Sono trascorsi sette anni dalla prematura scomparsa di Graziella Crisà, che è stata la preziosa collaboratrice e compagna di vita di Antonio Brundu, ideatore e promotore della Biblioteca Comunale di Malfa ed, entrambi, organizzatori delle iniziative culturali annuali della medesima Biblioteca che, dal 1995, ha avuto un notevole sviluppo ed una crescita graduale che continua ancora oggi. Il 28 febbraio è il giorno del compleanno di Graziella. Il ricordo sempre vivo ed indelebile di Antonio Brundu, di Barbara di Leonardo Giaccai e Michela Donelli:
"La perdita di una persona cara provoca una ferita che non si sanerà mai; ma tale ferita potrà essere attutita solo dalla Grazia che porta Amore e che collega e unisce chi sta in Cielo con chi rimane sulla Terra. Credo che di Graziella non potranno mai essere dimenticati l'allegria, la vitalità, il sorriso. L'angoscia e il dolore per la sua repentina scomparsa potranno essere attutite anche dal pensiero che abbiamo avuto la gioia di essere stati con lei e vicini a lei in tante cose belle e tristi che la vita ci ha dato e che abbiamo vissuto insieme, costantemente e, a volte, come sprazzi di luce intensa nell'attesa di quella definitiva".
L'artista Barbara Di Leonardo Giaccai di Greve in Chianti così si è espressa:
"Graziella Crisà mi sembra una persona molto consapevole che ti incoraggia tanto nelle belle cose ed a lottare per esse. Crede nella Vita in assoluto, oltre qualsiasi buio, oltre tutte le notti. E' una persona in cui l'Amore è la prima, l'ultima, la sola cosa importante e si pone a filtro, a barriera, a placenta, a protezione fra tutto ciò che è l'esistenza e gli amati, serbando, nascondendo, "ingoiando" tutto il brutto e il male per trasmettere solo la luce, il bene, l'amore. La sua espressione costante è quella di avere coraggio, di andare avanti e di non farsi impaurire da niente e da nessuno. E' questo messaggio lo trasmette, spontaneamente, con forza, determinazione e convinzione".
Impressioni dell'artista Michela Donelli di Parma :
"Ho incontrato Graziella Crisà nella Biblioteca Comunale di Malfa. Devo dire che con lei ho avuto una immediatezza di relazione. Mi è sembrata subito così accogliente ed amichevole che mi ha fatto sentire a mio agio più di chiunque altra persona. Mi ha accolta con slancio ed affetto sincero. La ricordo estrosa e personale, piena di slancio. In Biblioteca, sedute sui "bisuòli" del Patio vicino ad uno splendido albero di mandarino, ci siamo raccontate alcune cose di noi, quasi per suggellare questa nostra immediata familiarità. Mi ha raccontato, tra l'altro di sua figlia Viviana e tante altre cose, alcune sognate e alcune lasciate ed ho avuto l'impressione che, ora, avesse trovato un po' di serenità. Anche il mio primo regalo di nozze, che si era appena svolto proprio a Malfa, me lo ha fatto lei, con un gesto semplice e spontaneo: si è sfilata un anello appena comperato e me lo ha donato, un anello di perle bianche che conservo con molto affetto. L'anno seguente, quando sono ritornata con mio marito Alessandro a Malfa, siamo andati nella Biblioteca, ma lei non c'era più; entrando ho avvertito un'aria greve, mancava quella leggerezza e quel sorriso argentino tra le "pulèra" del cortile ma, socchiudendo gli occhi, ho captato che questo luogo lei non l'aveva proprio lasciato. L'ho sentita presente sotto l'albero di mandarino, tra i rossi fiori d'ibisco e tra i libri".
di Marcello D'Amico
Marcello D'Amico
Alla cara memoria di Graziella Crisa'.
Con grande commozione e dolore ho letto l'articolo sul settimo anniversario della scomparsa della carissima amica Graziella Crisa', stroncata improvvisamente nella sua abitazione di Milazzo, dopo aver vissuto per quasi tutta la sua vita sempre a Malfa.
Io ricordo ancora i suoi genitori negli anni 50 ed a Graziella lo rivista dopo la mia partenza per l'Australia nel 1955 a maggio del 1997 quando ritornai alle Eolie per recitare in occasione di Festadimaggio per celebrare il centenario della morte dell'Arciduca d'Austria.
Non l'avevo riconosciuta e forse neanche lei, ma sapeva che dovevo visitare Malfa per un giorno dopo 42 anni d'assenza. La vidi alla reception del municipio ed improvvisamente fui colpito dal suo sorriso e dalla sua gentilezza. Non sapevo pure che era la compagna del carissimo amico Antonio Brundu, infatti mi trovavo al municio proprio per incontrarlo li.
E da quel momento fra me e Graziella nacque una incredibile amicia che ci lega ancora anche se non fisicamente. Ci siamo incontrati per dieci anni ininterrottamente e quando ho allestito le mie mostre pittoriche alla biblioteca lei si prodigava al massimo per far si che tutto fosse perfetto. Con spontanieta' usava le sue lenzuola e tovaglie da tavola ricamate per far da sfondo ai miei disegni, arredava i tavoli con pietruzze, ogni mattina circondava i disegni con fiori freschi di capperi. Per Graziella tutto era possibile. E poi era famosa per il suo caffe' espresso alla cremetta, che odorino e sapore.
Ci siamo abbracciati per l'ultima volta l'8 novembre del 2006, il giorno del mio compleanno, promettendoci di rivederci il prossimo giugno. Ma il destino decise altrimenti. Ritornai alla biblioteca di Malfa altri due anni, ma, nonostante gli sforzi incredibili del caro Antonio, l'atmosfera era ben cambiata, mancava la presenza gigantesca di Graziella, con il suo inimitabile sorriso sulle labbra, e pronta a preparami il caffe' speciale con la piccola caffettiera napoletana per risollevarmi l'animo, come diceva lei.
Ormai sono trascorsi sette anni dalla sua prematura scomparsa, ma non l'ho mai dimenticata e non la dimentichero' mai.
Nella foto, scattata dall'altro caro amico Michele Mirenda, con Graziella e Antonio Brundu quando ci siamo visti l'ultima volta alla Biblioteca Comunale di Malfa.