di Michele Sequenzia
Caro Direttore,
un mio amico mi scrive di aver visitato la Fiera del Tartufo di Alba. Da sempre Alba è considerata la capitale che ospita la "Fiera del tartufo bianco". Un pienone di gente venuta da ogni parte. Denaro a fiumi. Si acquista, si vende in pieno liberismo economico, tutto cash, inesistenti fatture fiscali elettroniche. Si svuotano interi cesti di pregiati tartufi. Mi soffermo tra i banchi, mi colpisce la rapidità degli scambi. Piovono euro su Alba. Piatti dorati e profumati, non si trova un posto. Una “grattatina“ di tartufo su un risotto , come su due uova al tegamino devi cacciare 50 euro, se bastano.
Non circola ricevuta fiscale, nessun scontrino. Si acquista sulla fiducia. Si impenna a 300 euro l'etto il prezzo del tartufo bianco, con un aumento del 20 per cento in una settimana nel borsino del tartufo di Alba. Migliaia di turisti dall'estero. Un noto Ristorante ha pagato oltre 3.500 euro un cestino di pregiato tartufo . Mi sembra strano ma non vedo controlli .Grande giro di soldi. Io ho speso 60 euro e ho chiesto se potevo pagare con il bancomat. Risposta: no, solo contanti!
Caro Direttore,
“ Stiamo avviando una profonda trasformazione del sistema Italia, gli effetti si vedranno nel prossimo anno, la crescita per tutti gli Italiani è assicurata.” Lo afferma il Primo Ministro Professor Conte. Detto e fatto: a Taranto lo stabilimento siderurgico ex ILVA, oggi di ArcelorMittal, ha deciso di abbandonare Taranto e l’Italia. Siamo in piena crisi . Si scopre che Il mercato dell’acciaio costa 2 milioni di euro di perdite al giorno. Improduttivo. Tra impianti vecchi, pessima manutenzione, scarsa innovazione, oneri e i prescrizioni, calo della domanda, ArcelorMittal è in rosso. Chiude tutti i suoi stabilimenti, e ciao. Fabbrica decotta.
Perché la chiusura ? Diviso su piu’ fronti in contrapposizione ideologica, senza alcuna strategia di sviluppo, il Parlamento italiano , in una aggrovigliata situazione di contrapposti interessi pregressi, di pura propaganda politica, volutamente insoluti, ancora pendenti, caldeggiati mai sanati. Il governo allo sbando, non considera le gravissime conseguenze sull’occupazione, senza aver risolto le pressanti richieste per la salute ambientale dell’intera città, affogata nel cancro, ha eliminato la protezione legale necessaria alla Società per attuare il suo piano ambientale di risanamento totale dell’intera area, anche marina, oggi gravemente contaminata. Contro ogni previsione, si è scatenato un velenoso balletto di decisioni conflittuali tra Stato ed Azienda, tra poteri giudiziario e legislativo. L’intera città trema. Si profila una guerra che mette sulla strada migliaia di occupati e le loro famiglie.
Non è stato fatto nulla per Taranto. Città martire. Solo puro, egoistico sfruttamento. Il governo Conte- bis incassa un ennesimo fallimento su un tema strategico/ ambientale/ innovativo. Bastava trovare il giusto compromesso tra salvaguardia dei posti di lavoro, riqualificazione, tutela dell’ambiente, innovazione alternativa, curando la salute dei cittadini e del territorio. Come si giustifica la chiusura? Nell'eliminazione della protezione legale, necessaria alla società per attuare il suo piano ambientale senza il rischio di responsabilità penale?
In realtà, il governo non ha tenuto conto che i provvedimenti emessi dal Tribunale penale di Taranto obbligano i Commissari straordinari di Ilva a completare specifiche prescrizioni senza incorrere nel “ rischio di responsabilità penale”. Se sono responsabili di fronte all’ ILVA , quale sarebbe la responsabilità di Arcelor-Mittal, non proprietaria ma solo affittuaria?
Caro Direttore,
“Stiamo avviando una profonda trasformazione del sistema Italia, gli effetti si vedranno nel prossimo anno, la crescita per tutti gli Italiani è assicurata.” Lo afferma il Primo Ministro Professor Conte. Detto e fatto: a Taranto lo stabilimento siderurgico ex ILVA, oggi di ArcelorMittal, ha deciso di abbandonare Taranto e l’Italia. Siamo in piena crisi . Si scopre che Il mercato dell’acciaio costa 2 milioni di euro di perdite al giorno. Improduttivo. Tra impianti vecchi, pessima manutenzione, scarsa innovazione, oneri e i prescrizioni, calo della domanda, ArcelorMittal è in rosso. Chiude tutti i suoi stabilimenti, e ciao. Fabbrica decotta.
