«Prendiamo atto della mancata partecipazione degli armatori alla gara, in scadenza oggi, per aggiudicare i servizi marittimi tra la Sicilia e le isole minori. Un’occasione persa perché tali trasporti, realizzati con il sostegno economico della Regione, avrebbero trovato stabilità per i prossimi cinque anni, razionalizzando l’offerta dei collegamenti ed evitando sprechi. In ogni caso, nulla cambierà nell’erogazione dei servizi e anzi, con il mantenimento dell’attuale regime, vengono superate anche le ventilate perplessità di qualcuno fra i portatori di interesse delle isole. Procederemo a una proroga degli attuali affidamenti, nelle more di un nuovo bando che predisporremo anche interpellando il mercato, non necessariamente siciliano, attraverso nuove modalità».
Lo dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, commentando l’esito delle procedure di affidamento in concessione, senza esclusiva, del trasporto marittimo passeggeri, in regime di servizio pubblico con compensazione finanziaria, fra le isole minori e la Sicilia.
LA NOTA DELLA C ARONTE&TOURIST
Tiziano Minuti, responsabile del personale e della comunicazione del Gruppo Caronte & Tourist: “Bandi regionali per trasporto pubblico marittimo escludenti, penalizzanti e irragionevoli. Non partecipare per noi una scelta sofferta ma obbligata. Servizi assicurati fino al 31 dicembre 2021. Purtroppo inevitabile anche l’avvio delle procedure di licenziamento collettivo”.
- La decisione di non partecipare alle gare bandite dalla Regione Siciliana per i servizi integrativi di Trasporto Pubblico Locale marittimo ha origine da valutazioni oggettive sui contenuti tecnici ed economico/finanziari dei bandi.
Ci riferiamo in particolare ai vincoli per l’età massima del naviglio, evidentemente escludenti per i noti requisiti anagrafici della nostra flotta; alla generalizzata riduzione della base d’asta; ai maggiori oneri legati alla previsione dei costi operativi indeducibili; all’inasprimento delle penali per mancata sostituzione del naviglio fuori servizio entro le 96 ore - tali da vanificare in questi casi, tutt’altro che infrequenti e/o improbabili, la redditività prevista - e alla peculiare parametrizzazione del margine di remunerazione contrattuale massimo cui l’esercente può aspirare, che lo rende del tutto inadeguato rispetto al rischio d’impresa cui esso si sottopone. In altre parole, non si garantisce un margine di profitto ma si preannuncia una perdita quasi certa.
Bandi, insomma, in alcuni passaggi perfino irragionevoli. Ritenendo di dover escludere responsabilità politiche o problemi tecnico/giuridici creati dagli uffici, c’è da credere che il vizio sia stato quello di un difetto o una carenza d’istruttoria (sulla valutazione dei reali bisogni dei territori e sulle effettive necessità operative, ma anche nella valutazione delle esigenze delle platea dei potenziali armatori interessati) da parte dei tecnici incaricati dalla Regione, se è vero come è vero che oltre al gruppo Caronte & Tourist nessun altro armatore abbia ritenuto di poter o voler partecipare alla gara.
Su una delle caratteristiche escludenti, com’è noto, il Gruppo Caronte & Tourist ha comunque presentato ricorso al TAR e ci auguriamo che le nostre ragioni possano essere riconosciute in sede giurisdizionale.
Come contrattualmente previsto, continueremo a garantire il servizio fino al 31 dicembre 2021. Lo faremo con l’orgoglio e il rammarico di chi lo ha reso per decenni con riconoscimenti da parte di committenti e clientela.
Nelle more, tuttavia, non possiamo esimerci dall’avviare le procedure di licenziamento collettivo del personale fino a oggi impiegato sulle tratte oggetto di gara.
