Lipari - Bio-Distretto Eolie: prima assemblea dei soci e avvio lavori al piano strategico.
Partecipata e ricca di spunti la prima riunione di assemblea dei soci del Bio-Distretto Eolie, tenutasi sabato scorso a Lipari, presso l'hotel Gattopardo; oltre a diversi produttori locali, tra i presenti anche albergatori, ristoratori e alcuni liberi professionisti. La riunione è stata suddivisa in due parti: una riservata ai soci e l'altra pubblica. Nel corso della prima parte si è proceduto a cooptare i componenti mancanti del consiglio direttivo e a nominare le rimanenti cariche sociali. All'unanimità dei presenti sono stati cooptati Clara Rametta per l'isola di Salina, Michel Barthelemy per Alicudi, Rodolfo Lazzaro per Vulcano e Anna Mandarano per Panarea. Si è quindi proceduto alla nomina dei tre Vicepresidenti nelle persone di Christian Del Bono che ha assunto la carica di vicario, di Clara Rametta e di Rodolfo Lazzaro. La biologa Lucy Iacono è stata nominata Segretaria e l'Avv. Giuseppe Ziino, in seconda battuta, Tesoriere. Il presidente, Danilo Conti, ha quindi rammentato ai presenti gli obiettivi e le finalità del Bio-Distretto, dipanando i dubbi di quanti ne avrebbero immaginato un impegno confinato agli aspetti terrestri legati all'agricoltura e alle sinergie che derivano col settore turistico. "Il Bio-Distretto non può prescindere da una valutazione complessiva dell'ecosistema marino e terrestre di cui le Eolie fanno parte; valuteremo e prenderemo posizione a tempo debito relativamente agli strumenti di pianificazione, tutela e valorizzazione del nostro territorio". Il presidente ha, quindi, illustrato una serie di potenziali interventi e raccolto tra i presenti alcune schede con le istanze che andranno a comporre il piano strategico. Il piano – di durata triennale - prevedrà interventi che verteranno su alcuni assi verticali (ambiente, agricoltura, turismo e alimentazione) ed uno trasversale (informazione e diffusione). La riunione è poi proseguita in forma pubblica con l'intervento del Dott. Commercialista Aldo Campo che nell'evidenziare la necessità di fare sistema tra i produttori e gli operatori locali, ha fornito ai presenti alcune utili indicazioni in materia fiscale e illustrato ai presenti una serie di opportunità in materia di finanza agevolata in agricoltura. L'incontro è stato quindi arricchito dal coinvolgimento di alcuni produttori biologici. L'azienda olivicola Grottafumata ha dimostrato, raccontando la propria esperienza, come sia possibile rinunciare totalmente all'utilizzo di pesticidi e concimi chimici e, nel contempo, produrre un olio con bassi valori di acidità e buoni livelli di perossidi e polifenoli a prezzi interessanti. La Realpane ha spiegato come si possa – rinunciando a molti macchinari e allungando i tempi d'impasto e di lievitazione – ottenere un pane che utilizza antichi grani siciliani rinunciando a farine ad alto contenuto di glutine e ad acceleratori di lievitazione. Il caseificio Lo Piccolo ci ha raccontato come, con grandi sacrifici, da due generazioni riescono ad ottenere - nell'isola di Vulcano - formaggi e ricotte biologiche, utilizzando esclusivamente latte proveniente dai propri allevamenti in loco. L'incontro si è concluso con un'apprezzatissima degustazione dei prodotti biologici selezionati per l'occasione.
----Si è tenuta la prima assemblea del Bio Distretto Eolie, presieduta da Danilo Conti. Con una bella presenza di operatori provenienti anche dalle isole minori. Presenti difatti i piccoli produttori, ma anche i grandi produttori che hanno il desiderio di avviare un processo di conversione al biologico. E tutti insieme pensano al territorio delle Eolie come un bene da tutelare ed all’agricoltura e ambiente come un’opportunità per migliorare le condizioni di vita e di reddito. Biologico è facile e felice.
E' anche intervenuto il commercialista Aldo Campo sulle opportunità di finanza agevolata in agricoltura. L'amministratore Mauro Cutuli dell'azienda agricola "Grottafumata" ha presentato l'Olio Bio dell'Etna, mentre Giuseppe Puliafito dell'azienda "Realpane" di Barcellona si è soffermato sulle tecniche di panificazioni antiche: difatti produce con grani antichi siciliani Bio e lievito madre.
