di Francesco Finocchiaro
Il Movimento 5 Stelle sta chiedendo in tutta Italia di dare priorità ai disoccupati per le operazioni di scrutinio. Un gesto di buon senso in un momento di grave crisi. Il Meetup di Lipari ha inoltrato in data 17-04-2014 analoga richiesta al Comune di Lipari, con la nostra proposta ci assicuriamo che la seppur esigua somma di denaro in questione vada alle persone che ne hanno maggior necessità, peraltro espletando un servizio per lo Stato, e allo stesso tempo sottraiamo tali nomine da possibili logiche clientelari o da un eventuale uso politico delle stesse. In tale direzione è stato presentato all'ARS dall'On. Valentina Palmieri, prima firmataria, un DDL con il quale si intende estendere tale ordine di preferenza a tutti i comuni della Sicilia. Ci auguriamo che tale condivisibile proposta possa essere accolta dalla nostra Amministrazione.
-----Riparto dalla fine del mio precedente articolo: abbiamo un parcheggio vuoto dove poter mettere le auto ed un Centro storico dove non le vogliamo, come possiamo unire le due cose?
Sono andato dunque a vedere come si sono mossi negli altri comuni, andandomi a studiare i Piani di Mobilità di alcune città, grandi e piccole, e mi sono reso conto che in generale si cerca sempre di realizzare uno o più snodi dove si incontrano le varie tipologie di trasporto ( ferrovia, autobus, taxi, etc.. ), che fungono da Hub di smistamento, in prossimità dei quali è ovviamente necessaria la presenza di un parcheggio. Le attuali linee guida cercano di allontanare le auto dai centri storici, che spesso in Italia hanno strade non adatte al traffico veicolare, e si cerca di incentivare la mobilità pedonale, ciclabile e l'uso dei mezzi pubblici. Questi snodi centrali svolgono la funzione di convogliare su di sé le auto e le varie linee per garantire dei mezzi di trasporto pubblico alternativo all'auto per recarsi nel centro.
Ora, non sarebbe sensato a tal proposito ipotizzare questo Hub centrale nell' area di parcheggio di recente realizzata di fronte al megaparcheggio? Spostando Taxi, Autobus, bus navetta e macchinine elettriche in un unico posto, avremmo uno snodo centrale vicino al porto, ma non dentro al porto, ottenendo il risultato di decongestionare l'area di fronte al distributore dell'Esso, che attualmente, seppur in modo caotico, svolge la funzione di capolinea delle linee autobus. Vicino al centro storico ma fuori dal centro storico. Da lì si possono diramare le varie linee che attraversano la ZTL e che portano al Corso, al Porto, a Marina Corta, Marina Lunga, etc, servizio che può essere integrato dalle macchinine elettriche, in modalità poi da regolamentare. Cosi su due piedi mi sembra infatti più utile collocare le aree di sosta di tali macchinine "al di fuori" dell'isola pedonale, in un luogo dove si possa lasciare comodamente l'auto, ed essere usate per raggiungere il centro o per svolgere servizi particolari a favore dei portatori di handicap o persone molto anziane.
Chiaro che un simile approccio va seguito da professionisti nel settore urbanistico e non certo da me, ma è anche vero che non si può prescindere dai desideri e dalle esigenze dei cittadini, dunque perché, almeno in linea di pensiero, non immaginare qualcosa di simile?
In quest'ottica andrebbe poi aggiunta una regolamentazione diversa dei parcheggi liberi, quelli a bordo strada, seguendo sempre la filosofia di cercare di disincentivare l'uso dell'auto e di allontanare le stesse dal centro, dove si crea maggiore disagio. Si può quindi ipotizzare in tutto il centro storico e intorno, zone a tariffazione e zone concesse solo ai residenti, vietando comunque il parcheggio ai non residenti, come avviene, senza andare lontano, a Milazzo o a Taormina.
Sono convinto che di fronte ad un piano di questo tipo e tante altre cose che possono venire in mente per coinvolgere la struttura nel trasporto urbano, l'eventuale impresa che dovesse gestirla a questo punto potrebbe anche essere disposta ad accettare un canone un pò più alto.
A prescindere comunque dalla scelta finale che poi si sceglierà di adottare, comunque, è stato bello notare che la realizzazione di un Piano di Viabilità comporta un processo creativo che dura anni, che in genere coinvolge le scuole, si raccolgono interviste dalle famiglie, si opera una raccolta dati sui flussi dei trasporti, si registrano le osservazioni e proposte dei cittadini, e dunque si crea un bell'esempio di amministrazione "partecipata" che giova tanto al paese quanto agli amministratori. Oltretutto la cosa mi ha fatto riflettere su quanto il modo in cui ci spostiamo nel nostro paese può influenzare la nostra salute, le nostre relazioni sociali, il nostro umore, il nostro rapporto con il territorio, e senza dubbio nella nostra isola l'eccessivo traffico di auto, camion, autobus troppo grandi è ormai mal tollerato da residenti e turisti. Anche ammesso di non avere i mezzi per realizzare un Piano Urbano del Traffico vero e proprio, non credo sarebbe sbagliato cominciare a ragionare su una progettazione del genere.
