di Stefano La Greca
Egregio Direttore, mi rivolgo al Notiziario delle Eolie, per manifestare la mia rabbia per una incresciosa situazione.
Il tutto riguarda la riqualificazione di un immobile in zona "Res", nel Comune di Lipari ed esattamente a Canneto, dove non è possibile effettuare alcuna demolizione e ricostruzione, ma solo possibile effettuare l'ampliamento del wc., ove non esistente. Lo dice chiaramente lo strumento urbanistico e non io. Stranamente, la Soprintendenza ha concesso la facoltà di ampliare il primo piano (Sic.!). Foto alle mani ho dimostrato che l'immobile, al piano terra, è stato interamente demolito ed ampliato.
La struttura in cemento armato letteralmente calata all'interno del vecchio immobile, sborda da entrambe le due parete laterali, evidenziando così una falsa rappresentazione grafica. Vuol dire che il contenuto é più grande del contenitore. Dopo i necessari e numerosi esposti (tre alla Procura della Repubblica, due ricorsi al Tar e cinque cause civili), si sono mossi finalmente il Genio Civile e l'Usl. Per ottenere il parere sanitario, si era dichiarato falsamente l'esistenza di un pozzo nero. Ma conoscendo la realtà dei luoghi, il pozzo nero a perdere non è mai esistito!
Esiste anche un'indagine da parte dell'Usl che ha inviato una relazione al Comune di Lipari. Così si é aperta la caccia al pozzo che c'é solo nella fantasia! Tutti alla ricerca del pozzo nero che non c'è. Allora hanno lavorato nelle ore più strane e impensabili (di notte al lume di candela e alle 14 col caldo). Tutto con coperture mimetizzate per non essere scoperti. E' normale tutto questo? Fra il cercare il pozzo nero che non c'é era nata l'idea, di grande furbata, di scavare un pozzo nero nuovo, nuovo e fresco fresco. Mi dicono che è un processo alle intenzioni.
Qui, il Comune di Lipari dovrebbe dire cosa ha fatto, e come intende procedere per scovare le falsità. I responsabili del Comune dovrebbe chiarire con procedura d'urgenza questa "Real-sceneggiata", vista la mia dichiarazione di notorietà agli atti. Anche perché questa opera legalmente irrealizzabile non deve continuare. Non si tratta della luna nel pozzo, di un pozzo pazzo e perdente per chi vuol trasformare la fantasia in realtà.
Grazie a tutte le autorità e buona giornata.
L'INTERVENTO
di Angelo Pajno*
Egregio, vista la mole di iniziative giudiziarie, e non, da Lei ( e non solo, devo dire) avviate, senza cogliere risultato alcuno, così come probabilmente sarà per il Genio Civile e l'USL ( mi duole rappresentarLe infatti come sia praticamente impossibile che una abitazione preesistente - come Lei stesso riconosce - non disponesse di una fossa settica), non Le è sorto il sospetto che le Sue iniziative siano prive di fondamento?
Mi permetta un aforisma: " il gobbo guarda sempre la gobba degli altri non accorgendosi della propria".
Cordialmente
*Avvocato
ALIBRANDO AUTONOLEGGIO – MILAZZO