Le interviste al dottor Campo, al presidente Conti ed ai produttori Cutuli e Puliafito.
Caro Direttore,
LA SOLIDARIETA'
di Christian Del Bono
Desidero esprimere la mia solidarietà a Danilo Conti per l’atto vandalico che ha interessato il suo mezzo di lavoro a ridosso della proprietà agricola nella quale riversa tanto amore e tanto impegno per arrivare a produrre del vino in modo sano e naturale. Un gesto, quello vandalico, che onestamente, si commenta da solo. Anch’ io sono, comunque, dell’idea che a fatti e persone di questo genere bisogna rispondere continuando a fare il proprio dovere con impegno, onestà e dedizione anche nell’interesse di chi non sempre lo merita. Forza Bio-Presidente!
di Fabrizio Giuffrè*
La Consulta giovani del Comune di Lipari esprime solidarietà nei confronti del neoeletto Presidente del Bio-Distretto Isole Eolie, Danilo Conti, per l’atto vandalico subito martedì notte. Rimaniamo quasi increduli di fronte alla persistenza di intimidazioni così pesanti, probabilmente dettati dall’invidia, nei confronti di chi, con sacrificio e dedizione, sta contribuendo a rivitalizzare in modo innovativo ed intelligente il comparto agricolo eoliano. Intendiamo per questo, lanciare un messaggio di vicinanza a Danilo, ed un invito perché continui impassibile nella sua attività, convinti che la lotta a questi fenomeni di violenza vada perseguita anzitutto con il Pensiero ed il Coraggio.
*Presidente Consulta Giovani del Comune di Lipari
di Pino La Greca*
Mi unisco a quanto espresso dalla Consulta Giovanile e dal Presidente di Federalberghi ed esprimo la mia piena solidarietà a Danilo Conti. nella nostra comunità si continua vigliaccamente ad attaccare le persone con atti vandalici, dai vandalismi agli incendi. Mi auguro che con il prossimo potenziamento della Caserma dei Carabinieri le Forze dell'Ordine riescano a acciuffare questi malviventi per dare e fare giustizia.
Nasce alle isole Eolie il dodicesimo Bio-Distretto italiano, promosso dall'AIAB (Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica). Il primo in Sicilia.
Domenica mattina, a Lipari, è stato apposto il sigillo ufficiale al Bio-distretto Eolie. Grande entusiasmo tra i produttori locali e gli operatori turistici per quella che potrebbe rappresentare un'iniziativa basilare per il miglioramento della qualità della vita nell'arcipelago. La riunione si è svolta alla presenza di Alfio Furnari, Presidente di AIAB Sicilia e di Salvatore Basile e Giuseppe Orefice rispettivamente Presidente e Segretario Generale della Rete Internazionale dei Bio-distretti INNER.
Decisamente soddisfatto il Presidente di AIAB Sicilia, Alfio Furnari, "gli obiettivi partecipativi del nascente Bio-distretto Eolie sono quelli di coniugare il sole, il mare e la storia dell'arcipelago con la produzione di ambiente, cibo e cultura per lo sviluppo ecosostenibile che generi una migliore qualità della vita degli abitanti, il mantenimento della straordinaria biodiversità di interesse agricolo e alimentare e la destagionalizzazione del turismo, principale risorsa dell'arcipelago".
Salvatore Basile non ha mancato di sottolineare l'importanza di un coinvolgimento di alcuni tra i principali attori del territorio: le pubbliche amministrazioni, gli agricoltori e gli operatori turistici, e i cittadini. Questi, ha rimarcato, devono sostenere il Bio-distretto riconoscendo l'importanza del ruolo degli agricoltori. Altro elemento, evidenziato dal Presidente della Rete Internazionale dei Biodistretti Inner è stato quello di riuscire ad effettuare uno screening che consenta di esaltare e valorizzare i caratteri distintivi delle risorse locali in modo da farle diventare punto id forza e di comunicazione del neonato Bio-distretto.
