(ANSA) - LIPARI - Un centinaio di persone ha partecipato a Lipari alla protesta organizzata davanti all'ospedale per dire no ai tagli di fondi. L'iniziativa è stata organizzata dall'avvocato Francesco Rizzo di "Vento Eoliano&Altri", che si dice pronto a un ricorso al Tar di Catania. Sono anche intervenuti alcuni abitanti delle altre isole dell'arcipelago ed anche Palmina e Marco Biviano, i fratelli disabili di Pianoconte.
"Contestiamo le carenze nell'organico dei medici - puntualizza Rizzo - e l'impossibilità di partorire a Lipari, a dispetto di alcune deroghe concesse ad altri nosocomi egualmente disagiati; l'insufficienza di personale al pronto soccorso; la mancata attivazione del reparto di lungodegenza; le difficoltà organizzative nelle sedi di guardia medica delle Isole minori (il mese scorso presso l'isola di Filicudi un primo soccorso è stato effettuato mediante un'auto privata). In ultimo, la probabile soppressione del medico a bordo dell'ambulanza".
----Un centinaio di persone ha partecipato alla manifestazione di protesta organizzata per dire "no" ai continui tagli all'ospedale. E' stata voluta dall'avvocato Francesco Rizzo di "Vento Eoliano&Altri". Pronto un ricorso al tar di Catania contro il nuovo piano aziendale che continua a penalizzare il presidio liparoto. Sono anche intervenuti alcuni abitanti delle isole minori ed anche Palmina e Marco Biviano di Pianoconte.
Le interviste all'avvocato Rizzo, all'avvocato Graziella Bonica ed alla signora Gaetana Zaia di Canneto che racconta il dramma vissuto per partorire all'ospedale di Milazzo.
L'INTERVENTO
di Luca Chiofalo
La manifestazione di protesta di stamane contro i tagli che riguardano l'ospedale di Lipari non ha avuto la partecipazione massiccia che gli organizzatori speravano. Eppure il tema è sentito e centrale perché riguarda il sacrosanto diritto alla salute ed alle cure di tutta la comunità eoliana. Tra i motivi dello scarso successo in termini di presenze, oltre ad una certa 'stanchezza' della popolazione per proteste sull'argomento che non hanno sortito grandi effetti, credo di poter aggiungere, in questo caso, una certa superficialità nell'apposizione di 'bandiere' politiche da parte dei promotori. L'iniziativa è meritoria, ma trovandoci in campagna elettorale penso si sia insinuato tra la gente il sospetto divisivo che la questione possa essere strumentalizzata ai fini della propaganda politica. Perché non si è evitato di mettere simboli che nessun senso hanno in una battaglia che deve essere di ogni fazione? Non si poteva prevedere che avrebbe scoraggiato molte persone 'colorare' politicamente la protesta? Io sostengo, ovviamente, la difesa di un diritto primario per la mia comunità, ma se la politica fallisce nelle sedi istituzionali, in un contesto come il nostro, fazioso e litigioso, la 'piazza' si riempie solo se la battaglia è promossa da tutti senza vessilli e risulta scevra da ogni calcolo di natura politico-elettorale.
LE REAZIONI NEL WEB
Giovanna Ristuccia: Tristemente mi accorgo che per questa manifestazione, con una misera presenza di cittadini, come se non fosse di vitale importanza. Tutti pronti però a condividere pettegolezzi e minchiate. Voglio solo pensare che non si è capito la gravità della situazione.
Maria Saltalamacchia: Come fanno a non capire quanto è importante? Anche i cani i gatti hanno un ospedale! Dov'è la forza? isolani mi meraviglio di voi e poi vi lamentate, ma cosa volete ottenere senza lottare? Non andrete mai avanti cosi', ma indietro cumu o curdaru.
