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di Maria Giulia Romagnolo

RINASCE L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI DI LINGUA

Fondata nel 1947 e guidata fino al 1980 dal Magg.Umberto Romagnolo, dopo 43 anni rinasce l’Associazione Nazionale Combattenti e reduci di Lingua.
Da anni si parlava di ridare vita a questa associazione che tanto importante è stata per la crescita socio-culturale della piccola borgata e, finalmente, un piccolo gruppo ha preso l’iniziativa.
Non deve intendersi come una iniziativa anacronistica, parlare di valori e di moralità non è fuori tempo.

L’Associazione è, inoltre, apartitica, i valori non sono di destra o sinistra, sono VALORI!
Tra le finalità dell’Associazione troviamo:
-L’affermazione della giustizia e del mantenimento della pace tra i popoli, il consolidamento dei vincoli di fraternità fra tutti, in Italia, in Europa e nel mondo;
-la partecipazione attiva alla risoluzione dei problemi sociali;
-la promozione di tutte le iniziative atte a difendere ed a realizzare tra gli associati, i cittadini ed in particolare i giovani, i principi di una concreta operante solidarietà nazionale;
-la promozione della cultura sul combattente italiano, svolgendo ricerca scientifica sulla documentazione storica, i valori che l’hanno ispirato, la storia dell’Associazione e della società italiana allo scopo di rafforzare e fornire materiale utile per consolidare il legame generazionale e la conoscenza storica;
-l’assistenza sociale e socio sanitaria ai soci in particolari difficoltà.

Nello Statuto, all’Art. 3 si precisa:
L’Associazione, eretta in Ente Morale con Regio Decreto del 24 giugno 1923 n. 1371, ha natura di persona giuridica privata. È apartitica ed ha la rappresentanza degli interessi materiali e morali dei soci iscritti all’Associazione e la loro tutela. Iscritta nel Registro delle Persone Giuridiche della Prefettura di Roma al n. 304/1982 e (D.P.R. 10-2-2000 n.361).
Rappresenta la memoria storica di tutti i combattenti appartenenti a tutte le Armi di cielo, terra e mare.
L’Associazione è senza scopo di lucro ai sensi del disposto di cui al D.P.R. 31.3.1979, è posta sotto il servizio di vigilanza del Ministero della Difesa ed ha finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, opera anche mediante forme di collaborazione con lo Stato, le Regioni, le Province autonome e gli enti locali.
L’Associazione, riconosciuta anche Ente Assistenziale con D.M. del 10/11/1951 pubblicato sulla G.U. n. 269 ai sensi dell’art. 3, comma 6, lett. e) della Legge n. 287/1991 e ai sensi dell’art. 20 del D.P.R. N. 640/1972 potrà svolgere attività direttamente connesse a quelle istituzionali, ai sensi del D.Lgs n. 117 del 3 luglio 2017 e successive integrazioni e modifiche ovvero accessorie in quanto integrative delle stesse, nei limiti consentiti dal D.Lgs. 4.12.1997 n. 460 e successive modificazioni ed integrazioni.

Per la realizzazione delle finalità di cui all'art. 2 e al fine di sostenere l’autonoma iniziativa della collettività che concorre a perseguire il bene comune, l’ente si propone, di svolgere le seguenti attività di interesse generale:
a. Attività culturali di interesse sociale con finalità educativa;
b. Organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche divulgative di promozione e diffusione della cultura e delle attività di interesse generale;
c. Organizzazione e gestione di attività turistiche di interesse sociale, culturale;
d. Interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio (Monumenti, Lapidi ecc.), ai sensi del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n.42, e successive modificazioni.
e. Promozione della cultura e della legalità, della pace tra i popoli.
f. L’ente può avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo o dipendente o di altra natura, anche dei propri associati, solo quando ciò sia necessario ai fini dello svolgimento dell’attività di interesse generale e al perseguimento delle finalità.

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Subito dopo l’elezione del consiglio direttivo e dopo aver ampiamente valutato, i soci hanno votato all’unanimità una prima, significativa, iniziativa: consegnare, in data da concordare, al giovane poliziotto Marco Tinello un attestato di benemerenza e la tessera di socio onorario.
Come si ricorderà Marco Tinello, con grande competenza e intraprendenza, ha salvato un bimbo che rischiava di soffocare.
In un mondo che propone solo il “negativo” dei giovani riteniamo che questi siano gli esempi da fornire e, per loro, da seguire.
L’associazione sarà sempre pronta ad evidenziare quanti, ragazzi e adulti, si distingueranno per comportamenti e valori che possano dare onore a tutta la nostra comunità.