Dello stesso tenore la dichiarazione di Giuseppe Orefice. "Il Bio-distretto è un modello efficace, in particolare in territori come le Eolie di significativa valenza naturalistica e ambientale, di coordinamento ed integrazione dei fondi comunitari - ha avuto modo di dichiarare. Ciò corrisponde ad una raccomandazione specifica della Commissione Europea. Valorizzare l'agricoltura e la sua integrazione con tutti gli ambiti dell'economia locale è coerente con le strategie di sviluppo locale promosse a livello internazionale dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il Bio-distretto è l'opportunità ed il "luogo" nel quale cercare percorsi innovativi per valorizzare le peculiarità locali. Un contesto aperto e condiviso in cui produzioni di beni e servizi, cultura, tradizione, tutela delle risorse naturali e paesaggistiche diventano fattori di uno sviluppo concertato, sostenibile e condiviso".
Presenti alla costituzione del Bio-Distretto Eolie anche i sindaci del comprensorio. Marco Giorgianni, Sindaco di Lipari, ha definito "scontata", in senso positivo, la partecipazione dell'Amministrazione da lui guidata al Bio-distretto, evidenziando tutto l'interesse del Comune di Lipari nel valorizzare le produzioni locali in un'ottica di sviluppo sostenibile del proprio territorio. Gli ha fatto eco, Massimo Lo Schiavo, Sindaco del Comune di Santa Marina Salina, che nel manifestare sin da subito la propria volontà ad aderire al Bio-Distretto, non ha mancato di evidenziare con rammarico come vi siano anche altri strumenti di pianificazione territoriale, di prim'ordine, come il Parco Nazionale e l'Area Marina Protetta che al momento non sembrano riscontrare adeguata attenzione nell'arcipelago. Tina Pollicino, Vicesindaco del Comune di Leni, ha manifestato la disponibilità del proprio Comune e del Sindaco Riccardo Gullo a fare la propria parte nell'ambito di questo nuovo importante strumento di aggregazione e pianificazione del territorio.
Si è detta molto soddisfatta Aymée Carmoz, coordinatrice del Comitato Promotore, vera e propria fautrice dell'iniziativa. "Spero tanto che questo strumento possa contribuire significativamente all'adozione e alla diffusione di pratiche ed iniziative in armonia con il nostro territorio, in grado di ridurre ai minimi termini le fonti di inquinamento", ha dichiarato Aymée Carmoz che è anche Segretaria dell'Associazione Pro Stromboli. Bisogna dare atto a questa signora di origini francesi e non più giovanissima, trasferitasi ormai diversi anni fa a Stromboli, di aver avuto la capacità e l'energia per gettare le giuste basi per innescare un processo virtuoso che adesso gli attori locali dovranno essere in grado di sviluppare al meglio.
Grande soddisfazione da parte di Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Eolie e Isole Minori Sicilia, che da subito ha creduto nella validità dell'iniziativa occupandosi della fase organizzativa. "Non riesco ad immaginare le Eolie fuori da un quadro programmatico che garantisca la tutela e la valorizzazione delle proprie risorse naturali e naturalistiche, ha dichiarato Del Bono. "Coltivo un sogno - ha concluso - che tutte le nostre strutture ricettive e i nostri ristoratori possano quanto prima essere messi nelle condizioni di poter formulare menu basati su prodotti locali e a corto raggio a prezzi competitivi".
A Danilo Conti, eletto per acclamazione presidente del Bio-Distretto Eolie, il compito di coordinare una squadra con un'età media piuttosto bassa che, oltre ad Aymée Carmoz eletta presidente onorario e Alfio Furnari (Presidente di AIAB Sicilia), vede all'interno del proprio direttivo: Lorenzo Cortese (Agronomo), Vincenzo Cusolito (produttore di Stromboli), Christian Del Bono (Presidente di Federalberghi Eolie e Isole Minori Sicilia), Marcella Di Marca (produttrice di Lipari), Gabriele Famularo (produttore di Lipari), Lucy Iacono (Biologa), Gaetano Merlino (Ing. della General Green Consulting s.r.l.), Francesco Scaldati (produttore di Filicudi) e Giuseppe Ziino (produttore di Lipari). I prossimi compiti del consiglio saranno quelli di elaborare il Piano strategico d'Azione che rappresenta lo strumento principale per la individuazione degli obiettivi del Bio-distretto del prossimo triennio e delle modalità operative e temporali della loro realizzazione.