Giuseppina De Maria: Io sarei venuta alla manifestazione, ma purtroppo non ho potuto. Ma è assurdo chiudere l'unica struttura sanitaria che abbiamo alle isole. Io mi auguro che tutto ciò non accada... E' vero per le cose stupide abbiamo sempre tempo invece per le cose più importanti c'è ne freghiamo e poi a che serve lamentarsi se poi siamo proprio noi isolani ad essere menefreghisti?
Luana Zaia: Ho la bimba con la febbre... ma sono li con voi...lottiamo insieme...
Giovanni Martello: Bisognava farlo molto prima, adesso credo che non c'è più niente da fare e perso!
Conci Biviano: Secondo me è troppo tardi!
Giovanni Lorizio: Mi quante persone ma i Liparoti dove sono? vergognatevi!
IL PUNTO E VIRGOLA
Fra l'esserci e il non esserci, ieri davanti all'ospedale di Lipari c'erano i megafoni con le loro ragioni fra persone e politici da sabato mattina. Tanti o pochi, con risultati speranzosi o delusioni in arrivo. Tutto dipende! Gli eoliani ormai non credono più a niente. Forse sono stanchi di protestare e vogliono conservare e patire da soli le carenze dell'arcipelago. Il vero "Punto e Virgola" é esattamente quello che ha scritto in merito (il giorno prima della manifestazione di protesta) l'eterna lottatrice Pina Cincotta Mandarano. Non si può neanche dire che la contemporaneità della presentazione del progetto "Il percorso del Confino" abbia tolto presenze alla protesta per l'ospedale e neanche la pulizia della spiaggia di Canneto. Forse gli eoliani preferiscono manifestare nelle proprie case, in silenzio. Oppure studiando qualche strategia da mettere in atto in caso di necessità sanitaria. Si avvicina sempre più il momento dell'apprendimento delle tecniche di sopravvivenza. Basta guardare il cornicione dell'ospedale delle Eolie sempre più monumento in fase di consumo.
RASSEGNA STAMPA
No ai tagli alla sanità, a Lipari protesta davanti all'ospedale ...
Un centinaio di persone ha partecipato a Lipari alla protesta organizzata davanti all'ospedale per dire no ai tagli di fondi. L'iniziativa è stata ...
"Stop ai tagli nell'ospedale di Lipari" - lasiciliaweb
IL CASO
"No ai tagli alla sanità", protestano i cittadini di Lipari
gds.it
lasicilia.it "Stop ai tagli nell'ospedale di Lipari"
LIPARI - Un centinaio di persone ha partecipato a Lipari alla protesta organizzata davanti all'ospedale per dire no ai tagli di fondi.
No a tagli, protesta davanti l'ospedale
Protesta davanti all'ospedale di Lipari | CTS Notizie
A Lipari protesta davanti all'ospedale - Ansa.it - Libero 24x7
Lipari, cittadini in strada contro tagli alla sanità. «Arrivano i turisti ma i ...
VIDEO
Bartolino Leone
---Alle 10 la manifestazione organizzata dal movimento "Vento Eoliano&Altri" per i tagli all'ospedale ed il sindaco Marco Giorgianni dichiara "è etichettata politicamente, non partecipo".
L'incontro si è tenuto al Comune di Lipari, alla presenza anche dell'assessore Fabiola Centurrino. Si è discusso della situazione dell'ospedale: ambulanze del 118 con medico a rischio, carenze nell'organico dei sanitari (anche se ha ottenuto garanzie dal direttore generale dell'Asp Gaetano Sirna), punto nascite, chirurgia ridotta a "day hospital", pronto soccorso "sguarnito", situazione ancor piu' precaria nelle isole minori ed - in modo particolare - della differenza di trattamento che i politici nazionali e regionali riservano a Taormina ed alle Eolie.
A Taormina nei giorni scorsi sono giunti i medici di Trump per "ispezionare" la struttura sanitaria, tenuto conto che tra poco arriverà il Presidente degli Stati Uniti d'America, ed alla fine hanno fatto i complimenti al manager ed ai medici per la funzionalità e la sicurezza. A Lipari invece...per ora l'unica ancora di salvezza è l'elisoccorso!
