di Bartola Monteleone*
La mia è la storia, come quella di tanti eoliani, di una donna che a causa di una malattia è costretta ad attraversare il mare per sottoporsi a cure chemioterapiche e riabilitative non somministrate nel nosocomio eoliano.
Il mio è un viaggio della speranza. La speranza di poter superare la malattia e di essere forte per me e per la mia famiglia. Ma il viaggio, soprattutto quello di ritorno da Milazzo a Lipari, è veramente un calvario a causa del deperimento fisico che soltanto chi si sottopone ad intense sedute di chemioterapia ben conosce.
Nella giornata di ieri sono arrivata a Milazzo alle ore14.50 ed ho chiesto di poter imbarcare sull'aliscafo in partenza alle ore 15. L'imbarco mi è stato negato poiché il mezzo veloce era già completo. A nulla è valsa l'esibizione a chi di competenza del certifcato medico attestante la terapia a cui ero stata sottoposta poche ore prima, né l'evidente stato di debilitazione in cui mi trovavo.
Nonostante le preghiere non sono riuscita a salire sull'aliscafo ed ho dovuto attendere la corsa successiva con la paura di svenire da un momento all'altro.
Chiedo a chi di competenza di risolvere questa annosa problematica perché è giusto e dignitoso garantire a persone che si trovano in tale stato di poter far ritorno a casa. Bisogna lasciare alcuni posti riservati sugli aliscafi per le persone malate e, pertanto, chiedo all'amministrazione comunale e alla compagnia di navigazione di attivarsi immediatamente per la risoluzione del problema.
Tengo a preciare che non voglio fare alcuna polemica ma voglio che chi di competenza si interessi per garantire i diritti delle persone malate che già devono lottare con la vita e con le conseguenze negative, in termini di sacrificio familiare ed economico, del male.
Il mio appello è un grido di aiuto per la dignità e tutela di tutti i pendolari della salute, con la speranza utopistica di vedere sempre meno persone malate ovvero di poter somministrare le dovute cure direttamente a Lipari.
Grazie per l'attenzione
*In Pittari
IL PUNTO E VIRGOLA. APPELLO AGLI ARMATORI ED ALLE 4 AMMINISTRAZIONI COMUNALI EOLIANE
In questo momento particolare per gli armatori che hanno gli appalti per collegare le isole Eolie, abbiamo l'obbligo umano e giornalistico di lanciare un appello. Lo stesso appello lo lanciamo urgentemente alle 4 amministrazioni dei comuni eoliani. Il calvario che subisce la signora Bartola Monteleone in Pittari dovrebbe far parte di un interesse di comunità non solo per lei ma per quanti come lei sono costretti ad fare i pendolari della salute. Anche perché l'ospedale di Lipari continua ad indietreggiare. La soluzione potrebbe essere di semplice risolvenza. Basterebbe dotare i richiedenti, dietro presentazione di cartella clinica, un tesserino di precedenza all'imbarco ma che servirebbe anche per non fare la coda per l'acquisto del biglietto.
LE REAZIONI NEL WEB
Rosalba Basile: Senza parole! Per esperienza diretta.
Guy Giuffre: Forza signora Monteleone e grazie per la testimonianza...!!! ...Certe storie lasciano a bocca aperta e danno la misura di invivibilitá e lassismo in cui sguazza Lipari ormai da decenni...!!!...Suggerirei ai sostenitori del regime varato dal governo in corso ergo a pioggia fino all'ultimo comune d'Italia specie se isola o arcipelago di assegnare o riservare alcuni mezzi della Guardia Costiera o Marina Militare (che normalmente solcano l'intero Mar di Sicilia o stazionano lungo le acque internazionali al confine con quelle libiche onde recuperare profughi e cadaveri con il risultato esplicito di creare ed alimentare migrazione clandestina mala integrazione e flussi paralleli di terroristi) per le situazioni estreme quasi all'ordine del giorno sofferte dai cittadini ovvero residenti in primis e turisti qui alle Eolie e in altri comprensori insulari...!!!...potrei continuare a scrivere per chilometri ma mancherei di rispetto all'appello vero e disperato della signora Bartola nostra concittadina...!!!...Un abbraccio!!!
