di Gian Piero De Paolis
Nei giorni scorsi è stato pubblicato un articolo di Bartolino Ferlazzo sulla Chiesa di Lipari.L'articolo aveva , anche , alcuni interessanti risvolti, di ordine generale, sulla vita della Chiesa . Gli argomenti posti , con la solita franchezza, da Bartolino Ferlazzo mi hanno indotto a riflettere molto , sul come essere cristiani oggi.E se io lo sono.E in che misura lo sono. Mi permetto, quindi, di esprimere alcune brevi considerazioni sugli argomenti posti, che esigerebbero , tuttavia , una lunga ed elaborata trattazione. Ritengo che non sia compito della Chiesa risolvere i problemi della società civile; e la Chiesa non può essere un'agenzia di etica , né può essere un ufficio di collocamento. Il compito della Chiesa è la proclamazione del Vangelo di Cristo Gesù, come annuncio di senso per la vita presente e futura, e sostanza dell'esistenza umana. Si, è vero che ci sono stati abusi commessi da alcuni uomini di Chiesa su minori.E sono stati fatti sconvolgenti che hanno portato nocumento alla vita della stessa Chiesa.
Purtroppo, il processo di dissoluzione della concezione cristiana della morale, da lungo tempo preparato , ha conosciuto negli anni 60, una forte radicalità. Questa dissoluzione dell'autorità dottrinale della Chiesa in materia morale, purtroppo , ha trovato diversi spazi nella Vita della Chiesa stessa , tanto da diventare scottante nella seconda metà degli anni '80 , la questione pedofilia , negli Stati Uniti. Ma sia Giovanni Paolo ll, sia Benedetto XVI , e ancora il Santo Padre Francesco, hanno assunto parole di forte condanna riguardo alle colpe di pedofilia. Nel frattempo, lentamente,anche, un nuovo Codice si è fatto strada nel mondo ecclesiastico. Nel 1993 , la" Veritatis Splendor" , dichiarò che" ci sono azioni che sempre e in ogni circostanza vanno considerate malvagie".E le colpe per pedofilia rientrano in questa casistica.
Il 24 marzo, abbiamo ricordato mons.Romero , ucciso mentre celebrava la Santa Messa. Fu ucciso perché parlava a favore della dignità umana, dei più poveri della società salvadoregna.Ma voglio ricordare , anche , andando a mente, Mons.Claverie, ucciso ad Orano perché Cristiano, i monaci di Tibhirine , uccisi per lo stesso motivo, e poi don Diana , don Puglisi , uccisi dalla mafia perché strenui difensori della Legalità. E poi tanti altri preti, suore , religiosi e religiose, laici del nostro tempo che hanno preferito testimoniare l'Amore di Dio offrendo la propria vita, rimanendo tra la propria gente. Ecco! La Chiesa è soprattutto questa. Ma non è sola questa perché nelle parrocchie , nelle varie congregazioni religiose vi sono tanti preti, suore, religiosi e religiose, che senza clamori danno costante testimonianza della loro vocazione , con serenità, impegno e passione verso il Signore Gesù.
A Roma la Caritas e la Comunità di Sant'Egidio hanno aperto , in diverse parti della Città, mense e luoghi di accoglienza per donare beni di prima necessità ai poveri e , ai ceti meno abbienti, oltre ai Centri già esistenti, da molti anni. Ecco la Chiesa che supporta , che assiste, ma che non può sostituirsi alle Istituzioni a questo preposte. E allora dobbiamo sempre essere coscienti e forti nella Fede, essere coscienti della nostra incredulità e della necessità della Croce che porta , sempre, alla Resurrezione di Gesù. La Domenica delle Palme ci hanno dato un ramoscello di ulivo.Idealmente ce lo ha consegnato Gesù. Accogliamolo e conserviamolo insieme, nel nostro cuore, con animo pacificato, come simbolo della nostra energia, della nostra forza di cristiani, della nostra passione, dei nostri Valori in cui crediamo e speriamo, per poi passarlo, con fiducia e ottimismo, alle nostre generazioni che verranno.
NOTIZIARIOEOLIE.IT
21 MARZO 2024
Da Torino in linea Bartolino Ferlazzo "La Chiesa cosa fare per cambiarla (la credibilità persa)..."