Atto pubblico
Sala con alberi
A Natale gli alberi hanno sempre un buon prezzo. A Milano l’autosospensione da sindaco del signor Sala é stata la via di mezzo del fare e non fare. O restava o si dimetteva. L’autosospensione non è milanese ma trovata o traviata napoletana. Se come responsabile Expo ha pagato 4800 euro ad albero, ordinandone 600 (un anno prima) ad un costruttore che non é vivaista, mentre sul mercato si trovavano a 1600 euro vuol dire che i conti non quadrano. Se questo é successo per gli alberelli, figuriamoci sul resto che con la scusa dell’urgenza si é appurato che si retrodatavano anche le date. Ma il primo cittadino milanese ha avuto precedenza su tutto anche in Procura. Visto che siamo sotto Natale si può proprio dire che certi alberi sono sempre “addubbati” e i doni si fanno sempre nel solito modo.
Maltesi
La parola maltese ormai ha un doppio significato. Primo é un cagnolino con costituzione forte e robusta ben imboscata nel lungo pelo. Eleganza e portamento ne aumentano il fascino. Secondo, i tempi moderni invece sono gli italiani che sono diventati maltesi. Fedeli all'isola che ospita spesso i parenti di chi vuole scappare o nascondere la propria ricchezza o le proprie malefatte. Malta é l'isola , a 2 passi dall'Italia, dove con 40 euro si compra un viaggio aereo di andata e ritorno con il nord Italia. A Malta i soldi che arrivano sui fondi maltesi si trasformano in sistema ad alveoli, comunicante ma difficilmente raggiungibile. Spesso vestite da associazioni filantropiche di solidarietà assistenziale e di protezione sociale e in questi casi é possibile anche comprare onorificenze e permessi per indossare uniformi (rosse e nere) per le grandi occasioni ufficiali. La famiglia Marra è una delle tante che bazzica Malta. Dopo la nomina a capo del personale dal sindaco Raggi, il Cral di Roma Capitale ha organizzato uno splendido viaggio per il ponte dell'Immacolata per ricongiungerlo alla sua famiglia. Con 150 euro a persona tutti a La Valletta. A queste condizioni si diventa facilmente maltesi. Fedeli come un cagnolino per vivere in un paradiso fiscale che non ha isole uguali nelle vicinanze. Neanche le Eolie o almeno una delle 7.
Orai
La Rai sempre avanti con tutto, finalmente ha capito che il suo segnale orario codificato é vecchio. Morirà a fine anno. Non é più ora. Oggi esiste “oratomica” Contemporaneamente ha intuito che le sedi regionali dovranno essere unificate come l’Europa. Però-però ci sarà una sede napoletana meridionalista-antimeridiana vedibile nell’intero suolo italiano che sarà diviso in 5 macro zone. La Sicilia legata alla Calabria, Basilicata e Campania. Così la trasformazione giornaliera e giornalistica dirà se sarà sempre l’ora della Rai anche per gli utenti che continuano a pagare un canone inutile e socialmente peccaminoso. Gentiloni potrebbe anche formulare una proposta che chi vuole la Rai si paghi l’abbonamento. Questa si che è la soluzione atomica di cui gli italiani non vedono l’ora...i
NOisti&SIonisti nel tempo
A Referendum finito e quasi dimenticato, iniziano le vacanze di premio per tutti i politici che si sono super impegnati da Nord a Sud. Adesso sono ancora stanchi e senza voce. Ma mentre riposano sudano pensando al futuro. I No...isti non si annoieranno di sicuro, anche se ancora non hanno capito che la vittoria é merito di quella parte di elettori arrabbiata ed “incomprabile”. I Si...onisti invece restano dentro le tende nell’attesa di essere trasferiti in altre praterie elettorali, lontane da quel sud che li ha massacrati. In entrambi i gruppi, che poi sono sparpagliati, distratti e distrutti regna la speranza per le prossime elezioni, pensando ai pranzi, ai voli, ai voti e alle nuove avventure. Sarà sempre una questione di croce, sempre a matita temperata per tempo e con il giusto tempo degli altri perché c’é sempre un tempo a perdere o vincere. Indipendentemente dal risultato.
Fusilli 102
Mentre la signora Agnese, in silenzio e imballata con un maglione bianco da 700 euro, ha ascoltato il saluto del marito per fine presidenza montecitoriana, a 620 chilometri di distanza (sempre in silenzio) parlava Agnesi incartando l’ultimo pacco di pasta modello “”Fusilli 102” da 2 euro tondi. Tutti fusi fra i fusilli. Gli operai della politica miliardaria e gli operai della pasta povera che si sono riscaldati con pentole d’acqua calda dove hanno cotto l’ultima mangiata di fusilli in bianco per salutare la morte del loro mitico stabilimento d’Imperia, quello che all’ingresso aveva un veliero con le vele tese al vento dipinto nel 1824, anno dell’apertura. Due mondi a fine lavoro. Uno con la voce delle chiacchiere, l’altro che diceva: “Silenzio, parla Agnesi”. In serata la signora Agnese diceva al marito Matteo: “siediti che butto la pasta, c’è da finire l’ultimo pacco”.