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Quando parliamo di problemi con la sanità pensiamo subito all’ospedale di Lipari, il nostro ospedale, ridotto al lumicino.
Quello che si sta verificando a Santa Marina Salina sembra non preoccupare nessuno, non se ne parla ma è molto importante per chi vive sull’Isola.
Da quando il nostro medico, Dott. Paolo Idone, è andato in pensione, tanti anni fa, siamo rimasti senza “medico di famiglia”.

Il medico di famiglia (preferisco ancora questa definizione a quella di medico di base) è una figura fondamentale perché, oltre ad avere una conoscenza dei problemi di salute dei pazienti, ne ha una conoscenza familiare.
Il nostro medico viveva a Santa Marina, come gli altri due medici e, quindi, reperibile e disponibile in ogni momento.
Da quando non c’è più il dottore Paolo abbiamo avuto un susseguirsi di medici, ma in questi anni (per la precisione da Febbraio 2020) si è verificata una situazione incredibile.
Il medico titolare lo abbiamo visto solo qualche volta, abbiamo avuto un sostituto.
Ma il sostituto si è presto fatto sostituire.
Quindi un sostituto del sostituto.

Ma, si sa, noi siamo pazienti (in tutti i sensi) e ci andava pure bene.
Non vi era un medico sempre disponibile? Pazienza.
Arrivava il mercoledì per ripartire venerdì sera? Pazienza
Vi era un altro sostituto del sostituto del sostituto che “copriva” il lunedì e il martedì? Pazienza
Trovavi ogni volta un medico diverso e dovevi ripetere le tue problematiche? Pazienza.

Scopriamo che i medici di base nelle isole vengono pagati con il massimale, cioè hanno massimo 500 pazienti e vengono pagati come se ne avessero 1500? Pazienza.
Ma quante volte dobbiamo ripetere “pazienza”?

Oggi troviamo un avviso, dietro la porta dell’ambulatorio, che ci dice che il medico è andato in pensione, non verrà più.
E il sostituto numero Uno?
E il sostituto numero Due?
E il sostituto numero Tre?

Dobbiamo continuare a subire in silenzio?
In effetti nel nostro comune, ormai, non si parla più di niente, siamo tutti silenziosi in attesa di “pigghiari u carvuni chi mani di l’autri”
Il paese delle parole non dette.
Svegliamoci.
Abbiamo dormito non sostenendo Lipari nella sua lotta per l’ospedale, dobbiamo continuare a farlo?
Avere un medico di base nel nostro comune è un nostro DIRITTO, non una “cortesia” che ci fanno: un medico stabile, che ci conosca e ci aiuti soprattutto in un momento problematico come quello che stiamo vivendo.

IL SINDACO ARABIA "E' IN ARRIVO..."

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di Domenico Arabia*

Si avvisa la cittadinanza che, come assicurato per le vie brevi dai vertici ASP di Lipari, nei prossimi giorni sarà nominato un medico di base temporaneo per Santa Marina Salina, in attesa che l'ASP provveda ad espletare le procedure previste per la copertura definitiva della sede.
In questi giorni i servizi del medico di base saranno espletati dalla Guardia Medica di Malfa a cui ci si potrà rivolgere per prescrizioni, impegnative etc ( 9.00-13.00 e 17.00-20.00, tel. 0909844005), come richiesto dal Capo Distretto di Lipari.

La problematica era già stata attenzionata dall'Amministrazione Comunale, tant'è che nella prima metà di dicembre il Distretto di Lipari aveva avviato le procedure per la copertura temporanea della sede, nelle more che l'Asp attuasse le procedure necessarie previste per Legge per la copertura definitiva...Ma evidentemente presso l'Asp di Messina si è verificato qualche intoppo se dall'inizio dell'anno siamo senza medico....
Ringrazio il Dott. Catalfamo, Capo Distretto di Lipari, per il fattivo interessamento affinchè la nostra Comunità possa avere in pochi giorni un medico che ci assista.

*Sindaco di Santa Marina Salina

Lipari, il ritorno di Stefano Paino. Dalla Calabria (Siderno) con furore...

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Salina si prepara a vivere, domenica 21 novembre, la giornata nazionale degli alberi aderendo alla prima edizione dell’iniziativa Alberi per il Futuro. L’appuntamento è fissato alle ore 10,00 a Lingua, frazione del Comune di Santa Marina Salina, nell’area a verde pubblico sita a ridosso del Laghetto.
Nel corso della manifestazione, che ha ricevuto il patrocinio gratuito del Comune, i partecipanti piantumeranno alberi ed arbusti concessi a titolo gratuito dal Dipartimento regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale di Messina.
L’Ente Regionale fornirà 230 piante varie, tra le quali il mirto, il carrubo, il sughero e l’alloro, non utilizzabili ai fini forestali.