“I bandi regionali per trasporto pubblico marittimo sono escludenti, penalizzanti e irragionevoli. Non partecipare per noi una scelta sofferta ma obbligata. Servizi con navi assicurati fino al 31 dicembre 2021 da e per le isole di Sicilia. Purtroppo inevitabile anche l’avvio delle procedure di licenziamento collettivo”. Lo dice Tiziano Minuti, responsabile del personale e della comunicazione del Gruppo Caronte & Touris. “La decisione di non partecipare alle gare bandite dalla Regione Siciliana per i servizi integrativi di Trasporto Pubblico Locale marittimo – spiega - ha origine da valutazioni oggettive sui contenuti tecnici ed economico/finanziari dei bandi. Ci riferiamo in particolare ai vincoli per l’età massima del naviglio, evidentemente escludenti per i noti requisiti anagrafici della nostra flotta; alla generalizzata riduzione della base d’asta; ai maggiori oneri legati alla previsione dei costi operativi indeducibili; all’inasprimento delle penali per mancata sostituzione del naviglio fuori servizio entro le 96 ore - tali da vanificare in questi casi, tutt’altro che infrequenti e/o improbabili, la redditività prevista - e alla peculiare parametrizzazione del margine di remunerazione contrattuale massimo cui l’esercente può aspirare, che lo rende del tutto inadeguato rispetto al rischio d’impresa cui esso si sottopone. In altre parole, non si garantisce un margine di profitto ma si preannuncia una perdita quasi certa”.(ANSA)
LA NOTA DELLA FEDERALBERGHI
di Chiristian Del Bono*
La mancata presentazione di offerte nella gara sui bandi per i collegamenti marittimi delle isole minori della Sicilia offre una grande opportunità all’Assessore Regionale, Marco Falcone: quella di ascoltare finalmente in modo adeguato le istanze provenienti a gran voce dai territori interessati.
Si proceda al più presto a riaprire le consultazioni, solo avviate ma mai di fatto esperite nella sua interezza, e non si perda l’occasione di apportare i correttivi necessari a garantire le comunità locali.
Apprezziamo, infine, la volontà dell’Assessore di interpellare (nuovamente aggiungeremmo) il mercato per l’espletamento delle tratte a libero cabotaggio, purché ciò avvenga senza porre troppi vincoli e garantendo la qualità dei servizi. Non comprendiamo invece come l’Assessore, nelle sue dichiarazioni, non senta il bisogno di fare alcun riferimento alla necessità di consultare gli stakeholder per evitare tutti i dissensi registrati nelle scorse settimane da parte dei Comuni delle Isole Eolie e di Favignana e dalle 31 associazioni che avevano chiesto la revoca del bando in autotutela.
*Presidente di Federalberghi Isole Minori Sicilia e di Federalberghi Isole Eolie.
"La mancata presentazione di offerte nella gara sui bandi per i collegamenti marittimi delle isole minori della Sicilia offre una grande opportunità all’assessore regionale, Marco Falcone: quella di ascoltare finalmente in modo adeguato le istanze provenienti a gran voce dai territori interessati". L'appello è di Christian Del Bono, presidente della Federalberghi delle isole di Sicilia.
(ANSA) "Si proceda al più presto - dice - a riaprire le consultazioni, solo avviate ma mai di fatto esperite nella sua interezza, e non si perda l’occasione di apportare i correttivi necessari a garantire le comunità locali. Apprezziamo, la volontà dell’Assessore di interpellare (nuovamente aggiungeremmo) il mercato per l’espletamento delle tratte a libero cabotaggio, purché ciò avvenga senza porre troppi vincoli e garantendo la qualità dei servizi". "Non comprendiamo - conclude - come l’assessore, nelle sue dichiarazioni, non senta il bisogno di fare alcun riferimento alla necessità di consultare gli stakeholder per evitare tutti i dissensi registrati nelle scorse settimane da parte dei Comuni delle Isole Eolie e di Favignana e dalle 31 associazioni che avevano chiesto la revoca del bando in autotutela".(ANSA)