Atomica bancaria
Ma perché gli italiani devono pagare e ripagare il fallimento di queste banche gestite politicamente che hanno truccato i bilanci come le società miste di ogni luogo e paese? Gli amministratori sono i veri responsabili, facili da prendere e facili da condannare. Responsabili sia politici che gestionali. Le banche sono cadaveri che hanno barato e sono già con un piede nella fossa e l’altro pure. Questi bancari sono i veri illeciti edilizi bancari da abbattere, da distruggere e da far scomparire. Compresa la più antica banca del mondo. Al limite la si chiuda in un museo per tenere in vita il ricordo del più grande scempio economico della nazione. Quello bancario é l’atomica che ogni governo si porta e si porterà dietro. Poi verranno le compagnie d’assicurazioni. Altre associazioni. Sempre con lo stesso fine. Adesso bisogna iniziare a chiedere lo scontrino anche a loro prima di arrivare al vero scontro.
La tassa del sole
Con...su...lenti...
Festival, velocità e voti
Ormai siamo in linea con l'alta velocità. La Sicilia e le Eolie impazziscono nel sapere che prima o poi arriverà anche da queste parti. Quando arriverà, sarà già a guida completamente automatica. Senza personale. Anche il festival di Sanremo si prepara senza un presentatore umano. Presentazione automatica. Altro che Renzi con la valletta Boschi per la conduzione. Festival & Politica, musica per le orecchie di tutti. Poi anche i comizi saranno cantati e suonati. Quasi la solita musica o la musica dei soliti. I cantanti? Saranno automaticamente divisi per categoria di partito, come alla Camera e al Senato. Esclusi i volti nuovi, anche quelli con la faccia da democristiani. Ma la sorpresa del Festival quest'anno sarà: “una sola canzone e tanti concorrenti”. Vincerà chi riesce a cantarla meglio degli altri. L’orchestra sarà naturalmente a direzione automatica. Senza maestri. Mattarella e Napolitano saranno contenti. Come i due Papi. Per favorire l’alta velocità, il festival durerà una sola serata. Giuria a votazione automatica. Verrà il giorno che tutti i politici saranno eletti automaticamente con un solo programma. Senza elezioni. Sarà il festival della velocità e dei voti ma senza sotto fondi.
Acrozzaglia
Tutti vorremmo un Crozza all’eoliana. Giusto per sentirlo cantare e decantare. In tutti i sensi. Gli eoliani andrebbero volentieri al porto di Sottomonastero già sottomessi, per vederlo sbarcare dal traghetto con la sua Audi da trecento e passa mila euro. Subito sentirebbero la prima strombazzata che avvisa come le sette marmitte toccano fra banchina e portellone. Un benvenuto con un bacio in fronte e uno sulla “capa tosta”. Poi subito al Centro Congressi per quattro risate ed il giorno dopo al Centro Studi per quattro cantate. Fra un giorno e l’altro, la presentazione di tutti i politici dei quattro comuni eoliani per individuare i personaggi e le relative imitazioni. Tipi alla Razzi o alla Renzi, alla Gentiloni o alla Meloni, anche in queste isole, si notano subito. Qui si trova tutto e di qualità superiore. Manca solo un Crozza al quale si può dare la cittadinanza onoraria. La politica locale è pronta, i quattro comuni hanno trovato l’accordo. Ospite d’onore e padrino De Luca non solo perché la Campania é vicina, ma perché far ridere é il suo mestiere. Basta non essere Bindi. Intanto i giovani canterini eoliani provano in continuazione: “vitti na crozza supra nu traghettu”...
La ruota delle cause
C’é chi non vede o fa finta di non vedere. Tanto ripetono alla noia sono questioni civili tra persone civili, che purtroppo per troppe bassezze, perdono serenità e soldi per certi abusi che si potevano evitare. Così la civiltà prende le pieghe dell’inciviltà. Non é mai troppo tardi, ma purtroppo la politica che perde dovrebbe anche capire come si vince. Ma vivere nella legalità non porta voti. Ecco perché nelle cause niente é casuale ma tutto é casuale. Sempre per giusta causa. Solo così si possono realizzare le opere impossibili ed incredibili fino a quando, non c'è qualcuno che mette il bastone tra le ruote di una certa forma fortuna...