Perché la chiusura ? Diviso su piu’ fronti in contrapposizione ideologica, senza alcuna strategia di sviluppo, il Parlamento italiano , in una aggrovigliata situazione di contrapposti interessi pregressi, di pura propaganda politica, volutamente insoluti, ancora pendenti, caldeggiati mai sanati. Il governo allo sbando, non considera le gravissime conseguenze sull’occupazione, senza aver risolto le pressanti richieste per la salute ambientale dell’intera città, affogata nel cancro, ha eliminato la protezione legale necessaria alla Società per attuare il suo piano ambientale di risanamento totale dell’intera area, anche marina, oggi gravemente contaminata. Contro ogni previsione, si è scatenato un velenoso balletto di decisioni conflittuali tra Stato ed Azienda, tra poteri giudiziario e legislativo. L’intera città trema. Si profila una guerra che mette sulla strada migliaia di occupati e le loro famiglie.
Non è stato fatto nulla per Taranto. Città martire. Solo puro, egoistico sfruttamento. Il governo Conte- bis incassa un ennesimo fallimento su un tema strategico/ ambientale/ innovativo. Bastava trovare il giusto compromesso tra salvaguardia dei posti di lavoro, riqualificazione, tutela dell’ambiente, innovazione alternativa, curando la salute dei cittadini e del territorio. Come si giustifica la chiusura? Nell'eliminazione della protezione legale, necessaria alla società per attuare il suo piano ambientale senza il rischio di responsabilità penale?
In realtà, il governo non ha tenuto conto che i provvedimenti emessi dal Tribunale penale di Taranto obbligano i Commissari straordinari di Ilva a completare specifiche prescrizioni senza incorrere nel “ rischio di responsabilità penale”. Se sono responsabili di fronte all’ ILVA , quale sarebbe la responsabilità di Arcelor-Mittal, non proprietaria ma solo affittuaria?
Caro Direttore,
Leggo dal tuo Notiziario : „Una giornata di studi , sulla vita, le opere, del professor Giuseppe Jacolino, storico eoliano..“ Ottima idea di un organico programma scientifico da consolidare, sviluppare, far conoscere alle nuove generazioni. Nondimeno desidero ricordare quanto scriveva il Professor Luciano Gallino, uno dei più autorevoli sociologi italiani ( Torino 1927-2015), il 29 aprile del 2011:
„C’è da ricostruire il destino di un’intera generazione, se non di due.In Italia un giovane su tre è senza lavoro, il tasso di disoccupazione giovanile negli ultimi due anni e mezzo è salito di dieci punti.
Quello che succederà, e ormai si sta delineando, è che coloro che hanno avuto per parecchi anni occupazioni precarie vanno incontro a versamenti pensionistici dell’ordine del poco meno del 20 per cento del salario medio. Praticamente alla fame. In concreto: da anziani dovranno vivere con assegni/mese di 200 euro. È stata semidistrutta, bruciata , un’intera generazione, di rispiarmatori, radendo al suolo le radici di un Popolo.
Il male dell’ingiustizia , dell’immoralità, è dilagato, su tutto il territorio, la crisi lo ha violentemente scoperchiato. Se era difficile per un giovane trovare nel 2006 un contratto di lavoro onesto a tempo determinato, oggi è diventata un’impresa disperante.
Nesun governo ha capito che l’occupazione non può essere affidata al mercato in presenza di una crisi che ha messo spietatamente in luce proprio le sue insufficienze. I tagli alla scuola in tutte le sue forme e livelli, dalle materne all’università, sono uno tra i provvedimenti più insensati che si potessero immaginare per far fronte ai problemi dell’occupazione giovanile e del rilancio dell’economia. Nel giro di pochi anni si avranno centinaia di migliaia di ragazzi meno formati e meno istruiti di quanti ne avremmo avuti senza i tagli “lineari”.
Scarsi, pochi e mal centrati investimenti in ricerca si traducono in pochi ricercatori e così si disincentiva naturalmente anche l’istruzione universitaria. Inoltre non abbiamo più un sistema industriale degno di questo nome. Si rendessero conto che il pianeta, l’economia in generale, è stato costruito in base a precisi progetti ideologici, culturali e politici. La riforma della scuola sembra impedire o comunque ostacolare la formazione di un pensiero critico Uno degli sviluppi più preoccupanti degli ultimi quindici, venti anni, o forse più, di cui oggi raccogliamo gli amari frutti, è l’enorme crescita delle diseguaglianze.
Sono spaventose a livello mondiale, ma sono anche elevatissime nei singoli paesi e il nostro, tra quelli Ocse, si distingue per essere diventato uno tra i più diseguali del mondo assieme agli Usa, al Brasile e al Regno Unito. Tra i costi della diseguaglianza c’è il percorso verso professioni e posizioni sociali più elevate, meglio retribuite, piu’ sicure, con più potere decisionale è sostanzialmente precluso perché il potere è concentrato di fatto nelle mani di circa il 10 per cento della popolazione, che domina il mercato, mentre il rimanente 90 è rimasto tagliato fuori, inesistente, sconosciuto.
E poi è necessario metter mano alle enormi iniquità del nostro sistema fiscale per cui un lavoratore con un salario tra i 15 e 20 mila euro di reddito annuo, è assoggettato a un’aliquota minima del 23 per cento, detratta in anticipo, mentre un manager che guadagna 5 milioni di plusvalenze, grazie al meccanismo delle stock options sulle azioni, paga il 12,5 . Un sistema fiscale di questo genere è oscenamente iniquo e incide in modo negativo sulle entrate dello Stato.Intere generazioni spazzate via dall’iniquità del governo.
