Come prevedibile dopo il fallimento, a fine novembre, della gara per l’affidamento per 5 anni dei servizi di collegamento marittimo integrativo con le isole minori già prorogati a fine 2020, la Regione Siciliana, che vi investe all’anno circa 60 milioni di euro, ha annunciato la nuova proroga con gli attuali titolari del servizio (Liberty Lines per i collegamenti veloci via aliscafo, Caronte&Tourist Isole Minori per quelli via ro-pax).
“Nelle more della pubblicazione di una nuova gara per affidare i servizi marittimi tra la Sicilia e le isole minori nel prossimo quinquennio, il Governo Musumeci ha prorogato l’attuale regime dei collegamenti via navi e aliscafi, mantenendo invariati orari e linee vigenti, senza nessuna riduzione dei servizi o penalizzazione per le comunità isolane” ha spiegato una nota dell’assessorato guidato da Marco Falcone, che non ha per ora dettagliato a quali condizioni (e se in particolare l’ente abbia rinunciato all’escussione di penali per pregressi disservizi) abbia ottenuto la disponibilità delle due compagnie armatoriali.
Altrettanto vana per il momento la richiesta di chiarimenti sulla seconda parte della nota, in cui l’assessorato alle infrastrutture spiega che “per quanto riguarda i collegamenti marittimi realizzati con il sostegno statale, abbiamo invece fatto richiesta alla Società di navigazione siciliana Spa di mantenere per tutto il 2022 i servizi attualmente erogati, con il riconoscimento da parte della Regione dei costi aggiuntivi, sempre nelle more della futura gara che prevederà un’integrazione fra servizi a compensazione regionale e quelli a compensazione statale”.
Di questa gara omnicomprensiva, che potrebbe quindi prevedere un’aggiudicazione pluriennale di sovvenzioni pubbliche per oltre 110 milioni di euro annui (oggi erogati sia dallo Stato che dalla Regione agli stessi soggetti: Società di navigazione siciliana è una joint venture fra Caronte&Tourist e Liberty Lines), è infatti la prima volta che si sente parlare. In attesa di delucidazioni, infine, restano le ragioni per le quali la Regione debba “chiedere” a Sns di mantenere i servizi previsti da una convenzione che Sns ha, fino al 2028 peraltro, con lo Stato, per giunta riconoscendole “costi aggiuntivi”.
Secondo quanto riferito da Caronte&Tourist (che ha anche spiegato come “non vi sia stato negoziato sulla proroga: la dialettica su penali, contestazioni, etc. resta aperta in parallelo alla prosecuzione temporanea del servizio”), “c’è in discussione – peraltro su iniziativa nostra – un piano di riassetto della convenzione statale, che riguarda il rapporto tra costi e servizi in un’ottica prospettica di diminuzione dei primi e ottimizzazione dei secondi. Nelle more, l’assetto resterà immutato con un intervento a compensazione da parte della Regione”.(A.M.-shippingitaly.it)
"Nelle more della nuova gara per i servizi marittimi la Regione Siciliana ha prorogato i collegamenti regionali via navi e aliscafi per le isole minori, mantenendo invariati orari e linee". Lo afferma l'assessore regionale della Mobilità, Marco Falcone.
"Per quanto riguarda i collegamenti statali - aggiunge - l'assessorato ai Trasporti ha fatto richiesta a Sns-Ngi di mantenere per tutto il 2022 gli servizi attualmente erogati, con il riconoscimento da parte della Regione dei costi aggiuntivi, sempre nelle more della futura gara che prevederà un’integrazione fra servizi a sostegno regionale e servizi a sostegno statale. Su quest’ultima iniziativa la Regione ha anche investito le prefetture competenti".(ANSA)
LE REAZIONI
Federalberghi Isole Minori della Sicilia accoglie con favore la decisione – comunicata a mezzo stampa dell’Assessore Regionale alla mobilità e alle infrastrutture, Marco Falcone - di prorogare i servizi di collegamento marittimo a sovvenzione statale SNS per il 2022 e quelli a contributo regionale per la durata di un mese in attesa che si definiscano i termini per la pubblicazione dei nuovi bandi ma, allo stesso tempo, solleva dubbi e preoccupazioni sulle risorse e per il prossimo futuro.
