di Salvatore Leone

salv1Solitamente cerco di fare meno l’avvocato e molto l’eoliano. E’ la mia natura, l’amore per la terra e per la gente. Sono stato sempre lontano dalla politica che comunque appassiona, accomuna e unisce le persone di una certa fascia culturale. Indipendentemente dal titolo di studio, perché la cultura per gli isolani arriva dalla vita. Purtroppo, conoscendo da tanti anni la normativa dell'art 15 lett.a), della L.R. 76/78, esistono, a prova di ciò, diverse mie missive negli archivi del Comune di Lipari.
 
Oggi mi tocca dire: avevo ragione! Non mi sono sbagliato e non mi sbaglio quando parlo della montagna bianca. Con una sentenza del 13 settembre 2016, il CGA in virtù di una norma (più o meno felice, che richiama quella nazionale) sentenzia che non é possibile trasformare uno stabilimento industriale per la pietra pomice di Lipari in un complesso alberghiero perché ricadente nella fascia dei 150 metri dal mare. Le critiche si riferiscono sempre alla salvezza dei posti di lavoro. Si comprende come alcuni eoliani, in alcuni momenti, perdono la fantasia. Non si può trasformare tutto il territorio in alberghi.
 
Bisogna dare il benvenuto alle norme paesaggistiche, dove nelle zone RES dicono chiaramente che non è possibile realizzare strutture turistiche ma solo WC in ampliamento. Come ai vecchi tempi, quando si costruivano i WC pensili, con tubi di scarico in bella vista diretti alle fognature. Si torna indietro nel tempo. Quando si approvano gli strumenti urbanistici si sentono battere le mani, ma quando ci toccano personalmente le norme restrittive si alzano le mani e la voce. Fortunatamente esistono i furbi, i furbetti e i furbacchioni per cercare di raggirare le norme.  Per adesso, ma ancora per poco, gli effetti di queste lamentate prescrizioni, ricadono in un fabbricato in Lipari località Papisca  di una delle tante società di un noto imprenditore locale.
 
Il Consiglio di Giustizia Amministrativo di Palermo ha dato ragione al Comune di Lipari. Non è possibile cambiare la struttura pomicifera in albergo, per il vincolo dei 150 metri dal mare. L'isola è ormai nelle mani di architetti ed ingegneri, di consulenti del sindaco, del curatore fallimentare e di tutto un seguito che nutre anche speranze per pregevoli incarichi a breve e lungo termine. Intanto tale sentenza avrà riflessi indiretti ed indesiderati anche per il rilancio del PUE. Nelle zone F/4 ad esclusione delle zone A e B vige una normativa restrittivamente restrittiva. Il CGA continua ad affermalo e...pertanto nella redazione del PUE bianco se ne dovrà tenere conto non perché è una norma regionale ma in quanto l'F/4  è una norma nazionale.
 
Forse prima di creare illusioni é meglio che il comune affianchi anche un consulente legale alla rigenerazione di quel fantastico territorio bianco sempre con le ferite aperte e per troppo tempo maltrattato, come alcuni cittadini. Ma chissà se nella recente legge regionale tutta agostiana 2016 e nel nuovo piano regolatore, la zona Papiscana non sia stata campita in zona A. Così cambiamo le carte in tavola e gli effetti di una giusta sentenza.
 
I COMMENTI
 
di Aldo Natoli
 
L'Avvocato Salvatore Leone nella sua consueta rubrica "Baciamolemani" ci ha informati in modo chiaro e puntuale su una recente Sentenza che vieta la trasformazione dei fabbricati della pomice ad Acquacalda in strutture alberghiere, ricadendo in area sottoposta a vincolo (mt. 150 dal mare). Questa Sentenza è in perfetta sintonia con quanto il sottoscritto ha sempre evidenziato, e cioè che i fabbricati della pomice di Porticello non si debbono toccare!!! Utilizziamoli per museo della pomice; per sale convegni e mostre varie, etc. , ma non certamente per realizzare degli alberghi!!! Tutto questo a prescindere dalle "belle idee" che  possono scaturire dalle varie Università. La montagna bianca, messa in sicurezza, può diventare un palcoscenico unico al Mondo, sia per richiamare visitatori, sia per svolgere degli spettacoli! Sicuramente in molti ricorderanno lo spettacolo musicale tenuto dal compianto Lucio Dalla.
 
