downloadert.jpg

E' RISULTATO NEGATIVO IL TAMPONE PER LA FAMIGLIA DI LIPARI CHE IERI ERA STATA BLOCCATA A MILAZZO PER IL FIGLIO MINORE CON FEBBRE ALTA. 

Milazzo - Famiglia eoliana bloccata a Milazzo con febbre alta. Marito,moglie e il figlio minorenne stavano per imbarcarsi sul traghetto serale. Ma c'è stato l'immancabile controllo dei sanitari del 118, della volontaria della Croce Rossa e della guardia di finanza. Accertata la febbre alta il nucleo familiare è stato trasferito in ospedale per il tampone relativo al coronavirus. I coniugi - è trapelato - sarebbero andati a Ragusa a trovare dei parenti.(sicilians.it)

IL SINDACO GIORGIANNI "CONTROLLI ESEMPLARI"

di Marco Giorgianni*

La febbre ce l'ha il bambino quindi non credo si un caso coronavirus. Mi spiace per la famiglia ma è giusto così. Con procedure rigide e controlli puntuali a garanzia di tutti.

*Sindaco

ansa-met.jpg

LIPARI - E' risultato negativo il tampone per la famiglia di Lipari che ieri sera era stata bloccata al porto di Milazzo mentre stava per imbarcarsi sul traghetto diretto alle Eolie. Uno dei componenti, un minorenne, era stato trovato con febbre alta e per precauzione tutta la famiglia (giunta da Ragusa) era stata trasferita in ospedale. (ANSA)

LA TESTIMONIANZA DELLA MAMMA

di Laura Serio

I VERI VIRUS? MALDICENZA E INSENSIBILITÀ
Usciti ( speriamo presto!) dalla bolgia infernale del Coronavirus, dovremmo aver rafforzato i valori - sani e genuini del VIVERE CIVILMENTE, cosa che sembra poco diffusa. Mi spiego meglio! Sono conosciuta da tutti e da tempo. Ho sempre, dal lavoro alla quotidianità, dai banchi di scuola alle mura domestiche, manifestato buonsenso, altruismo e spirito di collaborazione...ma non occorre che mi autoelogi!Veniamo al dunque! È stato pubblicato - ieri, in pomeriggio- un articolo riferito a un sospetto caso di Coronavirus ( ragazzo eoliano con febbre, bloccato a Milazzo al rientro da una nota città sudoccidentale della Sicilia). Ebbene, quel ragazzo è mio figlio minore, fortunatamente NEGATIVO AL TEST. Nonostante, però, lui e noi siamo scampati al MALE VIRALE, abbiamo subito nelle ultime 24 h ALTRI MALI che non intendo tollerare e su cui mi sento di esprimere un deciso dissenso. In primis, abbiamo tollerato ogni tipo di maldicenza da parte di chi, usando smodatamente i social, spara sentenze e giudizi senza dosare le parole o conoscere effettivamente ciò che è accaduto. Raggiungere mia figlia a Caltanissetta (precisamente a Sutera) per il suo recente parto, non ha rappresentato per me e famiglia una gita o un viaggio di piacere, ma un DOVERE se non un' URGENZA! Mia figlia è reduce da una situazione di salute pregressa non semplice, per cui MAI avrei potuto abbandonarla, nonostante le presenze al suo fianco, in un frangente così delicato. Non è un caso che il mio supporto "in presenza" si sia rivelato necessario. Nel pianificare i miei spostamenti dall'isola a Sutera sono stata attenta e rispettosa in merito a ogni regola e protocollo del caso, optando per l'auto e non i mezzi pubblici, fatta eccezione per la nave! Quindi, a fronte di chi parte e rientra per sciocchezze, credo che una questione a carattere medico-sanitario che tocca un caro non sia da sottovalutare. No? In secundis, va segnalata ( con estremo rammarico) l'insensibilità e - spesso - la mancanza di tatto, da parte di: personale della Nave; - presenze al Porto di Milazzo; - equipe medica e paramedica di Messina. Capisco la paura del caso, ma trattare un ragazzo di 13 anni con noncuranza è DISUMANO! Ci siamo sentiti dei delinquenti a piede libero! Degli evasi della peggiore specie! Toni aggressivi, tempi di attesa inverosimilmente lunghi! Non uno STIAMO RISOLVENDO, ASPETTATE, STATE TRANQUILLI, né un minimo di conforto a chi "potrebbe essere sul punto" di scoprire una grave patologia. E tutto questo con un ragazzino spaurito in una situazione psicologica di perplessità e smarrimento! All'ospedale di Messina, poi, la situazione si è presentata squallida e inappropriata. Vi dico solo che mio figlio ha trascorso la notte coperto da un giubbotto, perché nel 2020 ricevere una coperta appare ancora un'utopia. Per fortuna l'incubo è finito e siamo rientrati. Non ne serberemo un ricordo edificante. Non ci si comporta così! Fugati i VIRUS visibili, lavoriamo su QUELLI INVISIBILI E SENZA CURA!

Coronavirus: attenzione Regione su contagio a Messina

In merito ai casi di contagio per Coronavirus che hanno riguardato alcune strutture della città di Messina e segnatamente l'Istituto Neurolesi 'Bonino Pulejo', l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ha inviato nel capoluogo peloritano il dirigente dell'Osservatorio epidemiologico dell'assessorato Salvatore Scondotto per coordinare le necessarie misure di contenimento, così come previsto dai protocolli ministeriali.