“Partecipiamo con entusiasmo alla giornata nazionale degli alberi – spiegano Mariagiulia Romagnolo, Elio Benenati, Barbara Ristagno e Stefania Iacono (Presidente ASD Salina Young), promotori dell’evento di Salina – perché riteniamo necessario fissare, non solo simbolicamente, solide radici nella nostra terra e nel nostro futuro.

Seguiremo con cura la crescita delle piantine che metteremo a dimora domenica prossima, con l’aiuto speciale dei nostri bambini che oggi sono il nostro futuro e che domani rappresenteranno la nostra memoria.
La memoria di un territorio che, ci auguriamo, possa continuare a guardare avanti stando sempre al passo coi tempi ma mantenendo quell’anima rurale e verde che lo caratterizza da millenni.
Quest’anno la piantumazione avverrà solo a Lingua ma già dalla prossima edizione – concludono le promotrici – ci auguriamo di riuscire a coinvolgere l’intera isola”.

 

Salina: vita a rischio?
La vita su un’isola, specie in inverno, può essere compresa solo da chi la vive, non certo da chi “legifera” a distanza, da chi ha tanti ospedali e medici a cui affidare la propria salute, possibilità di scelta della scuola migliore da far frequentare ai propri figli, attività pomeridiane varie, teatri, cinema, disponibilità di negozi dove sia più conveniente fare acquisti ecc.

L’attenzione prestata alla vita degli isolani è sempre stata discontinua, come se l’esiguo numero dei residenti non meritasse un impegno più costante e non sempre ha portato qualcosa di concreto, vedasi la legge per Isole Minori che aspetta approvazione dal 2013, o il progetto Trinacria del 2016 non ancora realizzato pienamente.
Tra i tanti problemi che si trova ad affrontare chi vive su un’isola quello più importante riguarda la salute.

Non parliamo della possibilità di effettuare visite specialistiche, ma di VITA.
Vita che può essere messa a repentaglio in nome del “risparmio”.
E’ciò che avviene con le linee di indirizzo per lo svolgimento dell’attività nei Presidi Territoriali di Emergenza e Postazioni di ambulanza del SUES-118 (disposizioni di servizio prot.in.usc. n.0124791/19 dell’8/11/2019) dove, nel quasi totale silenzio, la vita degli abitanti dell’isola di Salina è, chiaramente, ritenuta di “minore” importanza

-Tale disposizione infatti prevede:
-apertura del PTE nelle sole ore diurne e, stante l’attuale organico del presidio, tale attività diurna non potrà essere attuata in tutti i 30/31 giorni del mese ma a “singhiozzo” (“Garantire in via prioritaria la copertura del servizio in ambulanza e con i turni residuali coprire il PTE. I turni di servizio del PTE dovranno essere effettuati solo di giorno 8-20 e distribuiti nell’arco del mese per evitare la concentrazione solo in un determinato periodo”).
- Durante tutte le notti e per circa dieci diurni al mese ci sarà la presenza di un solo medico in turno, comportando ciò l’impossibilità di assicurare il servizio contestualmente nel territorio o domicilio del paziente e in ambulatorio. (“Nella ipotesi che nella postazione ci sia un solo medico, la cui presenza è dovuta alla copertura della sola ambulanza e presso la postazione si presenta un utente, il medico in servizio dovrà comunicare alla C.O. del SUES 118, la presenza in ambulatorio di un paziente, valutando l’eventuale indisponibilità del mezzo di soccorso. In tale ipotesi il medico in servizio dovrà comunicare:

- fermo sanitario del mezzo: significa che il paziente non è in condizioni critiche, il mezzo può effettuare interventi senza medico a bordo, l’ambulanza rimane a disposizione della C.O. del SUES 118 ed opera come Mezzo di Soccorso di base – MSB -, con autista e soccorritore;
- indisponibilità del mezzo: significa che le condizioni critiche del paziente impongono, dopo una prima stabilizzazione, il trasferimento in ospedale0………!)
Chi ha preso queste decisioni dimostra di sconoscere totalmente la peculiarità dell’isola che comporterà ineluttabilmente l’assenza “assoluta”, in taluni contesti, della figura del medico del servizio di emergenza/urgenza ( “Il medico che, alla fine del servizio, avendo prolungato l’attività oltre le 12 ore non oltre le 15 ore, telefona alla c. o. del SUES-118 e comunica che la postazione è sprovvista di medico e che l’ambulanza a disposizione del della C.O.118 è un mezzo di soccorso di base” ).

