in difficoltà. E noi, che stiamo a guardare da fuori, viviamo tutto questo come "una beffa". Per loro e per noi. C'è anche una collega, che da 14 anni tenta di rientrare a casa, e nonostante le gravi patologie non riesce ad essere trasferita. Allora, diventa chiaro che questa "Buona scuola" fa acqua da tutte le parti. È chiaro che le leggi vanno fatte tenendo conto dei territori. Ciò che va bene per il Nord non può andar bene per delle piccole isole. Provo rabbia e stupore vedendo che nella pluriclasse in cui insegno in un paese di montagna, per 34 bambini, ci sono circa 9 insegnanti, tra sostegno, prevalenti, inglese e religione. E mi chiedo: ma che male hanno fatto i bimbi delle Eolie per scontare siffatta ingiustizia? Perché hanno una sola insegnante le pluriclasse delle isole? O peggio: perché sono costretti a lasciare la propria scuola per andare a Milazzo o altrove? Il diritto allo studio è Nazionale. Mettano mense e tempo pieno. Pensino a noi, come italiani di questa Repubblica. E ascoltino le istanze territoriali. Riportino le insegnanti eoliane nella loro terra. E soprattutto ai bambini e agli studenti Eoliani si garantisca un' adeguata offerta formativa. Abbiamo già mille disagi. Sull'istruzione si pongono le basi del nostro futuro.

RASSEGNA STAMPA

RAI3 SICILIA SEMPRE PIU' VICINA ALLE EOLIE.

Alle 14 E 19,35 di domenica servizi in apertura del Tg3 Sicilia sulla scuola eoliana curato da Lucia Basso. Domani una troupe sarà alle Eolie per occuparsi anche dei problemi scolastici di Lipari, Panarea, Alicudi e Filicudi. 

 

LA NAZIONE

 
 
 
 
 
 
LA SICILIA

Insegnanti delle Eolie al Nord. Sindaco di Lipari chiede il loro rientro

 
LIPARI  - Alle Eolie mancano gli insegnanti e otto eoliani sono costretti da anni a "peregrinare" al nord Italia per lavorare. Quattro ...
 
 
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di Danilo Natoli

Malgrado la notizia ci avrebbe reso immensamente felice purtroppo non è così. Ancora lo sdoppiamento vero e proprio non c'è stato attraverso fondi d'istituto il preside Renato Candia con un progetto riesce a darci 12 ore per sdoppiare le due classi, in più, la dottoressa Altomonte ci ha concesso 9 ore di lettere per cui arriviamo a circa 21 ore di sdoppiamento delle due classi. Ma le ore in totale sono 30 di conseguenza ne rimangono da condividere altre otto. Noi per il momento ci accontentiamo per far entrare i nostri figli in classe ma non ci fermeremo con le nostre manifestazioni fino a quando non avremo tutte le ore complete e sdoppiate con le due classi separate. Grazie per il chiarimento che in questo momento risulta fondamentale.

VULCANO - Con oltre di un mese di ritardo, lunedì prenderà il via il nuovo anno scolastico alla media dell'isola di Vulcano, nelle Eolie. La spuntano i genitori, che con i 21 ragazzi hanno protestato per 35 giorni contro il piano di collocare tutti gli studenti di prima, seconda e terza media in una sola aula. La nuova intesa prevede che gli otto della prima avranno una propria alula, i due e gli undici delle altre due classi saranno accorpati.
La decisione è stata presa dal dirigente scolastico Renato Candia, che dopo le proteste (i genitori avevano anche minacciato lo sciopero del voto a partire dalle prossime elezioni regionali) ha avuto via liberà dal ministero dell'Istruzione e dagli organismi regionali e provinciali.
I ragazzi da lunedì scorso, approfittando delle giornate estive, invece che restare a casa studiavano all'aperto, davanti al cancello del plesso scolastico. I genitori per protestare si erano anche rivolti al presidente della Repubblica e al ministro Valeria Fedeli, mentre il sindaco di Lipari (Vulcano è una frazione), Marco Giorgianni, aveva chiesto al premier Paolo Gentiloni una deroga alle norme nazionali per le scuole delle isole minori.
L'emergenza rimane a Panarea, Filicudi e Alicudi, dove nei Cpe (Centro preparazione esami) non ci sono tutti i docenti; mentre si va verso una soluzione all'Istituto d'indirizzo turistico di Lipari, dove la classe "pollaio" con 43 studenti sarà sdoppiata. (ANSA).

---Vulcano - Con piu' di un mese di ritardo lunedi' prenderà il via il nuovo anno scolastico alla media dell'isola delle Eolie. E la spuntano i genitori che con i 21 ragazzi hanno "battagliato" per 35 giorni: le tre classi - così come richiesto - diventeranno due: la prima con 8 alunni, la seconda con due e la terza con 11 saranno "accorpate". L'okey decisivo è arrivato dal dirigente dirigente scolastico Renato Candia, che dopo le proteste ha avuto via liberà dal ministero della pubblica istruzione e dagli organismi regionali e provinciali. I ragazzi - come è noto - da lunedi' scorso erano in sciopero e, approfittando delle giornate estive, "studiavano" all'aperto, davanti al cancello del plesso del Piano. I genitori per protestare si erano anche rivolti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al ministro della pubblica istruzione Valeria Fedeli, mentre il sindaco di Lipari Marco Giorgianni al "premier" Gentiloni aveva richiesto una deroga speciale per le scuole delle isole minori. L'"emergenza scuola" rimane nelle isole minori: a Panarea, Filicudi e Alicudi nei Cpe (centro preparazione esami) non ci sono tutti i docenti, mentre si va verso una soluzione all'Istituto di Lipari (indirizzo turistico), dove la "classe pollaio" con 43 studenti sarà sdoppiata.

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