---Buongiorno direttore,
ho letto quanto scritto sul Notiziario delle Eolie dall’avv. Salvatore Leone e mi chiedo chi adesso avvisa studenti e professori che hanno iniziato studi e proposte per le montagne bianche della pomice, la cui destinazione deve tener conto della reale situazione nel rispetto della legge. Per non fare dei lavori inutili e nascondersi dietro io non lo sapevo o poi “vidimu”.
Grazie e buon Notiziario
Lettera firmata

bacialemani

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No ma sì

Quando Renzi va a produrre voti per il Suo Si nelle fabbriche, con i padroni parla da presidente del Consiglio e con gli operai, messi in riga e sotto controllo, parla da segretario di partito. Un nuovo modo di governare mentre il governo amministra i cittadini anche senza di lui che per 24 ore al giorno parla e promette, promette e parla in giro per l’Italia. La Sua Italia. Che vita! Blitz alla russa o alla turca. L’assicurazione che non ci sarebbero stati più aumenti di tasse é la polizza che si ritorce contro gli italiani. I nostri politici, spendaccioni e assenti, non potranno andare avanti se non ci saranno aumenti di tasse. Ecco la grande invenzione di Renzi: il Referendum costituzionale. O voti Sì o ci saranno problemi per il ceto medio. Conoscendolo come ciarliero&furbo, visto che il Sì è difficile da votare, il 5 dicembre ci sarà un bombardamento di nuove tasse (attualmente trattenute non alla fonte). Indoviniamo perché? Così il Presidente del Consiglio&Segretario del partito Pd potrà dire:  “l’avevo detto, adesso devo aumentare le tasse. La maggioranza di Voi non mi ha voluto ascoltare, non mi ha creduto. Io sono l'unico premier insostituibile, confermato anche da Berlusconi che ha superato gli 80 anni e gli 80 processi”. Ormai non si tratta più di un Referendum costituzionale ma solo di volere Renzi. Si o No. Ma lui resterà sempre al suo posto. E’ un mito! Ma...

Articolo 3

La legge Costituzionale, a tutela dei cittadini, ha dato e doveva dare delle garanzie costituzionali ai cittadini. Adesso nel segreto dell’urna, lasciamo decidere tranquillamente chi ha avuto o non avuto queste garanzie costituzionali sempre importanti per la dignità dei cittadini. Renzi si è dimenticato di riformare l'articolo 3 che assicura l'uguaglianza dei cittadini. Forse anche per tale motivo ha deciso discegliere per votare giorno quattro e non giorno tre.  L'articolo doveva essere modificato in quello che: “purtroppo i cittadini non sono uguali di fronte alla legge”. Senza entrare nel merito se giorno 4 dicembre 2016 bisogna votare Si oppure No. In entrambi i casi sarà sempre una croce!

"Suditanza"

La sudditanza italiana andrebbe scritta “suditanza”. Una “d” in meno per dare al sud dell’Italia il vero valore. Quello di essere una parte del paese a disposizione. Basta vedere o sentire come un Presidente della Regione che  riuniti i suoi fedeli 250 sindaci si raccomanda, visto che non ci sono giornalisti, di passare le case porta a porta per scippare consensi favorevoli che valgono i soldi già arrivati o in arrivo per la regione. L’altro esempio é il ritorno del Presidente del Consiglio a Catania, dopo aver fatto la Palermo-Messina-Reggio Calabria 15 giorni prima, per esentare dalla tassazione chi assume. Ottime manovre sempre a spese del popolo e mai di tasca propria. Così il popolo del sud suda e crea la sudi...tanza che porta dritti alla “panza”

Totò e Tina Pica incrozzati

Crozza più degli elettori ha creato il mostro sacro dell’ascolto. Il governatore Vincenzo De Luca, l’uomo che ha stracciato Rosy Bindi e che nel più classico dei fuori onda si é intrappolato con la frase: “ La Bindi è una cosa infame. Da ucciderla”. La povera presidente della commissione antimafia ricorderà che De Luca nel processo sul Sea Park, il parco marino mai realizzato a Salerno, è stato assolto 60 giorni fa "perché il fatto non sussiste". Dopo l’ultima frase, il buon De Luca si difende parlando di ennesimo atto di delinquenza giornalistica, di inciviltà e scorrettezza professionale. Fra il Trump di Salerno e la politica battezzata più bella che intelligente si assottigliano i confini di una teatralità che porta a Totò e Tina Pica. Le tragedie con 4 risate pagate sempre dagli spettatori che in questa sceneggiata sono le comparse del popolo che continua a non capire l’incubo della realtà.

"Poliparoti"

La Raggi, che al Comune di Roma cerca di fare il sindaco o la sindaca (secondo i dettami Boltrini), segue con simpatia l'iniziativa del Comune di Lipari mangiandosi le mani per non aver sviluppato subito la funivia urbana. Pazienza. Precedenza al "comuneoliano" dove si esalta  la lodevole iniziativa che porterà o trasporterà turismo di gente qualificata&quantificata in euro. Intanto un povero pescatore, in odore di riserva, nel ricordo degli anni passati della famosa ed unica spiaggia bianca propone: “perché non si fa subito un vero ripascimento come una volta? Da bambino mi divertivo un mondo. Sarebbe bello realizzare delle funivie che portano dal mare in cima alla montagna bianca e...poi giù fino al mare con gli scivoli di pomice separati, per bambini, donne, anziani, diversamente abili ed uno specializzato per animali domestici. Tutto correttamente separato come i wc. Tanto ormai ci siamo quasi. Se poi la funivia riesce a proseguire per completare il giro dell’isola sarebbe il massimo. Tanto i Poli non mancano”. Neanche gli estremi.

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