Si rimane decisamente perplessi e preoccupati – commenta Christian Del Bono - per il fatto che il rinnovo dei servizi statali dipenda da un’integrazione di risorse su base regionale. Si ritiene, infatti, e lo abbiamo già chiesto formalmente, che l’assetto dei collegamenti SNS debba continuare ad essere mantenuto attraverso sovvenzioni statali e che il contributo regionale debba continuare ad essere utilizzato per i servizi integrativi. Esprimiamo, pertanto, la nostra ferma contrarietà al gioco dei vasi comunicanti tra le risorse statali e quelle regionali nella convinzione che questo porti ad un aggravio e in ogni caso ad un’eccessiva dipendenza dal bilancio regionali.
Siamo, infine tutt’ora in attesa – conclude il presidente di Federalberghi Isole Minori Sicilia e Isole Eolie – che la Regione offra alle pubbliche amministrazioni e agli stakeholder locali la concreta possibilità di poter avanzare le proprie proposte nella stesura dei nuovi bandi così da evitare proteste e malcontenti ancora più vibranti rispetto a quelli che erano scaturiti a seguito della pubblicazione dei primi bandi.
“Si rimane decisamente perplessi e preoccupati per il fatto che il rinnovo dei servizi marittimi statali con navi e aliscafi dipenda da un’integrazione di risorse su base regionale”. Lo dice Christian Del Bono, presidente della Federalberghi isole di Sicilia.
“Si ritiene – spiega - e lo abbiamo già chiesto formalmente, che l’assetto dei collegamenti debba continuare ad essere mantenuto attraverso sovvenzioni statali e che il contributo regionale debba continuare a essere utilizzato per i servizi integrativi. Esprimiamo, pertanto, la nostra ferma contrarietà al gioco dei vasi comunicanti tra le risorse statali e quelle regionali nella convinzione che questo porti a un aggravio e in ogni caso a un’eccessiva dipendenza dal bilancio regionali”.
“Siamo tutt’ora in attesa – evidenzia ancora il presidente di Federalberghi – che la Regione offra alle pubbliche amministrazioni e agli stakeholder locali la concreta possibilità di poter avanzare le proprie proposte nella stesura dei nuovi bandi così da evitare proteste e malcontenti ancora più vibranti rispetto a quelli che erano scaturiti a seguito della pubblicazione dei primi bandi”.
di Domenico Arabia*
Ringrazio l’ANCIM per la vicinanza e sostegno alle attività promosse dai Sindaci delle isole minori interessate dai tagli e rimodulazioni dei collegamenti marittimi, a dimostrazione che solo l’unione fa la forza, soprattutto quando bisogna far valere i propri diritti di isolani.
Non dobbiamo abbassare la guardia e vigilare affiché Stato e Regione Siciliana tengano in debito conto le esigenze delle Comunità interessate, cosa che finora è mancato.
La notizia che anche per i collegamenti marittimi di interesse statale sia in corso una proroga di un solo mese degli attuali assetti, non è affatto una vittoria ma servirà certamente per discutere ed affrontare con l’Assessorato regionale competente la problematica per scongiurare la soppressione di linee essenziali ai bisogni di noi isolani. Rinnovo l’invito all’Assessore alla Mobilità a convocare con la massima urgenza noi Sindaci delle isole minori perché noi isolani non abbasseremo la guardia.
*Sindaco di Santa Marina Salina
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di Giacomo Montecristo e Domenico Arabia*
A seguito delle note inviate all’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, relative alla rimodulazione dei collegamenti marittimi di interesse statale dal prossimo 1 gennaio, ad oggi tutte rimaste prive di risposte, che comporterà una forte riduzione sia di mezzi che di linee e, di conseguenza, limitazione alla mobilità degli abitanti delle Isole, con conseguenti ripercussioni sociali ed economiche fortemente negative, i Sindaci di Santa Marina Salina e Leni comunicano la loro determinazione ad attuare forti ed incisive azioni di protesta, facendo proprie le preoccupazione delle popolazioni locali.
