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ansa2Lipari - "Al Comune rischiamo il dissesto finanziario dopo il taglio di oltre 500 mila euro dalla Regione". L'allarme lo ha lanciato il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, con una nota inviata al governo Crocetta al quale ha richiesto un immediato incontro insieme a tutti gli altri sindaci delle isole minori.
   "Il fondo delle autonomie locali 2015 - puntualizza Giorgianni - prevedeva 3 milioni 155 mila euro di cui 2 milioni e 66 mila euro per il traghetto che trasporta i rifiuti in terraferma. Pertanto a disposizione rimaneva un contributo di un milione e 95 mila euro. Si consideri che nel 2014 per questo fondo la Regione prevedeva 3 milioni 479 mila euro. In pratica, vi è stato un taglio di 517 mila euro, ovvero il 32%. Eppure i Comuni delle isole minori siciliane sono stati obbligati dalla Regione a chiudere le discariche ed a trasferire la spazzatura sulla terraferma".
   "Il taglio - spiega il sindaco - non doveva superare il 10% per permettere di chiudere in pareggio il bilancio. Ma già vi erano stati tagli alla spesa pubblica e segnatamente ai servizi essenziali come pubblica illuminazione, servizi sociali e scolastici. Ora le nuove decurtazioni 'esponenziali' ci sottopone, nonostante i sacrifici sostenuti, ad un probabilissimo dissesto finanziario, imputabile ai minori trasferimenti della Regione e della mancata copertura di un servizio - il trasporto spazzatura con traghetto - che doveva essere garantito dalla Regione". Il sindaco ha chiesto al presidente Crocetta un incontro urgente.(ANSA).

I COMMENTI.

di Alessandro La Cava*

Ancora una volta questa amministrazione cerca di scaricare sulla Regione responsabilità che sono esclusivamente sue.
Una eventuale ipotesi di dissesto non è certamente attribuibile alla parziale decurtazione di fondi regionali per il servizio della raccolta rifiuti,peraltro gestiti da assessori in quota UDC, ma alla cattiva gestione dello stesso servizio ed alla pessima gestione di tutti gli altri servizi in capo alla amministrazione Giorgianni.
L'attuale sindaco fa finta di non sapere che ad oggi,per legge,avrebbe dovuto raggiungere il 65% della raccolta differenziata e che tale percentuale non è stata raggiunta solo perché si ostina a mantenere posizioni dirigenziali che andrebbero rimosse celermente per il bene della comunità eoliana.
La differenziata,come il dissesto idrogeologico,è figlia di una amministrazione che non conosce la "programmazione" e vive quotidianamente con la scure delle emergenze da risolvere.
La differenziata non si fa aumentando la tassa sui rifiuti ma attraverso una azione seria di sensibilizzazione delle famiglie ed attraverso lo sviluppo di un sistema(eco punto ) che consenta anche di creare nuove opportunità di lavoro.
La programmazione ed il lavoro dovrebbero essere i tempi centrali di una amministrazione che tutela gli interessi della sua gente ma a Lipari,da tempo,questi argomenti pare siano proprio diventati tabu'.

*Art1

futura

di Alessandro La Cava*

Ci stranizza che il PDR difenda gratuitamente questa amministrazione senza entrare nel merito della questione e senza affrontare concretamente l'argomento. Non vorremmo che tale intervento sia il preludio ad un nuovo rimpasto che coinvolga anche questa nuova forza politica. Il punto centrale della questione è il fallimento della amministrazione Giorgianni anche sul tema della raccolta differenziata. Abbiamo ascoltato tre anni di proclami che avrebbero dovuto portarci a seguire un percorso virtuoso che avrebbe prodotto come effetto immediato una sensibile ridispone delle tonnellate di rifiuti conferiti in discarica,una naturale riduzione del costo di conferimento ed una conseguente immediata riduzione della tassa sui rifiuti. Ad oggi il risultato è nei fatti,un bluff totale di una amministrazione politicamente incapace di produrre risultati utili alla comunità eoliana con un conseguente aggravio di costi( leggasi aumento della TARI) attribuibile esclusivamente al loro operato. Agli amici del PDR-Sicilia Futura consigliamo una maggiore attenzione nell'affrontare i temi della comunità eoliana evitando di nascondersi dietro ad un dito e prendendo esempio dal loro leader on Picciolo che,di norma,le questioni le affronta di petto.

*Art.1

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