La conferenza stampa del sindaco Marco Giorgianni 21 04 2017
LA NOTA DI "VENTO EOLIANO"
Alla luce della scarsa dignità riservata ai cittadini bisognosi di cure, soprattutto in una zona disagiata e con particolari peculiarità territoriali come l' Arcipelago Eoliano, comprendente ben sette isole minori.
Considerati gli ulteriori tagli introdotti dal recente decreto dell'Assessorato della Salute siciliano, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 14.04.2017 "Riorganizzazione della rete ospedaliera ai sensi del D.M. 1 aprile 2015, n. 70", frutto di un' azione politica e di management scellerata e cieca dinnanzi ai bisogni degli utenti eoliani e, cronologicamente, soltanto l' ultimo di una serie di interventi che tendono a smantellare il nostro ospedale e a privarci di quei servizi essenziali che ci spettano di diritto. Nonostante i numerosi interventi politici e popolari provenienti dalle parti più disparate , al riguardo ricordiamo, soltanto a titolo esemplificativo, l'occupazione popolare dell'ospedale che si svolse anni orsono, con relativa protesta presso l'Assessorato regionale a Palermo; le attività dell'Amministrazione comunale, susseguitasi negli anni; la raccolta di oltre 4.000 firme ad opera di un comitato spontaneo " Nasciamo a Lipari" ed inoltrate al Ministro Lorenzin; il grido allarme del Consigliere Casilli e di tutti i Consiglieri Comunali ; gli atti ufficiali del Consigliere Giacomo Biviano ; le dimissioni di protesta dell' ex Consigliere Pietro Lo Cascio seguito a ruota dagli altri componenti della "Sinistra Eoliana"; le note ed interrogazioni inoltrate dai Consiglieri Annarita Gugliotta e Gianluca Giuffrè, nonchè richieste di trattazione in seno al Consiglio Comunale; l'invito ad una tavola rotonda, inoltrato nel gennaio 2014 dal Movimento Vento Eoliano all' ex Assessore alla Salute, Rita Borsellino, da cui scaturì successivamente un incontro informale con il Dirigente responsabile, Dott. Sebastiano Lio; la visita, nell'agosto 2015, presso il nosocomio eoliano dell'On.le Nello Musumeci, componente della Commissione Sanità Regione Sicilia; infine, numerose azioni provenienti da Associazioni locali e dalla cittadinanza tutta, vedi le molteplici note del Responsabile Anspi Sicilia Salvatore De Gregorio e gli atti di CittadinanzAttiva. E tanto altro ci sarebbe da ricordare!Malgrado ciò, continui sacrifici ci vengono imposti e il diritto alla salute giornalmente viene compromesso a causa dei numerosi servizi sanitari di cui ci stanno privando, vedi mancanza del secondo e terzo cardiologo; impossibilità di partorire a Lipari, a dispetto di alcune deroghe concesse ad altri nosocomi egualmente disagiati; relativamente all' U.O. di Pronto Soccorso insufficienza di personale; mancata attivazione del reparto di lungodegenza, comunque già assegnato; difficoltà organizzative nelle sedi di Guardia medica delle Isole minori (il mese scorso presso l'isola di Filicudi un Primo Soccorso è stato effettuato mediante un'autovettura privata); in ultimo, ma non meno importante, la probabile soppressione del medico a bordo dell'ambulanza del 118.
Pertanto, Contestando una riforma sanitaria accentratrice, che prevede tagli del personale, tagli dei servizi, ulteriori razionalizzazioni ;una sanità che ci considera numeri, statistiche e voci di bilancio; questa politica che non ascolta i cittadini tagliandoli fuori dalle decisioni più importanti,
INVITIAMO La cittadinanza tutta e gli abitanti delle Isole minori, il Sindaco, gli Assessori, il Consiglio comunale e gli amministratori locali, le associazioni, i comitati, i movimenti e le scuole, i giovani e i ragazzi che vogliono difendere la nostra sanità e si vogliono opporre al Decreto di Riorganizzazione della rete ospedaliera a partecipare alla manifestazione si terrà in data 22 aprile 2017, con ritrovo alle ore 10.00 davanti all'Ospedale di Lipari, Via S.Anna.
