fdambradi Felice D'Ambra

Panarea, l'auto elettrica del dializzato & il camion della munnizza sulla banchina. Due pesi e due misure...

La più piccola Isola di Panarea è considerata l'Isola dei V.I.P., la Perla del Tirreno, la piccola Costa Smeralda Eoliana. In questo paradiso da sogno, da qualche tempo continua un fastidioso e sconveniente evento, che potrebbe procurare un grave danno all'immagine dell'Isola. La località di un'importante meta turistica, è il salotto d'Elite per eccellenza; circondato da bellissime piante di Bougainville e variopinti fiori e macchia mediterranea, dove in un labirinto di viuzze, sfrecciano piccole auto elettriche; che rompono la monotonia dell'assoluto silenzio dove, meravigliose ville case signorili, alberghi, ristoranti di prestigio, dove tutto è dipinto di candito bianco e di un vivo turchese, che rispecchia il bellissimo mondo dello stile Eoliano/mediterraneo.

L'accorato appello del Sig. Felicino Di Lorenzo di Panarea, dializzato che disperato per la sua condizione, a suo tempo, ha raccontato urlando al telefono, minacciando di uccidersi, (sentito anche da me), al bar "Il Gabbiano" di Marina Corta, che doveva "elemosinare" mese per mese la richiesta di tenere sulla banchina di Panarea la sua auto elettrica, e che di conseguenza fisicamente distrutto, allo sbarco dall'aliscafo, doveva rientrare a piedi a casa sua. Alla sua richiesta di parcheggiare, giusto il tempo della dialisi, la minuscola auto elettrica, la risposta è stata quella di dover attendere una autorizzazione definitiva, che poi - a seguito delle immancabili pressioni anche di questo giornale - è arrivata!

Mentre mi risulta che su quella banchina (da me fotografata in allegato), un grosso "Mostro metallico" della nettezza urbana, da molto tempo, è parcheggiato in bella vista, anche con motore acceso per ore, illuminato la notte, degno di un Marketing pubblicitario internazionale. Anche la pioniera del turismo di Panarea, la nota e famosa imprenditrice turistica Sig.ra Pina Cincotta Mandarano, che ama svisceratamente la terra dove vive e lavora assieme al marito Giovanni Mandarano, ai figli: Antonio e consorte, sono titolari di varie strutture di pregio, mentre la figlia Giovanna Mandarano, la famosa stilista internazionale, nel lungomare possiede la boutique "A Biddikkia", piu' volte su questa "presenza ingombrante" ha tuonato.

La Sig.ra Pina dispiaciuta e imbestialita per la pessima visione che avranno i turisti davanti allo sbarco e non solo, non chiede la luna nel pozzo, per l'Isola che lei ama di più al mondo, ma che sia salvaguardata l'immagine della piccola località. La nuova Giunta comunale, dovrà, il più presto possibile, trovare una soluzione, per alleviare e salvare l'immagine della piccola magica Panarea, fiore all'occhiello del turismo elitario Eoliano. Una località da favola che silenziosamente negli anni si è fatta spazio fra le mete turistiche più gettonate che circumnavigano il Mediterraneo del terzo millennio e non solo.

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Taormina La Perla della Sicilia

Dopo il G7 Taormina torna a essere la più frequentata dell'estate 2017. Gli Esercizi Pubblici, i negozi d'antiquariato, le boutique dei famosi stilisti (presente nel Corso Umberto anche "A Biddikkia" della nota stilista Eoliana di Panarea, Giovanna Mandarano), sono tutti operativi e la movida notturna ha ripreso a rivivere la notte taorminese. La giunta comunale presieduta dal Sindaco Eligio Giardina, si appresta ad assegnare la Città onoraria all'ex premier Matteo Renzi, promotore assoluto dell'evento dell'anno, che ha mostrato al mondo le bellezze della Sicilia e soprattutto della Perla del Mediterraneo.

"Che la Festa inizi" fu il titolo del famoso murales fatto dipingere sulla facciata interna del famoso "Caffè Mocambo", affinché il popolo della Belle Epoque e dolce vita, rimanesse immortalato per sempre. Fu il fotografo barone prussiano Wilhelm von Gloeden, che immortalò, bellissime fanciulle e giovanotti, come mamma le aveva create. Fu anche il tedesco Otto Geleng, il pittore che con i suoi quadri con l'Etna fumante, innevata vista dal Teatro Greco, consacrò Taormina nel mondo. Furono anche Sigmund Freud, Albert Einstein, il premio Nobel Quasimodo, Chico Scimone e Dino Papale (autore del libro Taormina Segreta), i veri protagonisti del grande teatrino di Taormina.

Una umanità "viva" rimasta nella storia in quel murales, a ricordare per sempre al mondo, la Belle Epoque, dove playboy, artisti e "pazzi", "creava" ogni giorno la "dolce vita". Ma la festa stava per finire, ed anche la vita terrena di Robertino Fichera, il più grande "Play Boy della storia del "Caffè Mocambo". Avvenne nel 1968, durante il terremoto del Belice, che portò un'ondata di terribile paura, e tutti, frettolosamente, lasciarono rimpiangendo, l'affascinante "Paese dell'amore libero". La città del Teatro Antico, dei Conventi, del Santuario della Madonna della Rocca, del 4centesco Palazzo Corvaja, di quella piazza IX aprile dal panorama mozzafiato, assistette al silenzio assordante che piombava inesorabilmente, nelle antiche viuzze del suo medievale borgo, più conosciuto al mondo.

Fu così che si perse per sempre quello che era la Bell’Epoque e dolce vita, che pittori, scrittori, attori, attrici, principi e regnanti, come Il Re Inglese Edoardo VII, Il Kaiser Guglielmo di Germania, principesse, Zar e Zarine, e così con essi, anch’io, lasciai per sempre la città dei miei sogni, di giovane ragazzo Eoliano di Lipari. Per le ripercussioni che avrebbe potuto avere sul turismo, gli intelligenti e colti operatori turistici taorminesi, che nel cervello hanno scritto la parola “turismo”, non perdendosi d’animo, indirizzarono lo sguardo ai paesi freddi del Nord Europa. Essi conclusero relazioni commerciali con i maggiori Tour Operator, e crearono un turismo di massa, che dal freddo intenso Europeo, sbarcava migliaia di Vichinghi, nel mite clima invernale alla stazione ferroviaria di Taormina /Giardini. Fu così che Taormina disse addio a quel turismo elitario, che l’aveva resa ricca e famosa in tutto il mondo. Terminò così, per sempre, la stagione climatica di allora, e gli alberghi iniziarono a offrire un contratto annuale con i Tour Operator, iniziando, il turismo balneare. Il mare fu rappresentato dalla spiaggia di Mazzarò, una insenatura di straordinaria bellezza, delimitata dal Capo Sant’Andrea, dalla Grotta Azzurra, dall’Isola Bella e dal Capo Taormina, che con i suoi spettacolari faraglioni, illuminati dai caldi colori del sole, sia all’alba, sia al tramonto, abbagliando i visitatori internazionali.

La Regina, la Perla, la Capitale del turismo della Sicilia Orientale, ritornò con caparbietà a risplendere e a riprendersi il primo posto e ancora una volta, mostrò al mondo il suo fascino di “Gran Dame”, la “Sua” Cultura, l’Arte e la “Sua”raffinata eleganza, come disse l’ex Premier Matteo Renzi: avranno modo di ammirare, apprezzare le bellezze Italiane, della Sicilia e di Taormina. Di colei che fu tanto decantata dai più grandi Poeti, tra i primi: Johann Wolfgang Goethe, Alexandre Dumas, Roger Peyrefitte, Truman Capote, David Hebert Lawrence e Guy de Maupassant, che così descrisse la collinare cittadina affacciata sul mar Ionio: “Se qualcuno dovesse passare un solo giorno in Sicilia e chiedesse cosa bisogna vedere, risponderei senza esitare “Taormina”. E’ soltanto un paesaggio, ma un paesaggio in cui si trova tutto ciò che sembra creato sulla terra per sedurre gli occhi, la mente e la fantasia”.

