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L’intervista del Notiziario, a cuore aperto,  al commissario Dino Alagna, dell’Asp Me

La situazione, i concorsi, gli incentivi, l’esercito, reclami e soddisfazioni, i 4 sindaci eoliani, il basso tasso di vaccinati di Leni e Lipari, il vaccino per l’ospedale di Lipari e… 

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Resta carenza personale per bandi andati deserti. Necessaria forma di premialitá per incentivare professionisti.

Commissario straordinario Asp: 'fatto tutto il possibile per dare servizi e prestazioni di qualità alla comunità'.

"Nonostante gli sforzi messi in atto dalla nostra azienda sanitaria, che ha subito bandito i concorsi per coprire diversi posti in pianta organica nelle differenti unità operative del nosocomio di Lipari, con rammarico dobbiamo registrare che quasi la totalità dei concorsi sono andati deserti, e in uno di questi il primo classificato ha anche rinunciato all'incarico.

Non demordiamo  e continueremo a cercare il personale che occorre. Tuttavia, vista la realtà insulare,  nell'ottica di perseguire la continuità assistenziale, la Regione ora dovrebbe pensare ad un forma di premialità, con una maggiore retribuzione  o una migliore possibilità di fare carriera per incentivare i professionisti della sanità a scegliere Lipari come sede. Difatti, a parità di retribuzione e carriera, molti escludono ad oggi la possibilità di un  trasferimento sull'isola".

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A dirlo il commissario straordinario dell'Asp di Messina Bernardo Alagna  che aggiunge: "Noi non possiamo rimproverarci nulla, non abbiamo trascurato  alcuna possibilità, ma le attuali condizioni non attirano i i medici, quindi così come avviene per la scuola o per  altri settori è necessario pensare ad una forma di "indennità" insulare.

Inoltre, pur impegnandoci sempre al massimo per garantire i servizi essenziali di prossimità, dobbiamo far comprendere agli isolani che, con l'attuale  sistema sanitario, con regole non dipendenti dalla nostra azienda, alcuni attività saranno comunque da considerare fruibili solo in alcune strutture che, non necessariamente sarà possibile trovare nell'isola.

Pur riconoscendo dunque, la particolarità della condizione isolana, alcune scelte di logistica e politica sanitaria, non dipendono da libere scelte dell'Asp, ma sono condizionate dall'attuale piano sanitario che ha scelto il modello degli hub e spoke della rete ospedaliera, prevedendo la presenza di alcune Unità Operative a Lipari, ma non di tutte".

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Sanità: Asp, incentivare medici a lavorare nelle Eolie

LIPARI - All’ospedale unico per sette isole Eolie e per i cento mila turisti estivi, resta la carenza di medici e infermieri per i bandi andati deserti. “E’ necessaria una forma di premialitá per incentivare i professionisti”.

Lo afferma il commissario straordinario dell’Asp Bernardo Alagna. "Nonostante gli sforzi messi in atto dalla nostra azienda sanitaria, che ha subito bandito i concorsi per coprire diversi posti in pianta organica nelle differenti unità operative del nosocomio – spiega Alagna - con rammarico dobbiamo registrare che quasi la totalità dei concorsi sono andati deserti, e in uno di questi il primo classificato ha anche rinunciato all'incarico.

Non demordiamo e continueremo a cercare il personale che occorre. Tuttavia, vista la realtà insulare, nell'ottica di perseguire la continuità assistenziale, la Regione ora dovrebbe pensare ad un forma di premialità, con una maggiore retribuzione o una migliore possibilità di fare carriera per incentivare i professionisti della sanità a scegliere Lipari come sede. Difatti, a parità di retribuzione e carriera, molti escludono ad oggi la possibilità di un trasferimento sull'isola".