D.ssa Annarita Gugliotta Rag. Gianluca Giuffrè D.ssa Nadia Giuffrè
Hotel Villaggio Stromboli
Hotel Villaggio Stromboli - Via Regina Elena - 98050 STROMBOLI (ME) Tel: 090986018 - Fax: 090986258 e-mail:info@villaggiostromboli.it
Per eventuali adesioni contattare i seguenti numeri: Francesco (3924697535); Gennarino (3383805392); Annarita (3497041979); Ivano (3384491261) (Gianluca (3388388725); Edoardo (3475275566); Marcello (3397848841); Maria Grazia (3476164893).
---di Gianluca Giuffrè
Amici di Stromboli, Panarea, Alicudi, Filicudi , Salina e Eoliani tutti. Sabato alle 10:00 Mobilitazione davanti all'ospedale di Lipari per manifestare contro i tagli alla sanità che hanno investito le nostre isole. PARTECIPATE NUMEROSI.
LE REAZIONI NEL WEB
Graziella Bonica: La salute prima di tutto! Per tutti. La Ginecologia per le donne che devono partorire, ma anche per quelle che devono prevenire le tante malattie Ddell apparato riproduttivo femminile. Per le giovani che devono vaccinarsi. Medicina generale: per i tanti anziani che devono fare accertamenti e cure senza doversi spostare. Un tempo si faceva! Chirurgia: indispensabile! Siamo circa 10.000 e in estate raddoppiamo il numero. Non un P.S.... Non ha senso ..tornare indietro. Io sono nata a Lipari. E ora? E' una vera vergogna! Indignatevi tutti! E venite a Lipari. Io ci sarò!
Carolina Barnao: Credo che su questa battaglia dovrebbero unirsi tutte le forze politiche, anche se attualmente contrapposte per la gara elettorale. Nelle isole, al momento, si può vivere solo se si è in perfetta salute! Gli altri devono emigrare!Altro che diritto alla salute!
Armando Esposito: E' importante fare capire l'importanza di questa iniziativa. La salute e' innanzitutto prioritaria, di vitale importanza per ognuno di noi. Purtroppo chi governa la Sicilia da qualche anno a questa parte, e' sempre rimasto indifferente alle esigenze di piccole comunita'. Nella fattispecie, la nostra isola, ancora maggiormente penalizzata. Ci dobbiamo rendere conto che in gioco e' il nostro futuro, la nostra dignita' che non dovrebbe essere relegata a semplice questione di beghe politiche. La salute e' di tutti destra, sinistra, centro e quant'altro spero si comprende tale elemento imprescindibile.
Carmoz Aimèe: Io mi occupo di rifiuti e nemmeno le cacche di cane sono di destra o di sinistra. Alla fine mi chiedo poi, che cosa resta che sia di destra o di sinistra esclusivamente, nell'umana vita?
Graziella Bonica: I diritti sono di tutti e sono uguali. Sogno un luogo ideale dove questo diventi il motto di ognuno. Ne dx né sx.
Carmoz Aimée: Questo succederà quando l'uomo diventerà uguale alle galline di mia nonna. Per ora è ancora molto indietro.
Armando Esposito: Infatti e' proprio così. Etichette dx sinistra sono ormai superati ma bisogna porsi oggi con nuove idee per rilanciare la politica partendo dallo sviluppo. Il clientelismo e' sempre stato il cancro della politica. Uno dei motivi principali del perche' oggi la politica viene vista sotto un'ottica negativa ed ha fatto crescere secondo me quello che e' stato definito come fenomeno dell'antipolitica. Oggi chi mira a fare politica nel gestire la cosa pubblica deve porsi con idee nuove che interessino il bene comune ma per fare questo occorre cambiare mentalita'.
Carmoz Aimée: La politica, ma a che cosa serve esattamente?