---Taormina & G7.

La magnifica "Taormina", la Perla turistica della Sicilia, sempre affascinante, si presenta stavolta in chiave "G7", agli occhi dei più potenti del mondo, sicura di fare come sempre e con un favoloso "Cultural Back Ground" di oltre 150 anni di turismo elitario e non solo. Taormina è stata da sempre il luogo della "Belle Epoque" prima e della "Dolce Vita dopo, fino agli anni settanta. Taormina nel tempo, ha sempre mantenendo intatta una meravigliosa accoglienza turistica; capace di offrire eccellenti servizi di qualità. Voluta da Matteo Renzi, ex Premier di allora, che non aveva ancora perso il "referendum" del 4 dicembre scorso, si presentò in conferenza stampa all'Hotel Timeo, con il logo ufficiale del G7 2017 e i primi dettagli del Summit delle superpotenze internazionali. Rimasto in Agenda come allora stabilito, il Summit si tiene anche oggi 27 maggio, nella Capitale del turismo siciliano. All'incontro di allora assisterono: il Sindaco, la Giunta, il Consiglio comunale di Taormina e altre personalità alle quali il primo ministro, ha illustrato obiettivi e intendimenti del Governo italiano per il G7 in Sicilia. "Accoglieremo i nostri ospiti al Teatro Antico, ha esordito enfaticamente Matteo Renzi, sicuro di esserci. "C'è sempre un certo fascino nell'ammirare la bellezza della città che ospiterà il G7". Qui avremo una cornice da lasciare senza parole che porterà Taormina e la Sicilia nel mondo.

Alcune settimane fa, Matteo Renzi, s'è ripresa la rivincita vincendo alla grande, il referendum del PD. Renzi non aveva torto quando da premier per la Presidenza italiana del G77 sicuro di se, nominò Taormina quale migliore sede turistica della nostra Penisola. Non si era mai vista una Taormina in guerriglia, in assetto di guerra, assediata da migliaia di militari e non solo. Spariti già da qualche settimana i turisti, e chiusi buona parte di negozi, boutique, bar, ristoranti; mentre quelli aperti, stanno solo a guadare, poiché nessuno può attraversare quel salotto di lusso dell'affascinante chilometro di Corso Umberto che da Porta Messina va a Porta Catania. La Perla dello Ionio ha perso provvisoriamente l'aspetto della città turistica più famosa della Sicilia e non solo. Dal Belvedere di Taormina che spazia dall'Etna al Golfo di Giardini Naxos, in mare si vedono solo navi militari, mentre gli elicotteri sorvolano il Teatro Antico, il Santuario della Madonna della Rocca, Castelmola, fino alle Gole dell'Alcantara e dintorni. Il vecchio convento del 5centesco ex convento, "Hotel San Domenico Palace", ospita i più Grandi della terra e li stesso si terranno i lavori del G7, sembra sia tornato ai tempi della seconda grande guerra mondiale.

La prima volta che Johann 1787, quando per recarsi alla ricerca del Teatro Antico, attraversa un sentiero invaso da rovi e agavi. Fu tanta la commozione che lo pervase, quando seduto sugli scalini del Teatro e, innanzi a lui, la magica visione dell'incomparabile bellezza dell'Etna fumante e lo scenario degli agrumi e della verde macchia mediterranea che scende fino al mare turchese di Naxos; tanto affascinato, che così descrisse la scena nel suo libro "Viaggio in Italia" Italienische Reise, esattamente 230 anni fa:

"Chi si collochi nel punto più alto del Teatro Greco, non può fare a meno di confessare, che forse mai il pubblico di un teatro ha avuto a se uno spettacolo simile. A destra, sopra rupi elevate, sorgono dei fortilizi; laggiù, in basso, la città; benché tutte queste siano costruzioni moderne, ne sorgevano di simili anche nel tempo antico e allo stesso posto.
Lo sguardo abbraccia Inoltre tutta la lunga schiena montuosa dell'Etna, a sinistra la spiaggia sino a Catania, anzi, sino a Siracusa. L'enorme vulcano fumante conclude il quadro sterminato ma senza crudezze... Osservammo come da questo posto si sprofondava a poco a poco nelle tenebre, è stato spettacolo di una bellezza indicibile".
"L'Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. E' in Sicilia che si trova la chiave di tutto".
Wolfgang Goethe scoprì Taormina, era il sei maggio del 1787, quando per recarsi alla ricerca del Teatro Antico, attraversa un sentiero invaso da rovi e agavi. Fu tanta la commozione che lo pervase, quando seduto sugli scalini del Teatro e, innanzi a lui, la magica visione dell’incomparabile bellezza dell’Etna fumante e lo scenario degli agrumi e della verde macchia mediterranea che scende fino al mare turchese di Naxos; tanto affascinato, che così descrisse la scena nel suo libro “Viaggio in Italia” Italienische Reise, esattamente 230 anni fa:

 “Chi si collochi nel punto più alto del Teatro Greco, non può fare a meno di confessare, che forse mai il pubblico di un teatro ha avuto a se uno spettacolo simile. A destra, sopra rupi elevate, sorgono dei fortilizi; laggiù, in basso, la città; benché tutte queste siano costruzioni moderne, ne sorgevano di simili anche nel tempo antico e allo stesso posto.

Lo sguardo abbraccia Inoltre tutta la lunga schiena montuosa dell’Etna, a sinistra la spiaggia sino a Catania, anzi, sino a Siracusa. L’enorme vulcano fumante conclude il quadro sterminato ma senza crudezze… Osservammo come da questo posto si sprofondava a poco a poco nelle tenebre, è stato spettacolo di una bellezza indicibile”.

“L’Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. E’ in Sicilia che si trova la chiave di tutto”.

 