Queste le dichiarazioni a caldo del neopresidente. "Ricevo con grande orgoglio ed ottimismo l'incarico di Presidente del Bio-Distretto Eolie, consapevole della responsabilità e delle aspettative sul mio operato nei prossimi tre anni. I temi principali, all'interno dei quali, centrare gli obbiettivi saranno: agricoltura, ambiente, turismo, alimentazione, informazione. Metterò a disposizione le mie competenze e la mia determinazione. Sono certo che con la squadra di consiglieri eletti, ricca di giovani e professionisti e con la guida del Presidente Onorario, Aimée Carmoz, il lavoro sarà meno gravoso. Mi sento rassicurato dalla partecipazione delle Amministrazioni eoliane che, quest'oggi hanno avuto modo di manifestare la loro volontà di collaborazione e l'ampia adesione al progetto. Abbiamo in mano una grandissima risorsa; non ci rimane che rimboccarci tutti le maniche per sfruttarla al meglio. "
Verrà costituito domenica 6 marzo il Bio-Distretto Eolie. L’appuntamento è alle 9.30 all’hotel Gattopardo di Lipari con gli interventi di Aimée Carmoz (principale promotrice dell’iniziativa), Alfio Furnari (Presidente dell’AIAB Sicilia), Salvatore Basile (presidente della Rete Internazionale dei Bio-Distretti INNER) e Giuseppe Orefice (segretario generale della Rete Internazionale dei Bio-Distretti INNER). I lavori saranno introdotti da Christian Del Bono, presidente Federalberghi Isole Eolie e Isole Minori Sicilia.
Sono invitati a partecipare alla costituzione anche in qualità di soci sia i componenti del Comitato Promotore, costituitosi lo scorso 25 aprile 2015 all’hotel Gattopardo, sia quanti tra soggetti pubblici e privati siano interessati ad aderirvi.
La partecipazione al Bio-Distretto è indicata per i produttori agricoli, cittadini/consumatori (anche in forma associata), amministrazioni pubbliche locali, aree naturali protette, imprese commerciali, turistiche e culturali, associazioni sociali, culturali e ambientaliste, che condividono e agiscono secondo i principi ed i metodi di produzione e consumo biologico.
Per scaricare il programma della giornata e la scheda di adesione al Biodistretto clicca qui.
www.facebook.com/Biodistretto-Eolie-733306946787238
www.facebook.com/biodistretti/
www.biodistretto.net/index.php/en
---Un concorso di idee per la creazione dell’immagine coordinata della destinazione turistica integrata della provincia di Messina. È questa la prima iniziativa lanciata dalle cinque associazioni della provincia aderenti a URAS Federalberghi Sicilia: Taormina, Messina, Giardini-Naxos, Isole Eolie, Letojanni & Val d’Agro. L’iniziativa, finanziata grazie alla collaborazione con Eap Fedarcom regione Sicilia, si inserisce nell’ambito del progetto ideato in partenariato col fondo Fonarcom in occasione del programma di ospitalità avviato dalla CPAFFC (Chinese People’s Association for Friendship with Foreign Countries), assieme alla Regione Sicilia, ai Comuni di Taormina, Giardini-Naxos, Letojanni e Castelmola. Gli interessati a partecipare dovranno far pervenire a mezzo email entro il 25 febbraio 2016 alle ore 19.00 i loro elaborati nelle modalità specificate nell’avviso pubblico scaricabile attraverso il link: http://bit.ly/1QXu7lv.
---Le cinque associazioni albergatori della provincia di Messina, aderenti a Federalberghi, siglano uno storico accordo di collaborazione, dando vita ad un Comitato di Coordinamento. L'obiettivo è quello di coordinarsi in modo sistematico sulle principali attività attorno alle quali verte la vita associativa: marketing del territorio, rapporti sindacali e contratto di lavoro, formazione, demanio, tariffe servizio rifiuti e idrico, tasse e tributi e collegamenti marittimi e terrestri. Quella di Messina – sia per estensione del territorio sia per valenza turistica - è l'unica provincia in Italia a poter contare su ben cinque associazioni territoriali aderenti a Federalberghi: Giardini Naxos, Isole Eolie, Letojanni & Val D'Agro, Messina e Taormina. Da qui l'esigenza di creare un Comitato di Coordinamento permanente che consenta di sfruttare al meglio e in modo strutturato, tutte le opportunità che dovessero emergere per gli associati delle associazioni aderenti. Una sorta di integrazione orizzontale su quelle tematiche e metodologie che dovessero risultare replicabili o sinergiche nell'ambito dei territori coinvolti. "Negli ultimi anni abbiamo coltivato una buona sintonia di vedute, collaborando in modo saltuario su alcuni aspetti della vita associativa. Adesso lo faremo con un approccio regolare ed organizzato, dichiarano soddisfatti i cinque presidenti che rappresentano la fetta più importante del ricettivo nella Sicilia orientale: Giovanni Russotti per Giardini Naxos, Christian Del Bono per le Isole Eolie, Pierpaolo Biondi per Letojanni e Forza D'Agrò, Giuseppe Minniti Traina per Messina e Italo Mennella per Taormina. Quest'accordo, concludono, ci consentirà, inoltre, di essere ancora più propositivi ed utili ai nostri colleghi in sede regionale, nell'ambito di URAS Federalberghi Sicilia, oltre che nelle interlocuzioni con Federalberghi in sede nazionale".
