di Salvatore Leone

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Le vecchie foto delle Eolie, che si apprezzano più di quelle attuali, ci danno la possibilità di ammirare le bellezze di una gioventù naturale e vergine del territorio. Quello vero. Povero ma bello. Ma mentre quella gioventù si consumava  arrivarono i grossi progetti di miglioramento... e trasformazione. Definite urgenze primarie, tutte plurali. Veri e propri disastri. Iniziando dal grosso serbatoio idrico di Monte S. Angelo, poi riempito di pannelli solari attorcigliati con rovi&altro, per arrivare a Villa Mazzini che costa al Comune di Lipari e all’impresa appaltante, una grossa causa di danni da parte di un noto ristorante. Meglio lasciare tutto come prima ed eseguire solo interventi di ordinaria manutenzione. Ma la fantasia con i soldi pubblici facili (come sempre) illuse. Si spacciò pubblicamente come la futura piazza più bella d’Europa. Tutti a crederci a occhi chiusi. Parcheggio sotterraneo compreso. L'idea partì da li. L’irrealizzabilità delle grosse opere alle Eolie porta sfiga, come anche il porto di Filicudi dimostra quello che si vede. L’idea geniale esiste. Iniziare a sistemare prima di tutto quello che non va. Eliminare le situazioni di pregiudizio e di danni, recuperare i centri storici, sistemare le strade e manutentarle in tutto e per tutto, pulendo anche le aree di sedime. Ogni 10 anni magari si potrebbe tentare di realizzare qualche grande opera che tanto resterà incompiuta. Una alla volta. Giusto per ricordare e per sfamare. Singolare!
bacialemani

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