È terribilmente difficile dare loro una risposta. In assenza di una politica industriale e la conseguente sparizione della grande industria, che ha dato il pane quotidiano ad intere generazioni, di un salario decente, di fronte alla crisi delle politiche del lavoro, dell’istruzione, della formazione, di nuovi mercati e professioni. Certamente bisognerebbe costruire – nella scuola – un’idea più realistica e concreta della realtà. E ci stiamo allontanando anche dall’Europa. Troppi giovani cadono nell’ipnosi di credere che il mondo “made in Italy”, sia l’unico, perfetto. Errore che poi pagano vivendo nella triste condizione di emarginati. Bisognerebbe, invece, essere in grado di sviluppare progetti culturali, politici e morali di segno totalmente diverso. Di maggior respiro, di ampie prospettive.Da questo punto di vista, le Istituzioni, ai massimi livelli, i partiti politici, gli intellettuali e gli accademici hanno, più ancora degli insegnanti, la loro responsabilità. »
E siamo già verso l’inverno del 2018. Ed il peggio deve ancora venire. »
---La chiusura dei porti italiani sta provocando dei benefici ? Sicuramente è la fine della libertà di accoglienza, di aiuto umanitario.E le navi cariche di gente allo stremo delle forze dondolano sul mare. Senza alcun criterio, abolendo ogni saggia antica regola democratica parlamentare, il governo del « cambiamento » dove vuole arrivare? Dove porta questa nuova politica? C’è chi subito si affretta a chiudere il transito dei rifugiati, blocca le frontiere con l’Italia. Da Ventimiglia a Trieste . Ogni Paese dell’Unione impone propri diktat, basta profughi, s’innalzano muri e fili spinati. Piovono critiche ,si susseguono scontri tra le varie amministrazioni. Scoppiano feroci accuse, ci si insulta.Un clima che non preannnucia nulla di buono.
Risultato : gente bloccata in mare, in fuga per terra, senza scampo, chiusura delle frontiere sui valichi, controlli polizieschi per strada, caccia all’uomo sui treni e sulle autostrade, sui TIR, respingimenti alle frontiere, caccia al “ nero”..ovunque disagi e totale insicurezza. L’Italia tutta si trova stritolata in una morsa.Chiudere i nostri porti significa cadere in una orribile trappola-lager. La gente respinta ovunque, scala le montagne , scavalca reticolati, si accampa tra le macerie, sotto i ponti, dorme in mezzo ai rovi delle discariche.
Dopo anni di crescita democratica, di libertà di movimento, in piena autonomia, si riaffacciano odiosi pregiudizi , tristi forme di razzismo. Invece di eliminare gli sprechi, governare il fenomeno, si aumentano i costi di una gestione statale, confusa, incerta, assai deficitaria, pesantemente indebitata. Si riaccendono vecchi rancori come pericolosi focolai di egoismi nazionalisti, estremismi, guidati da nuovi fanatici populisti .
Immediatamente si ricreano esattamente tutte le antiche barriere sociali degli ultimi 60 anni. Abbiamo arrestato il corso della storia. Automaticamente crescono i costi della vita, servizi, energia, salgono pure i debiti.
E allora bisogna farli rimpatriare. Secondo le stime di Frontex, ogni rimpatrio costa in media circa tremila euro ,compresi voli, assistenza, amministrazione, controllo e scorta.
Stando al puro costo, riportare gli emigrati “ irregolari” , oggi sparsi in molti paesi europei, nei loro Paesi in Africa e in Asia, circa mezzo milione di persone costerebbe almeno 1,5 miliardi di euro. Chi paga il biglietto…se non noi cittadini ignari di tutto?
Al ritmo di circa 6 mila rimpatri all’anno, servirebbero decenni per riportare indietro tutti questi “irregolari”: ci sono serie statistiche ufficiali, numeri certi? Non ci sono contraddizioni tra le varie amministrazioni? Esistono i necessari accordi di riammissione verso I Paesi di origine, regole concordate, osservate,clausole, procedure, contratti internazionali?
Evidentemente manca progettualità, analisi e studi . I porti debbono restare aperti giorno e notte. Si riaccendono tutte le vergognose contraddizioni dei passati governi . Manca ogni strategia comunitaria. Ogni Paese fa per conto suo. Gli emigrati sono trattati semplicemente come tanti numeri. « Facciamoli sbarcare altrove, ma non da noi ». Ognuno cerca di farla franca. Poi di malavoglia si sono trovati accordi. Dopo giorni, settimane di tira e molla… « Io ne prendo 328 e tu devi prendere il doppio ! ». Intano navi cariche di emigranti salvati dalla morte, vagano nel mare, aspettano segnali, vivono ore di angoscia, ogni porto è chiuso, nessuno ti vuole, nessuno ti ascolta. Andate altrove. Ma chi controlla alla fine questa spaventosa odissea ?Tutto il Mediterraneo è una trappla mortale. E noi assistiamo indifferenti dalla nostra sdraio sul mare, in vacanza. . La scena si ripete, esseri umani, cacciati via ovunque, una merce che nessuno vuole. Ma tutti poi, sbarcati, finiscono in un nuovo lager, come tante bestie, come quando sono partiti.
