Gianluca Miccichè lascia l'incarico dopo l'ennesimo servizio de Le Iene sul caso dei due fratelli Pellegrino, andato in onda ieri sera. Spiato mentre promette ad Alessio e Gianluca l'assistenza domiciliare di cui hanno bisogno, e che attendono da oltre un anno, "solo se mi date una mano...", l'assessore regionale al Lavoro ha preferito fare il passo indietro che in tanti, da settimane gli stavano chiedendo di fare.
Come riporta Palermo Today il governatore Crocetta ha accolto le dimissioni assumendo l'interim "per evitare la vacatio amministrativa e avviato l'interlocuzione con i Centristi per l'Europa per trovare insieme una rapida soluzione".
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"La vicenda dei fratelli Pellegrino, che mi ha profondamente addolorato e turbato - spiega Miccichè in una nota - ha assunto una dimensione mediatica che va al di la dei fatti e che consegna un'immagine deformata della mia persona e del mio impegno politico. La situazione che si è determinata non mi consente di continuare con serenità il mio lavoro, per questa ragione e per tutelare la dignità delle istituzioni ho rassegnato le mie dimissioni da assessore al Lavoro e alle Politiche Sociali al presidente della Regione''.
Per chiedere le dimissioni dell'assessore, Disability Pride Italia ha lanciato una petizione su Change.org. Secondo la federazione, infatti, gli episodi che hanno visto protagonista Gialuca Miccichè sono "troppo gravi": Alessio e Gianluca, disabili gravi, qualche settimana fa si sono recati in assessorato, insieme alla iena Cristiano Pasca, per chiedere l'assistenza domiciliare ma, dopo ore di attesa, non sono stati ricevuti.
Il trattamento riservato ai due fratelli ha scatenato una bufera. Anche il governatore Crocetta ha preso le distanze dall'assessore: "Addolorato per l'accaduto, affronterò la questione con urgenza", dichiarava dopo il primo servizio de Le Iene andato in onda. E dopo aver visto il secondo servizio ha ribadito il concetto in maniera ancora più netta: “Sono indignato e sconcertato. Mi addolora tantissimo. Ho convocato la dirigente della Famiglia, per fare subito un progetto, e risolvere la questione e invece quello che ho visto è stato un comportamento da dilettanti allo sbaraglio”.
Il caso dei fratelli Pellegrino non è l'unico ad aver portato l'assessore agli "onori" della cronaca. Prima di loro era stata la storia di Giovanni Cupidi, disabile grave di Misilmeri, a catturare l'attenzione dei giornali. Anche Giovanni avrebbe bisogno di assistenza h24 ma non ce l'ha. Anche lui è stato piantato in asso dall'assessore che il giorno dopo il "fattaccio", per farsi perdonare si è recato a casa del disabile e promesso che si sarebbe impegnato per fargli avere almeno 16 ore di assistenza. Non c'è più tempo. Sarà qualcun altro a mantenere le promesse.(today.it)