Bruna Lomonaco: Tutti hanno la propria parte di responsabilità in questa squallida vicenda, passiamoci una mano sulla coscienza. Al netto della cieca intransigenza della compagnia e dell'equipaggio, chi da semplice compaesano ha sentito la spinta della solidarietà lasciandole il posto per prendere la corsa successiva? Quanto costa un po' di compassione? Mi pongo solo delle domande, non ho la pretesa di voler insegnare come viver a nessuno, sono solo molto amareggiata... Restiamo umani. Grazie.
I COMMENTI
di Felice D'Ambra
Gentilissimo Direttore, quello che avviene a Lipari, mi lascia sgomento e con l'amarezza nel cuore. Leggere queste assurde notizie dovrebbe far riflettere soprattutto i nuovi pretendenti al ruolo di primo cittadino. Nel mondo di oggi, dove il nostro paese salva giornalmente migliaia di profughi e non solo, qualcuno avrebbe dovuto riflettere quando si firmano contratti con Enti, privati siano essi armatori o altro. Essendo le Isole dell'Arcipelago Eoliano dipendenti a tutti gli effetti, dai mezzi navali, che sono, l'unica ancora di salvezza per rientrare a casa, il mezzo di trasporto sia esso aliscafo o nave traghetto, deve restare a disposizione e i comandanti di detti mezzi, hanno il dovere sino all'ultimo momento di dare la precedenza assoluta ai cittadini residenti nelle Isole e soprattutto agli ammalati e diversamente abili. In qualsiasi parte del mondo queste persone hanno la precedenza e dovrebbero averla anche alle Isole Eolie. Le biglietterie dovrebbero e devono, lasciare sino all'ultimo minuto, posti disponibili per i residenti e aventi urgente necessità di rientro. Non fanno una cortesia, è un loro dovere di servizio al cittadino isolano. Ma, questo dipende anche da chi amministra le regole, sia regionale, provinciale o locale. Nei contratti di gestione che vengano stipulano on gli armatori e non solo, dovrebbe essere al primo paragrafo di accettazione.
di Francesco Coscione
Gentile Direttore, leggo sulla stampa locale della Signora Bartola e di ciò che ha dovuto "subire" per tornare a casa dopo la chemioterapia. La dignità e la delicatezza con cui scrive sono pari solo alla grandezza del suo disagio e di ciò che con coraggio sta vivendo. Sembra quasi che si scusi, volendo precisare di non voler fare polemiche. Quella frase "non ostante le preghiere" fa sentire tutti noi molto piccoli di fronte a lei. Mi sono trovato anche io nella stessa situazione con mia moglie più di una volta. A dover subire un "perchè non ha fatto il biglietto prima?", a dover chiedere l'elemosina di un posto su un aliscafo per farla tornare a casa, almeno lei. Abbiamo conosciuto anche la meravigliosa comprensione e disponibilità di un Comandante e del suo Equipaggio che ci hanno "accolto" sul loro mezzo con una gentilezza e una comprensione che non dimenticheremo mai! Ci sono cose nella vita che si comprendono solo quando si vivono in prima persona. La malattia, la terapia, le odissee interminabili, i disagi, l'umiliazione non si possono ne capire ne descrivere. Vorrei che i quattro candidati a Sindaco di questo comune, di cui uno attualmente in carica, rispondessero alla Signora Bartola avendo la dignità, per favore, di non fare ne promesse ne, tanto meno, scaricando colpe su chi è passato prima di loro. Gli ammalati non hanno bisogno di parole vuote, promesse e scaricabarile ma di comprensione e fatti. Pensate che chi si alza alle sei la mattina con la nausea, prende un aliscafo magari con mare forte, sta ore attaccato ad una flebo magari vomitando, torna a Milazzo in autobus, perchè forse non ha la possibilità economica di potersi permettere un' auto a noleggio, va a fare un biglietto che gli viene rifiutato magari dicendogli che doveva pensarci prima, aspetta ore su una sedia, quando c'è, e poi arriva finalmente a casa, e questo ogni sette, quindici o ventuno giorni, d' inverno e d'estate, con la paura di morire che ti sta attaccata alla schiena, possa aver voglia di sentire parole, promesse e polemiche? Suppongo che a nessuno di loro interessi chi sarà il prossimo Sindaco di Lipari, ma certamente interessa avere la giusta dignità e la possibilità, perchè no a chi ha difficoltà, ad avere un