osp.jpg

di Alessio Mattia Villarosa*

OSPEDALI: ANCHE LA SICILIA E' ITALIA

"Il Ministro della salute deve controllare l'operato della Regione Siciliana in materia di Rete-Ospedaliera." Sono queste le parole pronunciate ieri alla Camera dei deputati dal parlamentare Barcellonese.

L'ospedale di Barcellona pozzo di gotto, di fatto, è stato declassato ad un "cronicario" senza servizi di emergenza-urgenza, quindi poco utile per la cittadinanza e per tutta la popolazione residente nelle aree limitrofe (circa 75.000 abitanti). Nessun servizio oncologico in tutta la costa tirrenica fino a Messina città, nessun servizio di Urologia in tutta la costa tirrenica dal Papardo (Messina) fino a Cefalù, declassamento in tutta l'area tirrenica di Otorinolaringoiatria Nefrologia e Dialisi, un rilevante problema relativo al 118 in tutta la provincia di Messina con grosse carenze, un sistema di elisoccorso inadeguato e comunque insufficiente nei collegamenti con le isole Eolie.

L'ottimizzazione delle poche risorse disponibili deve assolutamente conciliarsi con il diritto alla salute, non si può pensare di risparmiare soldi sulla pelle della gente ed il diritto alla salute deve essere garantito in tutte le Regioni d'Italia.

---Tribunale Barcellona pozzo di gotto, Villarosa insiste nel mobilitare Ministero

Era il mese di Aprile di questo anno ed in Commissione Giustizia si svolgeva un'interrogazione a firma del deputato Barcellonese avente come oggetto le criticità del Tribunale di Barcellona pozzo di gotto. Carenza di Magistrati, alcuni ruoli non coperti, assenze, trasferimenti e quant'altro.
Il tema è molto importante in quanto un Tribunale deve (dovrebbe) trasmettere alla cittadinanza la convinzione che la parola GIUSTIZIA sia associata a qualcosa di concretamente utile per il singolo cittadino e per la collettività.
Molto spesso ciò non avviene perché non può proprio avvenire in quanto le condizioni minime ed indispensabili, finché ciò avvenga, in alcune parti d'Italia, non sono sufficienti. Molti procedimenti "evaporano" ed il senso di giustizia rischia di evaporare con essi... definitivamente.
Tutto questo non possiamo permettercelo, specialmente in una zona abitata da gran brave persone ma anche contaminata da mafia e criminalità di altissimo livello.
Per provare ad ovviare a ciò il deputato M5S Alessio Villarosa ha ricevuto dal sottosegretario alla Giustizia On. Gennaro Migliore la conferma della sua disponibilità di inserire la tappa di Barcellona pozzo di gotto all'interno di una serie di visite che il Ministero effettuerà in Sicilia nel prossimo mese di settembre.

*Deputato nazionale 5Stelle

SAN BARTOLO 
VINERIA & DISPENSA

azienda agricola san bartolo lipari

Gestione Soc. Coop. 
Conti Mendoza 

Via Francesco Crispi 87 - 98055 
Lipari (Me) - Isole Eolie - Sicilia 
P.IVA 03286320837
tel./fax. +39.090.98.12.940 
cell. 335.6223193 
sanbartolovineriaedispensa.com/

sanbartolovineriaedispensa@gmail.com

213969_orig.png

Lipari - Con una lunga nota inviata al direttore generale dell’Asp di Messina, all’assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi, all’Ispettorato del Lavoro di Messina e alle due Procure della Repubblica di Messina e Barcellona Pozzo di Gotto, il segretario regionale dell’Anaao Assomed Sicilia Pietro Pata, vuole denunciare la grave e perdurante situazione di carenza del personale medico dirigente UU.OO.CC. di Medicina interna dei presidi ospedalieri di Milazzo e Barcellona (Ospedali Riuniti).

Il sindacato dei medici dirigenti contesta infatti, ancora una volta, la criticità sulla mancanza del personale, situazione ormai divenuta cronica e che rischia di arrivare al collasso. Nello specifico, nell’Unità operativa di Medicina interna dell’ospedale di Milazzo a fronte delle molteplici esigenze operative e dei ricoveri in costante aumento, dei 6 medici previsti in pianta organica, 3 sono stati esonerati (2 per malattia, 1 per gravidanza), pertanto i rimanenti 3 garantiscono i turni di pronta disponibilità notturna e festiva con orari massacranti e al di sopra del normale.

Nell’UOC di Barcellona Pozzo di Gotto invece, i dirigenti presenti sono 5, ma operativi 2 perché: 1 è in aspettativa per gravidanza a rischio, 1 è in malattia, 1 è esonerato dalla turnazione notturna per tutela dell’infanzia. Questi dati portano a denunciare la presenza reale ed effettiva di solo 5 medici in totale in due presidi ospedalieri diversi. Solo al presidio di Milazzo i dirigenti sono impegnati in pronta disponibilità (P.D.) notturna e festiva, sostitutiva della Guardia medica, mentre nel presidio di Barcellona la UOC di Medicina interna è inserita in guardia dipartimentale con la pronta disponibilità notturna e festiva, integrativa della stessa. Ciò nonostante, i medici effettuano regolarmente più di 10 guardie al mese, rinunciando ai riposi, alle ferie e alle ore di aggiornamento, loro spettanti. L’Anaao Sicilia ha più volte sottolineato come lo stato di “emergenza” sia diventata un’abitudine che viola le norme contrattuali (nota del 18/11/2016).