Tali azioni saranno attuate nel caso in cui l’Assessorato non provveda con effetto immediato a ripristinare gli attuali assetti dei collegamenti marittimi in questione e a convocare con la massima urgenza i Sindaci interessati per scongiurare la soppressione di linee essenziali ai bisogni degli isolani.
*Sindaco di Leni e Santa Marina Salina
(2^ LANCIO ANSA) Trasporti: tagli a collegamenti isole minori, no dei sindaci
La riduzione delle corse di navi e aliscafi che dal primo gennaio riguarderanno le isole della Sicilia scatenano le proteste di sindaci, albergatori, operatori turistici e commerciali.
A Salina i primi cittadini di Leni e Santa Marina Giacomo Montecristo e Domenico Arabia spiegano che la rimodulazione dei collegamenti comporterà una forte riduzione sia di mezzi che di linee, con conseguenti ripercussioni sociali ed economiche fortemente negative. "Siamo determinati - dicono - ad attuare forti e incisive azioni di protesta, facendo nostre le preoccupazione delle popolazioni locali. Azioni che saranno attuate nel caso in cui l’assessoratoregionale non provveda con effetto immediato a ripristinare gli attuali assetti dei collegamenti marittimi e a convocare con la massima urgenza i sindaci interessati”.(ANSA)
Sarah Tomasello, presidente del Comitato eoliano per i trasporti, si è anche rivolta al ministero e all'assessorato regionale della mobilità per chiedere “un immediato intervento per il ripristino degli itinerari orari, considerato che tali decisioni ledono socialmente ed economicamente la nostra comunità, contravvenendo alla continuità territoriale delle isole minori. Questi eventi insieme all’ultimo bando di gara per l’affidamento dei servizi marittimi, andato deserto e da noi contestato, dimostrano che le popolazioni delle isole minori siciliane sono ostaggio di una condotta senza precedenti che sta mortificando la dignità di uomini e donne sabotando le economie locali”.
Sulla stessa lunghezza d’onda la Federalberghi delle isole di Sicilia.(ANSA)
Mobilitata anche l'Ancim
L’ANCIM è a fianco dei Sindaci delle Isole Minori della Sicilia nella lotta contro la riduzione del
servizio trasporti che la regione vuole fare a partire dal gennaio 2022.
Non è mero sostegno dell’Associazione Nazionale Comuni Isole Minori ai Sindaci in lotta, ma è u
na denuncia di violazione dei diritti fondamentali garantiti dalla nostra Costituzione. La mobilità,
la scuola e la sanità, la stessa UE li ha definiti precondizioni di sviluppo, senza di essi le Isole diventano entità geografico-istituzionale galleggianti che non sono in grado di fornire, in modo adeguato, neanche i servizi minimi.
I cittadini insulari non capiscono il perché di una politica così miope.
Leggono sui giornali della grande massa di finanziamenti, all’interno del PNNR, e poi vedono ridursi i servizi essenziali quali quello alla mobilità.
La stessa riduzione, sulla terra ferma, pur non condivisibile, comporta l’uso alternativo del mezzo proprio o la possibilità di muoversi a piedi. Nelle Isole questa alternativa non esiste ed allora ciò che gli isolani chiedono a gran voce di non essere ghettizzati e costretti a un lockdown che non è situazione legata ad una Pandemia ma ad una errata valutazione economico-finanziaria.
L’ANCIM, i Sindaci ed i cittadini isolane dicono basta a questa politica che li vede spesso penalizzati e chiedono alla Regione, ma anche al Governo di fare subito un incontro con i Sindaci insulari per trovare una soluzione che non sia solo temporanea e di sospensione del suddetto provvevdimento.