“Le attuali condizioni – sottolinea il commissario - non attirano i i medici, quindi così come avviene per la scuola o per altri settori è necessario pensare ad una forma di indennità insulare. Inoltre, pur impegnandoci sempre al massimo per garantire i servizi essenziali di prossimità, dobbiamo far comprendere agli isolani che, con l'attuale sistema sanitario, con regole non dipendenti dalla nostra azienda, alcuni attività saranno comunque da considerare fruibili solo in alcune strutture che, non necessariamente sarà possibile trovare nell'isola".(ANSA)

IL SERVIZIO DEL TG3 SICILIA

GLI INTERVENTI:

Buongiorno direttore,

In merito ai concorsi banditi per Lipari, non accetterà mai nessuno per ovvi motivi. Costo elevato affitto di casa, non esiste una mensa per i dipendenti, costi elevati del biglietto aliscafo, assenza di specialisti per emergenze, ad esempio cardiologiche ecc ecc

Cordiali saluti

Lettera firmata

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di Giuseppe Picciolo*

I nodi vengono al pettine e dopo anni di ragionamenti, di attese e di interminabili discussioni il commissario dell’Asp Messina, Bernardo Alagna, è arrivato alla conclusione che per poter dare assistenza sanitaria alle sedi disagiate, agli ospedali ed alle isole minori (come le Eolie) è necessario “mettere in campo” contratti ad incentivo e la clausola dei cinque anni di continuità assistenziale del personale medico.

Lo specialista operante nelle sedi disagiate potrà essere contrattualmente assimilato al personale sanitario che sta lavorando per far fronte al Covid19.
Sono certo che questa misura verrà apprezzata da tanti giovani e brillanti medici che potranno così fare anche un progetto di vita senza essere costretti a continue sostituzioni.

E’ questa la chiave di volta per risolvere finalmente una triste storia della nostra sanità locale: cinque anni di contratto ed incentivi economici. Restiamo realisti e razionali per tutelare la salute pubblica ed il nostro vivere in comunità

*Deputato regionale di Sicilia Futura 

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di Sergio La Cava

Ho sicuramente apprezzato l intervento di Beppe Picciolo, uno dei politici più attenti al territorio, in merito al problema dell’associazione di medici all’ospedale di Lipari.  

Chiedo però  stavolta, di non mollare la presa e attivare i deputati regionali affinché si percorra con decisione e senza indugi la strada suggerita dall’ amico Picciolo, per altro prevista dalla legge, relativamente all’attivazione di un meccanismo incentivante nella formazione dei bandi necessari a ridare il personale necessario a un ospedale che per peculiarità territoriale ed importanza strategica dovrebbe rappresentare l’eccellenza.

Ricordo a me stesso e a tutti i politici che il disagio dell’insularità non può e non deve in alcun modo gravare sugli isolani e tanto meno sugli ospiti che ogni anno ci onorano della loro presenza.

----Riscontro con grande soddisfazione le comunicazioni che si stanno susseguendo a sostegno dell ospedale di Lipari.
Un grazie dunque all on Calderone ,per aver depositato un ddl sull argomento,un grazie all on d Agostino che ha preannunciato un intervento anch esso all ars ,grazie a tutti deputati che,mi auguro,questa volta con la decisione di cui facevo cenno nel mio articolo pubblicato stamattina, riescano a portare a casa per noi eoliani e per i ns ospiti il risultato che da tanto,troppo tempo attendiamo.
Sono certo che con l impegno di tutti,con l impegno messo son qui dall amministrazione e dal sindaco, e la sensibilità del n s presidente Musumeci il ns sogno/diritto potrà realizzarsi.
Prego i deputati ancora una volta di seguire anche giornalmente questo problema ,affinchè anche le Eolie possano iscriversi tra i posti da abitare e visitare in tutta tranquillità.
Il Vs impegno e soprattutto il conseguente risultato,nel suo piccolo renderà certamente più brillante il Vs mandato. Grazie

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di Alessandro La Cava

Il dott. Alagna politicamente mente sapendo di mentire.
Voglio vedere gli elenchi dei medici che hanno partecipato ai bandi perché credo che la verità sia un’altra e credo anche che volutamente non sono state convocate in tempo le commissioni d’esame relative ai bandi che sono scaduti il 22 marzo del 2021.