Armando Esposito: Serve o dovrebbe servire a fare funzionare le cose per il verso giusto pensando al bene comune e non approfittandosene per curare interessi individuali come purtroppo è avvenuto e avviene ancora. Senza la politica, quella vera con la P maiuscola vivremmo ognuno di noi in totale anarchia e questo è quello che temo purtroppo grazie ai tanti approfittatori della politica.
Graziella Bonica: È l arte di governare una società. Per farne un'arte però, occorre competenza, attaccamento al proprio territorio, carattere, capacità di mediazione e amministrativa, grinta! Non ultime, capacità oratorie e comunicative e lungimiranza. Apertura mentale e progetti. Devo dire che nella Casa Comune non ne ho viste molte di queste abilità...ultimamente!
Armando Esposito: Infatti e' proprio quello che ho lasciato intendere prima, oggi occorre che la politica faccia un passo avanti e si rinnovi con nuove idee e progetti che interessano il bene comune e non le solite lobby.
Domenico Donato: Quando vedo il manifesto con i simboli dei "Colpevoli" di questa situazione che da 20 anni ci hanno portato a questo stato mi vien da "Piangere"... Cosa vogliono, continuare a grattare voti per poi fare comunque quello che vogliono, ci vogliono calci in C... mi dispiace ma e così.
Graziella Bonica: Infatti, mancano proprio i simboli del Pd ed affini. Quelli che hanno partorito questa schifezza di decreto...
Hanno aspettato che passasse il referendum... E poi ci hanno servito la torta!
Armando Esposito: Sig. Domenico le sue rimostranze come dice giustamente l'avvocato Bonica dovrebbero essere rivolte in primis all'unico partito che ci ha condotto verso questa situazione il Pd, l'asso piglia tutto e devastatore della politica sociale di questa Regione.
Orazio Ventura Spagnolo: La chiusura del punto nascita ha rappresentato l'inizio della fine dell'ospedale di Lipari...
Maurizio Biviano: Tutti insieme possiamo arrestare "l'emorragia"...... per questo sarò presente!
Lucio Raffaele: Appunto...ottobre 2011, e chi amministrava non intervenne...adesso è troppo tardi.
Graziella Bonica: Dal 2011 al 2017...silenzio di tomba dalle Istituzioni maggiori. Anzi....tagli su tagli!
Lucio Raffaele: Cara signora, il decreto Russo fu attuato ad ottobre 2011 ma già se ne parlava da tempo e chi amministrava lo sapeva, e non è intervenuto prima di quella data...non facciamo demagogia per favore.
Graziella Bonica: Ma scusi, ovunque io la incontri Sig Raffaele, la trovo fermo a prima dell 'avvento dell'era Amministrativa Moderna! Posso permetetrmi di ricordarle che sono trascorsi 5 anni dal 2012? Panta rei! Solo per Lei non scorre nulla?
Maurizio Biviano...bene, io sono ritornato a gennaio 2012...perchè devo avere meno diritti alla cura di quando abitavo a milano? Ho forse cambiato Stato?.... Ribadisco il mio impegno al fianco di questa "battaglia" per Curare le ferite del nostro nosocomio.
Lucio Raffaele: Sono fermo come dice lei...semplicemente perché non credo più alle favole. Maurizio, mettetevi d'accordo con Gucciardi però, perché lui smentisce i tagli.
Graziella Bonica: Forse dovrebbe saperne di più e mettersi d'accordo l'Assessore alla Sanità di Lipari che non ha mai avuto, sembra, il piacere di incontrarsi con lui. Dovrebbero davvero evitare di parlare oltre. Dopo aver avuto l'imprudenza di fissare un'iniziativa in ricordo dei caduti antifascisti, nello stesso giorno e alla stessa ora, in cui gli Eoliani dovrebbero protestare contro i tagli alla Sanità delle nostre povere Isole.