ISOLE EGADI "Il tema dei collegamenti tra la Sicilia e le isole minori va affrontato una volta per tutte"
di Francesco Forgione*
Ringrazio l'assessore regionale Marco Falcone che ha ascoltato la nostra protesta e le nostre richieste avanzate insieme ai sindaci delle altre isole minori e con il sostegno dell’Ancim. È il primo risultato di un’iniziativa assunta in questi giorni scrivendo al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, al presidente della Regione Siciliana Musumeci e all’assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità Falcone, coordinandoci con i sindaci delle altre piccole isole. Ora dobbiamo assumere tutte le iniziative, sia di mobilitazione della popolazione che di pressione politica e istituzionale, come abbiamo fatto in queste ultime settimane. Serve un tavolo di trattativa nazionale e regionale con tutte le parti istituzionali coinvolte. Lo abbiamo detto e lo ribadiamo: non possiamo rinunciare all’attuale assetto, perché è a tutela del diritto alla mobilità e a sostegno dei cittadini del nostro arcipelago
*Sindaco di Favignana
L’appello del sindaco dell’arcipelago delle Egadi Francesco Forgione e dell’Assessore ai trasporti delle isole Vito Vaccaro, è stato raccolto da alcuni parlamentari. Così i deputati regionali Claudio Fava e Valentina Palmeri. «Il tema dei collegamenti tra la Sicilia e le isole minori va affrontato una volta per tutte. Quanto sta avvenendo in questi giorni tra le Egadi e Trapani con la soppressione di 4 collegamenti veloci, in orari delicati come 8:20, 13:45, 16:00, 17:30, si traduce in enormi problemi e difficoltà per studenti e lavoratori pendolari. E’ l’ennesimo segnale di trascuratezza verso il sistema delle isole minori siciliane che non possono essere viste dalla politica solo come asset turistico nella stagione estiva. Chiediamo che l’Assessore Falcone possa essere convocato dalla commissione parlamentare insieme ai sindaci delle isole minori ed a tutti gli attori interessati, per affrontare il tema dei collegamenti e dei trasporti. Che vanno potenziati non certo ridotti».
Anche l’europarlamentare Pietro Bartolo è intevenuto sull’argomento che, purtroppo, non riguarda solo l’arcipelago Eguseo. «Il tema della continuità territoriale – dice Bartolo - non trova adeguata soluzione da troppo tempo, mentre la Sicilia si vede privata della garanzia di una mobilità sicura per lavoratori, studenti e tutti coloro che soffrono il disagio di vivere su un’isola nell’isola. Mi sto battendo a livello europeo con altri colleghi per garantire almeno un minimo di certezze. Serve coordinamento tra Stato nazionale e Regione perché questo problema venga affrontato nella sua globalità, e non più lasciato solo alle grandi festività. Bisogna iniziare da qui per fare della Sicilia e di tutti i territori isolani una realtà che ha dignità pari a quella di altre aree del Paese». (LASPA)
A.N.C.I.M. - Associazione Nazionale Comuni Isole Minori, Federalberghi Isole Minori della Sicilia, “Salina Isola Verde”, Associazione Operatoti Turistici di Salina
A seguito della riunione tenutasi in data 6 c.m. presso il Comune di Leni, anche in modalità telematica, gli scriventi intendono ribadire la loro condivisione, come sostenuto in detta riunione, della piattaforma presentata dall’ANCIM al governo Nazionale. In particolare si richiamano sia le richieste dell’ANCIM presentate in data 09/03/2020 alla Segreteria della Commissione - Programmazione Economica e Bilancio - del Senato, che rappresenta l’evidenziazione delle problematiche endemiche delle isole minori, così come si sono riproposte di fronte all'epidemia di Covid-19, sia gli emendamenti contenuti nella proposta GAGLIARDI, PEDRAZZINI, BENIGNI, SILLI, SORTE, in discussione presso la Camera dei Deputati, tratti dalla piattaforma ANCIM, che di seguito si riportano:
Art. 42 -bis. (Misure a favore dei comuni delle isole minori)
1. Per l’anno 2020, in relazione ai Comuni aderenti all’ANCIM, l’imposta municipale propria disciplinata dall’art. 1, commi da 739 a 783, legge 27 dicembre 2019, n. 160 resta interamente nella disponibilità del Comune ove si trova l’immobile che ne costituisce presupposto impositivo, anche in relazione agli immobili di cui all’art. 1, comma 744, legge 27 dicembre 2019, n. 160; di conseguenza, l’imposta incassata in tali Comuni non concorre al finanziamento del Fondo istituito dall’art. 1, comma 380 lettera b), legge 24 dicembre 2012, n. 228.
