di Bartolino Ferlazzo
LA CHIESA COSA FARE PER CAMBIARLA (la credibilità persa)
A seguito della visita pastorale, dell'arcivescovo di Messina, Accolla, la Dottoressa Di Marca, si è posta ed ha posto una specifica domanda, in sintesi, , direi più che una domanda si tratta di un quesito.- Nell'incontro si è discusso sempre delle stesse cose, cose mai risolte da tempo immemorabile, disagio giovanile, politiche di sostegno alla famiglia, accompagnare i giovani in un percorso di crescita umana e sociale; ci si deve rendere conto che, queste frasi le abbiamo sentite nello scorso millennio, ma regolarmente ci vengono riproposte, ma con attori diversi.-
Quale credibilità può ritrovare, chi continua a ridire sempre le stesse cose senza nessuna proposta, senza nessuna iniziativa, la verginità la chiesa l'ha persa, non per il disagio giovanile o per l'allontanamento dalla stessa, specialmente i giovani, l'ha persa quando scandali di ogni tipo l'hanno travolta, senza che nessun provvedimento fosse stato posto in essere; l'imperativo non è salvare le anime con finalità spirituali e insegnare la realtà !!! (ovvero l'insieme dei componenti della rivelazione, verità che si presume indiscussa !!! che va accettata senza dubbi o incertezze); come puoi insegnare, la realtà, se già metti in atto paletti assoluti, indiscutibili, senza cercare il rispetto delle idee altrui, l'assolutismo dell'infallibilità.-
"Dum Romae consulitir, Saguntum expugnatur " ovvero La chiesa eoliana, la possiamo definire bianca, cattolica certamente, ma che esprime sempre in modo più evidente valori opposti (individualismo, protagonismo, chiusura all'altro). Le Eolie, sicuramente come terra privilegiata, anche per le tradizioni cattoliche secolari, che prima sembravano intoccabili, per via di una e per una storia eterna, ma ci rendiamo conto che questa fede è diventata a poco a poco, quasi un obbligo formale. La chiesa è responsabile ?
Si, ad un certo punto qualcosa si è rotto, è franato i sentimenti sono spariti, i preti in genere non hanno mai voluto aprire gli occhi, neppure ora, rimanendo ancorati a certe presunzioni di intoccabilità, di ritenersi depositari di ogni verità, di dare consigli come vivere una famiglia o come educare i figli, e ci chiediamo dall'alto di quale esperienza, e di un tradizionalismo ormai del tutto superati e vetusti, per dare valore a questa loro prerogativa, si attaccano al dogma della fede "devi comportarti così, devi fare così, lo dice Dio, ma quando il mondo moralistico è crollato e lo sbandamento è stato generale, sono venuti a mancare i valori umani; la religione e il cristianesimo sono due cose diverse, le differenze tra le due sono notevoli, la religione riduce a carattere di legge se stessa, il cristianesimo è umanismo integrale, non vi è nessuna necessità di ricorrere ad un codice, per dire che l'uomo deve comportarsi bene per essere umano, e che la smettano di darsi quelle arie di chissà quale beato, possano rappresentare, quando salgono sugli altari guardandosi se il camice è perfetto e la linea è abbastanza snella.-
A questi presunti ci permettiamo di dare cinque consigli per cercare di recuperare una credibilità ed una verginità ormai strausate e perse:
1) non sei più un prete di una volta" una nostalgia che rischia di imprigionare e farti restare "fissati" su una fotografia, un modello, uno schema del passato che oggi non esiste più;
2) non avere paura di cambiare, se tutto intorno è cambiato, certamente non puoi fermare il tempo e, sei così sicuro che prima stavi meglio ?;
3) accettare di non essere un super, questo cambiamento richiede maggiore elasticità e probabilmente una nuova organizzazione ecclesiale;
4) non sentirti il salvatore del mondo, se ti rendi conto che non sei Dio, allora le cosce potranno iniziare a cambiare;
5) avere cura di te stesso, non cadere nel tranello, spesso alla spiritualità cristiana hanno abbinato, i refrattari al cambiamento, un senso di sacrificio e di rinuncia che non ti appartiene.-
La chiesa deve aprirsi alle problematiche che toccano sul vivo la realtà esistenziale, deve uscire dal cerchio della religione, deve stimolare al bene comune, ed è chiaro non deve essere lei a gestire il bene comune, ma far si che gli enti pubblici lo facciano nel migliore dei modi, alla chiesa eoliana deve stare a cuore l'ambiente, parlarne, discuterne, non può ignorare i problemi del lavoro e, sempre in vista di una società che metta al centro l'essere umano, la persona, i suoi diritti, i suoi doveri e le proprie responsabilità, deve stare da parte degli ultimi, fino ad ora mai accaduto, non può non scegliere, nel caso in cui partiti, forze politiche e movimenti sembrano promuovere le tradizioni religiose, ma in che in realtà fanno il doppio gioco, tenersi buoni i cattolici per portare avanti discorsi che della località hanno solo una parvenza, per quel tanto che serve a proteggere interessi individuali.-
E' questo che deve fare la chiesa di Lipari, sono stato dentro una confraternita per oltre quarant'anni, ed ho toccato con mano quanto squallore, tristezza e miseria sia presente negli animi di chi ogni giorno si elogia, in quell'essere che non è e che non potrà mai essere.-
NOTIZIARIOEOLIE.IT
19 FEBBARIO 2024
L’appuntamento con Bartolino Ferlazzo e Gennaro Leone. Il giornalismo eoliano