Lipari - Presentato il volume "A egregie cose..." di Michele Giacomantonio nell'insolita location della Chiesa di San Pietro.
Le interviste al dottor Michele Giacomantomnio e al sindaco Marco Giorgianni che fa anche il punto sui lavori che sono in programma in quasi tutti i cimiteri eoliani.
In una chiesa di San Pietro predisposta per l'occasione e stato presentato il volume "A egregie cose..." che parla del cimitero di Lipari nei 150 anni della sua istituzione, scritto da Michele Giacomantonio e pubblicato dal Centro Studi Eoliano. Ha presieduto i lavori la prof. Maria Carnevale che qualche anno fa aveva avuto l'idea di questo lavoro e l'aveva proposto al Centro studi.
Sono seguiti gli interventi di mons. Gaetano Sardella parroco di San Pietro che ha portato ai convenuti il saluto della Parrocchia sottolineando il valore religioso e civile del culto dei defunti, del Sindaco Marco Giorgianni che ha sottolineando come questa iniziativa caldeggiata e sostenuta dal Comune si sposi a tutta una serie di interventi volti ad adeguare e riqualificare i nostri cimiteri, quindi l'assessore Tiziana De Luca che ha inquadrato l'iniziativa del libro in una serie di interventi culturali promossi o sostenuti dal suo assessorato.
È' stata quindi la volta di Michele Giacomantonio che supportato da un video in Power Point ha parlato del nostro cimitero non solo come del cuore della città composto da notabili ma anche da una grande anima popolare: Salvatore Iacono, u zu Turi Alivu, Minicuzzo, Vartuluzzu Ruggeri, Giuseppina a Carvunara, ecc, ma anche di un luogo ricco di misteri: da quello sui mandanti dell'uccisione del sindaco Policastro, a quelli degli interventi sulla tomba della signora Natan protestante per permettere al vescovo di Lipari trasferito a Trapani di togliere l'interdetto, alla tomba dell'ultima Amendola che dopo avere seppellito otto familiari scrivendo per loro dei lunghi necrologi, scompare senza che della sua tomba sia rimasta traccia.