Noi cittadini siamo in balia di un governo che si affida agli eventi. Chiude i porti e attende. Aspetta e spera. Possiamo avere fiducia in un governo « del cambiamento »…che non ha in mente altro che il blocco dei porti, scarica su altri le sue responsabilità, non ha alcun progetto, chiude entrambi gli occhi sulle miserie di tanti esseri umani .. e via con i respingimenti ?
----“Questa notte ho avuto crampi allo stomaco , avevo preso una pillola di “ Bencragordion 20” per il raffreddore ! Sono corso , in mattinata, in farmacia … ».Chiedo : » Questo prodotto mi ha fatto male, mi puo’ cambiare la ricetta con qualchecosa di meglio”? Il mio farmacista non fa una piega. Mi allunga subito una confezione di “ Ozonielemelato”. « Eccole un prodotto che costa meno e che fa bene”.
Ogni giorno dobbiamo recarci dal nostro medico. Ci sono decine di migliaia di farmaci che ci vengono prescritti e noi che cosa ne sappiamo ? Chi controlla se sono utili e non fanno male ? La rivista Forbes informa che ci sono delle case farmaceutiche che producono « sotto costo », prodoti che vengono dalla Cina, godono di « posizione dominante ». Fanno quello che vogliono. Spesso i loro farmaci sono di pura « imitazione », non contengono nulla di « buono » e si fanno pagare molto. Ma curano poco o niente. Certe case che producono farmaci mirano solo al profitto, al guadagno.
La malattia, sopratutto dove non esiste un severo controllo, è fonte di un macabro mercato.
Richard J. Roberts, Premio Nobel per la Medicina afferma che « i veri farmaci che curano non sono redditizi, fanno cessare le malattie, ed è per questo che non vengono sviluppati dalle case farmaceutiche che, invece, trovano maggior profitto nel riversare nella sanità pubblica molte specie di medicine che mantengono alta la domanda.La gente compra qwuello che viene publicizzato.Quindi si cronicizzano i bisogni dei malati, e si guadagna molto.. »
E noi pazienti, ignari, siamo in pericolo di vita ?
Secondo il rapporto 2017, ogni anno viene autorizzata la commercializzazione di farmaci di cui poco si conosce della loro efficacia o addirittura dannosi, godendo di ottima fama tra operatori sanitari e pazienti. Il mercato farmaceutico tira. Tutti a comperare lo stesso prodotto di masssa.
l’India ha riaffermato il proprio diritto a produrre e distribuire farmaci a basso costo non solo nel proprio Paese, ma anche in tutto il mondo, consentendo così a economie più in difficoltà di quella indiana di fornire cure vere ai propri malati. Ma questo potrebbe non durare molto se l’Unione Europea riuscirà a firmare un accordo commerciale con l’India che potrebbe chiudere i confini indiani alle esportazioni di medicine generiche.
“Milioni di persone moriranno se l’India non potrà più produrre ed esportare le nuove medicine contro l’Hiv/Aids in futuro. È una questione di vita o di morte,” ha dichiarato Michel Sidibe, direttore esecutivo di UNAIDS.
Si preferiscono ad altri perchè costano meno ? Ci sono liste di prescrizione dei farmaci ? E chi le conosce ? I giornalisti che vogliono far luce sono subito in difficoltà. Chi ha il coraggio di denunciare? « Meglio non divulgare » ! Cosa ne sa l’opinione pubblica ? .
E tanto meno far sapere. Prodotti che, se assunti, fanno solo male, ma le farmacie ormai, vendono tutto anche cio’ che non serve.Cerco d’informarmi.
Leggo che « il farmacista dovrà fornire al paziente il medicinale che ha il prezzo più basso fra quelli in commercio, e solo se più medicinali hanno stesso prezzo, potrà darne uno qualsiasi, secondo la preferenza dell’assistito. Per l’assistito però sarà possibile chiedere al farmacista un farmaco a prezzo più alto, ma in questo caso dovrà corrispondere allo stesso farmacista la differenza fra i due prezzi. Il fatto che i medicinali possano essere tutti uguali e che il fatto che siano composti dallo stesso principio ma con un nome diverso, è ancora causa di dibattiti, sono molti i medici che sostengono che i farmaci non sono tutti uguali, e in molti affermano che cambiare medicinale, anche se si tratta di identico principio attivo, potrebbe creare inconvenienti. » E allora come la mettiamo ?
Chi controlla le mie pillole? La mia amica farmacista tedesca è molto attenta alle ricette dei medici ed ai farmaci scritti in ricetta. Ogni volta controlla la mia ricetta e verifica se contiene prodotti che sono in « lista nera », proibiti, da non commercializzare. E non me li vende.
