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Lipari - Chiude il Centro Giovanile coordinato dalla dottoressa Gianna Sidoti. E c'è grande delusione tra i ragazzi. Da ben 25 anni rappresentava il punto di riferimento per tutti loro. La notizia è stata comunicata da monsignor Gaetano Sardella, ma è evidente che "l'ordine" è partito dall'alto.

E' stato anche richiesto un incontro a Messina con l'Arcivescovo Giovanni Accolla, ma fino ad ora regna il "silenzio". Anche da parte delle istituzioni isolane. Si parla di locale inagibile, ma certo non è tutto il palazzo "fuori uso"  e - certamente - qualche altra saletta si poteva mettere a disposizione, possibilmente anche nel piano terra del palazzo Vescovile. 

Ha avuto un ruolo forse il finanziamento del museo diocesano? O come Radio Corso dice, il palazzo potrebbe essere venduto magari per far realizzare qualche albergo in pieno centro storico?

Sono interrogativi che circolano e c'è da sperare che presto possa arrivare una risposta da monsignor Accola che per di piu' in quei locali ha anche giocato a ping-pong.

Una cosa è certa: ai giovani occorre un nuovo locale per stare insieme, per evitare di doversi ritrovare in mezzo alla strada. Con i rischi sempre incombenti: dall'alcool alla droga. 

Le interviste alla dottoressa Gianna Sidoti ed ai "suoi ragazzi". 

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LA NOTA DELL'ARCIVESCOVO

di Santi Ammendolia*

Gentile Sig. Leone,
S. E. l'Arcivescovo nei prossimi giorni verrà a Lipari per essere vicino a quanti stanno, purtroppo, vivendo il disagio del centro giovanile.
Sarà l'occasione per un confronto ed un messaggio da poter far giungere a quanti, nel territorio di Lipari, si aspettano una risposta "all'interrogativo irrisolto".

Cordiali saluti.

*Segreteria Arcivescovo

L'INTERVENTO

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di Angelo Sidoti

Ai ragazzi del Centro Giovanile di Lipari non servono buoni propositi ma soluzioni ovvero un luogo dove potersi riunire. Purtroppo io appartengo a quella generazione di giovani che trascorreva buona parte del proprio tempo libero in chiesa e il clero di allora non smetteva mai di pensare ai propri giovani.
Oggi basta recarsi in Chiesa per comprendere che i tempi sono cambiati. Le Chiese sono vuote volete capirlo? Abbiamo sul Territorio una comunità fatta di persone anziane. Il termine evangelizzazione non viene più esercitato e di conseguenza non si favorisce la crescita di una comunità con sani valori. Ma forse si pensa solo a gestire un patrimonio?
A Torino, dove vivo per lavoro, a fianco a molte Chiese c'è sempre un centro giovanile o un gruppo di animatori o di volontariato.
A Lipari si va in controtendenza!! Questa è la verità!! Nel silenzio assoluto di famiglie, istituzioni oltre che dello stesso clero.

----Manifesto questo commento sul Centro Giovanile di Lipari non come fratello di Gianna Sidoti, animatrice per diverse generazioni di tanti ragazzi - oggi adulti - e nemmeno quale nipote di Padre Sardella, Parroco della Cattedrale di Lipari, da sempre vicino ai giovani, ma come genitore. Trovo assurdo che la Curia privi la propria Comunità di un luogo di incontro per i giovani nel quale poter ancora coltivare non solo i valori religiosi ma anche quello della amicizia e della ricreazione/divertimento. Sono nella memoria di tutti noi i recital organizzati ogni anno dal Centro Giovanile, che mettevano sempre in risalto i temi delicati nella nostra Comunità. Vogliamo abbandonare queste buone abitudini nella nostra Comunità Eoliana? Vogliamo restare tutti nell'indifferenza più assoluta come quando si affrontano temi delicati del nostro Paese? Spero di NO, lo dico come Cattolico ed Eoliano. Lo scopo della Chiesa prima di tutto consiste nel radunare i propri fedeli non disperderdendoli lasciando per strada tanti ragazzi e adolescenti che, diversamente, verrebbero tratti in inganno da modi di vita non rispettabili presenti sul nostro Territorio come in tanti altri. Spero, quindi, che ci sia presto un chiarimento da parte dei rappresentanti della Chiesa locale sul tema Centro Giovanile. Se il problema fosse la disponibilità dei locali ritengo che i fabbricati di cui dispone la Curia non siano solo quelli del Palazzo Vescovile ex Seminario. La Chiesa è missionaria per definizione e "i giovani sono la speranza della missione".

IL PUNTO E VIRGOLA

Anche Lipari ha la sua stanza del Vescovo. Un film diverso da quello girato nel 1977 sotto la direzione di Dino Risi con Ornella Muti e Ugo Tognazzi. Piero Chiara, autore del romanzo, oggi leggendo il Notiziario delle Eolie avrebbe sicuramente cambiato trama. Per le scene, quella pellicola venne vietata ai minori di anni 14. La stanza del Vescovo di Lipari invece permetteva ai giovani eoliani, anche di età inferiore ai 14 anni, di trascorrere momenti di evasione "giochereccia" fra tennis da tavolo e felicità genuina. Il film fu un campione d'incassi. La storia della stanza del Vescovo di Lipari, al momento, ha una tristezza eccellente.