Ci si rende conto che nei mesi autunnali ed invernali, a causa delle condizioni meteo marine avverse, l’Isola rimane irraggiungibile per diversi giorni?
Ciò può accadere anche in primavera, per forti venti di scirocco, maestrale o libeccio, che non consentono neanche l’intervento dell’elisoccorso. Per tali motivi capita spesso che i sanitari, che non hanno abituale dimora nell’isola, non possano arrivare per dare regolarmente il cambio al collega smontante. Dovendo quindi ottemperare a tale obbligo, il sanitario che ha completato le 12/15 ore di servizio dovrà necessariamente terminare il servizio lasciandolo “privo di assistenza medica” e non potrà neanche recarsi al proprio domicilio per poter riposare.

Inoltre sull’Isola di Salina non esiste alcun presidio nosocomiale cui far afferire un paziente trasportato da un mezzo di soccorso di base, se non il PTE che per tale motivo rappresenta per forza di cose la massima espressione della sanità nell’isola di Salina nonché l’interfaccia con le Strutture sanitarie di secondo livello posti ad ore di distanza dallo stesso o, qualora le condizioni meteo lo consentissero, ad un’ora di volo dall’isola di Salina. Un intervento effettuato da un’ambulanza con i soli soccorritori comporterà quindi verosimilmente l’attivazione dell’elisoccorso senza che il paziente possa essere prontamente trattato e stabilizzato dal medico competente, ove il medico di Emergenza fosse in riposo o addirittura assente avendo terminato il proprio turno e lasciato l’isola. Questa eventualità non tanto remota metterà a repentaglio la sopravvivenza e/o la qualità di vita residua del malcapitato in caso di patologie tempo/dipendenti (es.: infarto miocardico, ictus, aritmie)

Le suddette direttive aziendali vanno paradossalmente in antitesi con gli obiettivi del “Progetto Trinacria” (decreto 8 novembre 2016 pubblicato sul GURS n° 50 del 18 novembre 2016) al quale la stessa azienda ASP Messina ha aderito e che ha per obiettivo la ottimizzazione dell’assistenza sanitaria nelle piccole Isole e nelle località caratterizzate da eccezionali difficoltà di accesso. Tale progetto recita testualmente che “E’ necessario potenziare i servizi di Emergenza-Urgenza, il cui ruolo deve essere migliorato e non limitato al semplice trasferimento in terraferma” e si pone come obiettivo generale e specifico : “il miglioramento dei livelli di assistenza, anche di emergenza urgenza e la presa in carico del paziente con il superamento dell’isolamento territoriale delle popolazioni target del progetto” con “l’implementazione della tecnologia che favorisca il trasferimento delle informazioni, mediante la telediagnosi e il teleconsulto (sincrono e asincrono), anziché il trasferimento dei pazienti e del personale sanitario, riducendo il ricorso ai ricoveri impropri e/o inappropriati e previo monitoraggio delle realtà esistenti.”

Il PTE dell’isola di Salina, inoltre, viene considerato tra quelli ad alto impatto, come si evidenzia nella GURS dell’8-2-2019 e non si comprende come mai altri presidi definiti di medio impatto (vedi San Vito Lo Capo) abbiano avuto ampliato a 24 ore il servizio PTE ed hanno pure in organico la figura dell’infermiere che a Salina non è presente.
Forse le altre comunità, gli altri amministratori, hanno saputo far ascoltare con più forza le loro esigenze/diritti?
Si evidenzia che in data 12/12/2019 era stato disposto, nel piano integrato dall’Assessore alla salute, servizio di urgenza-emergenza Sanitaria Isole Minori ed aree Disagiate, la copertura h24 del PTE.
Come mai il Direttore Generale ASP di Messina, ad un anno di distanza, non ha ancora provveduto?
Dobbiamo aspettare che qualcuno ci rimetta la vita?
O forse non basta neanche questo, visto che a Lipari è già successo ma la situazione dell’ospedale non è cambiata?

INTERROGAZIONE ALLA REGIONE

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di Roberta Schillaci*

Al Presidente della Regione e all’Assessore alla Salute

PREMESSO CHE col DPR “Atto di indirizzo e coordinamento alle regioni per la determinazione dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza” approvato il 27 marzo 1992 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.76 del 31/3/92, vengono delineati per la prima volta le prestazioni e i servizi del sistema di emergenza sanitaria da assicurare con carattere di uniformità su tutto il territorio nazionale.

