Lipari - Sul progetto del porto turistico "ridimensionato" botta e risposta con il sindaco Marco Giorgianni.
La conferenza stampa che si è tenuta al Comune.
La "Lipari Porto spa", presieduta da Giancarlo Niutta (con nuovo amministratore delegato: Giuseppe Vadalà ha concluso il suo mandato) ha richiesto uno studio di fattibilità alla società "Dinamica" di Messina dell'ingegnere Antonino Sutera (lo stesso progettista della messa in sicurezza di Acquacalda con 2 milioni di euro buttati a mare, visto che le case vengono sempre invase dalle mareggiate...), per verificare in che modo il vecchio progetto potrà essere modificato.
Secondo il sindaco Giorgianni sono necessari interventi solo a Pignataro con braccio che parte dalla caserma dei vigili del fuoco ed una diga foranea altamente tecnologica a Marina Lunga e nessun intervento a Marina Corta. In sostanza, altro che 700-800 barca: "numeri - dice - diffusi dall'ingegnere Vadalà".
Inoltre, la "Lipari Porto spa" ha anche richiesto un parere legale allo studio dell'avvocato Giovanni Monforte di Messina per verificare se ci saranno le condizioni per andare avanti con il progetto, alla luce del fatto che c'è già un vecchio deliberato del consiglio comunale e per evitare soprattutto contenziosi e danni per l'ente che - lo ricordiamo - ha messo due fabbircati di Marina Corta a disposzione della "Spa".
Tutto il resto, se i concessionari dei pontili galleggianti (le cui autorizzazioni scadono nel 2020) saranno "assorbiti" dalla "Spa", o se faranno parte di un azionarato popolare a discapito di "Condotte d'Acqua", son tutte situazioni che si vedranno in secondo tempo.