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Leggere le considerazioni di Federico Megna sul possibile potenziamento del megaparcheggio ha stimolato in me la curiosità di approfondire come questa struttura potrebbe essere integrata e resa funzionale in un progetto integrato di "mobilità" gentile per Lipari. Allo stato attuale la struttura è ferma, andando a parlare con i gestori si può apprendere che negli ultimi 5 anni abbiamo in media una quarantina di auto giornaliere, con picchi che non superano mai le 100 unità neanche ad agosto, a fronte di oltre 400 posti auto disponibili. Una struttura totalmente sotto utilizzata, dunque, a tal punto che il bando per l'affidamento è andato deserto, ci spiegano, poiché l'importo richiesto dall'ente è spropositato rispetto agli attuali introiti. A mio parere il megaparcheggio è in questa situazione per il semplice fatto che è totalmente scollegato dal resto, manca appunto un progetto integrato che possa inserirlo in un contesto pianificato di trasporto urbano.
Paradossalmente forse la situazione del megaparcheggio e le criticità della ZTL nel centro storico di Lipari sono due tematiche legate a doppio filo. E' senz'altro vero che tutti secondo me gradirebbero un centro storico più vivibile e di certo pedonale il più possibile, ma è anche vero che proprio nel centro storico insistono la Posta, le Farmacie, il giornalaio, insomma il centro storico è anche centro commerciale, e si ha la necessità per diverse ragioni di doverlo raggiungere. Non è possibile dunque pensare alla ZTL come qualcosa di passivo che si risolva chiudendo delle strade, ma dovremmo studiare una ZTL "attiva", dotata di un progetto che la renda funzionale alle esigenze di cittadini e turisti. Abbiamo un parcheggio vuoto dove poter mettere le auto ed un Centro storico dove non le vogliamo, come possiamo unire le due cose? Proviamo ad immaginare....
---Cos'è il PUT? Si tratta del Piano Urbano del Traffico ed è il primo livello di progettazione nel quale viene articolato il processo di pianificazione della viabilità urbana, che oggi sarebbe più corretto chiamare mobilità. Si articola in tre stadi, dei quali il primo è il Piano Generale del Traffico Urbano ( PGTU).
Esso è obbligatorio per i comuni con più di 30.000 abitanti, ma in generale prevede e fissa determinati obiettivi che sarebbero estremamente positivi ovviamente anche per il nostro Comune.
Innanzitutto prevede interventi di facile realizzazione nel breve periodo e senza alcuna modifica dell'attuale dotazione ( parcheggi, aree di verde etc... ), dunque si configura come un ottimizzazione delle risorse esistenti. Oltretutto per la sua stesura è prevista una procedura "partecipata" di raccolta e analisi delle istanze e proposte della cittadinanza. In genere si usano delle famiglie campione per rilevare i dati o si effettuano sondaggi per raccogliere pareri. Le prime stesure del Piano vengono rese disponibili ed in genere vi è un lasso di tempo in cui ognuno può far pervenire le proprie osservazioni all'amministrazione. Risulta evidente come in tal modo si coinvolge la gente nella progettazione del proprio paese, incanalando positivamente le istanze che viceversa spesso si trasformano in lamentele.
L'adozione del PGTU da parte del Consiglio Comunale è un riferimento forte per la gestione del traffico urbano: la sottrae all'improvvisazione di assessori e tecnici ed alle pressioni di potentati e comitati; ciò è tanto più importante quanto più provvedimenti, anche di modesto impegno, possono avere nel tempo effetti rilevanti sulla vita della città. L'organizzazione della mobilità e del traffico cessa di essere materia da chiosco degli sportivi per essere quello che è: una espressione significativa della convivenza civile e del "patto di cittadinanza".
La realizzazione del Piano punta soprattutto a migliorare la circolazione e a diminuire le emissioni inquinanti, e dunque a scoraggiare l'uso dell'automobile, e parallelamente a migliorare il trasporto pubblico e a incentivare il traffico pedonale e ciclabile.
Affrontare il problema del traffico significa dunque in primo luogo capire quali risorse urbane sono divenute insufficienti e dove, per chi ed in che misura lo sono divenute, quali sono le criticità da affrontare, e farlo in modo "attivo", che non si riduce a chiudere una strada o regolare i parcheggi, ma bensì necessita di un'analisi e progettazione approfondita.
I processi che governano l'evoluzione della mobilità, e che hanno portato alla situazione attuale, non sono infatti irreversibili, e politiche capaci di fornire segnali diversi, fondate appunto sulla riqualificazione degli spazi urbani, sulla difesa della pedonalità, sullo sviluppo della ciclabilità, sul rafforzamento del trasporto pubblico, possono invertirne la direzione, ovviamente con efficacia via via maggiore dal breve verso il lungo periodo e purché si mantengano rigorose e coerenti al loro interno.
Questa sarebbe la via ottimale di procedere, al contempo mi chiedo se lo strumento delle commissioni consiliari, in questo caso della commissione urbanistica, che dovrebbe comunque svolgere la funzione di approfondimento e monitoraggio di queste tematiche, viene utilizzato per intraprendere una progettazione di medio e lungo periodo per la mobilità del nostro paese. Vi sarebbero tante riflessioni da fare in merito da sottoporre alla cittadinanza....