Le linee guida N. 1/1996 in applicazione del decreto del Presidente della Repubblica 27 marzo 1992 istituiscono i punti di primo intervento (PPI);

in Sicilia la Legge Regionale 5 del 2009 ha denominato tali "Punti" come "Presidi Territoriali di Emergenza" (PTE), che rappresentano il livello minimo di operatività in cui si articola la risposta all'urgenza/emergenza sanitaria presso i quali è possibile effettuare interventi di primo soccorso, di stabilizzazione del paziente in fase critica e, ove necessario, di attivazione del trasporto presso l'ospedale più idoneo;

i PTE sono stati istituiti con i Decreti assessoriali n. 33793 dell'8 gennaio 2001 e smi, con i quali sono state emanate le relative Linee Guida di organizzazione e di funzionamento del Servizio di Urgenza Emergenza Sanitaria Regionale (S.U.E.S. 118) e con le quali è stata demandata ai direttori delle centrali operative del S.U.E.S. 118 la formazione e l'aggiornamento del personale sanitario e laico e la definizione delle relative linee di indirizzo scientifico.
Secondo le linee guida:
 sono individuate dalle Aziende unità sanitarie locali di concerto con i direttori delle centrali operative 118 (C.O.) dei rispettivi bacini di utenza nel rispetto degli indirizzi dettati dalla delibera di GRG n. 446 del 28 dicembre 1996 (distanza dagli ospedali, stato della viabilità, zone disagiate - zona montana e/o isole minori - densità della popolazione residente, con la possibilità di creazione di sedi "stagionali" in funzione di modifìcazioni significative della popolazione residente)
 il PTE attivo 24 ore su 24: il decreto 8 novembre 2016, pubblicato in GURS n. 50 del 2016, ha approvato il “Progetto regionale per l’ottimizzazione dell’assistenza sanitaria nelle Isole minori e nelle zone disagiate”, denominato “Progetto Trinacria”, che ha durata triennale e che è stato redatto coerentemente con i modelli di miglioramento proposti dal Progetto pilota nazionale di cui all’Intesa Stato Regioni 30 luglio 2015 repertorio n. 146/CSR.

Tale progetto recita testualmente che “E’ necessario potenziare i servizi di Emergenza-Urgenza, il cui ruolo deve essere migliorato e non limitato al semplice trasferimento in terraferma” e si pone come obiettivo generale e specifico : “il miglioramento dei livelli di assistenza, anche di emergenza urgenza e la presa in carico del paziente con il superamento dell’isolamento territoriale delle popolazioni target del progetto” con “l’implementazione della tecnologia che favorisca il trasferimento delle informazioni, mediante la telediagnosi e il teleconsulto (sincrono e asincrono), anziché il trasferimento dei pazienti e del personale sanitario, riducendo il ricorso ai ricoveri impropri e/o inappropriati e previo monitoraggio delle realtà esistenti”;

in GURS dell’8 febbraio 2019 il PTE di Salina viene classificato come “PTE ad alto impatto”, ossia un presidio dove sono presenti almeno due indicatori di criticità (presidio territoriale di emergenza presente in isola minore e presidio ospedaliero posto a una distanza maggiore a 20’)

in data 12/12/2019 era stato disposto, nel piano integrato dall’Assessore alla salute, servizio di urgenza-emergenza Sanitaria Isole Minori ed aree Disagiate, la copertura h24 del PTE, in quanto “appare necessario che sia garantita la funzionalità del Presidio Territoriale di Emergenza ivi presente in h 24,00 nonché la costante medicalizzazione dell’ambulanza del 118 che garantisce l’emergenza urgenza nell’intero territorio dell’Isola di Salina sempre in h 24”;

CONSIDERATO CHE l’unica struttura sanitaria presente sull’isola di Salina è il PTE. Non essendo presente sull’isola alcun presidio nosocomiale cui far afferire un paziente trasportato da un mezzo di soccorso di base, il PTE rappresenta per forza di cose la massima espressione della sanità nell’isola di Salina nonché l’interfaccia con le Strutture sanitarie di secondo livello posti ad ore di distanza dallo stesso o, qualora le condizioni meteo lo consentissero, ad un’ora di volo dall’isola.