2. SOSE s.p.a., entro due mesi dall’entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge, è tenuta a provvedere alla revisione dei fattori determinanti il riparto del Fondo di Solidarietà Comunale, elaborando una metodologia che consenta di non ridurre i trasferimenti a beneficio dei comuni aderenti all’ANCIM.
3. Per sopperire alla mancata riscossione del contributo di sbarco o dell’imposta di soggiorno a causa delle misure di contenimento del Covid-19, il Fondo di cui all’articolo 1, comma 553, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, è ripartito ed erogato, entro quindici giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, secondo i seguenti criteri: il 30% a ciascun comune insulare con un identico importo ed il restante 70% a ciascun comune, pesando la popolazione residente e l’estensione del territorio insulare.
4. Con la specifica finalità di favorire la ripresa del turismo nei comuni aderenti all’ANCIM e per far fronte ai danni economici conseguenti all’epidemia di Covid-19, presso il Ministero dello Sviluppo Economico è inoltre istituito il “Fondo per il rilancio economico delle isole minori”, con una dotazione di 100 milioni di euro per l’anno 2020, da destinare al finanziamento di progetti pubblici e privati individuati nel DUPIM 2014/2020.
5. Il Fondo di cui al comma 4 è finanziato attingendo ai finanziamenti comunitari delle Politiche di coesione 2014/2020 non impegnati e non spesi.
6. Il Fondo di cui al comma 4 e tutti i finanziamenti non impegnati e non spesi di tutti i Fondi destinati ai Comuni aderenti all’ANCIM sono ripartiti, entro quindici giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, con i medesimi criteri indicati al comma 3.
Ribadiamo, come abbiamo sostenuto nella riunione a cui si fa seguito, che la situazione attuale richieda, piuttosto che una frammentazione di posizioni, un serrare le fila nell’ambito dell’Associazione che ha maggiormente rappresentato le istanze delle Isole Minori Italiane in quest’ultimo dopoguerra.
In tale ottica riteniamo che quanto fatto sin‘ora dall’ANCIM, condiviso da quasi tutte le Isole Minori Italiane, non solo debba essere condiviso da tutti i Comuni delle Isole Minori, ma debba essere anche sostenuto da tutti per la Sua riuscita, consci, come si è, che l’approvazione degli emendamenti ammessi a discussione non sia né scontata né facile.
Per ciò che concerne la fiscalità, oltre a quanto contenuto nella proposta sopra richiamata, si ritiene indispensabile, per fronteggiare l’ineluttabile crisi nel settore turistico, che rappresenta l’attività economica prevalente per gli isolani, chiedere una defiscalizzazione delle spese turistiche per alcuni anni (almeno tre) e l’attivazione di un tavolo di contrattazione e di monitoraggio presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo per l’elaborazione di proposte miranti a promuovere il turismo verso le Isole Minori italiane.
Per ciò che concerne, invece, la situazione sanitaria, che tanta apprensione causa tra gli operatori del settore, si ritiene necessario ed urgente, stante che la cosiddetta fase 2 si spera che possa essere di breve durata, chiedere al Governo la definizione dei protocolli sanitari nazionali per tutte le attività economiche e commerciali, scongiurando ricerche di soluzioni particolari e territoriali che potrebbero creare incertezze e confusione, ma tenendo presente le particolarità dell’accesso alle Isole Minori e lanciando una campagna d’immagine delle nostre isole, quali isole del benessere e della salute.
La riunione sopra richiamata, scaturita da un incontro richiesto dal Presidente dell’associazione “Salina Isola Verde” e successivamente estesa al Presidente di “Federalberghi Isole Minori della Sicilia”, rappresenta per noi, Sindaci di Leni e S. Marina Salina, un tentativo per riportare ogni discussione e riflessione sulla particolare situazione che si è venuta a determinare, per ultimo con l’emergenza causata dall'epidemia di Covid-19, nell’ambito dell’ANCIM e alimentata dal desiderio di superare l’attuale situazione di crisi e di smarrimento dovuta alla situazione di emergenza sopra richiamata, con l’auspicio che L’ANCIM in indirizzo possa promuovere simili iniziative di confronto sia a livello nazionale che regionale.
*Sindaci di Leni e Santa Marina Salina