Lucio Raffaele: Sa benissimo che l'iniziativa di cui lei parla è organizzata dal centro studi e già in itinere da mesi...la demagogia lasciamola ad altri, se quella sulla sanità fosse slittata di una settimana nulla sarebbe cambiato... Anche io voglio il bene di queste isole, certamente più di tanti altri che si professano salvatori, solo a parole però...
M5S: "Rete ospedaliera siciliana, dimezzate le postazioni del 118, 103 comuni senza ambulanza entro l'anno"
Rete ospedaliera siciliana, una grana dopo l'altra. Dopo l'annunciata chiusura di 90 reparti entro il 2018, denunciata nei giorni scorsi dal M5S, si profila ora la rogna ambulanze. E sarà una rogna bella grossa, destinata a lasciare il segno soprattutto sulla pelle dei piccoli Comuni, molti dei quali resteranno totalmente sguarniti, privi del presidio Sues (Servizio urgenza emergenza sanitaria) su cui hanno potuto contare finora.
Più che una sforbiciata, quella che si abbatterà a stretto giro di posta (entro il 31 dicembre 2017) sulle ambulanze di soccorso avanzato, di soccorso di base e auto mediche della Sues, sarà una mannaia. Delle 251 postazioni attive prima del varo della rete, solo 125 resteranno in vita a regime, il resto sarà soppresso, con tutte le conseguenze che si troveranno a scontare soprattutto gli abitanti dei Comuni più penalizzati dal punto di vista orografico e dei collegamenti stradali.
"Non stiamo aggiungendo nulla alla drammatica realtà che si prospetta per i siciliani – dice il deputato M5S Francesco Cappello – è tutto messo nero su bianco. È bastato confrontare i dati pubblicati sul sito della Sues, relativi alle postazioni del 118 attualmente operative, con quelli del documento metodologico allegato alla rete ospedaliera, che indicano il numero e le località relative alle postazioni dei vari tipi di ambulanze".
"Quello che è stato messo in atto alle nostre spalle e alle spalle dei siciliani – continua il deputato – è vero patto criminale tra Stato e Regione, che realizza consistenti risparmi sulla spesa ai danni del diritto alla cura dei siciliani. L'adozione di meri criteri ragionieristici in sanità non è tollerabile. A forza di tagli scellerati stiamo arrivando al livello della Grecia".
La mappa dei tagli va dalle 29 postazioni soppresse nell'ex provincia di Palermo alle 5 perse nel Ragusano. Perderà 13 postazioni l'ex provincia di Messina, 6 il territorio di Agrigento, 16 il Catanese, 8 a testa il Nisseno, il Siracusano e il Trapanese, 10 la zona di Enna (la mappa dettagliata Comune per Comune la trovate a questo link http://www.sicilia5stelle.it/rete-ospedaliera-comuni-senza-piu-ambulanza/).
"Ci sono Comuni – commenta Cappello – che saranno molto svantaggiati da queste scelte. Penso, ad esempio a Mussomeli e a Niscemi, i cui collegamenti viari non sono certo il massimo".
Allo stato attuale – continua il deputato – con la nuova rete, il cittadino siciliano avrà meno ospedali, pochi ospedali attrezzati ed in regola con gli standard del DM 70/2015, se non tra molti anni, e, dulcis in fundo, la metà delle postazioni del 118. E tutto a fronte di nessuna proposta o progetto alternativi sulla rete territoriale di assistenza sanitaria".
Queste le postazioni 118 sopravvissute.
Agrigento 9 ambulanze di soccorso avanzato (MSA); 1 ambulanza di soccorso di base (MSB) e 1 auto medica (AM); Caltanissetta 6 MSA; Catania 18 MSA, 5 MSB; Enna 5 MSA, 1 AM;Messina, 13 MSA, 12 MSB, 1 AM; Palermo, 20 MSA, 6MSB, 2 AM; Ragusa, 7 MSA, 1MSB; Siracusa 7MSA, 1 MSB; Trapani 9 MSA;
"Questi tagli – conclude Cappello – sono assolutamente inaccettabili perché mettono definitivamente in ginocchio una sanità già piegata da scelte politiche, volte ad accontentare lo Stato verso il quale è ora di dimostrare che la specialità della nostra regione dipende proprio dalla sua conformazione geografica da un lato e dal sottosviluppo della propria rete viaria dall'altro. Accettare supinamente i due criteri imposti dallo Stato ossia 60.000 abitanti e 350 kmq significa abiurare lo stesso concetto di rete che si fonda principalmente sul rafforzamento del 118. Ecco perché è necessario riaprire il tavolo di discussione con lo Stato per rivedere tutte le situazioni che vanno trattate in modo particolare per le criticità imposte dal nostro status di insularità".