Topi&Voti
Ormai Parigi ha 2 topi per abitante. Bisogna capire se il sindaco donna, impaurita non sta con i piedi per terra ma sopra uno sgabello e con 4 gatti al guinzaglio, della capitale francese vuole adottarli o combatterli. Attualmente si esclude il cibo avvelenato. E’ dimostrato che ne muoiono 4 ma ne arrivano 16 perché attirati dall’odore. Si aumenterà il numero dei gatti randagi e si riempiranno parchi e strade con le famose trappole a cattura ecologica. Poi si vedrà chi farà la fine del topo. Il sistema é uguale a quello dei politici che continuamente attirano il nemico in trappola. Solo che il nemico dei politici é il popolo. Non solo a Parigi. Topi mangia voti o porta voti con le trappole in bella vista. Bisognerà capire chi svuoterà l’arnese con catturato e come.
Un presidente in affitto
Jim Messina, il guru assoldato da Matteo Renzi per sovrintendere alle sue sorti politiche é tornato in America con 400 mila euro di parcella. Doveva far vincere il Referendum a Renzi, ma senza garanzia. Jim é lo stesso consulente della Clinton. Un vincente perdente che vola in prima classe ma non con l’aereo presidenziale ordinato da Renzi. Ha preso altri voli. Il costoso aereo, il più caro del mondo, fortemente voluto dal Presidente del Consiglio italiano, rulla ma non decolla. Anzi non decollerà più. Anche se il pagamento delle rate del leasing puntualmente devono essere saldate. I mesi vanno e vengono, gli italiani non riescono a pagare l’affitto di casa, ma l’Italia riesce a pagare il lussuoso aereo del Presidente. Forse in futuro é meglio affittare un presidente. Contratto semestrale con vuoti e voti a perdere.
Il genio politico
Per salvare la caduta di Renzi dicono che la colpa é della Boschi. Ma quando mai. L’ex ministro, bella e brava, ha solo una colpa. Aver avuto padre e fratello all’Etruria, la banca più sbancata, compresi i lingotti venduti sotto peso. Per il resto un bel genietto. L’avvocato Boschi, ancora in giovane età, ha saputo riscrivere la Riforma della Costituzione che ha smanettato con una tenacia assoluta e con sorrisi dolci e senza confini. Io che sono un suo vecchio collega, alla sua età ero in grado di scrivere qualche sfratto per morosità. Oggi con il doppio degli anni, se va bene, riesco ad aggiornare qualche articolo. Geni e politici si nasce. Poi, si diventa geni della politica. Ma solo quando la politica va a genio. Adesso l’Italia o forse l’Europa, se ci faranno restare o arrestare, si domandano chissà cosa riuscirà a fare ancora la Boschi quando avrà l’età dell’avvocato Leone che poi sono sempre io. Quello di 30 anni fa.
Il cuore del codice
Il signor Lorenzon di San Michele al Tagliamento ha girato il mondo costruendo di tutto. La sua azienda da 8 anni conosce la crisi e con il passare degli anni, per non chiudere e licenziare,si è privato di tutto. Anche dei suoi beni personali. Ben 7 banche lo hanno abbandonato. E’ finito in Tribunale perché nel 2011 non ha versato 262 mila euro di ritenute. Con quei soldi aveva preferito pagare i dipendenti e i fornitori. Intanto non riusciva ad incassare 420 mila euro di crediti da enti pubblici. Il giudice del Tribunale di Pordenone, Rodolfo Piccin, senza nemmeno ritirarsi in Camera di Consiglio, ha emesso la sentenza: nessun dolo. Assoluzione su due piedi perché il fatto non costituisce reato e gli applausi hanno dimostrato come la giustizia ha un cuore che batte nel codice.
Eolie, Parco con riserva
Gli isolani rumoreggiano come il mare che sbatte fra gli scogli quando si parla di Parco&Riserva. Natura contro natura. Solitamente dicono che riserva e parco andrebbero suddivisi per due. Tutto permesso senza limiti agli eoliani che risiedono nelle isole da almeno un quarto di secolo mentre per i forestieri, quelli che pagano il ticket (o almeno dovrebbero pagarlo), si dovrebbero applicare le restrizioni per la fruizione. Intanto l'economia delle isole é nelle mani di pochi. Gli isolani hanno già ricevuto, sempre in fretta e&furia, i vincoli paesaggistici con l'impossibilità di realizzare piccole opere ma nel contempo di stravolgere il territorio con grandi opere che il redattore del piano regolatore non poteva immaginare. Le speculazioni, senza fine, con terreni dal valore d'esproprio a prezzi inimmaginabili. Poesie& Favole non possono più essere paracadutate come prodotto salvavita perché si annusano troppe infezioi da parte di speculatori con nomine indirizzate. L’arcipelago non si può togliere dalle mani degli isolani che godono anche dell'invivibilità delle isole nei quindici giorni di uno strapieno che produce cicatrici in vacanza.