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(ANSA) LIPARI - A Lipari saranno creati "I percorsi del Confino", per ricordare tutti i confinati politici. La maggiore isola delle Eolie, fu sede, sotto la dittatura fascista, di confino coatto per gli oppositori politici.
"Fra tutte le isole di confino - spiega Marco Giorgianni, sindaco - Lipari fu certamente quella più vivibile, sia perché le sue notevoli dimensioni favorivano i rapporti dei confinati con gli abitanti, sia perché, in misura maggiore che altrove, a Lipari veniva consentito ai confinati di abitare in residenze private, insieme ai propri familiari o ad altri compagni". Attraverso la predisposizione del percorso il Centro Studi eoliano e l'Amministrazione vogliono ricostruire e ricordare, a quasi un secolo dagli eventi, una delle pagine fondamentali della storia italiana. "Il principale risultato che si attende da questo progetto - osserva Nino Saltalamacchia, presidente del Centro Studi - è porre le premesse per la costituzione di una vera e propria rete di tracciati, fruibili dal viaggiatore/turista come percorsi turistici strutturati che, attraverso la partecipazione dei cittadini e degli operatori del territorio, siano in continua evoluzione e si migliorino con ricerche, attività di promozione e interventi di tutela". "Il progetto - aggiunge lo storico Pino La Greca - si articola in tre fasi di attività distinte, intercalate da momenti di confronto con i soggetti istituzionali coinvolti, così da verificare il lavoro svolto rispetto a quanto programmato". La prima fase prevede: l'individuazione dei luoghi e degli elementi che costituiscono l'itinerario e la collocazione di targhe illustrative e didascalizzate nei luoghi dei confinati. La seconda fase prevede: l'acquisizione e la ristrutturazione delle garitte collocate nell'area dell'ospedale civile e nella zona di Ponte e loro attivo coinvolgimento nel percorso con pannelli didascalizzati e/o altre soluzioni multimediali. E infine la collocazione a Marina Corta e Sottomonastero di due tavole riepilogative e di orientamento del percorso, per consentire ed avere una panoramica complessiva dei siti da visitare e la Realizzazione del Centro di Documentazione.(ANSA)

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---Lipari -  L'amministrazione comunale ha già deliberato la presa d'atto della proposta relativa al progetto di valorizzazione turistico-culturale "I percorsi del confino". Lipari fu sede, sotto la dittatura fascista, di confino coatto per gli oppositori politici. Il confino nelle isole interessò principalmente gli oppositori del regime ritenuti più pericolosi.

Fra tutte le isole di confino, Lipari fu certamente quella più vivibile, sia perché le sue notevoli dimensioni favorivano i rapporti dei confinati con gli abitanti, sia perché, in misura maggiore che altrove, a Lipari veniva consentito ai confinati di abitare in residenze private, insieme ai propri familiari o ad altri compagni.

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Attraverso la predisposizione del percorso il Centro Studi e l'Amministrazione vogliono ricostruire e ricordare, a quasi un secolo dagli eventi, una delle pagine fondamentali della storia italiana. Un percorso d'esperienza umana, dal forte impatto emotivo, spazio mentale prima che fisico; il percorso faciliterà la conoscenza dei luoghi dell'esilio in grado di far rivivere le case, le strade, i luoghi che hanno visto la presenza di centinaia di antifascisti. Il principale risultato che si attende da questo progetto è porre le premesse per la costituzione di una vera e propria rete di tracciati, fruibili dal viaggiatore/turista come percorsi turistici strutturati che, attraverso la partecipazione dei cittadini e degli operatori del territorio, siano in continua evoluzione e si migliorino con ricerche, attività di promozione e interventi di tutela. Il progetto si articola in tre fasi di attività distinte, intercalate da momenti di confronto con i soggetti istituzionali coinvolti, così da verificare il lavoro svolto rispetto a quanto programmato.

La prima fase prevede: L'individuazione dei luoghi e degli elementi che costituiscono l'itinerario e la collocazione di targhe illustrative e didascalizzate nei luoghi dei confinati.

La seconda fase prevede: L'acquisizione e la ristrutturazione delle garitte collocate nell'area dell'ospedale civile e nella zona di Ponte e loro attivo coinvolgimento nel percorso con pannelli didascalizzati e/o altre soluzioni multimediali.

La terza fase, prevede: La collocazione a Marina Corta e Sottomonastero di due tavole riepilogative e di orientamento del percorso, per consentire ed avere una panoramica complessiva dei siti da visitare e la Realizzazione del Centro di Documentazione.

Il progetto è stato illustrato presso l'Hotel Mea di Lipari, alla presenza del senatore Raffaele Ranucci e di Luciano Tuis, figlio di Giovanni, di San Giovanni Del Piave, che nel 1927-28 fu confinato politico a Lipari.

[...] noi rivediamo le loro orme. Dopo averla letta, capiterà agli autoctoni o ai turisti di imbattersi in quei personaggi scomparsi, in quei cari fantasmi, che hanno seguito gli stessi itinerari, che hanno calpestato la stessa terra. E che, al confino, hanno trovato una popolazione accogliente. Anche questo è un aspetto poetico: si aspettavano l'isola del diavolo e hanno trovato spesso mani tese e sorrisi. (Bernardo Valli)

Le interviste al dottor La Greca, al professor Tuis ed al senatore Ranucci che parlerà anche del conferimento della cittadinanza onoraria, dell'onorevole Gianpiero D'Alia, di sanità, del punto nascite ancora chiuso e della differenza di trattamento riservato dalla classe politica agli ospedali di Taormina e di Lipari. 

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----Presa d'atto da parte della giunta Giorgianni della proposta relativa al progetto di valorizzazione turistico - culturale " I Percorsi del Confino " elaborata dallo storico eoliano del Centro Studi Pino La Greca. Previsione di spesa in tre fasi 306 mila euro.

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Un hotel a Panarea, nella più piccola e affascinante delle Isole Eolie, dalla ristrutturazione di una tipica abitazione isolana a pochi metri dal porto di San Pietro, l'Hotel "La Terrazza". 

Hotel La Terrazza di Antonio Tesoriero e famiglia 
Via San Pietro 20 98050 PANAREA

tel. 090.983258
(invernale 090.394487)
fax 090.9834421 

http://www.hotel-laterrazza.it/ 
info@hotel-laterrazza.it

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La storia di Antonio il Macellaio

Dopo aver vissuto per 25 anni in Argentina, Antonio ritorna finalmente nella sua isola nativa: Panarea. In Sud America ha acquisito cultura e esperienza nella preparazione della carne; ecco perché, una volta arrivato a Panarea decide di restare e di aprire un ristorante specializzato in carne: “Il Macellaio”.

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