---Un Pensiero a Federico - L'Uomo di Marina Corta.ffinocchiarofederico
E' trascorso un anno da quel tragico giorno, quando sulla nave in partenza da Milazzo per Lipari, trovai la bara di Federico Finocchiaro. Non mi sembra vero, eppure, è la pura realtà di una morte avvenuta un anno fa, incredula, sventurata, assurda. Una realtà atroce che soltanto la morte col dolore più forte, ti può dare. Durante il mio lungo soggiorno autunno/inverno a Lipari, vivendo nel mio "pied a terre" a pochi passi da Marina Corta, sovente mi sono trovato solitario a passeggiare sulla banchina deserta e poco illuminata. La malinconica musica della risacca, lambiva quella che era una volta la spiaggia di Marina Corta, ridotta a un cumulo di macerie portate a riva dal mare. A pochi passi l'ombra del "Ristorante Al Pescatore" davanti a me, a ricordarmi il famoso Bar e tavola calda di una volta, conosciuto ovunque. Ricordo che Federico dopo lo smantellamento dell' approdo aliscafi di Marina Corta, avvenuto proprio in piena stagione turistica tanti anni fa. Fu l'inizio di un declino voluto, che sconvolse gli imprenditori turistici e che causò un gravissimo danno all'economia di Lipari. Negli anni, quella decisione affrettata, di interrompere gli imbarchi e sbarchi aliscafi furono l'inizio del declino di Marina Corta e della Piazza, dove la Statua di San Bartolo, nulla ha potuto su quella madornale decisione. Invece si sarebbe potuto attendere l'autunno inoltrato, o farlo nell'inverno precedente. E' una strana abitudine quella liparota, come è avvenuto con l'abbattimento del vecchio rifornitore di alcuni giorni fa che ha creato tanto rumore e non solo, quando si sarebbe potuto fare nei mesi invernali o nel prossimo autunno. Vai a capire i politici di turno, uomini senza la cognizione del tempo. Ancora oggi il declino di Marina Corta non fa sorridere e la più bella piazza sul mare che sarebbe dovuta diventare il "Salotto di Lipari" secondo il mio parere, aspetterà ancora la nascita di un Architetto che dovrebbe decidere la morte o la bellezza della piazza Ugo Sant'Onofrio.
Probabilmente farà la fine dello scempio autorizzato di quelle Pulera, buttate a casaccio a fare da brutta cornice a due passi dal mare, nel porto di Sotto Monastero. Fu da allora che Federico e famigliari, che a causa della chiusura dell'attracco a Marina Corta che determinò un calo enorme di lavoro e di conseguenza di mano d'opera; insieme ai familiari, decise con amarezza di abbandonare il Bar, che era stato la vita pulsante diurna e notturna e punto d'incontro fino alle ore piccole. Nacque così la decisione di trasformare il locale, in quello che oggi è il meraviglioso e importante "Ristorante Al pescatore". Il grande Federico non si perse mai d'animo e continuò la sua strada, quasi una battaglia con se stesso, in silenzio, come sempre. Il sogno di Federico è continuato anche con la creazione del "Suo" meraviglioso"Hotel Bougainville". Federico, non ha fatto in tempo a vedere la realizzazione della magnifica piscina che da alcune settimane, brilla al sole del suo albergo, ma, sono sicuro che egli la vedeva già sin da allora, quando sognava dove sarebbe stata costruita. Oggi la piscina del Bougainville ha colmato una grande lacuna, dando agli ospiti un accessorio di vitale sopravvivenza in un luogo ameno, godendo una vista del mare e un panorama mozzafiato del castello, che gli ospiti hanno la sensazione di toccarlo con le mani. Nel periodo natalizio, mi recavo di continuo a curiosare a Marina Corta e a riflettere sull'abbandono di questa meravigliosa piazza. Una tristezza incredibile mi avvolgeva e ogni volta, era una desolazione, non capivo come mai una così bella piazza sul mare, fosse divenuta deposito di barche, ritrovo di ragazzi e adulti che giocano a pallore, di auto e di pescatori che giocano a carte. Si, è vero, è passato un anno, ma anche se, Federico se n'andato il 27 maggio dello scorso anno, il suo sorriso non si è mai spento, continua a esserlo in tutti quelli che l'hanno conosciuto, apprezzato, amato e tutti, lo ricordiamo e lo ricorderemo per come era, un uomo affabile, sincero, onesto, un padre esemplare, un nonno magnifico e un marito tenero e affettuoso. Federico Finocchiaro è stato un serio imprenditore turistico, un self Made Man e come un autentico Gentleman, egli da umile professionista, sarà sempre ricordato come l'amico di tutti: L'Uomo di Marina Corta.
Un abbraccio affettuoso a Teresa, Giuseppe, Lisa e a tutti i parenti.

-----Turismo &"Grandi Alberghi Di Lusso – Due Figure a Confronto".

Sono passati quasi un secolo e due grandi guerre che hanno sconvolto l'Europa e il mondo, sin dall'inizio della Belle Epoque. Allora la frequentazione negli Hotel di gran lusso, era un'usanza dell'imprenditoria, della politica internazione, della nobiltà Europea e mondiale. Anche se ancora oggi alcuni di questi storici Hotels di gran lusso, continuano a far timidamente rivivere quella magica atmosfera di lusso, che come in un film d'altri tempi di Fellini, ci riporta indietro alla dolce vita, al Grand Hotel di Rimini, capitale Europea del turismo. Altri esempi di storiche strutture come il Grand Hotel Villa D'Este, sulle sponde del lago di Como, a Cernobbio, il Grand Hotel Splendido di Portofino, come il Grand Hotel di Roma e i fantastici Grand Hotel Excelsior Victoria di Sorrento e il Grand Hotel Convento di Amalfi, sulla scogliera sul mare, restano opere meravigliose dei più antichi conventi del seicento, come quello di Taormina divenuto il San Domenico Palace Hotel.
Quello che avvenne quel giorno del 21 luglio del 1908 al Lido, rimase nella memoria della Serenissima Venezia dei Dogi. Quella memorabile sera, fu una data importante, storica, indimenticabile per la grande ospitalità alberghiera veneziana, quando una miriade di lagunari e altre migliaia di visitatori di ogni angolo della terra, si riversò al Lido per partecipare all'inaugurazione dello splendido "Grand Hotel Excelsior". Un'imponente architettura moresca, un simbolo esclusivo di gran lusso, di autentica attrazione immersa in un enorme parco di fronte al mare di quella città, che fu di Marco Polo e di Giacomo Casanova. Il Lido di Venezia, a quei tempi era già noto per le sue dune naturali di sabbia fine, definita"l'Isola d'oro". L'Atmosfera dell'Hotel Excelsior si rivelò come un luogo straordinario di rara bellezza, che univa la laguna e il mare Adriatico alla vicina "Venezia, gioiello della natura". In breve tempo il Lido, divenne un'attrazione turistica mondiale, che consacrò il nuovo stile di vita, mondano della nobiltà e dello Jet Set. Martellante a quei tempi e impensabile oggi, fu il Marketing turistico che la neonata C.I.G.A. (Compagnia, Italiana, Grandi, Alberghi), lanciò nel mondo. A completamento del conforto turistico fu creato un centro termale, cure marine dedicate al corpo e al benessere che si rivelò strategico, e vincente. La fascinosa città lagunare, la città della Scuola Navale Militare "Francesco Morosini" ricca di gondole e di monumenti, eventi e manifestazioni come; La Mostra del Cinema, la Regata storica,il Teatro La Fenice, il Casino, la Piazza e la Basilica di San Marco. Il fantastico Ponte di Rialto e dei Sospiri, l'Harry's Bar e il Caffè Florian, uno dei più antichi d'Italia,che insieme crea il patrimonio della romantica, unica Località più visitata al mondo.
Tra le grandi compagnie alberghiere Internazionali, alcuni Imprenditori crearono la storia del turismo. Tra questi Gentlemen di classe, diversi come nazionalità e come stili di vita, si distinsero: L'americano del nuovo mondo del novecento sino ai giorni nostri, e l'altro del Vecchio Continente Europeo di origine italiana, che mosse i primi passi giovanissimo nei primi anni del novecento. Entrambi Intraprendenti, personaggi semplici ma di grande stile, che divennero eccelsi imprenditori turistici e grandi albergatori, conosciuti in tutto il mondo. Mister Conrad Hilton, l'americano di New York, l'uomo di grandi vedute, iniziò la sua scalata costruendo migliaia di alberghi di Lusso in ogni angolo del mondo, che porteranno per sempre il Suo prestigioso Marchio di Qualità"Hilton". Sempre nel novecento un italiano, originario di Monforte Casalattico della Ciociaria, sbarca con i genitori in Inghilterra. Si chiamava Carlo Forte, quando iniziò la sua lunga gavetta nei lavori più umili, acquisendo esperienze che si rivelò patrimonio esaltante di una carriera imprenditoriale senza precedenti. Nessuno ha mai sognato tanto, eppure l'italiano di Londra che vestiva gessato, bombetta e garofano all'occhiello, Inglese d'adozione, divenne un grande imprenditore self made Man. Fu nel 1981 che il giovane Charles, lavapiatti e lattaio di Piccadilly Circus, divenne il primo italiano degno del titolo di "Lord". E fu così che Sir Charles Forte, dell'Establishment britannico, l'imprenditore italo Inglese della "Trust Hotels Forte", magnate di migliaia di Hotels in Inghilterra e nel mondo, salì sul gradino più alto della famosa aristocrazia Inglese. Oltre alle proprietà sparse nel mondo, suo gioiello preferito, era il magnifico "Forte Hotels Village" di Santa Margherita di Pula, inaugurato negli anni settanta, nel Sud Ovest in Sardegna. Caso alquanto strano, poiché anche la catena americana ha inaugurato un Hotel Hilton, unico in Sardegna, nella turistica terra di Gallura a Olbia, porta della Costa Smeralda. L'italiano umile della Ciociaria che dalle stalle arrivò alle stelle, come una storia d'immigrazione della vecchia America, creò la ricchezza nella sua vecchia Europa, in quell'aristocratica Inghilterra. Lord Charles Forte, il grande imprenditore turistico mondiale, si ritirò dagli affari nel 1982, all'età di ottantaquattro anni, lasciando il suo immenso impero all'unico figlio Rocco. Dopo alcuni anni di recessione, e qualche affare andato male, la Trust Forte Hotels, fu scalata e rilevata dal gruppo alberghiero americano "Granata". Sir Charles Forte quasi centenario, addolorato per la grave perdita di tutte le sue fatiche, è deceduto nella sua casa di Londra, il ventotto febbraio 2007.

