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1') lancio. (ANSA) - LIPARI  - "Una deroga per le isole minori che permetta la nomina di tutti i docenti e assicuri adeguati livelli di istruzione". L'ha chiesta il sindaco di Lipari Marco Giorgianni al premier Paolo Gentiloni e al ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli.
Alla media di Vulcano l'anno scolastico non è ancora iniziato, nei centri preparazione esami di Filicudi, Alicudi e Panarea mancano i docenti e a Lipari una classe ha 43 studenti. I genitori dei ragazzi, per protesta, sono intenzionati a non votare alle prossime elezioni regionali. "Se non saranno date risposte concrete - dice Giorgianni - l'amministrazione comunale procederà a denunce, interpretando la mancata soluzione come una negazione del diritto allo studio". 

2') lancio. (ANSA) - LIPARI - Protestano dal giorno d'apertura dell'anno scolastico, il 14 settembre, e si rifiutano di fare lezione in 21 in una piccola aula, dove avrebbero dovuto convivere i ragazzi di prima, seconda e terza media. Accade nell'isola di Vulcano, nelle Eolie. Dall'11 ottobre, invece di restare a casa, i ragazzi presidiano ogni giorno il plesso di località Piano: si sdraino a terra e studiano sui libri di testo, già logori ma mai aperti sui banchi di scuola.
La protesta è contro il provvedimento ministeriale che assegna un'unica aula per tutti gli studenti della scuola. "L'isola - dice Carlo Chiofalo, genitore di uno dei ragazzi - è anche a rischio vulcanico, come si evince dal nome. Non si dovrebbero adottare criteri corretti anche soltanto dal punto di vista della sicurezza?".
I genitori, che da un mese dedicano parte della loro giornata a riunirsi e a scrivere ora al ministero dell'Istruzione ora alla Presidenza della Repubblica, hanno annunciato che per le elezioni regionali del prossimo 5 novembre, non andranno a votare. Hanno anche registrato un video, inviato ai palazzi del governo a Roma e a Palermo, nel quale spiegano le ragioni per cui non si recheranno alle urne, già poco frequentate dai siciliani se si considera che alle scorse regionali l'affluenza si è fermata al 47,4% degli aventi diritto.
Se nella frazione di Vulcano l'anno scolastico non è mai cominciato, nel Comune di Lipari, nell'Istituto di indirizzo turistico l'attività va a singhiozzo, tra una protesta e l'altra di genitori e studenti, che anche lì contestano la decisione di collocare 43 ragazzi in un'unica aula, un po' più grande rispetto a quella di Vulcano, ma pur sempre piccola per ospitare quel numero di adolescenti.
Situazione non rosea anche nelle isole minori: a Panarea, Alicudi e Filicudi c'è malumore per la scarsa presenza di insegnanti nei Cpe (Centri preparazione esami). Non tutti i docenti, infatti, sono stati nominati e di conseguenza le lezioni si svolgono non regolarmente. Disagio moltiplicato dal non infrequente stop degli aliscafi a causa della cattive condizioni del mare e delle difficoltà d'approdo. A Filicudi è anche accaduto che l'unica docente presente in sede si è ammalata senza essere sostituita; a vigilare sui ragazzi era rimasta solamente la bidella. Le uniche isole delle Eolie dove il nuovo anno è partito con il piede giusto sono Salina e Stromboli.
Il sindaco di Lipari Marco Giorgianni ha preso carta e penna e ha scritto al premier Paolo Gentiloni e alla ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli per richiedere "una deroga per le isole minori che permetta la nomina di tutti i docenti e assicuri adeguati livelli di istruzione. Se non saranno date risposte concrete, l'amministrazione comunale procederà a denunce: qui si nega il diritto allo studio". (ANSA).

L'INTERVENTO

di Danilo Natoli

Oggi avrebbe dovuto essere una giornata risolutiva per la nostra scuola quindi per la nostra pluriclasse ma purtroppo a questo momento non risulta essere così . Un attenzione da parte del Provveditorato sicuramente l'abbiamo avuta, però un attenzione che per noi genitori non è sufficiente a risolvere la nostra problematica Oggi abbiamo ricevuto visita del nostro dirigente e dell'assessore Centorrino i quali ci hanno portato a conoscenza di quelle che possono essere le nuove proposte da parte della scuola e del comune. Una risoluzione con un piano b da parte del nostro Dirigente che ovviamente ci soddisfa solo in parte perché rimangono sempre delle ore di compresenza dove i ragazzi rimarrebbero ancora nella stessa classe. Il nostro problema sarebbe risolto lì dove tutte le ore vengano sdoppiate in maniera tale che i nostri ragazzi possano iniziare a fare un lavoro giusto e consono a quello che è loro diritto. Da parte del Comune siamo soddisfatti che finalmente inizino a prendere le nostre parti alla luce del sole non trincerandosi dietro silenzi assordanti!Soddisfatti dalle dichiarazioni fatte anche dal consiglio comunale attendiamo fiduciosi questa manifestazione prossima.

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