In particolare, tutti i pazienti contagiati del 'Bonino Pulejo' sono stati già trasferiti presso il policlinico 'Martino' di Messina, mentre si sta procedendo alla sanificazione del presidio di contrada Casazza. I degenti non contagiati verranno infatti trasferiti presso altre strutture sanitarie del Messinese.

Ulteriori azioni di contenimento e contrasto al diffondersi del virus sono state applicate anche sul personale dell'Istituto Bonino Pulejo, in particolare per coloro che sono entrati in contatto con i pazienti positivi al Covid-19 è stato disposto il test del tampone.

Analoghe iniziative sono state intraprese anche per una casa di riposo della città dello Stretto.
Domani l'assessore Ruggero Razza presiederà una riunione in videoconferenza con tutti i i manager delle aziende sanitarie del Messinese.

Coronavirus, così l’aggiornamento nelle nove province della Sicilia++

Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 12 di oggi (sabato 21 marzo), così come segnalati dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.

In totale sono 490 i casi positivi registrati dall'inizio, ma attualmente ne risultano 458 perché 26 sono già guariti e 6 deceduti. Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 34; Caltanissetta, 26; Catania, 181; Enna, 23; Messina, 66; Palermo, 52; Ragusa, 7; Siracusa, 42; Trapani, 27.

Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.

[Regione Siciliana] ++Coronavirus: l’aggiornamento in Sicilia, 458 attuali positivi e 26 guariti++

++Coronavirus: l’aggiornamento in Sicilia, 458 attuali positivi 26 guariti++

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (sabato 21 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.

Dall'inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) sono 4.883. Di questi sono risultati positivi 490 (82 + di ieri), mentre, attualmente, lo sono 458 persone (+79 rispetto a ieri).

Risultano ricoverati 254 pazienti (27 a Palermo, 118 a Catania, 40 a Messina, 1 ad Agrigento, 12 a Caltanissetta, 19 a Enna, 6 a Ragusa, 19 a Siracusa e 12 a Trapani) di cui 48 in terapia intensiva, mentre 204 sono in isolamento domiciliare, 26 guariti (11 a Palermo, 6 a Catania, 4 a Messina, 2 ad Agrigento ed Enna, 1 a Ragusa) e 6 deceduti (1 a Caltanissetta e Siracusa, 2 a Catania ed Enna).

Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato  www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87

Coronavirus: tampone per il personale sanitario

Nuove misure di contrasto alla diffusione del Coronavirus e azioni a sostegno del personale sanitario siciliano. Sono alcuni dei punti contenuti nell’ordinanza firmata dal presidente della Regione, Nello Musumeci, per contrastare l’epidemia nell’Isola.

In particolare, sul fronte dei tamponi rinofaringei riservati ai professionisti della sanità, è stato stabilito che si procederà secondo un preciso ordine di priorità. Subito il test per il personale ospedaliero coinvolto nella gestione del Covid-19, ma anche per i medici e gli operatori dell’emergenza sanitaria (compresi tutti gli operatori della Seus ). A seguire ci saranno i professionisti di Medicina generale, i pediatri di libera scelta e il personale dei Presidi di continuità assistenziale e, infine, le Direzioni strategiche aziendali. Le analisi dei tamponi verranno condotte da laboratori pubblici e privati.

Fra le misure contenute nel nuovo provvedimento del governatore anche la definizione dei criteri di quarantena per quanti sono rientrati in Sicilia dallo scorso 14 marzo, che dovranno restare in isolamento obbligatorio e non potranno ricevere visite. L’accesso alle abitazioni è consentito, invece, alle badanti e ovviamente al personale sanitario, purché vengano adottate tutte le precauzioni e le cautele utili a evitare il contagio. Viene, infine, stabilito che a ridosso della conclusione del termine di quarantena, i cittadini in isolamento dovranno essere sono sottoposti al test del tampone rinofaringeo per constatare l’eventuale guarigione.

Coloro che sono positivi al Coronavirus in isolamento domiciliare dovranno comunicare le proprie condizioni di salute al medico di famiglia e al dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale di riferimento, secondo precise cadenze temporali, oltre che segnalare anche i nominativi dei propri conviventi, che saranno inseriti in un elenco redatto dalle Asp e trasmesso alle prefetture competenti per territorio.

Nell’ordinanza viene chiarito che nessun test rapido sul Coronavirus è autorizzato fino a eventuali diverse valutazioni del Comitato tecnico-scientifico nazionale istituito presso l’Unità di crisi. I laboratori accreditati con il Ssr che dovessero praticare esami non autorizzati, secondo le linee guida dettate dall’Istituto superiore di sanità, verrà avviato il procedimento amministrativo di decadenza dall’accreditamento.

Infine, un articolo dell’ordinanza è dedicato alle aree di servizio e alle stazioni di rifornimento di carburante. In queste è consentita l’apertura dei bar solo se collocate lungo la rete autostradale e nelle strade extraurbane principali. Se si trovano, invece, nelle strade extraurbane secondarie l’orario è limitato, tutti i giorni, dalla 6 alle 18. Chiusi i locali collocati nei tratti stradali che attraversano i centri abitati.

IL VIDEO D SILVANA CLESCERI

di Silvana Clesceri

Sinceramente vedo queste immagini e sono strazianti...

VIDEO

Bartolino Leone

IL MESSAGGIO DI SPERANZA DA FILICUDI DI NICOLO' SCIACCHITANO

48e16fc6-243d-4072-94dc-260e877bcdfd.jpg

cot-logo2.jpg