---Turismo, Cultura & I Borghi d'Italia.

Sono venti i Borghi italiani più belli che da Bolzano, Trentino Alto Adige, attraverso la Lombardia, la Valle d'Aosta, il Piemonte, il Friuli Venezia Giulia, la Toscana, l'Emilia Romagna, il Lazio, le Marche, l'Umbria, l'Abruzzo, la Campania, la Puglia, la Calabria, la Basilicata e le due Isole maggiori Sicilia e Sardegna, ha partecipato come un concorso di rara bellezza tutta nostrana della nostra meravigliosa Penisola, alla trasmissione televisiva "Alle Falde del Kilimangiaro".
Alcuni Patrimoni Umanità Unesco a causa del degrado ambientale deludono, mentre l'opera assidua del F.A.I., continua a salvaguardare e recuperare vari siti di pregio, mentre gli autentici Borghi italiani, mostrano in TV tutto lo splendore, l'arte, la cultura, l'autentica tipicità e l'accoglienza tutta italiana, ottenendone un ottimo profitto pubblicitario. La conduttrice Licia Colò, conosce profondamente le bellezze di ogni angolo del globo, e con la sua trasmissione, ha portato i Borghi alla ribalta Nazionale, facendoci scoprire questi gioielli in ogni angolo del nostro Bel Paese. Assieme all'ironico e istrione Dario Vergassola, Licia Colò, con la Sua trasmissione, ha lanciato una campagna televisiva online e far decidere il pubblico a votare dal 2 marzo al sei aprile "Il Più Bel Borgo d'Italia". Enorme, mirabile e inaspettato è stato il successo delle centinaia di migliaia di E-Mail inviate dal pubblico alla trasmissione "Alle Falde del Kilimangiaro". La Domenica delle Palme, da poco trascorsa, con circa 135,000 voti, l'importante riconoscimento Nazionale de "Il Borgo dei Borghi" il più bello d'Italia ha premiato Gangi, un paesino delle Madonie in Provincia di Palermo. E così alla ribalta nazionale e sullo scanno più alto è salito un paese di media grandezza, ricco di cultura, arte, artigianato, lindo, accogliente, che conserva intatte le ricche tradizioni e che vanta capolavori e edifici del XIII, come l'antica chiesa madre e il palazzo gentilizio del settecento "Bongiorno" sede del Consiglio comunale. La Grande Festa dell'incoronamento si è tenuta nello spazio esterno del Castello, dove tra canti e balli del folclore siciliano, Licia Colò e Dario Vergassola il giorno di Pasqua 20 aprile hanno consegnato la targa "Gangi Borgo dei Borghi 2014" che ha riempito d'orgoglio il cuore dei siciliani, al Sindaco del paese Giuseppe Ferrarello. Un autentico trionfo, un paese impazzito e in festa ha voluto mostrare in diretta TV di Rai Tre con grande gioia la vittoria che ha coinvolto tutta la Provincia di Palermo e gli illustri ospiti presenti tra i quali, l'Assessore al Turismo della Regione Sicilia Daniela Stancheris. Tutte le Regioni hanno partecipato presentando il loro "Borgo"gioiello e tutti sono stati ben accolti e votati notevolmente. In provincia di Oristano, Il Borgo secondo classificato, in un'esplosione di gioia di tutta la Sardegna, è stata la solare "Bosa", la città del mare e della cultura, della nobiltà, dell'arte orafa e non solo e del "Filet Merletto" (di origine francese, il Filet era un'antica arte esclusiva femminile del ricamo), che spesso per la loro bravura, i pescatori le chiamavano per cucire le reti da pesca (alle Eolie invece alcune donne delle Isole, quando gli uomini era alla guerra, per necessità e per mancanza di cibo andavano a pescare sia di notte, sia di giorno e spesso di giorno, anche a zappare la terra). La città di Bosa è divisa dal fiume Temo, un ponte e la collega al centro e al bellissimo incontaminato mare e di spiagge e di km frastagliate e di promontori dove nidificano e volteggiano i Grifoni, gli ultimi avvoltoi che vivono sulla Costa Nord Occidentale Sarda; che guarda alle Isole Baleari. Dall'alto è dominata dal Castello (Museo) risalente al XIII secolo dei Marchesi Malaspina, l'antico centro storico circondato dalle meravigliose e coloratissime case, sparse tra vicoletti e strette viuzze acciottolate, arredate in modo variopinto armonioso, che si snodano nel romantico lungo il fiume Temo. La solare Bosa ha una lunga storia turistica e i suoi piccoli alberghi, Bed &Breakfast, come l'albergo diffuso dell'amico e Collega Direttore A.D.A. Sardegna Marco Mannu, offrono un'ospitalità e accoglienza ammirevole, unica, come lo è in tutti gli esercizi pubblici del luogo. Ho avuto modo di viverla lo scorso marzo 2013 e mi ricordo ancora dell'ospitalità avuta dal Sindaco Pierfranco Casula e dei suoi Assessori. Una tre giorni intensi, ricchi d'incontri mirati anche con gli alunni della scuola alberghiera locale nel nuovo teatro comunale, fortemente voluto da tutta l'Amministrazione, dove ha avuto sede la "Bitas 2013 e la Tavola Rotonda di A.D.A. Meets Job; con la partecipazione dell'Università del turismo di Cagliari Oristano, Sassari e Olbia: dei Prof. Francesco Morandi (attuale Assessore al Turismo della Sardegna), Prof. Giuseppe Melis, Prof. Gianpaolo Usai, del Sindaco Casula, Assessore al Turismo di Bosa, del Presidente di ADA Sardegna Felice D'Ambra e dei Colleghi: Pasquale Isoni, Stefano Lai, Massimo Nioi, Mary Mura, Francesco Masia e Marco Mannu. Personalmente amo questa meravigliosa e unica cittadina, e ogni volta che torno, rimango affascinato come fosse la prima volta di quel 1994, durante l'inaugurazione del trenino verde della Planargia Bosa – Macomer - Nuoro, voluto dall'allora Commissario straordinario Luigi Crisponi ex Assessore al Turismo regionale dell'era Cappellacci. In questa località vivere in pieno riposo, una intensa vacanza straordinaria senza mai annoiarti, non è un optional ma, una realtà invidiabile tra la sacra ospitalità di questa antica terra ora "Borgo d'Italia".
Nel congratularmi della magnifica e fresca nomina con lei Gent, mo Sindaco Pierfranco Casula, con tutta la "Sua" Amministrazione e abitanti, per il grande impegno e per la Vostra Città, poiché Voi uniti che amate il vostro paese, avete meritato questo ambito premio che per Bosa, equivale, come se fosse il primo in assoluto. Vorrei condividere ancora una volta con gli amici di ADA Sardegna, e con Lei e la Sua Amministrazione Sig. Sindaco e con la sua gente, in una tavola rotonda sul turismo, e pertanto invito il Collega Marco Mannu, di prendere contatti per rivederci tutti assieme nel Teatro di Bosa "Borgo d'Italia". Col terzo premio di miglior Borgo andato a Santa Severina di Crotone - Calabria, e con il Borgo di Acerenza - Potenza in Basilicata, del Borgo di Specchia Lecce - Puglia, del Borgo di Sepino di Campobasso/Molise, del Borgo di Sant'Agata dei Goti di Benevento - Campania, i Borghi del Meridione d'Italia, hanno avuto una grande riscossa.
Complimenti alla Direzione di RAI Tre, alla simpatica Licia Colò e a Dario Vergassola per la loro grande simpatia, e per il loro impegno professionale nei confronti del pubblico e per tutti gli operatori e Comuni dei Borghi che hanno partecipato con impegno.