L’orario di apertura al pubblico è dal Lunedì alla Domenica dalle 08:00 alle 20:00. Tuttavia, l’apertura del PTE, già esclusivamente garantita nelle sole ore diurne, non potrà essere attuata tutti i giorni del mese ma a “singhiozzo”, in quanto è necessario garantire in via prioritaria la copertura del servizio in ambulanza e con i turni residuali coprire il PTE.

durante tutte le notti e per circa dieci diurni al mese sarà assicurata la presenza di un solo medico di turno, comportando ciò l’impossibilità di assicurare il servizio contestualmente nel territorio, o domicilio del paziente, e in ambulatorio. Nella ipotesi in cui nella postazione ci sia un solo medico, la cui presenza è a copertura della sola ambulanza, e presso la postazione si presenta un utente, il medico in servizio dovrà comunicare alla Centrale Operativa (C.O.) del SUES 118, la presenza in ambulatorio di un paziente, valutando l’eventuale indisponibilità del mezzo di soccorso. In tale ipotesi il medico in servizio dovrà comunicare:
– fermo sanitario del mezzo: significa che il paziente non è in condizioni critiche, il mezzo può effettuare interventi senza medico a bordo, l’ambulanza rimane a disposizione della C.O. del SUES 118 ed opera come Mezzo di Soccorso di base (MSB) con autista e soccorritore;
– indisponibilità del mezzo: significa che le condizioni critiche del paziente impongono, dopo una prima stabilizzazione, il trasferimento in ospedale

RITENUTO CHE la mancata attuazione del Progetto Trinacria (decreto 8 novembre 2016 pubblicato sul GURS n° 50 del 18 novembre 2016) e il mancato rispetto delle linee guida per l'organizzazione funzionale dei presidi territoriali di emergenza e della rete dell'emergenza-urgenza (decreto 8 gennaio 2001), costituiscono una violazione dei principi fondamentali su cui si basa il Servizio sanitario nazionale (SSN), istituito con la legge n. 833 del 1978, allo scopo di garantire a tutti i cittadini, in condizioni di uguaglianza, l’accesso universale all’erogazione equa delle prestazioni sanitarie, in attuazione dell’art.32 della Costituzione che sancisce il diritto alla salute di tutti gli individui

PER SAPERE quali misure intendano adottare al fine di attuare le norme sopra citate

(L'interrogante chiede risposta scritta con urgenza)

*Deputata regionale 5Stelle

Asp nella bufera: per i sindacati "La Paglia non ha i requisiti per essere dirigente" 


Continuano le polemiche sul ruolo del direttore dell'Asp Paolo La Paglia, che dopo aver incassato a più riprese, le accuse di inadeguatezza da parte del sindaco finisce nuovamente nel mirino del Co.A.S. A essere in discussione questa volta è l'esperienza maturata dal direttore nel settore della "Organizzazione dei Servizi Sanitari di Base" a Caltanissetta che gli è fruttata proprio la nomina alla dirigenza dell'Asp di Messina.

Secondo i sindacalisti dall'analisi dei diversi curricula di La Paglia l'incarico ricoperto di primario all'Asp di Caltanissetta, dal 1999 al 2018 come Direttore medico di Struttura Complessa (ex dirigente di II° livello,) è illegittimo. Per poter essere ammesso a quella selezione doveva avere maturato dieci anni di servizio alla data di pubblicazione del bando.

La Paglia non avendo all’epoca i 10 anni di anzianità di servizio nella disciplina oggetto della selezione, era privo dell’unico requisito che a lui avrebbe consentito di partecipare alla selezione, perciò non poteva essere “ammesso” né essere nominato Primario. La richiesta avanzata alla Regione è l’immediata revoca in autotutela della nomina a Direttore Generale dell’Asp di Messina. La questione, inoltre, sarà dai sindacalisti presentata tramite la Guardia di Finanza per essere indirizzata alla procura di Caltanissetta e Palermo.(messinatoday.it)

 

SALINA COMBATTE IL CORONAVIRUS CON....POESIA!
Lunedì 20 Aprile avrà inizio il concorso “Salina poetica online” per bambini/ ragazzi
Il concorso fa seguito a quello bandito per adulti che si concluderà proprio lunedì 20 aprile ed ha lo stesso obiettivo: aiutarci a superare questo brutto momento con il supporto della creatività, della fantasia, del sentimento
Potranno partecipare al concorso bambini dai sette ai 10 anni e ragazzi di 11-15 anni
Vi saranno, quindi, due graduatorie distinte
Possono essere presentati, racconti, poesie, filastrocche, pensieri...
La presentazione degli elaborati dovrà avvenire dalle ore 8,00 del 20 .04.2020 alle ore 20,00 del 30. 04. 2020, indirizzando alla mail: brancato.giu@tiscali.it
LA COMMISSIONE SARA' LA SEGUENTE:
DIRETTIVO: PADRE GIUSEPPE BRANCATO
PROF.SSA MARIA MAMMANA
MEMBRI:
BOATTA FRANCESCA-psicologa/psicoterapeuta/danza terapeuta
BLANDEBURGO STEFANIA-attrice di teatro e TV/ insegnante di dizione
CUBITO MARIA-docente/scrittrice/speaker radiofonica
NOBILE M. ANTONIETTA-docente
OFRIA CATERINA-docente
SABELLI FIORETTI CLAUDIO-giornalista, scrittore, conduttore radiofonico
RACCUGLIA PIO-scrittore/poeta
MULIA MICHELE- docente/attore/scrittore