contributo economico per essere aiutato nelle spese. Nel Padre Nostro chiediamo a Dio il "pane quotidiano" non le grandissime opere. Questo paese bellissimo vuole ciò che serve ogni giorno. Solleviamo la testa, solleviamoci alla dignità di "Persone". I valori cristiani sono universalmente condivisi da credenti e non, spero che chi guiderà questo Comune ne faccia largo uso e propria guida. Facciamo invece di mormorare nei bar, facciamo invece di promettere, facciamo invece di dire che l'altro non fa o non ha fatto. Usciamo da sotto i sombreri delle nostre interminabili sieste aspettando che un altro faccia qualcosa. Tiriamo fuori la testa dalla sabbia e mettiamola a disposizione. Smettiamo di pensare solo al nostro orticello: quando tutto il resto sarà deserto che ce ne faremo? Queste persone sono le stesse che dicono che, per protesta, non andranno a votare. «Svègliati, o tu che dormi, déstati dai morti e Cristo ti illuminerà». Ef 5,13
di Aldo Natoli
Leggo quanto capitato alla Sig.ra Bartola Monteleone in Pittari e, come cittadino eoliano, provo un'immensa vergogna! Senza dubbio l'istituzione di una tessera per " i pendolari della salute" è una soluzione al problema e , sono certo che l'Amministrazione Comunale si farà carico di ottenerla dalle Società di Navigazione, ma questo non può farci sottacere sulle responsabilità dell'agenzia di Milazzo e sul comandante dell'aliscafo , semprechè l'agenzia abbia sentito il dovere di informarlo sulla necessità prospettata. Non credo che una persona in più e qualche pacco in meno pregiudicassero la traversata dell'aliscafo! Responsabilità che la Società avrebbe il dovere di sanzionare.
NOTA DELLA TARNAV
di Anselmo Taranto*
Comunichiamo ai cittadini residenti alle Eolie che sui nostri mezzi pratichiamo tariffa residente a tutti aventi diritto e riserviamo anche posti per le persone con mobilità ridotta.
*Amministratore
L'INTERROGAZIONE DI SALVATORE AGRIP
di Salvatore Agrip*
Al Signor Sindaco del Comune di Lipari, Spett.le Soc. di Navigazione Liberty lines, Al Direttore generale ASL 5 di Messina.
Sulla nota della Signora Bartola Monteleone, apparsa sui giornali on-line, mi corre l'obbligo di intervenire, per la sua richiesta di aiuto, ad avere una priorità d'imbarco sui mezzi marittimi di linea, dovuta alla estrema condizione di salute, per la quale è obbligata ad andare in strutture sanitarie per eseguire terapie dolorose e particolarmente debilitativi e deve patire oltremodo le normali regole e prassi imposte dalla Società che effettua il servizio di collegamento con le nostre isole. Non è possibile accettare simili trattamenti, per chi vive in queste isole e deve affrontare il calvario di una malattia, non è possibile credere che fino adesso non ci sia stato nessuno con il dovere delle responsabilità che abbia risolto, problematiche odiose come queste, che tanto incidono sulle persone deboli, sulle proprie famiglie e che amareggiano l'intera comunità. In questi ultimi anni molto si è discusso nel merito delle problematiche della "Sanità Eoliana", penso che queste vicende non siano secondarie a tutte le altre, e sono convinto che debbano avere la priorità nella loro risoluzione, anche perché a mio avviso non c'è da discutere e perdere tempo sul "dove si prendono o si trovano i soldi". Io per primo non sarò disposto a sentire di questi discorsi (Maledetti soldi!!), perché davanti a simili sofferenze conta solo il buonsenso e sono sicuro che ci sarà. Pertanto chiedo, alle S.V. ognuno per le proprie competenze: -Che si dia priorità assoluta alle stazioni d'imbarco sui mezzi di linea a Tutti i portatori con gravi handicap e problematiche serie di salute; -Che siano previsti a bordo sufficienti posti riservati a chi risiede nelle isole e deve viaggiare per curarsi obbligatoriamente in terra ferma; -Che ci sia magari la possibilità di poter prenotare e assicurare in modo prioritario ai residenti nelle isole il viaggio in base alle proprie esigenze e bisogni di salute; - Che ci attivi immediatamente, affinchè si risolvano tutti i disagi della Signora Monteleone e di Tutti coloro che hanno la necessità e sono obbligati a viaggiare con gravi problematiche di salute.