----Assemblea Nazionale A.D.A. Basilicata. 10/13 aprile 2014.

Carissimi amici e Colleghi, con un entusiasmante successo e soddisfazione di tutti i Soci partecipanti, è calato purtroppo, il sipario sulla 60ma Assemblea Nazionale organizzata nella terra dei sassi della Basilicata. Caratterizzata da una grande attenzione, la 60ma Assemblea è stata organizzata con la ricchezza della simpatia di un popolo che ci ha profuso una gioiosa accoglienza, e che ha permesso a noi provenienti da tutta Italia, di apprezzare il sapore e il calore della semplicità e di una professionalità straordinaria dei nostri giovani Colleghi Lucani e del loro Presidente Michele Tropiano, che sentitamente ringrazio di cuore e che sicuramente ci mancherà per lungo tempo, la festosa atmosfera di simpatia. Per prima cosa desidero comunicare che durante l'Assemblea Nazionale è stato ufficializzato dal Presidente Franco Arabia, il riconoscimento a "Socio Onorario ADA" dei nostri Soci Aurelio Simonazzi e Bruno Mura. In nome di tutta la nostra Associazione di ADA Sardegna, invio ai Colleghi, le nostre congratulazioni per la prestigiosa nomina. L'Assemblea Nazionale di Viggiano, dell'AltaVal d'Agri e della Certosa di Padula (Patrimonio Unesco); in provincia di Potenza, è stata un'autentica sorpresa per noi Soci partecipanti, quasi una lezione di accoglienza e di ospitalità, offertaci anche dagli ammirevoli alunni della scuola alberghiera di Potenza e di Matera, la città dei Sassi (altro Patrimonio Unesco), coadiuvati dai loro Istruttori Professori, nostri Colleghi di ADA Basilicata: Andrea Carcia, Nicola Pepe, Vito Greco e David Donatello. E' stata una vera lezione comportamentale di come si dovrebbe trattare l'ospite durante il soggiorno negli alberghi, complessi turistici e non solo. Un'organizzazione perfetta in tutti i sensi, che ci ha dato la possibilità di vedere impegnati i giovani alunni alberghieri di oggi, curati, seguiti e istruiti da nostri Colleghi. Tutta l'organizzazione della 6Oma Assemblea Nazionale organizzata da ADA Basilicata, si è rivelata secondo il mio parere, una delle più apprezzate e festose Assemblee che questi ultimi anni, da quando avevamo perso il senso del sapore di quella caratteristica ospitalità e professionalità che ci ha sempre distinto, capace di suscitare nostalgia di un tempo passato. I Colleghi ADA partecipanti, come gli illustri ospiti e gli sponsor, sono stati coccolati dagli alunni delle scuole alberghiere di tutti i settori che assieme ai professionisti dell'Hotel Kiris, ci hanno dato un saggio del loro valore professionale. Sbalorditiva è stata l'encomiabile presenza e disponibilità dei Colleghi lucani che hanno affiancato sin dall'arrivo e fino al momento della partenza dall'Hotel Kiris, il loro Presidente di ADA Basilicata Michele Tropiano, Direttore e proprietario dell'Hotel. L'ottima e funzionale struttura alberghiera dell'Hotel è stata la sede principale dei vari incontri, della riunione del Consiglio delle Regioni che si è protratta fino a tarda sera. Alla riunione erano presenti i Presidenti di: Campania Alberto Alovisi – Trentino Alto Adige Antonio Marroni – Emilia Romagna Luciano Eumenidi - Lombardia Delegato Franco Alzetta - Umbria Felice Angelo - Liguria Alberto Tita - Sardegna Felice D'Ambra e Mary Mura del Comitato Direttivo - Basilicata Michele Tropiano – Calabria Demetrio Metallo. Erano anche presenti alla riunione, il Presidente Arabia e i Membri di Giunta: Maurizio Baggetta, Antonio Pellegrino, il Segretario Generale Angelo Pergi, il Presidente del Centro Studi Manageriale, Antonio De Septis, la Vice Presidente Adriana Wu e il Presidente di Ada Servizi, Giuseppe Nigri. Interessantissimo è stato anche il Convegno con vari dibattiti vivaci su "I Parchi Lucani e la Carta Europea del Turismo Sostenibile" con la partecipazione del Governatore della Basilicata Marcello Pittella, Assessori e politici vari e al Presidente di Confcommercio della Basilicata. Con un interessante argomento è intervento anche il nostro Presidente Franco Arabia. L'Assemblea Nazionale dei Soci, si è svolta in un'atmosfera di attesa, dove tutto è filato liscio e dove tutti i presenti hanno votato all'unanimità, le proposte del Presidente Nazionale confermando le nomine a Presidenti Onorario di: Antonio De Septis, Adriana Wu, di Umberto Giordano, di Franco Alzetta a Presidente Onorario di Solidus, e di tutti gli altri Colleghi nominati Soci Onorari come i nostri di ADA Sardegna. Tutte le serate come la cena finale di Gala, si è tenuta nel lussuoso Salone delle Feste dell'Hotel Kiris. I Cocktail di Benvenuto e le Cene Open Buffet ben disposte nelle varie "Isole" ricche di arrosti, carni e di vari, pesci e prelibatezze del territorio, sapientemente elaborate dai Chef professionisti e allievi della scuola. Particolare e apprezzata è stata la cena tipica lucana con folclore locale che con le tipiche danze, abbiano invitato gli ospiti a ballare. Esilarante è stato invece il "Gala Dinner" come magnifico è stato il violinista Felice D'Amico che per tutta la serata ha fatto vibrare le corde del suo violino elettrico proponendo la miglior musica dei nostalgici e migliori anni sessanta in poi. Tra una sosta e l'altra, si sono esibiti giocolieri, artisti dei trampolini in un applauditissimo spettacolare tango, mentre una giovanissima cantante ci ha riportato indietro a ricordare la grande Whitney Houston, deceduta alcuni anni fa. Ben fornito e sempre affollato l'angolo dell'open bar posto nello stesso salone, frequentato anche dalle elegantissime Signore, che hanno gradito gustare il famoso amaro Lucano e non solo. A chiudere la Cena di Gala, come sempre avviene nelle Assemblee Nazionali, è stata la grande torta del 60mo Anniversario A.D.A. e del primo taglio del Presidente Nazionale e le targhe ricordo consegnate dal Presidente Arabia e da Michele Tropiano agli Sponsor, Federazione cuochi e personaggi vari che hanno contribuito all'enorme successo della "60ma Assemblea ADA Basilicata" che sicuramente resterà per molto nei nostri cuori. Un grande, grande abbraccio molto sentito, e un grazie di cuore per averci fatto sognare e apprezzare quella semplicità dell'anima, che sta scomparendo.