Cosa prescrive, per la mia salute, il mio medico ? Posso fidarmi ? Chi mi assicura che le sue ricette siano buone, per me ? Ogni giorno si verificano malori , ricoveri , richieste di soccorso. Spesso non si conoscono le cause.- Casi gravi e casi mortali. Ci sono centinaia di migliaia di ricette. Ci sono tante denunce, molte cause finiscono in tribunale. Circolano farmaci che pur essendo o stati « radiati », vengono comunque commercializzati. E chi è vecchio, ammalato, senza aiuto, impotente ricoverato nelle case di riposo , a chi si rivolge ? Chi si cura di chi non ha nessuno ? .
Chi ha il coraggio di denunciare il medico che li ha prescritti? E i tanti errori in ospedale ? I tanti casi di mala sanità ? E nessuno di noi è in grado di sapere che cosa sta prendendo. Chi deve provvedere ? Quanti e quali sono i prodotti molto ben pubblicizzati da potenti Case farmaceutiche , da potentissimi sponsor,che dominano il merrcato.
Siamo sicuri che curano?
---L’inquità mondiale è sistema di potere, disciplinata da precisi accordi fiscali internazionali. Cio’ permette a norme dello Stato di tutelare legalmente ogni forma di abuso, rapina, furto.Tutta l’economia sana ne soffre e le conseguenze sono disastrose.
Andrea Agnelli, Presidente della Juventus Football Club, ha ieri ufficializzato l’offerta di 30 milioni di euro per l’ingaggio del Re del Calcio Mondiale sua Maestà il signor Cristiano Ronaldo. Scopo: far tirare calci all’aitante Ronaldo alla domenica per quattro anni, (2019-22), pagandogli un appannaggio di 30 milioni di euro a stagione. E quanti altri milioni di euro sono investiti in « appannaggio » solo per il profitto di pochi speculatori ? Perchè certe società calcistiche godono di fantastici privilegi fiscali ? Perchè vengono celati i loro bilanci , mentre sono invece a carico nostro tutti i loro debiti ?
Perchè Cristiano Ronaldo ha accettato proprio Torino ? Ma proprio perchè esiste una norma nella nostra legge di bilancio 2017, che permette al signor Cristiano Ronaldo di usufruire di un regime fiscale, ai sensi dell'art. 2, comma 2 del testo unico delle imposte sui redditi. Pertanto i 30 milioni / stagione sono ritenuti fiscalmente fondi "esteri", e sono tassati con una assai agevole imposta forfettaria di 100mila euro, grazie al nostro governo, estendibile ai suoi innumerevoli familiari versando altri 25mila euro ciascuno. Praticamente il signor Cristiano Ronaldo incassa 120 .000.000 di euro e versa qualche cents.
Ecco come funziona il nostro fisco. Punisce con pesanti imposte il lavoratore, chi tribola, chi suda, mentre agevola i miliardari impuniti, che usufruiscono di ogni vantaggio fiscale.
Con 30 milioni di euro/ stagione si puo’ dar impulso al nostro strategico sistema di sicurezza in mare, rinnovando e potenziando i mezzi navali, dando lavoro ad un nuovo personale specializzato e alle basi operative portuali..
Con 30 milioni di euro/ stagione, si puo’ dare asilo, assistenza e nuova patria a chi fugge dalle guerre, senza subire insulti di Malta o provocazioni bellicose dalla irosa Libia post Gheddafi.
1) Si puo’ pagare il loro primo sostentamento, organizzare strutture ,senza stivarli nei ghetti come animali, abbandonarli al loro destino, come tante bestie, nella totale anarchia, senza alcun controllo di illegali Agenzie che speculano sulla loro pelle.
2) Si puo’accertare la loro provenienza, l o status di profugo, conoscere la loro storia, la loro professione,, insegnare loro lingua italiana, istruirli progressivamente portando loro la conoscenza dei diritti, dei doveri , facendo loro conoscere le leggi comunitarie, aprendo loro scuole a tutti i livelli per ogni professione, dare loro il pane quotidiano, nuovi documenti europei, farli liberamente poter circolare, domiciliare, offrendo cittadinanza, regole del lavoro, per poi inserirli al lavoro onesto, regolare, di legge.
3) Creare nuova vita, nuova economia, nuove attività. Ne risulta una enorme potenzialità che va regolamentata. Emigranti che non vanno trattati come sotto prodotti umani. Come merce di basso valore. I miserabili vouchers leghisti creano eterna povertà e nuova miseria sociale..
4) Diamo loro una decente casa, facciamo crescere i loro figli,come i nostri, diamo impulso alla scuola, unico mezzo utile per creare con loro e i loro figli la pace, la concordia il lavoro. Eliminiamo ogni pericolosa iniquità dalle nostre città, i continui contrasti, tensioni, furti, violenze, insicurezza,omicidi, provocazioni, di cui si nutrono gli estremismi politici con i loro leaders, egoisti seminatori di odio..
5) Il tutto senza bisogno di chiudere porti e frontiere, dando prova di cio’ che i nostri padri ci hanno insegnato. L’Italia è una nazione libera, aperta sullo sconfinato mare, che unisce popoli e tradizioni. Italia accoglie e protegge chi ha perso ogni cosa. Noi non cacciamo lo straniero, noi proteggiamo chi soffre e chi è debole.Lo abbiamo fatto da secoli. Gli italiani hanno rinnegato ovunque il fascismo ed il razzismo.