“A quella nota del novembre scorso – precisa Pietro Pata – il direttore generale pro tempore rispose, ricordando che la dotazione organica delle UOC degli ospedali riuniti Milazzo -Barcellona – Lipari, prevedeva di fatto, un organico di 13 medici dirigenti di cui: 7 a tempo indeterminato e 6 con incarichi a tempo determinato, affermando che per quegli ospedali riuniti era prevista un’UOC di medicina interna a Barcellona con 32 posti letto e una a Lipari con 10 posti letto (si legga l’atto aziendale approvato con decreto attuativo 1188 del 29/6/2016), confermando quindi l’insostenibilità della situazione, che prevede ancora nel presidio di Milazzo, un’Unità di Medicina interna”.

“Il superamento costante del limite contrattuale “di regola” previsto dalla vigente normativa, – continua – non può essere più giustificato per eccezionali esigenze organizzative perché di fatto serve solo ed esclusivamente a supplire le carenze strutturali di organico, configurandosi così un abuso da parte dell’Amministrazione sanitaria. Nell’articolazione oraria dei turni dell’UOC di Medicina interna del presidio ospedaliero di Milazzo, viene regolarmente pregiudicata la possibilità di recuperare le ore di servizio svolte in chiamata dalla reperibilità e per garantire il riposo di almeno 11 ore, nell’arco delle 24. Compromettendo quindi la fruizione del diritto al riposo settimanale. Inoltre, non è una novità che alcuni dirigenti medici, già costretti a turni massacranti e illegittimi, siano obbligati a prestare servizio in U.O.C. diverse da quelle loro assegnate, violando – anche in questo caso – precise norme contrattuali”.

“Chi ha il ruolo decisionale di poter ‘riequilibrare’ le risorse umane, – afferma il segretario – abbia l’onestà intellettuale e il coraggio di recuperare i fondi necessari per riorganizzare i turni nel rispetto e per la sicurezza dei medici, degli operatori e dei pazienti. A ciò si aggiunga anche il “Rischio clinico”, che tale situazione può determinare aspetto questo non solo sociale e d’immagine di un’azienda sanitaria, ma anche economico che una direzione sanitaria pubblica non può ignorare”.

“L’Anaao Assomed Sicilia, – conclude Pata – proseguendo nella battaglia intrapresa nei mesi scorsi sull’anomalia dello stato organizzativo sull’emergenza del presidio ospedaliero di Milazzo chiede, ora più che mai, che vengano assunte quelle iniziative che consentano ai medici delle UOC degli ospedali riuniti di Milazzo, Barcellona e Lipari di lavorare nel rispetto delle leggi. In caso contrario, si vedrà costretta a rivolgersi al Giudice del lavoro e alla Corte dei Conti per avviare l’accertamento delle responsabilità sull’azienda chiedendo pure, per i propri scritti, il risarcimento dei danni subiti”.(hashtagsicilia.it)

--Si avvicina l'apertura della stagione turistica e l'organico del pronto soccorso dell'ospedale è sempre piu' sguarnito. Vi dovrebbero essere sette medici, in servizio ve ne sono solamente quattro. E vengono integrati dai sanitari del 118. La novità però che ha scatenato un certo malumore è che su disposizione dell'Asp 5 di Messina non vengono retribuite le ore in eccedenza dei medici del 118 attuate per ferie o malattire dei titolari. In pratica, con l'arrivo della bella stagione e dei turisti si moltiplicheranno i carichi di lavoro e tartasseranno i medici di turno...

---Personale a rischio al pronto soccorso dell'ospedale. Medici, infermieri e ausiliari hanno inviato richiesta alla direzione generale di Messina della Asp per far garantire un servizio di vigilanza alle guardie giurate. Negli ultimi tempi difatti vi sono stati sempre più frequenti episodi di malvessazione attuati da "certa utenza" nei confronti del personale medico e paramedico in servizio al pronto soccorso.

Il dottor Giacomo Lo Presti, 62 anni, si è insediato in ospedale. Il cardiologo, in comando proviene dal "Papardo" di Messina. Garantirà il servizio nel reparto di medicina e in ambulatorio per 38 ore settimanali come da contratto. Non garantirà reperibilità. I cardiologi che in questo arco di tempo erano inviati a turno da Milazzo e Taormina non veranno piu'. In pratica, rimarrà una sola figura di cardiologo.

Da quel che è trapelato, dovrebbe essere accolta la sua domanda di trasferimento a Lipari. La dottoressa Patanè, dal canto suo, ha vinto il ricorso e rimane a Siracusa, mentre la dottoressa Tripodo a Barcellona.  

Un'ultima curiosità: dalla graduatoria della cardiologia, a parte il dottor Lo Presti, fino ad ora non ha mai accettato nessuno di venire a Lipari.

---Sarà il dottor Lo Presti di Taormina il primo cardiologo ad insediarsi in ospedale.

E' stato in servizio al "papardo" di Messina. Garantirà le prestazioni nel reparto ed in ambulatorio e non la reperibilità notturna. Neoi prosismi giorni giungerà anche il secondo cardiologo.

menalda.jpg