*Presidente ADA (Associazione Direttori d'Albergo) Sardegna.

---Turismo & Grandi Manovre.

Ho notato che a Taormina sono iniziate da qualche settimana, come qui a Olbia e come a Lipari, Capoluogo dell'Arcipelago Eoliano, le grandi manovre per l'approssimarsi della stagione turistica, che vede la Penisola italiana alle prese con la grande crisi Internazionale.
Sono da sempre stato convinto che il comparto turistico faccia smuovere persino le pietre, non quelle da portare via come "Souvenir", come quelle rubate ai muretti delle antiche terme di San Calogero a Lipari e anche nella salita del Castello, dove di fronte alle feritoie affianco alla scaletta chiusa, prima della nicchia abbandonata di Sant'Antonio, come per incanto, manca in basso una grossa o più pietre.

Le pietre dunque come la grande buca non ancora chiusa sull'unica strada che porta al porto di Pignataro, alla galleria per Canneto e come le buche che si trovano sull'importante "arteria" Falcone e Borsellino e non solo, che purtroppo, sono trappole molto pericolose per l'incolumità di persone e mezzi di trasporto. Intanto in città, anche se alcuni imprenditori ammettano che non portano lavoro, ho notato tanta frenesia nel ripristinare le aperture di quasi tutti i locali interessati nell'attesa del 27 marzo, che con l'arrivo della "Classica" la grande nave di Costa Crociere, sancirà l'avvio della stagione turistica dell'era "Renzi 2014". Per l'occasione sicuramente anche gli addetti dell'accoglienza turistica locale, stanno predisponendo i necessari provvedimenti di come ospitare gli arrivi internazionali che visiteranno il "Patrimoni Umanità Unesco" ampio di naturali bellezze panorami mozzafiato e siti archeologici.

Le barche di Marina Corta oltre a una bella cornice fanno come di consueto "bella mostra". Un modo per ricordare che Lipari, oltre ad essere una località turistica importante, era una volta anche un'Isola industriale, ridotta in seguito a un villaggio di pescatori locali e originari di Acireale e paesini limitrofi. Questi uomini di mare di antiche tradizioni sono ormai a tutti gli effetti autentici liparoti come alcune famiglie storiche: Puglisi, Greco, Costanzo che ancora oggi, sono i più numerosi a Marina Corta. La Città di Lipari capitanati dall'Assessore al Turismo Davide Starvaggi, assieme a tutti gli imprenditori, saprà dare un nuovo assaggio ai prossimi vacanzieri, di come si accolga il turista proveniente dal resto del mondo, sbarchi alle Isole Eolie (Lipari).

Per la ghiotta occasione, l'amministrazione comunale predisporrà anche l'apertura dei bagni pubblici già esistenti negli uffici di biglietteria e sala attesa, della partenza aliscafi di una volta dalla banchina, come i bagni esistenti nella vecchia pescheria, curati a qui tempi da Eugenio. Si stanno inoltre predisponendo alcuni servizi importanti come un cartello di benvenuto a Lipari, ben visibile, la bacheca degli orari del servizio Bus città, un "Gazebo Punto Info" con distribuzione di materiale informativo e pubblicitario, la segnaletica viaria per il centro, porto imbarchi, Piazza Mazzini e Museo.

Anche il ritrovo dei Bus prenotati per le escursioni a Pianoconte per le occasioni future saranno posti adiacente all'Istituto Isa Conti, anziché vicino allo stradale che ha sempre creato grande ingorgo. Da Marina Corta, dove tutto il flusso vacanziero dovrebbe percorrere un itinerario ben preciso: Via Garibaldi, Via Maurolico, Corso Vittorio Emanuele e Via 24 Maggio per la discesa dal Museo; semplicemente per fare visitare e usufruire dello Shopping a tutti vacanzieri del Centro storico (chi non vede non compra).Tutto questo anche per evitare l'ingorgo tra auto private, Taxi e Bus di città in servizio durante l'attraversamento di Via Roma che dovrebbe essere vietato al flusso vacanziero che crea solo caos e non apprezzerebbe nulla, ma avrebbe soltanto uno sgradevole disagio. Sarebbero di grande utilità un punto sanitario e Ambulanza per assistenza a Marina Corta come di alcuni Vigili Urbani lungo tutte le vie dello Shopping.

La Direzione del Museo ha predisposto il nuovo orario "No Stop", tutti i giorni dalle ore 09.00 alle 19.00: Per l'occasione si spera che le zone adiacenti siano ripulite dalle erbacce e di quanto rende sgradevole la visione con la spazzatura volante dai cassonetti lasciati aperti in brutta presenza, come sarebbe gradita la riapertura dei servizi igienici, da tempo chiusi. Il Comune già da alcuni anni ha disposto tutto quanto per ripristinare in fretta l'opera incompiuta della grande Piazza Mazzini, offendo ai visitatori un'eccezionale vista e rendere dignità al famoso "Centenario Ristorante Filippino", che ha subìto nel frattempo un grave danno d'immagine e non solo. Una circolare informativa raccomanda anche ai proprietari di quei grossi cani lasciati incustoditi allo stato brado, che i loro escrementi sporcano ovunque, e che scodinzolando in tutte le strade, non lasciano scampo alle ignare persone che passeggiando in tranquillità, non sono intenti a posare gli occhi per terra.

Gli amici fedeli degli uomini non hanno colpa, essa è tacitamente voluto soltanto dai padroni che liberi di fare quello che vogliano, con la loro indifferenza, creano solo orrore, scarso decoro e scarso igiene pubblico. Lo scorso anno, lessi sul Notiziario Eolie di Bartolino Leone, del sogno di un autentico liparoto che sognava il suo paese "LIPARI"in modo veramente encomiabile. Io in confronto al suo sogno mi sono solo limitato, ma spero (anche se sono poco credente) che forse un giorno si potrebbe, soltanto se chi fa turismo come i grandi pensatori, intellettuali, la casta e la massoneria che fa tanto, lo volessero, Lipari potrebbe ritornare ad avere quel tanto di benessere per tutti, che certamente non guasterebbe.

---Sardegna Politica &Turismo.

"Al Neo Assessore del Turismo della Regione Sardegna, Prof. Francesco Morandi".