Mi stranizza l’idea che a distanza di 7 mesi ci si è accorti che “non ha partecipato quasi nessuno” e che addirittura,chi ha vinto uno dei bandi (l’unico per il quale è stata convocata la commissione d’esame)ha pure rinunciato!

Rinuncia il medico che viene chiamato dopo 7 mesi dalla scadenza del bando molto probabilmente perché,essendo appunto un medico,ha trovato nel frattempo un’altra collocazione e chi è addetto ai lavori certe dinamiche le conosce.

Adesso ci parlate di incentivi?ma non vi vergognate?
Mi spiegate perché un vigile urbano,piuttosto che un insegnante od un vigile del fuoco,vincitore di concorso,viene felicemente a lavorare a Lipari senza fare musione alcuna ed i medici che mediamente percepiscono 5 mila euro al mese,si scoraggiano perché lavorare fuori sede è anti economico?
Vergogna! Non ci credo!

Non credo a questa storiella,credo molto di più ai giochi di palazzo che producono consensi e che si muovono solo sotto elezioni e tutto questo gli è consentito perché abbiamo una classe politica,locale e regionale che è come la corazzata potemkin,“una cagata pazzesca”!

Spero che la gente comprenda che è arrivato il momento di alzare i toni e farsi rispettare e spero che il Sindaco comprenda,se non è politicamente complice,che è arrivata l’ora in cui è necessario togliersi la fascia per difendere il suo popolo.
Non è mai troppo tardi!

CARENZA MEDICI ISOLE SICILIANE, AMATA (FDI): “INDENNITA’ INSULARE, INCENTIVI A GIOVANI E PUNTEGGI DI SERVIZIO, COINVOLGERE PENSIONATI ANCHE CON CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO”

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“L’appello del commissario straordinario di Asp Messina Bernardo Alagna, sui bandi di concorso per medici nelle isole, in particolare a Lipari, andati a vuoto, non può restare inascoltato dalla politica.

Per questa ragione, come Fratelli d’Italia, con senso di grande responsabilità e collaborazione, la prossima settimana intendiamo formulare alcune proposte concrete all’assessore regionale alla salute Ruggero Razza per superare le difficoltà ormai croniche nel reclutare personale sanitario che possa svolgere attività nelle isole siciliane”.

Lo dice Elvira Amata, capo gruppo di Fratelli d’Italia all’Ars. “Intanto, dobbiamo pensare a rendere attuabile immediatamente “l’indennità insulare”, come concreto incentivo economico, ai medici e al personale sanitario che lavora nelle isole siciliane – spiega Amata.

Inoltre vogliamo proporre di riformulare i bandi per giovani medici, ai quali attribuire un punteggio maggiore se prestano servizio, per esempio, per almeno 3 anni nell’ospedale di un’isola da abbinare all’incentivo economico.

I giovani medici non vanno lasciati soli – prosegue – pertanto, dobbiamo affiancare loro colleghi in pensione che con contratti a tempo determinato di un anno vogliono continuare la loro attività offrendo l’esperienza in una struttura sanitaria di un’isola siciliana. Queste sono alcune proposte, che possono essere perfezionabili e migliorabili, ma c’è l’esigenza di fare presto e bene a tutela di tutti i cittadini che vivono nelle isole siciliane”, conclude Amata.

di Giuseppe Picciolo*

*Deputato regionale di Sicilia Furura 

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di Tommaso Calderone*

Ho appena depositato un disegno di legge che prevede un incentivo economico per tutto il personale sanitario che accetta e sceglie di prestare servizio nelle strutture sanitarie ubicate nelle Isole Minori e Zone disagiate.Ho individuato le somme per le coperture finanziarie.

