ansa2Vulcano -  "Non hanno nessuna registrazione. Quello che hanno fatto a me è terribile". Così il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, giunto a Vulcano, nelle Eolie, per una breve vacanza, commenta la vicenda dell'intercettazione pubblicata dal settimanale L'Espresso.
Alla domanda se ritiene che l'Assemblea siciliana possa votargli la sfiducia, il governatore risponde: "Per cosa, per un falso scritto da altri contro di me?".
Crocetta ribadisce che è prioritario approvare le leggi che garantiscano un sussidio ai poveri e ai disoccupati e portare a termine la riforma delle Province, oltre che avviare il nuovo programma di investimenti attraverso i fondi europei.
"Alla Sicilia - aggiunge - per raggiungere gli standard europei servono 40 miliardi di euro", e poi spiega che è sua intenzione privatizzare le autostrade siciliane, a maggior ragione dopo il cedimento di alcuni piloni del viadotto Himera lungo l'A19 Palermo-Catania. (ANSA).

---"Momento vacanziero" alle Eolie per il governatore della Regione Sicilia Rosario Crocetta (nella foto con il coordnatore provinciale del "Megafono" Massimo Finocchiaro) dopo la bufera mediatica e politica.

Nell'intervista rilasciata al "Notiziario delle Eolie online" si parla di intercettazione telefonica, dell'Espresso, di riforme e soprattutto di Eolie: sanità (punto nascita e punto padiatrico), spiagge a perdere - Sabbie nere, pomice e Pollara - trasporti marittimi ed alternativi e i rapporti con la giunta Giorgianni.

L'intervista al presidente Rosario Crocetta

http://www.bartolinoleone-eolie.it/presidente-crocetta-27072015.mov

rcrocettamfinocchiaro

RCROCETTAVULCANO

L'INTERVENTO.

di Alessandro La Cava*

Riapertura punto nascita,riqualificazione area ex pumex e rimodulazione del sistema dei trasporti sono stati gli argomenti che abbiamo affrontato in questo fine settimana con il presidente Crocetta a Vulcano.
Ancora una volta il presidente,pur provato per l'accanimento mediatico che ha dovuto subire in questi ultimi giorni su una vicenda che ha toccato la sua integrità morale,ci ha ribadito che è sua ferma intenzione riaprire il punto nascita a Lipari con criteri ovviamente completamente diversi da quelli adottati fino ad oggi,puntando in maniera decisa a creare anche sull'isola un punto di eccellenza.
Sulla questione trasporti purtroppo si scontra con una classe politica che tende a difendere una lobby che vorrebbe lasciare inalterati gli attuali equilibri ma siamo certi e auspichiamo che insisterà per ottenere una diversificazione del sistema trasporti , integrato con la possibilità di prevedere a breve termine l'utilizzo di idrovolanti che certamente darebbero un nuovo impulso alla nostra economia locale.
Per la riqualificazione dell'area ex pumex così come per il recupero delle sabbie nere,si è messo a disposizione dell'amministrazione locale e ribadiamo che la disponibilità alla risoluzione dei problemi è possibile darla se è supportata dalle carte e non dalle chiacchiere.
Aggiungiamo che relativamente al caso delle sabbie nere ancora siamo in attesa di una comunicazione da parte dell'amministrazione nella quale si richiede un intervento urgente per ripristinare la battigia in attesa di una soluzione definitiva.
*Art.1

INDAGATI I GIORNALISTI DELL'ESPRESSO.

Piero Messina e Maurizio Zoppi, giornalisti de L'Espresso autori dell'articolo sulla presunta intercettazione tra il governatore Rosario Crocetta e il medico Matteo Tutino, sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Palermo. Messina è indagato per calunnia e pubblicazione di notizie false, Zoppi soltanto per questo secondo reato. Entrambi, sentiti dai pm in presenza dell'avvocato Fabio Bognanni, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Nella presunta intercettazione, la cui esistenza è stata smentita più volte dal procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, Tutino, ai domiciliari per truffa, avrebbe detto che l'ex assessore alla Sanità, Lucia Borsellino, doveva saltare in aria come il padre, il magistrato ucciso dalla mafia nel '92. L'Espresso ha sempre ribadito l'esistenza dell'intercettazione sostenendo la correttezza del lavoro dei due cronisti. Entrambi, ora, sono indagati per diffusione di notizia falsa, mentre Messina risponde del reato più grave di calunnia perché avrebbe indicato come fonte della notizia un investigatore che avrebbe, invece, negato di avergliela mai riferita.

---I giornalisti de L'Espresso Piero Messina e Maurizio Zoppi, autori dell'articolo contenente la presunta intercettazione telefonica tra il governatore siciliano Rosario Crocetta e il medico Matteo Tutino, sono stati sentiti oggi dai pubblici ministeri. La procura, che ha smentito l'esistenza dell'intercettazione in cui Tutino avrebbe augurato all'assessore alla Sanità Lucia Borsellino di fare la stessa fine del padre, ha aperto un'indagine subito dopo la pubblicazione del pezzo. Anche il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia ha convocato i cronisti dell'Espresso Piero Messina e Maurizio Zoppi, che saranno sentiti per alcuni chiarimenti sulla «vicenda Crocetta». L'Ordine, che nei giorni scorsi aveva chiesto telefonicamente a Messina una relazione sul caso, sta conducendo un'indagine conoscitiva sulla pubblicazione, da parte del settimanale, di un servizio di Messina e Zoppi, contenente un brano di una presunta intercettazione di un colloquio tra Matteo Tutino, medico personale del presidente della Regione, e lo stesso Rosario Crocetta, in cui Tutino avrebbe parlato di «far fuori politicamente Lucia Borsellino, come il padre» e il governatore non avrebbe replicato alcunchè. L'esistenza della registrazione è stata più volte smentita dalla Procura di Palermo e anche dagli uffici inquirenti di Caltanissetta, Catania e Messina, e riconfermata dall'Espresso. L'inchiesta viene svolta dal Consiglio dell'Ordine nell'esercizio del potere di vigilanza sulla professione.

17-diciasette.jpg