di Pietro Lo Cascio*
Gentile Signor Sindaco, la maggior parte dei visitatori che sbarcano a Filicudi e che si avvalgono delle più aggiornate guide sull'arcipelago, o che vi giungono durante le minicrociere che partono da Lipari, rivolgono la loro attenzione essenzialmente a due mete: il villaggio dell'età del Bronzo di Capo Graziano e l'antica cava delle macine, sulla costa settentrionale del medesimo promontorio.
Ho potuto constatare come – ancora oggi – il villaggio si presenti sommerso dalla vegetazione, in quanto i lavori di pulizia cui veniva regolarmente sottoposto quest'anno non sono stati effettuati, né risulterebbero essere stati commissionati ai volontari locali che in passato se ne sono occupati.
La pulizia periodica del villaggio non è di competenza comunale, bensì del Parco archeologico, ovvero del Museo regionale di Lipari; tuttavia, l'incuria che caratterizza il luogo determina un danno non trascurabile alla fruizione turistica del territorio comunale e all'economia dell'isola, e per tale ragione intendo interrogarla per conoscere se – in data odierna – il Comune di Lipari abbia sollecitato all'ente di competenza i necessari interventi di pulizia, o in caso contrario se l'amministrazione non giudichi opportuno avanzare un sollecito entro tempi ragionevoli; con l'occasione, desidero conoscere se il Parco/Museo abbia presentato al Comune un cronoprogramma dei lavori di pulizia delle aree archeologiche esistenti nell'ambito del territorio comunale, o se siano intercorsi contatti tra il Comune e lo stesso riguardo agli interventi da eseguire.
Riguardo alle competenze del Comune, desidero evidenziare invece la sussistenza del divieto di accesso alla stradella che conduce all'antica cava delle macine di Capo Graziano, derivante dall'ordinanza "dirigenziaria" (cito testualmente il cartello) n. 39/09 del 22/05/09 che – presumo – debba essere scaturita a seguito del crollo dei parapetti in legno disposti lungo il percorso. Un atto dovuto, certamente, che tuttavia – a cinque anni di distanza – assume una connotazione grottesca, e sul quale ritengo necessario fare una altrettanto dovuta chiarezza, anche alla luce della già sottolineata importanza dell'area per la fruizione turistica.
Di conseguenza, chiedo di conoscere in quale anno sono stati realizzati i parapetti in legno e quale è stato l'importo relativo alla loro realizzazione e collocazione; chi ha collaudato l'opera; se, considerando come l'ampiezza della stradella in realtà risulti tale da non esporre a particolari pericoli i pedoni (non inferiore a quella della maggior parte delle stradelle comunali pedonali che attraversano il territorio dell'arcipelago, e forse anche più comoda), non sia invece più sensato rimuovere il divieto vigente, e possibilmente disporre anche dei lavori di pulizia dalla vegetazione che attualmente ne occupa in buona parte la carreggiata; in alternativa, se il Comune di Lipari non abbia in previsione dei lavori per il ripristino dei parapetti in legno, possibilmente anche attraverso un recupero del cospicuo materiale ligneo che li costituiva e che oggi giace accatastato alla base del muro.
Ringraziandola per le cortesi risposte che vorrà farmi pervenire, e per le eventuali iniziative che vorrà intraprendere, porgo distinti saluti.
*Consigliere comunale de La Sinistra
Siamo in piena stagione turistica: la maggior parte delle strutture e degli esercizi, almeno nell'isola di Lipari, ha riaperto i battenti, ogni giorno sbarcano centinaia di visitatori – dalle navi crociera così come dai "barconi" – e altrettanti si aggirano per il centro urbano; eppure tutto questo non è sufficiente per persuadere l'amministrazione comunale a compiere un atto di coraggio e, contemporaneamente, di civiltà.
In questo scenario, purtroppo, la grande assente rimane un'isola pedonale che possa davvero definirsi tale.
Sarà senz'altro scomoda, sarà pure invisa ai concittadini afflitti da cronica affezione verso le loro automobili – talmente forte da non riuscire a separarsene nemmeno per poche centinaia di metri – e ad alcuni commercianti che coltivano la segreta convinzione di poter migliorare gli affari se le auto parcheggiano davanti al loro negozio. Ma, nei centri storici dei luoghi dove il motore dell'economia locale è il turismo, l'isola pedonale diviene una misura elementare, basilare, indispensabile nella pianificazione e nella gestione della viabilità urbana. E non soltanto in quelli: sono centinaia i centri storici di città e paesi italiani dove vige l'isola pedonale "H 24" e dove l'ingresso alle vie pedonalizzate non è ostacolato da precarie transenne che il furbo di turno può rimuovere con facilità, ma da dissuasori telecomandati o almeno da sistemi di videosorveglianza.