Noi siamo un popolo civile. Non abbiamo alcun bisogno che il signor Salvini ci rinchuda tutti insieme in un suo lager leghista. Noi vogliamo essere liberi. I nostri porti debbono rimanere aperti. Le nostre navi, i nostri marinai sono un esempio di civiltà nel mondo. Noi non alziamo muri al Brennero. Noi non facciamo guerre. Noi non siamo un lager nazista o un gulag staliniano. Noi siamo un popolo sano. Noi siamo un popolo libero. Possiamo farlo da subito. Basta modificare – abolire norme illegali-anti monopolio e sviluppare progetti per una economia sana. . Senza infastidire i vertici europei. Ce ne saranno grati tutti.
Caro Direttore,
Quella dell'" ircocervo" , riferito ad un perverso incrocio tra cervo e caprone , è una assai vecchia, irriverente battuta, abusata fin dai tempi di Benedetto Croce. I vecchi politici di un tempo passato, oggi, pur bolsi e presuntuosi, la usano ancora in tono sprezzante : questo è un « ircocervo » , quale rapporto sessuale contro natura, una mostruosità, tale da denigrare gli avversari.
Ma non sanno nemmeno di che cosa parlano. E hanno torto. Tutti sanno benissimo che « l'ircocervo » non è mai esistito. Inutile negarlo : da oggi gli italiani hanno deciso come voler essere governati.
Ovunque, da nord a sud, si sta procedendo alla rapida rottamazione dei vecchi partiti di una volta, da sinistra come da destra. Si trasloca. Chiudono rapidamente uffici e segreterie, si smobilita , la sconfitta brucia. I vecchi simboli di potere si sono sciolti come neve al sole.
I maggiori dirigenti, quella che si riteneva insostituibile classe dirigente, sono ormai tutti usciti di scena. Spariti. Nessuno li ricorda. Il Palazzo si svuota pure di quell'armamentario, obsoleto sacrario di vuota retorica, di tanti pifferi e tamburi, di tanta inutile grancassa. Le loro bandiere non sventolano. Hanno stracciato le tessere. Tutti a casa. Dietro a loro un Paese in macerie
Bisogna ricominciare a sperare, a vivere. Funzionerà? Ci vuole coraggio , anche se si fa fatica a capirlo. Due grandi movimenti di massa, di grande protesta di popolo, avvilito, angariato e immiserito, hanno vinto le elezioni. Non era stato previsto. Pochi ci credevano. Sono due movimenti che hanno sconvolto l'intero Paese da nord a sud. Era tempo di mandare tutti al macero.
E ora bisogna cambiare l'Italia. Occorrono profonde radicali misure di risanamento. E dobbiamo farlo in fretta. C'è bisogno di nuova vita. Di una nuova generazione che voglia fare del bene. Per tutti quelli che soffrono. I molti diseredati, gli affamati. Si annuncia, a breve, un matrimonio d'interesse che noi vecchi genitori non abbiamo mai voluto. Tanto siamo stati sospettosi, egoisti e presuntuosi.
I nostri figli , eccoli insieme, finalmente liberi. Hanno capito che occorre fare forza comune. Si sono evoluti. Si sono dati un preciso obiettivo. Bisogna superare le divergenze. Trovare punti di convergenza. Come in ogni buon contratto. Sono pronti a governare. Non sono un « ircocervo ». Sono la nostra speranza di sopravvivenza..
Sono entrambi giovani, belli, aitanti, decisi, moderni. Sono I figli del progresso, dell'evoluzione. Hanno idee chiare, che indicano una strada nuova. Hanno voglia e forza. Diamo loro sostegno. Ieri nessuno li voleva. Li abbiamo combattuti ferocemente. Li abbiamo accusati di ogni delitto. Si sono evoluti.Sono stati convincenti.Hanno vinto. Oggi sono al governo. Sono la maggioranza. Sono la nuova Italia. Noi non abbiamo capito nulla. Diamo spazio ai giovani. Diamo loro credito.
---Mi sono sentito finalmente libero...ho tirato un grosso sospiro...mi sono sentito sollevato ...gli Italiani hanno votato con coscienza, senza pregiudizi...hanno urlato " Giu' le mani dalla Costituzione della Repubblica!" Questo il salutare verdetto del risultato referendario del 4 dicembre 2016. Una magnifica notizia . Il Governo intendeva violare la Costituzione. Gli italiani hanno detto No.
Lasciate in pace al Costituzione. Per noi , va bene cosi come è.la Costituzione Non ha bisogno di nessuna riforma. Non ha bisogno di interventi e di modifiche. La Costituzione è perfetta.