LE REAZIONI NEL WEB

di Cinzia Favaloro

Leggo commenti bellissimi da parte di chi ha vissuto la realtá del Centro Giovanile e non posso evitare di chiedermi se chi ha deciso a cuor leggero di chiudere quella porta, senza darci spiegazioni, lo ha fatto perchè non sa niente di questa attivitá. Forse nel tempo qualcuno lo ha definito il luogo del "burdellino", mentre ad altri sará sembrato che lo frenquentasse gente "poco raccomandabile" o che si lasciasse fare ai ragazzi tutto ciò che volessero. Eppure sarebbe bastato mettere un piede dentro quella sala per capire che li abbiamo imparato tutti a "stare insieme", a prescindere dai nostri pregi e difetti, dal nostro carattere. È stata una scuola di vita dove generazioni diverse socializzavano e creavano insieme qualcosa come i recital, ma come tante altre esperienze che conserviamo tutti nel nostro cuore. Si dialogava, si litigava, si cresceva. È facile dire di voler essere vicini ai giovani dall'alto delle proprie cariche, ma chi passa con loro "ore ed ore" quando ne hanno bisogno? Chi li ascolta? Chi parla di Gesú nel loro ambiente e non solo in Chiesa? Anche io come Gianna credo che il Signore aprirá una strada per il mondo giovanile , ma sarebbe anche l'ora che tutti ci rendessimo conto di aver consegnato i nostri ragazzi non solo alla droga e all'alcol, ma anche alla solitudine, all'apatia, al disinteresse, spegnendo in loro la gioia di vivere, disilludendoli sul mondo e fancendogli credere che è meglio rassegnarsi anzichè cercare di cambiarlo.

di Jessica Greco

Condivido ogni tua parola. Lipari offre pochissimo, e tantissimi ragazzi si ritrovano oggi a non sapere cosa fare il pomeriggio, ricordo quando li al centro giovanile si allestiva una sala film, magari erano film già usciti ma si aveva la possibilità di stare insieme. Sarò forse ripetitiva, ma i ragazzi che frequentano la scuola non hanno nessuno stimolo per poter crescere e formarsi e penso che la sola scuola non basti.

di Gianna Sidoti

Ed è proprio quando la situazione è scoraggiante che ci vuole il coraggio». (A.Deneault)
Non ho scelto di occuparmi del Centro Giovanile ma sono stata chiamata da Mons Francesco Miccichè, ultimo vescovo di Lipari, che dalle prime mosse del suo Episcopato diede la priorità assoluta ai giovani.
Quello che può fare un Vescovo lo può distruggere un altro, l'energia e l'entusiasmo che riusciva a trasmettere provocò una scia inarrestabile che determinò l'apertura del Centro Giovanile a Canneto e poi a Lipari. Non starò qui a dire che cosa sia il Centro Giovanile: chi lo conosce ce l' ha nel cuore , chi non lo conosce potrà scorgere qualcosa attraverso le foto pubblicate nel nostro gruppo fb che sono solo una parte dei 25 anni di storia che lo hanno segnato senza interruzioni.
Adesso quella "porta aperta" sul mondo dei giovani, non solo di Lipari, ma di tutta l'isola e l'arcipelago e tutti coloro che venivano da altri posti e altre nazionalità viene CHIUSA, SENZA ALTERNATIVE, SENZA SPIEGAZIONI, SENZA UN CONFRONTO.
Mi sono trattenuta dallo scrivere fino ad ora per i legami di parentela con don Gaetano e di sincera amicizia con Don Giuseppe che non ritengo colpevoli di questa scelta ma purtroppo esecutori di un ordine. Non conosciamo quale sia il progetto che questa Curia abbia sui giovani di Lipari o se si sia limitata a tutelare i propri interessi. Se i preti per obbedienza calano la testa a tutto quello che viene dall'alto, io non sono tenuta a questo voto e perciò non smetterò di dire che questa azione è quanto di meglio si potesse fare per allontanare i giovani dalla Chiesa.
La fede in Dio non è cieca obbedienza e sottomissione ad una istituzione umana chiamata "chiesa" ma ci obbliga ad avere coraggio, a non essere mediocri. Questa scelta non è INEVITABILE come vogliono farci credere ma anche se lo fosse c'è sempre un'alternativa se il progetto sta a cuore.

ANCHE IL VESCOVO GIOVANNI ACCOLLA GIOCAVA A PING PONG

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A "Osteria Pomice" del liparoto Demetrio De Salvatore, per una buona cena e per restare sull'argomento..., con il "patron" e con il dottor Nico Russo arrivato per l'occasione...

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