Nel comune di Lipari, però, evocarli equivale a parlare di fantascienza. Questa amministrazione si è insediata strombazzando a gran voce l'imminente realizzazione di un sistema di videosorveglianza, che tuttavia due anni dopo non risulta ancora pervenuto. Sotto Pasqua chiude il centro storico, ma lo riapre pochi giorni dopo, come se la stagione fosse già evaporata e non ci fosse ormai più nessuno in giro. Per via Garibaldi e Marina Corta, invece, si trincera dietro il motivo dei cronici problemi di via S. Anna – dove però la transenna compare e scompare a seconda di inesplicabili ragioni – mentre sarebbe più credibile chiudere definitivamente questa strada e tagliare le polemiche utilizzando un semaforo e il senso alternato nella salita che collega via Roma al corso principale.
In materia di isola pedonale, purtroppo, devo prendere atto che l'amministrazione si rivela tanto pavida quanto priva di inventiva. Ma c'è pur sempre una non trascurabile responsabilità, perché questa amministrazione non decide di un posto qualunque, ma del principale comune di un sito Patrimonio dell'Umanità, e sottovalutare questo aspetto, o non attribuire la necessaria importanza al decoro e alla cultura dell'accoglienza del principale centro storico di questo comune, ci porta inevitabilmente ad essere soltanto patrimonio del degrado e dei furbi.
Naturalmente, sarei lieto di ricredermi di fronte a iniziative audaci e illuminate che subentrino alle mezze misure, a quelle soluzioni ibride e pasticciate – pedonalizzazione sì, poi no, anzi un po' sì e un po' no – partorite nell'intento di non scontentare i più, ma che in realtà scontentano decisamente chi approda a Lipari e si ritrova costretto a pensare che è vero, che allora Nanni Moretti in "Caro Diario" aveva ragione, e che quest'isola vuole essere tutto fuorché un'isola per pedoni. Il fatto è che più il tempo passa, meno ci speriamo.
*Consigliere comunale de La Sinistra
------Gentile Sindaco, alla luce delle notizie apparse in questi ultimi giorni sui giornali on-line, desidero interrogarla per sapere se:
il Sindaco di Lipari è ancora presidente del GAL Isole di Sicilia?
Il Comune di Lipari è ancora rappresentato all'interno del CdA del GAL Isole di Sicilia?
Chi decide le iniziative assunte da o che riguardano questa società consortile?
La ringrazio anticipatamente per le risposte che vorrà fornire allo scrivente e alla cittadinanza tutta.
*Consigliere comunale de La Sinistra
---Al Signor Sindaco del Comune di Lipari e al Presidente del Consiglio Comunale di Lipari.
Interpellanza al Sindaco, viabilità Lipari – Canneto.
Gentile Signor Sindaco, ringraziandola innanzitutto della sua cortese risposta alla precedente interrogazione relativa ai problemi di viabilità sulla Lipari-Canneto, devo però riscontrare come alcuni aspetti oggetto della stessa rimangano sostanzialmente invariati. In particolare, mi riferisco all'oggettiva assenza di un controllo del traffico – salvo episodiche eccezioni – da parte della Polizia Municipale, nonché alla frequente presenza di grandi mezzi, come autoarticolati, mezzi da cantiere (alcuni anche con targhe non idonee a quanto prevede l'art. 114 del Codice della Strada), e infine ai trasporti pubblici, che permangono con gli stessi orari e le stesse modalità nonostante la necessità di un adeguamento e di eventuali agevolazioni per incentivare l'uso degli autobus in luogo dei mezzi privati. Alla luce di queste osservazioni, e del fatto – non trascurabile – che ci si trovi ormai a ridosso dell'inizio della stagione turistica, con la presente interpellanza, ai sensi dell'art. 56 del Regolamento del Consiglio Comunale, il sottoscritto chiede di conoscere:
1) se esiste una delibera/circolare e/o altro atto amministrativo che disponga una regolamentazione della circolazione stradale sulla rotabile Lipari-Serra-Pirrera-Canneto;
2) se è stata almeno tentata una concertazione con la Ditta Urso relativa ad eventuali agevolazioni e/o modifiche dei servizi pubblici;
3) quale è la situazione attuale e quando si prevede il completamento dei lavori che in atto interessano il tratto Bagnamare-Pignataro.
Si richiede risposta orale in occasione della prossima seduta del Consiglio Comunale.
*Consigliere comunale de La Sinistra