NOI RITENIAMO CHE LA "POESIA", ANZI LA CAPACITA' DI TRADURRE IN VERSI, DI SCRIVERE I SENTIMENTI, SIA LA STRADA GIUSTA.
TUTTAVIA PER OTTENERE I RISULTATI CHE OGGI FACCIANO DI VOI BIMBI, RAGAZZI E GIOVANI A MODO E DOMANI, QUINDI, UOMINI E CITTADINI ESEMPLARI, È NECESSARIO CHE DA ORA, DA SUBITO, SIATE RISPETTOSI DELLE REGOLE ED ESEMPLARI NEI RAPPORTI.

Dedicatevi quindi alla kermesse di poesia, e lasciate fuori porta ciò che non è né bello, né giusto, né buono, né fa bene, ed aspettate che si sia dissolto nel nulla.

Presentate i vostri componimenti, che siano poesie, favole o racconti, che esprimano il vostro mondo interiore o siano espressione della vostra creatività

 

SALINA combatte il coronavirus in modo "poetico"


AL FINE DI RENDERE PIU' PIACEVOLE ""RESTARE A CASA"" ED AL FINE DI ASSESTARE UN DECISIVO COLPO AL MALEFICO VIRUS DISTRUGGENDOLO, IO, Santino Ruggera, e Teodoro Cataffo nel nostro piccolo, ci siamo resi conto che era importante un aiuto per rendere piu' sereno ""LO STARE IN CASA"" secondo le raccomandazioni delle Autorità.
NON C'ERA MEGLIO DELLA P O E S I A

LA EDIZIONE STRAORDINARIA ""ON-LINE"" DI “Salina Poetica"
HA AVUTO INIZIO CON LA PRESENTAZIONE DEL BANDO SU FB.
REGOLE PRINCIPALI :
a) i lavori vanno inviati fino al.-13.Aprile 2020.
Fa fede la data e l'ora di arrivo della mail. I componimenti vanno inviati solo ed esclusivamente alla seguente mail brancato.giu@tiscali.it
b) I componimenti possono essere in rima o in prosa. Se sono in prosa , non più lunghi di tre fogli tipo uso bollo.
c) i lavori saranno scritti in italiano e non conterranno linguaggio scurrile e non compatibile con gli obiettivi della kermesse.
d) la commissione dell 'esame e del giudizio è cosi formata :
DIRETTIVO: REV. Padre Giuseppe Brancato, Professoressa Maria Mammana, MEMBRI Dott.ssa Maria Micaela Martini, Dott.ssa Giovanna Taviani Dott. Salvatore Tringali, Dott. Marcello Sorgi, Avv. Valerio Tozzi, Dott. Antonio Brundu, Dott. Giuseppe Capasso.
Alla presente e qualificata Commissione, potranno essere aggiunti altri membri, ove fosse necessario.
iL DIRETTIVO, RESO ANONIMO IL COMPONIMENTO E DISTINGUENDOLO CON UNA SIGLA, LO INVIA AI MEMBRI PER IL VOTO.

La situazione di Salina non è migliore.

Il molo di Lingua, dove scendono i turisti che arrivano con i barconi!

Almeno Lipari si sta attivando, anche con gli orari dei locali.

*Consigliere comunale di minoranza

 

                                           Otto Marzo, festa delle donne

Giorno Otto Marzo ho un appuntamento a Lipari.

In Tribunale.

Da “imputata”

Si, proprio così, imputata per aver “diffamato”      

Avevo scritto sul Notiziario, parlando della questione lido:

“Arrivano i vandali a Lingua e distruggono la macchia mediterranea che caratterizzava questo nostro angolo di paradiso!” e sono stata denunciata.

Sul lido ho cercato di informare i miei concittadini, sempre correttamente. come mia abitudine.

Alcuni miei concittadini, dimenticando la mia storia, hanno preferito credere ai forestieri portatori di “benessere”e servizi, altri hanno cercato di capire con obiettività documentandosi e sostenendo il comitato.

Quindi, se diffamare significa non aver paura di esprimere il proprio pensiero, lottare per difendere un territorio che abbiamo avuto in dono, ripeto senza meriti, allora sono orgogliosa di essere una “diffamatrice”!

Se, con questa denuncia, qualcuno è convinto di avermi “consigliato” il silenzio credo che si sia proprio sbagliato.