Ed ora formiamo finalmente un governo con chi ha la maggioranza dei voti. con chi ha meritato con il No il massimo rispetto. La democrazia è speranza di miglioramento. Diamo vita ad un governo completamente nuovo. Un governo coraggioso, innovativo, moderno, pieno di nuove idee..di cittadini onesti. di buona volontà...che ci ci porti fuori dalla miseria morale , dal continuo disinganno, faccia piazza pulita i tanti ipocriti che abilmente usano ogni mezzo per renderci la vita invivibile. Rinnoviamo questa Repubblica Italiana . Rendiamola finalmente robusta e felice.
Diamo coraggio e voce a tutti coloro che patiscono ingiustizie. Facciamoci sentire. Urliamo le nostre ragioni. Finalmente l'Italia il 4 dicembre 2016 ha detto no alla barbarie,. alla brutalità, alla casta dei privilegiati dei ministeriali che occuopano indegnamente alti scranni amministrativi..rapaci individualisti..egoisti e mendaci..che intendevano senza scrupoli manometterla..e violentarla.. Chi ha votato No ha salvato la Patria. Grazie a chi ha detto No. Ha detto No alla barbarie. Ha detto No a tutti coloro che trescano all'ombra dei Palazzi del Governo, che mirano a scassinare la vita democratica. .privarla del bene prezioso della libertà politica...di ogni singolo cittadino. Il popolo italiano a maggioranza assoluta..compatto come non mai...ha detto No ai tanti odiosi manovratori, saccenti ignobili individui che usano ogni pretesto come il disinganno, l'imbroglio. come arma politica..in odio alle regole morali e civili della nostra Costituzione.
Il popolo italiano ha votato No. Ha detto No e con il No si dissolto lo stesso Partito Democratico, che ora non esiste piu'. Almeno nei suoi Alti Dirigenti. Un Partito che ha tradito se stesso.. E con il partito democratico sono morte tutte le speranze di milioni di italiani.in una nuova Italia democratica.
Si sono con il No..aperte sconvolgenti prospettive di governi settari, razzisti. Anti democratici. Con la caduta del partito Democratico si sono aperte nuove drammatiche prospettive che mirano all'instaurare governi anti democratici, di estrema destra..E questo è negazione della Costituzione....Tutto a danno della Libertà dei cittadini e della Costituzione. Ed ora dove andremo a sbattere? Cosa succede domani? Quale sarà il futuro dei milioni di italiani che lavorano duramente per un tozzo di pane. Per milioni di famiglie che soffrono la miseria, in serie difficoltä economiche.e dei senza tetto? Per i tanti dimenticati, umiliati ed offesi..... che debbono cercarsi un posto di lavoro, mal pagato, per poter almeno sopravvivere. .
La democrazia è per ora salva grazie a questi italiani che hanno detto No. E con la democrazia è salva la Costituzione.
Il male è sempre presente. Non basta il No per poter essere al sicuro.Non basta il No per assicurare la vita democratica. Ora ocorre promuovere ovunque il Rispetto per la Costituzione. Occorre fare molto di piu di prima. Manca ancora a molti italiani la coscienza civile dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino.
Bisogna fare presto e bene. Molti di noi hanno sofferto la tirannia del fascismo e del nazismo. Molti di noi hanno subito rappresaglie e torture. Sono stati emarginati. Ovunque in Italia ci sono ferite ancora aperte di cui ancora si cerca giustizia. Ora è il momento di uscire dal disinganno e dall' ipocrisia.
Caro Direttore, difendiamo tutti la Costituzione . A cominciare dal tuo giornale libero ed indipendente. Che possa restare aperto al mondo delle idee. Che possa sempre esprimere il suo pensiero. . Difendiamo i nostri sacrosanti diritti. Soprattutto tocca ai giovani di difenderci. Si voglia al massimo livello che l'Italia possa continuare a crescere tra le libere nazioni. Tutto il mondo ci guarda e ci osserva. Non molliamo. Gli italiani hanno oggi fatto vedere a tutti i capi di governo, dalla Russia agli Stati Uniti, che hanno coraggio, che hanno le idee chiare. l'Italia non abbassa la guardia. Gli Italiani vogliono vivere come popolo libero. Non vogliono vivere sotto il tallone di Erdogan. Ma occorre andare avanti. Finalmente si promuovano innovativi seminari di studi e ricerche grazie a corsi plureannali, aperti a tutti, di Scienze Politiche e storia delle Costituzioni per tutti i cittadini. Di storia del Diritto . Questo soprattutto per i futuri responsabili di partito e di associazione culturale e di sindacato e per tutti coloro che occuperanno, in futuro, posti di responsabilità politica ed amministrativa.
--Leggo una tremenda notizia che mi fa tanto male.. .Mi chiedo .." come è successo che sulla modernissima " Sansovino".. "...... una scintilla avrebbe innescato un principio di incendio che ha liberato nell'aria i gas tossici che hanno stordito i lavoratori, provocando la morte di tre di loro."
Chi sa esattamente come è successo parli . Si faccia avanti...Abbia il coraggo civile di parlare a chi chiede verità e giustizia.
Sicuramente sulla " Sansovino"...varata nel marzo del 1989....come sta a " sicurezza"?? Tutto in ordine? Che cosa è successo? Dopo tanti anni in mare... Certamente è mancato il controllo ..si doveva fare in fretta...e si è dimenticata l'esistenza della camera a gas. Questo potentissimo , letale gas . contenuto nella camera ....?