L'ASSESSORE GUCCIARDI SMENTISCE
L'assessore regionale alla sanità Baldo Gucciardi smentisce la notizia di tagli alle ambulanze del 118.
SANITA': D'ALIA: SALVAGUARDARE E IMPLEMENTARE SERVIZIO 118 A MESSINA E NELLA PROVINCIA
Nella città dello Stretto un solo mezzo avanzato, a Taormina, Milazzo e Lipari nessuno Interrogazione ministro della Salute Lorenzin
Il parlamentare nazionale, Gianpiero D'Alia, in un'interrogazione al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, chiede "quali iniziative, di sua competenza, il governo intenda intraprendere per salvaguardare e implementare il servizio di soccorso 118 a Messina e provincia". E' fondamentale chiarire questo – spiega - "per salvaguardare i livelli essenziali di assistenza alla luce delle esigenze del territorio e nel rispetto dei vincoli stabiliti dal piano di rientro dai deficit sanitari". Il parlamentare messinese, su questo punto, evidenza la difficoltà della rete viaria di un comprensorio "stretto e lungo, schiacciato tra costa e montagne, con grossi centri urbani nella provincia e paesi montani, più due isole maggiori (Lipari e Salina) ad alta densità di popolazione residente che aumenta ancora di più nel periodo estivo con l'enorme flusso di turisti". D'Alia evidenzia anche "la presenza di pochi pronto soccorso distanti tra loro e la soppressione di quello di Barcellona, secondo il piano di riorganizzazione della rete di emergenza – urgenza della Regione siciliana". Il deputato centrista passa in rassegna la situazione del 118: rete elisoccorso, un solo elicottero che serve principalmente le isole minori sfornite di assistenza avanzata (solo guardia medica e medico di famiglia); a Messina, città di quasi 240 mila abitanti, è insufficiente avere destinato solo un mezzo di soccorso avanzato, sarebbero necessari almeno altri tre mezzi di soccorso avanzato, alla luce della viabilità, del flusso turistico e della popolazione". "Numeri alla mano – prosegue D'Alia – nel distretto di Taormina e dell'Alcantara non è stato destinato alcun mezzo di soccorso avanzato, necessarie altre tre; a Milazzo, dove la raffineria rappresenta una struttura ad elevato rischio chimico, nessun mezzo, necessario almeno uno; a Lipari nessuno, è necessario almeno un mezzo, alla luce del fatto che si tratta di un'isola, della popolazione residente e di migliaia di turisti che arrivano in estate e la lontananza da presidi ospedalieri hub, oltre il difficile contesto orografico e climatico nei mesi invernali". D'Alia ricorda, infine, che il decreto ministeriale n.70 del 2015 prevede "una medicalizzazione sufficiente dei mezzi di soccorso per garantire sia il pronto intervento primario che il secondario urgente, 24 ore al giorno in ogni punto del territorio e nel più breve tempo possibile. Il decreto – conclude – prevede un'ambulanza medicalizzata ogni 60 mila abitanti, parametri che vanno corretti in funzione delle esigenze della provincia di Messina".
----Tre mega ospedali (Hub), quindici un po' più piccoli (detti Spoke), 23 presidi ospedalieri di base, 7 ospedali in zone disagiate e tre ospedali di comunità. È questa la nuova formula della Sanità siciliana. Un restyling della rete ospedaliera necessario a far rientrare la Sicilia entro i paletti del decreto Balduzzi. Oggi l'assessore alla Salute Gucciardi l'ha illustrata prima ai direttori generali delle aziende, poi ai sindacati.