I cittadini siciliani residenti nelle Isole Minori e nelle zone disagiate non possono più aspettare.
Ovviamente l' iter legis, come al solito, sarà complicato ma il mio impegno sarà massimo.

*Deputato regionale di Forza Italia

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Lipari -  Disagi su disagi  per una signora anziana che per una frattura al polso non è stata ingessata dall'ortopedico di Lipari e inviata all'ospedale di Milazzo.

E gli è stato detto che il personale non è adeguato e quindi è stata inviata nuovamente a Lipari

Il figlio ha telefonato alla struttura sanitaria liparota per spiegare tutta l'incredibile situazione e ora minaccia denuncia.

In realtà togliere l'ortopedico ad agosto (ma piu' in generale per sempre...) non è stata certamente una bella idea.

Nè può essere una consolazione inviarlo saltuariamente per poche ore solo per visita ambulatoriale. In pratica, non fa gessi.

Lipari, "la pista dell'elisoccorso invasa dalle erbacce e con la sbarra quasi bloccata..."

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di Agostino Cassarà

Buongiorno caro Direttore,

La pista dell'elisoccorso di Lipari ubicata nei pressi dell'Ospedale di Lipari invasa da vegetazione! La notte dell'08 agosto non si riusciva ad aprire/chiudere neanche la sbarra di accesso!!!!!

Stiamo parlando di vegetazione alta piu di due metri! Non possiamo accettare una cosa del genere!!!

*Vice Presidente FuturEolie

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Azienda sanitaria provinciale Messina: si insedia il nuovo direttore sanitario Domenico Sindoni

 
Dopo la nomina del Commissario Straordinario dell'Asp di Messina Bernardo Alagna si è insediato il neo Direttore Sanitario dell’azienda sanitaria provinciale Domenico Sindoni. Quest'ultimo, laureato in Medicina e Chirurgia, specializzato in allergologia, in medicina del lavoro ed Igiene industriale e im sorveglianza medica per la radioprotezione, ha ricoperto durante gli anni diversi ed importanti ruoli all'interno dell'azienda sanitaria di Messina. E’ stato Direttore del presidio ospedaliero di Patti, poi Direttore di quello di Barcellona, più volte Direttore servizio Uoc di prevenzione e protezione, ed è stato già Direttore Sanitario dell'azienda sanitaria provinciale di Messina. Soddisfatto il Commissario Straordinario dell’Asp Bernardo Alagna che ha dichiarato: “Sindoni oltre ad essere un dirigente che in passato ha svolto con professionalità e competenza ruoli apicali nel settore sanitario e nelle aziende ospedaliere, è un profondo conoscitore dell’Asp di Messina, delle sue peculiarità ed eccellenze, delle sue problematiche e delle professionalità che ad ogni livello operano ogni giorno all'interno dei nosocomi e dei servizi sanitari territoriali. Sindoni avrà un compito delicato: quello di garantire e tutelare il diritto alla salute dei cittadini della provincia di Messina fornendo il miglior servizio possibile. Sono convinto sia la persona adatta a ricoprire tale ruolo”.

 

NOTIZIARIOEOLIE.IT

Agosto "caldissimo" all'ospedale e non solo in senso metereologico.

Grosse difficoltà al pronto soccorso: i medici del Papardo hanno comunicato che ad agosto non verranno. E la situazione è tragica: l'organico è di 4 unità rispetto ai 7 previsti.

Da ieri non c'è più l'ortopedico a Lipari. Il dottor Trio è stato trasferito a Milazzo. Doveva venire un ortopedico da Milazzo a rotazione, ma fino ad ora non si è visto nessuno.

Continua - dunque - l'opera di smantellamento dell'ospedale.

