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di Bartolino Cannistrà*

Per non dimenticare. Il 12 giugno 1993 i cittadini residenti nella frazione di Quattropani si riunirono in assemblea pubblica alla presenza dei locali consiglieri comunali per esaminare lo schema di massima del piano regolatore generale al fine di discuterlo e proporre modifiche nascenti dalle effettive esigenze di una comunità inserita in un contesto territoriale che ha una precisa caratterizzazione ambientale, una ben definita identità storico e culturale, una tipologia specifica di sviluppo economico.

Allora si parlò di Caolino. Argomento che in questi giorni è tornato d'attualità. Ecco le indicazioni di allora sottoscritte in una petizione inviata al sindaco, all'assessorato regionale del territorio e dell'ambiente, al presidnete della commissione urbanistica ed al capo gruppo dei progettisti del prg Giuliano Leone.

Nell'ambito di Caolino - Bagno Secco esistono risorse termali con manifestazioni fumaroliche che sono sempre state oggetto di attenzione da parte di studiosi e di antico uso da parte dei naturali del luogo.

Per effetto delle devastanti conseguenze dello sfruttamento minerario sono andati deturpati e in disuso l'antica vasca e l'alveo naturale di scorrimento della sorgente.

Pur non dovendosi prevedere altre opere tranne un modesto riparo in stile eoliano si suggerisce di ripristinare l'antica naturale mini struttura anche mediante l'adduzione della sottostante sorgente di bagno Secco.

Si fa ancora rilevare che esaurito il filone dello sfruttamento minearrio del caolino l'intera zona per l'eccezionale valore paesaggistico potrà essere disegnatata come "Parco del Caolino".

*Primo firmatario

foto di Fernando Gardini

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