---L'articolo apparso ieri su Repubblica che richiama le corse d'oro degli aliscafi a servizio delle isole minori va letto con molta attenzione - segnala Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Minori della Sicilia - altrimenti si corre il rischio di soffermarsi solo su alcuni costi in eccesso rispetto all'esigenza di migliorare dei servizi che troppo spesso negli ultimi tempi non si sono dimostrati all'altezza delle esigenze reali di turisti e residenti.
Sono anni, continua Del Bono, che chiediamo una rimodulazione degli itinerari orari delle corse di aliscafi e navi che collegano le isole minori con la terraferma. Abbiamo più volte denunciato un sistema che non consente di ottimizzare le risorse economiche stanziate dallo Stato e dalla Regione, con l'evidente risultato che da una parte si spreca danaro pubblico, mentre dall'altra non si garantiscono dei collegamenti che rispettino le esigenze delle comunità locali e quelle di destinazioni turistiche impegnate a competere sui mercati internazionali.
Attendavamo, insiste il presidente degli albergatori, la convocazione di un tavolo tecnico da parte dell'Assessore Torrisi, purtroppo, prematuramente sostituito e, quindi, del suo successore Giovanni Pizzo che al momento si è limitato ad ascoltare i sindaci. Riteniamo però che il confronto vada esteso anche alle parti sociali che, come per altro già fatto in passato, possono offrire preziosi spunti per una rimodulazione più sensata delle risorse.
Tra le proposte già avanzate in passato, ad esempio, suggerisce Del Bono, oltre ad una ottimizzazione degli itinerari orari, attualmente, non distribuiti al meglio nell'arco della giornata tra le corse operate da Siremar Compagnia delle Isole e Usticalines ed NGI anche quelle di: prevedere una stagionalità intermedia; intensificare alcune tratte rispetto ad altre; applicare un sistema di monitoraggio e dei meccanismi che penalizzino le minori miglia percorse, sanzionando o obbligando i vettori a recuperare le corse non effettuate, sulla base di indicazioni ben precise; tarare gli orari sulla base delle coincidenze con bus, treni ed aerei; adottare in ogni caso un approccio intermodale alla questione dei collegamenti.
Infine, conclude Del Bono, a nostro avviso, l'obiettivo della Regione non dovrebbe essere quello di rifare i calcoli per capire come ridurre il budget messo a disposizione dei collegamenti marittimi con le piccole isole. L'obiettivo dovrebbe essere quello di rifarli per comprendere come ottimizzare le risorse in modo da garantire lo standard di servizi necessari per scongiurare lo spopolamento delle piccole isole e far si che l'industria turistica superi alcuni svantaggi strutturali di base per poter concorrere alla pari dei propri competitors sui mercati internazionali.
L'ARTICOLO DI REPUBBLICA.
di Antonio Fraschilla e Emanuele Lauria
Le corse d'oro degli aliscafi: duemila euro a passeggero. Tanto la Regione paga ai privati
Lo spreco viaggia sottocoperta. Sugli aliscafi vuoti che d'inverno raggiungono le isole minori. Tratte sociali, le chiamano. La Regione paga per garantire anche i cittadini dei luoghi più disagiati. Ma quanto paga? Cifre astronomiche. Eccole: ottomila euro per una corsa fra Lampedusa e Linosa, addirittura undicimila euro per una corsa fra Palermo e Ustica. Una corsa significa andata e ritorno, stop. Le somme finiscono nelle casse dei vettori privati che garantiscono i collegamenti, a titolo di rimborso per gli incassi che, specie nella stagione fredda, sono bassi.