Ai medici della chirurgia che fanno turni massacranti da circa un anno, essendo rimasti in tre, è stato comunicato che non verranno supportati da nessun medico proveniente dalla terra ferma e pertanto non verrano concesse le ferie estive, richieste e previste dal contratto di lavoro.

Ovviamente si dovranno coprire tutti i turni.

Intanto il concorso per i due posti di anestesista all'ospedale è slittato al 12 agosto perché pare che non siamo state mandate le convocazioni alle due partecipanti in quanto gli impiegati amministrativi che avrebbero dovuto occuparsene sono in ferie.

 

di Emilio Cortese e Mario Salvatore Macrì*

Al Ministro della Salute e All'Assessore alla Salute Regione Sicilia

Oggetto: Quale futuro per l'Ospedale di Lipari?

È evidente che l'ASP di Messina non ha alcuna intenzione a mantenere attivo il P.O. di Lipari, come invece prevede la legge italiana per gli ospedali siti nelle zone disagiate. Non può che essere così se è vero, ed è vero che, seppur con grande enfasi la Direzione Aziendale abbia propagandato la formulazione di graduatorie per coprire i posti cronicamente vacanti nei vari reparti e servizi, l’offerta che viene fatta a chi si presenta per accettare un incarico a tempo determinato è scoraggiante: contratto di appena tre mesi per i chirurghi in periodo estivo (!?) come dire: non accettare, non ti vogliamo! Non parliamo poi degli anestesisti!

Proporre di andare a lavorare a Lipari, nei tre mesi estivi con gli affitti alle stelle è semplicemente ridicolo se fatto in buona fede, una furbata se si vuole scoraggiare il volenteroso malcapitato.

Si ricorda quanto il DM 70/2015 prevede al riguardo per i presidi ospedalieri siti in zone disagiate. Infatti, occorre che siano garantite:

⮚ Un’attività di pronto soccorso con la conseguente disponibilità dei necessari servizi di supporto l’attività di medicina interna e di una chirurgia generale ridotta nonostante il basso volume di attività di queste unità operative, esse, devono essere integrate nella rete ospedaliera e garantire adeguati Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Pertanto, il PO Lipari deve essere dotato indicativamente di:

1. Un reparto di Medicina Generale con 20 posti letto e organico di medici e infermieri;

2. Una Chirurgia elettiva ridotta che possa effettuare interventi in Day Surgery o eventualmente in Week Surgery con la possibilità di appoggio nei letti di medicina per casi che non possono essere dimessi in giornata;

3. la copertura in pronta disponibilità, per il restante orario, da parte dell’equipe chirurgica a garanzia di un supporto specifico nei casi risolvibili in loco;

4. Un Pronto Soccorso con adeguata dotazione di personale medico inquadrato nella prevista disciplina di Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza.

La realtà è lontanissima da quanto previsto. Lo è ancor di più se si confronta la dotazione organica ultima approvata dall’ASP di Messina (tabella 1) con la realtà di oggi.

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La delusione aumenta a dismisura, se ricordiamo quanto affermato il 2 settembre 2020 dall'Assessore Regionale alla Sanità Ruggero Razza: "Sono qui per migliorare la situazione all'ospedale di Lipari. A partire dal potenziamento dell'organico dei medici"...."Saranno coperti in tempi brevi i posti in organico con convenzioni che saranno stipulate con il Papardo o altre strutture; a Lipari vi sarà un elicottero fisso e in più sarà indetto un concorso specifico per l'ospedale eoliano per coprire ufficialmente tutti i posti vacanti. Chi sarà assunto avrà la garanzia di incentivi e ovviamente non potrà richiedere per un certo periodo il trasferimento”....

Nulla di tutto ciò si è verificato! La carenza di personale medico è drammatica!