Gent.mo Bartolino Leone, Direttore del Notiziario Eolie, oggi mentre sorseggiavo il solito caffè, sono stato informato dal mio collega Pasquale Isoni,General Manager del Colonna Park Hotel di Porto Cervo; che dopo il nostro collega Luigi Crisponi, General Manager del Su Gologone Hotel di Oliena, e ex Assessore al Turismo, ora è stato eletto consigliere di minoranza nella Giunta Pigliaru. A dirigere il delicato incarico di Assessore al Turismo della Regione Sardegna, è stato chiamato il Prof. Francesco Morandi, originario di Modena, ma come me è olbiese d'adozione. Creatore del Polo Universitario di Olbia, presso L'Aeroporto Costa Smeralda, il Prof. Morandi insegna Economia e management del turismo, otre a essere un profondo conoscitore delle problematiche del Turismo e non solo, è anche il creatore di "Sardegna Tourism Career Day".
Il Prof. Morandi, sicuramente era ignaro della sua nomina, alcuni giorni fa quando ha intervistato il neo Governatore della Sardegna Francesco Pigliaru, presente al Convegno come ospite al Career Day 2014. Molti e importanti imprenditori internazionali erano presenti al convegno, come alcuni Consorzi, Compagnie di navigazioni, aeree e alberghiere quali: "Costa Crociere, Moby Lines, Meridiana, Starwood Hotels and Resorts, Delphina Hotels & Resorts, ITI Hotels & Resorts, Forte Village Spa, Arbatax Park Sardinia Resort del Gruppo Mazzella, Gruppo alberghiero Loi, Air Berlin, Geasar Spa, Eden Viaggi Tour Operator, A.D.A. Associazione Direttori Hotel Sardegna, Marina di Porto Rotondo, Associazione Albergatori Olbia, Consorzi turistici di Alghero e Arzachena" e tanti altri ancora.
La Regione Sardegna in nome del Suo Governatore, ha voluto premiare la Sua grande esperienza, il Suo attaccamento a una materia importantissima come quella della nobile e tradizionale arte italiana del turismo, che in questi ultimi anni ha perso la via maestra relegandoci al quinto posto della classifica turistica mondiale. Nel congratularci per l'importante incarico regionale, auguriamo di cuore al Prof. Francesco Morandi, un grande successo e nell'esprimergli il nostro sincero sentimento di gioia, gli ricordiamo che l'A.D.A. Sardegna, che ho l'onore di presiedere ininterrottamente da venticinque anni, gli sarà vicina e sarà sempre più forte il legame che da alcuni anni ci unisce nella fattiva collaborazione, come avvenuto con: ADA Meets Job Bitas Bosa 2013 – Sardegna Tourism Career Day 2013 e Sardegna Career Day 2014, di alcuni giorni fa e sicuramente ci vedrà uniti anche al prossimo convegno di Bitas Dogali - Cala Gonone p.v. e nel futuro.
Carissimo Assessore, al piacere d'incontrala appena possibile in quel di Viale Trieste 105 a Cagliari o a Olbia o altrove, nel salutarla col migliore augurio di continuare nella strategia turistica che proprio in questi momenti di crisi globale serve, e che vede gli imprenditori turistici fiduciosi del suo operato, anche noi come professionisti in prima linea, a continuare nel turismo con la sapienza, la cortesia, e lo stile che ci distinguono, e con la professionalità che sappiamo usare e offrire, ai quei vacanzieri dell'affascinante mondo del turismo, cordialmente,

*Presidente Associazione Direttori Albergo Sardegna

----Quando L'Amicizia è un Tesoro e Sincera.

Gent.mo, Bartolino Leone Direttore del Notiziario online delle Isole Eolie che naviga in 55 paesi del mondo, vorrei cortesemente chiederti di pubblicare questo mio pensiero per augurargli i miei migliori auguri di Buon Anniversario e di buon proseguimento al mio caro amico ritrovato Mauro Orrù, che con passione e come te scrive con spirito libero sul suo Blog "Olbia Nova" informando i lettori di Olbia, porta della Sardegna e della Costa Smeralda e non solo.
Stamattina, navigando in Internet mi sono per caso imbattuto nel suo Blog e ti allego la notizia da lui riportata e che io avevo scritto qualcosa a suo tempo su quell'hotel in questione.
Non vedevo Mauro da oltre trent'anni, da quando dirigevo l'Hotel Sporting Club e da quando mi allontanai da Olbia per continuare a girovagare per il mondo turistico che da sempre è stato il mio mestiere e la mia vita professionale che ancora continua, con la stessa passione di sempre.
C'incontrammo così per caso durante il progetto "Sardegna Tourism Career Day 2013" del Polo Universitario all'Aeroporto Costa Smeralda di Olbia, quando assieme ai miei Colleghi stavamo intervistando alcuni neo laureati in cerca di lavoro nel mondo turistico alberghiero, alzando gli occhi incontrarono i suoi, un uomo alto come un gigante che come incredulo mi guardava, è stato un flash, mi alzai e subito gli andai incontro urlando "Mauroooooo". Un abbraccio e una forte commozione che non riuscimmo entrambi a trattenere.
Mauro mi conosceva da quando avevo i capelli neri e ovviamente ha avuto qualche difficoltà a riconoscermi. Dopo Radio Olbia e Tele Olbia che assieme a tanti amici olbiesi, per anni abbiamo frequentato. Con altri amici di Olbia che fanno parte del mondo radiofonico, DJ radiofonici, di discoteche, presentatori di serate musicali, abbiamo deciso che al mio rientro a Olbia, tra qualche settimana, ci riuniremo nel nostro vecchio locale, per rivederci ancora tutti insieme per festeggiare e rinverdire la nostra vecchia amicizia.

----La Giornata e Festa della Donna.

Oggi 8 marzo col simbolo della mimosa che fiorisce proprio ai primi di marzo, si celebra la Giornata dedicata alla Donna. E' ormai una ricorrenza molto sentita per onorare e ricordare le Donne del mondo e le centinaia di donne (129) operaie in un'industria tessile di New York, che a causa del duro lavoro decisero di scioperare a oltranza contro le vergognose condizioni di lavoro, costrette a subire e rimaste dentro la fabbrica, chiusa dal proprietario, perirono bruciate vive proprio l'otto marzo del 1908. Dopo quella triste occasione, che colpì l'interesse mondiale, la giornata dell'8 marzo fu associata alla Festa della Donna che più di una festa, rappresenta una ricorrenza per riscattarne la dignità della Donna Offesa, che secondo il mio parere, dovrebbe essere celebrata ogni giorno dell'anno.
Erano a centinaia e tutte donne, madri di famiglie, operaie, manager in carriera, casalinghe che rientravano a casa o che passeggiavano nel parco e sono morte, ammazzate, da una ferocia inaudita in ogni angolo della nostra bella Penisola, senza contare quelle donne violentate e uccise annualmente, in ogni angolo della terra. In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, un vile attentato, è stato compiuto sul murale dipinto da un gruppo di donne lo scorso 8 ottobre 2012, in Via dei Sardi, nel rione di San Lorenzo in Roma. Su quel muro vi sono raffigurate le immagini di donne dipinte di bianco, tenute fraternamente per mano, per sempre. In ognuna di loro, era stato scritto una targa col nome e la data dell'uccisione; ma, oggi non è più così e a quelle figure, sono state strappate le targhe dei nomi, sono state imbrattate con vili disegni da miseri individui, che nell'ombra hanno compiuto l'insano gesto, come a voler cancellare la loro, anima, la memoria di queste donne, barbaramente uccise due volte.
Con un ramoscello virtuale di Mimosa, dedico un Auguro Speciale a tutte le donne lettrici del Notiziario Eolie di Bartolino Leone sparse nel mondo, a tutte le donne di Lipari, miei familiari, parenti, amiche, conoscenti e non, di trascorrere in lieta compagnia, un' indimenticabile giornata di "Festa Della Donna".

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----Valentino - Il Santo e I Divi – Tra Religione, Amore e Arte.