Cosa cambia? Intanto entra in piena funzione la creazione degli "ospedali riuniti": più nosocomi (due o tre al massimo) passeranno sotto un'unica amministrazione centrale. La razionalizzazione si tradurrà anche nella distribuzione dei reparti: quelli presenti in una delle strutture degli ospedali riuniti non saranno presenti nelle altre strutture dello stesso polo. E così, "saltano" una decina di pronto soccorso: quelli che non prevedono più di 20 mila accessi l'anno.
La nuova rete, come detto, ruota attorno ai tre "Hub": il Civico di Palermo, il "Cannizzaro" di Catania e il policlinico di Messina e punta a ridurre "ridondanze di unità operative" relative a discipline a bassa intensità di cura, mentre attiva e riorganizza unità operative di discipline ad alta complessità. L'entrata in vigore del dm 70/2015 ha imposto alla Regione la riprogettazione della rete ospedaliera sull'emergenza-urgenza, individuando i dipartimenti di emergenza e accettazione (Dea) e gli ospedali di base quali assi portanti dell'organizzazione dell'emergenza.
A Messina lo "spoke" sarà il "Papardo". I presidi ospedalieri di base saranno il "Pulejo Piemonte" di Messina, gli ospedali riuniti Milazzo-Barcellona, gli ospedali riuniti Sant'Agata di Militello e Mistretta (a Mistretta non ci sarà il pronto soccorso), Patti e Taormina. Lipari è il presidio in "zona disagiata".
L'assessore: "Una rivoluzione"
"La nuova rete - dichiara l'assessore Gucciardi - non nasce dall'esigenza di risparmiare o tagliare risorse finanziarie, ma da quella ben più importante di assicurare a tutti i cittadini, ovunque si trovino, una tempestiva ed efficace assistenza, specie nelle ipotesi di patologie acute gravi, a tutela della loro vita e della loro salute". L'obiettivo della rete ospedaliera dell'emergenza-urgenza è quello di ridurre, nella fase acuta, la mortalità o gli esiti invalidanti nella popolazione che ricorre alle cure sanitarie attraverso il 118 o i pronto soccorso. Le reti "tempo dipendenti" (infarto miocardico acuto, ictus, trauma, trasporto materno assistito e trasporto neonatale) costituiscono il modello esplicativo del sistema dell'emergenza nel quale il percorso assistenziale del nuovo piano "supera le vecchie ed inefficaci logiche organizzative del singolo ospedale, - aggiunge Gucciardi - integrando invece la rete dei servizi dell'emergenza con gli stessi ospedali che insieme diventano patrimonio comune della rete assistenziale. È una rivoluzione, in un certo senso, ma anche - conclude Gucciardi - un modo per avere una Sanità normale, come nel resto d'Italia”. La prossima settimana la rete sarà inviata alla Commissione Sanità all'Ars, per poi passare dalla giunta per il via libera definitivo.
I sindacati
"Si va finalmente – il commento del sindacato Cimo - nella direzione del Decreto ministeriale 70 così come da oltre un anno la Cimo ha sostenuto. Si è perso del tempo prezioso – aggiunge il sindacato - nel tentativo di rallentare un percorso obbligato stabilito a livello nazionale. Aspettiamo adesso di vedere che tempo impiegherà il governo regionale a concretizzare un sistema fondato sull'emergenza e sulle reti tempo dipendenti come già realizzato nelle altre regioni".
"Chiediamo ancora una volta - afferma Francesco Frittitta, coordinatore regionale del Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche - che la Regione proceda prima possibile attraverso un corretto utilizzo delle risorse disponibili senza campanilismi. Auspichiamo per la sanità siciliana l'immediata immissione in servizio degli infermieri e degli Oss che concorrono alla qualità e alla sicurezza delle cure per i siciliani".(livesicilia.it)