Ma è proprio il numero dei passeggeri a fornire, in una sorta di specchio rovesciato, maggiori dettagli sulle dimensioni dello sperpero. Sull'aliscafo fra Palermo e Ustica, ad esempio, in questo periodo si imbarcano in media venti passeggeri al giorno: vuol dire che per ogni singolo passeggero la Regione paga un contributo da 550 euro. Ancora più impressionante il dato che riguarda i viaggiatori fra Lampedusa e Linosa: quattro al giorno. Ciascuno di loro costa all'amministrazione duemila euro.
Sono, d'altra parte, i costi del duopolio. Due le società che, in un mercato sostanzialmente chiuso, hanno in gestione i servizi di trasporto via aliscafo con le isole minori: Ustica Lines e Compagnia delle isole, nata dalla privatizzazione della Siremar. Ustica Lines, in particolare, si occupa delle tratte cui abbiamo appena accennato. O, meglio, si occupava, visto che alla scadenza della convenzione i nuovi bandi fatti dalla Regione - con condizioni meno vantaggiose per i partecipanti - sono andati deserti. Circostanza che ha insospettito i dirigenti del dipartimento Infrastrutture, sui cui tavoli ballano da qualche giorno i dati sui trasporti marittimi d'oro.
Come si è giunti a questa spesa? L'importo dei bandi, spiega il dirigente generale Giovanni Arnone, "è stato stabilito in passato sulla base di alcuni costi quali il personale, gli armamenti, il prezzo del carburante. E i calcoli - aggiunge - sono stati affidati a un servizio specializzato del ministero delle Infrastrutture ". Ma qualcosa non quadra, ammette lo stesso Arnone: "Ci siamo accorti, ad esempio, che abbiamo pagato costi fissi per il carburante anche quando gli aliscafi, per guasti o cattive condizioni meteo, non si sono mossi dalla banchina. Questa è solo un'evidenza empirica. Ma magari ci sono altre distorsioni. Alla Regione non abbiamo esperti in estimo e ingegneria navale".
Riflessioni che avvengono in un ufficio interessato anche da una pesante inchiesta giudiziaria e che, proprio ieri, ha ricevuto la visita della Guardia di finanza. I militari hanno acquisito documenti utili a un'indagine avviata dopo un esposto presentato dal go- vernatore Rosario Crocetta e dall'ex assessore Nico Torrisi che, nel giugno scorso, segnalarono presunte irregolarità nella gestione dei bandi di gara per i collegamenti marittimi. Tra i fatti denunciati, e finiti anche all'attenzione della commissione Antimafia dell'Ars, quello che riguarda l'ex dirigente Salvatrice Severino, che si occupava proprio delle gare malgrado avesse una figlia negli organici di Ustica Lines. La Severino si difese dicendo che l'assunzione era avvenuta diversi anni prima, ma venne comunque privata di ogni incarico.
Ora si cambia, dice Arnone. Con la copertura politica del governatore Crocetta che venerdì scorso, durante una convention a Mussomeli organizzata dall'ex ministro Salvatore Cardinale, ha puntato il dito contro altri sprechi nel settore. Definendo "uno scandalo" il fatto che "una corsa del traghetto per Pantelleria costa alla Regione 32 mila euro". Cifra sbagliata. Ma in difetto: il costo esatto, infatti, è 34 mila euro. Mentre una corsa andata e ritorno della nave fra Palermo e Ustica incide per 21 mila euro sul bilancio regionale. Anche se nel caso delle navi i parametri cambiano, visto che la Regione rimborsa il trasporto di merci, anche pericolose, oltre che quello di passeggeri.
Circolano però sempre le stesse domande: somme del genere, che comprendono un profitto di almeno il 10 per cento per il vettore privato, possono essere sostenute da un bilancio asfittico come quello che faticosamente vede la luce in queste ore? No, secondo l'amministrazione. Che per gennaio sta preparando nuovi bandi con vincoli più rigidi ma con un periodo di affidamento più lungo, in modo da spezzare il duopolio e stimolare la
concorrenza "anche straniera".
E gli importi? "Per determinarli ho chiesto la consulenza del Registro navale italiano", dice Arnone. Chiosando: "Nessuno mette in dubbio l'utilità delle tratte sociali. Ma è giusto capire se un'amministrazione che spende 76 milioni di euro l'anno per i collegamenti marittimi (cui si aggiunge un ulteriore esborso di 55 milioni a carico dello Stato, ndr) può risparmiare qualcosa".