*Consigliere Comunale “Nel Segno dell’Unesco”
NOTA DELLA LIBERTY LINES
di Giuseppe Natoli*
Gentile Direttore, negli ultimi giorni si sono susseguiti post e lamentele ad indirizzo dei trasporti marittimi per via del lungo ponte (1-4 Giugno) che ha visto il pienone nelle nostre isole. Ho ricevuto tantissime telefonate da Stromboli, Filicudi, Alicudi dalle mamme degli studenti che frequentano le scuole di Milazzo. Voglio fare una premessa: da sempre Liberty Lines è attenta alle esigenze degli abitanti delle isole minori, soprattutto laddove gli stessi viaggiano per motivi di salute nella speranza di guarire. Detto ciò, nelle giornate del 1-2 Giugno ho personalmente diretto le attività di imbarco da Milazzo per le isole tra non pochi problemi. Problemi che non sono di certo da addebitare alla Liberty Lines. Alla partenza delle ore 15 (ma anche in altre partenze della giornata) ho personalmente assistito dal momento dell'arrivo al terminal sino all'imbarco sull'aliscafo persone sottoposte a chemioterapia. Abbiamo verificato la disponibilità e grazie anche alla sensibilità dei passeggeri, dei comandi di bordo e degli addetti alla biglietteria del terminal di Milazzo, abbiamo fatto si che queste persone stremate dalla terapia e dal caldo potessero raggiungere casa. Non ultimo stamani si è verificata la stessa cosa da Lipari e abbiamo fatto salire sul mezzo una persona che doveva recarsi a Catania per chemioterapia. Questa mia, oltre a puntualizzare gli avvenimenti, vuole ancora una volta ribadire che siamo stati, siamo e saremo sempre al servizio della cittadinanza! Ci stiamo attivando per far si che alcuni posti per questi casi vengano messi in stand-by fino a 15 minuti prima dalla partenza. Ci piacerebbe altresì che i cittadini capissero (visto l'approssimarsi della stagione estiva), che è necessario munirsi, laddove è possibile, del biglietto in anticipo, ricordandovi che non ci sono costi aggiuntivi per il passeggero Residente, che è possibile acquistare online, tramite call center e tramite i numeri delle nostre agenzie mandatarie. Rimanendo sempre a disposizione Cordiali Saluti.
*Ufficio Commerciale
L'INTERVENTO
di Aldo Natoli
Prendo atto dall'ufficio commerciale della Liberty Lines che la Società è al servizio dei cittadini ed attenta alle loro esigenze. Sicuramente in questo periodo gli aliscafi viaggiano completi e quindi è opportuno prenotarsi il viaggio di andata e ritorno, anche se , il sottoscritto, essendo arrivato a Milazzo con il Giuntabus con appena 10 minuti di ritardo ha dovuto pagare un nuovo biglietto. Purtroppo, la partenza dei "pendolari della salute" non sempre consente di prevedere il ritorno da Milazzo. E' dunque evidente che per questi cittadini , tessere o no, prenotazioni e non, bisogna agire con "buon senso". Proprio perchè la Società è al servizio della cittadinanza mi sarei aspettato dei provvedimenti, tenuto conto che è stato assicurato il ritorno a Lipari ad altri ammalati, così come riferitomi, e non alla sig.ra Monteleone.
Lipari Service di Salvatore Natoli
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