Perchè ? Di questo si tratta di CAMERA A GAS...." di esalazioni di idrogeno solforato provenienti da una di nafta"
Non si puo' lavorare senza ossigeno e maschera antigas...Per legge. Perchè nessuno ha provveduto al controllo?..E i nostri amici sono morti perchè sono entrati, nudi e crudi... in una camera a gas.Chi li ha mandati nella camera a gas?......" In quelle provette ci sono le tracce dell'acido killer che ha ucciso il primo ufficiale Christian Micalizzi, il secondo ufficiale Gaetano D'Ambra e l'operaio Santo Parisi. Sono invece ancora gravi le condizioni di un altro marittimo, Ferdinando Puccio, 38 anni, palermitano, ricoverato in Rianimazione all'ospedale Piemonte. "Gaetano non doveva stare là, non era suo compito - dice Antonino Natoli, il suocero del secondo ufficiale, D'Ambra - era trattato come fosse manovalanza, voleva lasciarlo questo maledetto lavoro, me l'aveva detto più volte. Chi gli ha dato l'ordine di scendere sotto coperta per fare un'ispezione che non era di sua competenza? Lui era ufficiale di coperta, non di macchina". La letteratura scientifica è unanime nel riconoscere la tossicità dell’acido solfidrico .
Ergo: una esposizione ad alte dosi da fonti generate da idro-desulfurizzazione presentano rischi mortali per l'uomo**
Oggi in Italia..infortuni sul lavoro, morti e feriti e gravi malattie professionali incidono con un costo sociale ( a carico di tutti gli Italiani) di oltre 1.890 miliardi di euro/ anno, pari al 3 % del PIL. E che cosa si fa per evitarev tante tragedie?
Non cambiamo argomento. Per cortesia, stiamo ai fatti. Fuggiamo da questa Italia ipocrita spesso guidata da managers immorali. ...che non tiene conto delle morti tenute ben nascoste, delle torme di " abusivi", di quella forza lavoro senza libro paga.. dei muratori assoldati a giornata, a basso costo...di quelli poi .lasciati feriti sulle strade fingendo incidenti stradali, mentre in realtà..sono caduti -stante la mancanza di sicurezza- dalle impalcature, feriti o morti.E chi liberamente organizza il tutto? Il costo sociale è spaventosamente in crescita, ed il ministro dell'economia che cosa fa? E quanti sono i punti di raccolta lungo la Penisola e le isole..delle crescenti torme di miserabili senza dimora...nascosti sotto i ponti..lungo le periferie dei centri commerciali..abbandonate al degrado ...nel silenzio delle Autorità...di chi deve esercitare la sicurezza e l'ordine....E chi controlla il lavoro nero? Non si lavora senza sicurezza.
Dove all'alba di ogni giorno la malavita sceglie, carica chi arriva dall’Est, dal Sud o dall'Africa si offre per pochi cents/ora per fame sia...bracciante muratore o carpentiere, senza il minimo contratto di lavoro, in pieno rischio..senza alcuna difesa.. senza uno straccio di assicurazione.. se si pensa alla enorme crescita di illegalità del caporalato imperante..di cui il governo non ne parla ..nasconde la verità.di tanti lavoratori mal pagati e sfruttati...dove la schiavitù e l'immoralità sono oggi le vere padrone del mercato.
** Per opportuna informazione : L’ H2S, classificato ad alte concentrazioni come veleno a basse dosi puo' causare disturbi neurologici, respiratori, motori, cardiaci ed ad aborti spontanei nelle donne. Tutti danni irreversibili.Leggasi documentazione scientifica del Department of Biomathematics, David Geffen School of Medicine, University of California,Los Angeles, CA 90095-176.
---Grazie Bartolino,
grazie a te...il Tuo Giornale è il nostro Patrimonio, una Repubblica democratica di uomini liberi...simile ad un aquila che sorvola , osserva le genti..il mare e cielo, terre e vulcani..
grazie a te che offri tanto spazio e tanta gioia di scrivere a cuore aperto...in piena libertà ..con il solo scopo di garantire i sacrosanti Diritti dell'Uomo e del Cittadino, contro la peste della mala informazione, della falsa politica degli interessi di bottega...,.cancro che devasta le Coscienze.
Grazie a te noi tutti possiamo, ovunque ci troviamo, esprimere le nostre opinioni, i nostri dubbi...i nostri appelli...partecipare a far crescere ovunque l'Informazione.
Ma occorre proteggere l'informazione, occorre "parlare chiaro" contribuire a far crescere la coscienza dei cittadini..dare il nostro contributo non dimenticando chi ci ha preceduto con il suo esempio .
Dove esiste la libertà di espressione di confronto democratico in difesa dei diritti, della Costituzione della Repubblica...esiste la vita, si vede il futuro di un intero popolo non costretto a piegarsi ai turpi voleri del Padrone di turno.
Grazie Bartolino.
Il nonno del Notiziario.
Aarau -cantone di Argovia-CH