È nostra opinione che, nonostante la Regione Siciliana con il D.A. n. 22/2019 abbia adeguato la rete ospedaliera a quanto previsto dal DM 70/2015 e ribadisca il mantenimento dell’Ospedale di Lipari in quanto zona disagiata insulare, la politica regionale per mano di quella aziendale stia facendo di tutto e di più affinché, per stanchezza, gli utenti dell’arcipelago eoliano, desistano dal formulare continue richieste di adeguamento dell’ospedale agli standard previsti, accettando infine la chiusura definitiva.

Alla luce di quanto sopradetto il Co.A.S. Medici Dirigenti chiede che:

⮚ Si faccia chiarezza, una volta per tutte!

⮚ Si smetta di prendere in giro la popolazione eoliana che paga le tasse profumatamente per avere un’adeguata assistenza sanitaria che a oggi non riesce ad essere garantita.

Non è credibile e solleva più di un sospetto un’ASP come quella di Messina che non trova le risorse economiche per le assunzioni di personale ma che trova, soprattutto nei periodi elettorali, vagonate di milioni di euro per acquistare costosi strumenti e fare faraoniche ristrutturazioni che già si sa saranno di nessuna utilità in assenza di personale medico e sanitario, indispensabile per renderle utili anche per gli utenti che le hanno pagate.

Un’ASP che si vanta, si fa per dire, d’essere virtuosa avendo risparmiato oltre 12 milioni di euro nell’anno 2020 sul personale e oltre 4 milioni di euro sul tetto di spesa per i contratti a tempo determinato (vedi tabella 2).

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Di fatto, desertificando ambulatori, reparti e sale operatorie degli Ospedali della fascia tirrenica messinese, Lipari inclusa. Risparmiare quando il Titolo II del Decreto Calabria ha consentito il superamento dei tetti di spesa, a parere della Scrivente è stato come commettere un delitto. Intanto sull’isola sono già comparse strutture private pronte a coprire il vuoto lasciato dallo Stato.

L’Assessorato Regionale e il Ministero della Salute rispondano con chiarezza alle nostre contestazioni.

*Vice Coordinatore Provinciale e Coordinatore Provinciale del Co.A.S. Medici Dirigenti

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Sanità: Coas medici, piano per ridimensionare ospedale Lipari

LIPARI - “C’è un piano ben preciso per continuare a ridimensionare l’ospedale”.  

Lo dicono Emilio Cortese e Mario Salvatore Macrì, vice e coordinatore provinciale dell'associazione  Co.A.S. medici dirigenti che hanno scritto una nota al ministro della salute Speranza e all'assessore regionale Razza. “È evidente che l'Asp – dicono - non ha alcuna intenzione a mantenerlo attivo, come invece prevede la legge italiana per gli ospedali siti nelle zone disagiate.

Per l’assunzione di nuovi medici, l’offerta che viene fatta a chi si presenta per accettare un incarico a tempo determinato è scoraggiante: contratto di appena tre mesi per i chirurghi in periodo estivo, come dire: non accettare, non ti vogliamo! Non parliamo poi degli anestesisti.

Proporre di andare a lavorare a Lipari, nei tre mesi estivi con gli affitti alle stelle è semplicemente ridicolo se fatto in buona fede, una furbata se si vuole scoraggiare il volenteroso malcapitato”. Eppure per le zone disagiate occorre che siano garantite: “un’attività di pronto soccorso con la conseguente disponibilità dei necessari servizi di supporto l’attività di medicina interna e di una chirurgia generale ridotta nonostante il basso volume di attività di queste unità operative, esse, devono essere integrate nella rete ospedaliera e garantire adeguati livelli essenziali di assistenza.

Pertanto, l’ospedale deve essere dotato indicativamente di: un reparto di medicina generale con 20 posti letto e organico di medici e infermieri; una chirurgia elettiva ridotta che possa effettuare interventi con la possibilità di appoggio nei letti di medicina per casi che non possono essere dimessi in giornata; un pronto soccorso con adeguata dotazione di personale medico inquadrato nella prevista disciplina di medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza”.(ANSA) 

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