Molte sono le leggende che fanno parte della storia e della cultura popolare, su episodi legati alla breve vita di San Valentino Vescovo Martire; mentre oggi 14 febbraio nonostante la crisi del mondo che non ha termine, si celebra con la festa dell'amore in un'esplosione di gioia, l'anniversario del Santo Patrono che accomuna tutti gli innamorati del mondo.
Oltre ad essere una festa religiosa di simpatia e del piacere dell'amore, quella di San Valentino nel tempo è divenuta un'occasione commerciale e turistica di tutto rispetto. Il Santo Patrono dell'amore festeggiato in molte città, richiama alla mente il grande parco del Valentino della Signorile Torino, che da alcuni anni s'è svegliata città turistica e con grande successo di visitatori in continuo aumento. Una canzone di tanti anni fa "Piemontesina Bella" ricorda ancora a quei innamorati di allora che in questo parco si sono giurati amore eterno; quando nel giorno di San Valentino c'era l'usanza di celebrare una festa galante e ogni dama, chiamava "Valentino" il proprio cavaliere. All'interno nella chiesa di San Vito racchiuse in una teca di cristallo, è custodita una reliquia del Santo come altre sono conservate in alcune città della Penisola. Ma è in Umbria nella Basilica di Terni, che si trovano la tomba e le spoglie di San Valentino martirizzato giovanissimo. In tanti luoghi del mondo sono dedicati concerti e varie manifestazioni in onore del Santo Patrono.
Una grandiosa rassegna di grandi eventi a scopo anche turistico è organizzata nella città scaligera dell'Arena, del Pandoro che con la decima edizione di "Verona In Love 2014" dedica al Santo l'esclusivo richiamo per far rivivere gli scorci più intimi; più affascinanti di una Città dipinta di rosso, come il Balcone di "Romeo e Giulietta". Tutto il centro di Verona, per l'occasione si trasforma in mille iniziative che fanno da cornice a questi magici giorni della festa degli innamorati. Tante sono le graziose manifestazioni dei quali: Un cuore da scoprire, per gustare tra le bancarelle della Piazza dei Signori, le eccellenze dei prodotti tipici veronesi. Soffi d'Amore (avvolgeranno la città di coriandoli colorati), mentre Sigillo d'Amore, Un Cuore di Baci, Messaggio del Cuore, Live in Love, sono altre scintille per festeggiare il magico giorno di San Valentino. Immancabile è la premiazione delle più belle lettere scritte all'eroina shakespeariana da ogni parte del mondo per il "Premio Internazionale Cara Giulietta 2014" e lo spettacolo teatrale Opera in Love – Romeo & Juliet, dove Opera,Teatro e Danza s'intrecciano per dare vita a uno speciale omaggio a Giulietta.
Oggi giorno di San Valentino, che si festeggia nel mondo, mi viene in mente di ricordare due grandi personaggi, diversi fra loro, due stili di vita ma di grande valore mondiale: Il grande Valentino Garavani, l'uomo in rosso che con grande amore per il suo "Valentino Style", ha vestito le donne più belle della terra, portando il Made in Italy alle stelle del firmamento mondiale. Il ricordo va anche a un giovane che come noi emigranti sparsi nel mondo, anche lui in cerca di fortuna, lasciò giovanissimo il suo paese tanti anni fa. Si chiamava Rodolfo Valentino. Era nato in un paese del Tavoliere delle Puglie, a Castellaneta nel lontano 1895. Rodolfo Valentino fu un giovane brillante, considerato un uomo di una bellezza straordinaria, dotato di un fascino enigmatico e di un talento artistico eccezionale. La vita di Rodolfo Valentino non fu facile e quasi sempre a corto di denaro, girovagò a lungo e in largo in alcune città del nostro Paese, alla ricerca di una speranza. A Parigi tutto cambiò per lui quando frequentando i famosi locali della movida parigina, egli divenne un eccellente ballerino, considerato dai francesi "tombeur de femme". Nel 1913, Rodolfo Valentino, emigrante s'imbarcò sul Transatlantico Cleveland che faceva la spola tra Genova e l'America e a New York il giorno 23 dicembre dello stesso anno, egli sbarcò in quella città che lui aveva sempre sognato. Una sera, nella fredda a Manhattan, elegante e bellissimo come un Apollo, si presentò al Night Club Maxim in cerca di lavoro, e qui fu immediatamente assunto come ballerino. Più del suo compenso, furono le sostanziose mance elargite dalle Signore americane che frequentavano e che facevano la fila per accaparrarsi il bellissimo seducente ed enigmatico ballerino italiano. Le bellissime donne elegantissime della grande Mela dello zio Tom, lo osannarono tanto che fecero di lui un autentico latin lover, amandolo come un vero oggetto del desiderio. Negli anni egli divenne anche un bravo attore, in un'epoca, dove, il cinema era muto e, dove egli aveva mosso i primi passi. Valentino, nome d'arte "Rudolph", fu consegnato e consacrato alla leggenda mondiale come il più grande e il più autentico Sex Symbol del cinema di allora. Valentino ebbe un grande successo tra il pubblico femminile, moltissime furono le sue conquiste e relazioni con bellissime donne d'alto bordo. In seguito egli si trasferì a San Francisco, dove fu ingaggiato da una compagnia teatrale di operetta; e qui, incontrò Norman Kerry, un caro amico newyorchese che ben presto lo convinse a trasferirsi a Hollywood. Fu qui che Rodolfo Valentino dopo comparse di scarso rilievo cinematografico, nel 1921 interpretò il film "I quattro Cavalieri Dell'Apocalisse". Il film uscì nelle sale di New York, conseguendo un enorme successo a lungo sognato. Il bel Rodolfo Valentino entrò così a passo di tango, nella storia del cinema mondiale e nell'immaginario femminile, consolidando il mito dell'amante latino. Il suo stile recitativo fu ammirato da altri bravi attori di allora, tra cui, il grande Charlie Chaplin (Charlot). In breve tempo egli divenne un'Icona mondiale, destinata a entrare nella memoria collettiva. Valentino, così lo chiamavano le sue tantissime fan in delirio, recitava e dettava la sua moda: abiti (non era ancora nato il Valentino Garavani italiano), capelli, stivali e soprattutto, il magico sguardo alla Valentino. Egli fu il primo "Divo" maschile del cinema di allora e tanti furono i film di successo come: Lo Sceicco, Sangue e Arena, Aquila Nera, Il Figlio dello Sceicco e tanti altri film. E così il Mito "Sex Symbol" il grande Rudolph Valentino, il cavaliere senza macchia e senza paura, l'eroe romantico e mascalzone che muore giovane, come tragicamente accadde a lui, a soli trentuno anni, all'apice di un successo per molti versi ancora oggi insuperato. Rodolfo Valentino è morto a New York, il 23 agosto del 1926. Le sue spoglie riposano all'Hollywood Forever Cemetery di Los Angeles California. La morte di Valentino fu una delle più grandi tragedie che abbia mai colpito il mondo cinematografico soprattutto americano. La cittadina di Castellaneta ha voluto ricordarlo con una statua e con un Museo. Negli anni che seguirono la morte di Valentino, come all'inizio, il mistero continua ancora oggi come una sorta di tradizione. Alcune donne velate in nero continuano a portare fiori sulla tomba dell'idolo dell'amore, Rudolph Valentino. Alla Sua vita è stata ispirata la bellissima commedia musicale"Ciao Rudy" del 1966, dei famosi autori "Garinei e Giovannini" magistralmente interpretata da Marcello Mastroianni e musicata dal Grande Maestro Armando Trovajoli.
Buon San Valentino, a tutti gli innamorati.

Carissimi amici, lontani e vicini, nell'esprimere il mio sentimento di sincera amicizia, per gli auguri ricevuti il giorno del mio compleanno, mi appresto con grande piacere di inviare a tutti gli amici della grande famiglia di Face Book, Notiziario Eolie di Bartolino Leone, ai miei cari parenti e amici sparsi nel mondo, soprattutto nella meravigliosa Australia, il mio ringraziamento assieme a un grande abbraccio e ai miei migliori Auguri a tutti Voi, di "Un Buon Anno di Pace, Serenità, Lavoro e Salute" affettuosamente,

- Auguri di buon compleanno al cavalier Felice D'Ambra festeggiato anche da "Za Felicia"...

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