Non ho più scritto nulla sulla questione lido perché ho già detto tutto e “sensibilizzato” chi di dovere … adesso bisogna solo aver pazienza, le parole non servono più.

Anche il sindaco Lo Schiavo è stato denunciato per essere intervenuto bloccando le ruspe, dopo aver ricevuto la segnalazione che in quella zona vi era un bene etno-antropologico da proteggere, in attesa che la Sovrintendenza visionasse il sito.

E’ intervenuto per difendere il nostro territorio, resosi conto, anche se tardivamente, dell’importanza della questione.

Su Lingua vi sarebbero tante cose da scrivere, un buon giornalista avrebbe tante inchieste da portare avanti, tante osservazioni da fare…

Ma io non sono una giornalista!

Cara Signora,

dispiace che proprio il giorno dell'8 marzo finisca in tribunale. Ma stia tranquilla se ha scritto la verità non ha nulla da temere. Pensi quante volte sono finito io nelle aule giudiziarie per miei articoli che non sono "piaciuti" (e quindi ritenuti diffamatori), o ancora scritti da opinionisti.

La soddisfazione è che in 43 anni di attività giornalistica non ho mai avuto una condanna e tutti i fascicoli aperti dai carabinieri e dalle procure di Barcellona e di Palermo sono stati archiviati, grazie anche ai mei legali Salvatore&Giulia Leone e Luca Zaia.

Su Lingua, Lei scrive che ci sarebbero inchieste da fare: so di indagini in corso da parte delle autorità preposte. Se ci saranno responsabilità credo che verranno a galla e daremo ampio risalto, cosi' come abbiamo sempre fatto anche con l'isola di Salina.

Poi ricordi che per "smuovere le acque" non c'è solo il vento (come oggi), ma ci sono anche i gruppi di minoranza. Fino ad ora però abbiamo visto - purtroppo - solo silenzio. A Salina - non solo a Santa Marina - sembrano tutti allineati e coperti. Un esempio eloquente sono anche le determine pubblicate nei siti comunali. Solo poche righe. Clicchi per aprila, per saperne di piu' e non si apre. Gli importi? Meglio non saperli... W la trasparenza e siete tutti felici e contenti!  Da questo punto di vista siete lontani dal Comune di Lipari. (bl)

Il silenzio di Salina.

Seguo ,attraverso FB , gli avvenimenti sull'ospedale di Lipari e vorrei ringraziare ,da isolana, il signor Correri per il suo impegno e tenacia.
Non conosco il signor Correri e ,se posso essere sincera, non mi aveva ispirato molta simpatia per il tono usato su un mio commento ,subito dopo la morte del neonato-mai nato .
E ancora oggi non mi piace il modo con cui si rapporta, alcune volte, con chi esprime un proprio parere.
Però la sua voce sta svegliando gli eoliani .
In modo quasi insistente,giorno dopo giorno,anzi ora dopo ora, ci racconta quello che succede sulla questione ospedale.
Ho avuto più tempo per leggere i vari interventi .
E notare anche i NON-interventi.
Sono tante le cose che non capisco in tutta questa storia
Il silenzio di Salina,ad esempio
Vi è stato un intervento di un assessore,ma a livello personale e un " mi piace" che ha reso felice il signor Correri, e poi basta .
Leggo che i sindaci non sono stati invitati al tavolo tecnico..embè ?
Bisogna essere invitati per portare avanti le esigenze , anzi i diritti, della gente?
Sicuramente i sindaci di Salina si saranno attivati,perché allora non sentono il bisogno di tranquillizzare la popolazione dicendo ciò che hanno fatto?
E perché trovo questo continuo attacco al sindaco di Lipari per la sua inattività e questa comprensione verso quelli di Salina?
E ancora,la gente di Salina.
Tranne Angelo Cervellera e Cesare Giuffrè ...silenzio.
E vorrei capire:
" è un problema che non interessa i Salinari? "
Non mi sembra perché sento spesso lamentele quando ci si deve recare a Milazzo o Messina per qualche visita specialistica che non è possibile effettuare a Lipari, o quando il brutto tempo ti fa saltare appuntamenti fissati da mesi..
Il doversi spostare a Milazzo per partorire,con gli enormi disagi che ne conseguono,non è solo per i Liparoti, no ?
Non capisco.
Vedo pagine di FB piene di inviti a votare SI al prossimo referendum ( si parla di Aprile), grande gioia per il fenicottero rosa ( condivido l'entusiasmo,è uno spettacolo), foto di iniziative che riguardano il cibo e commenti entusiasti per i meravigliosi spettacoli che la natura ci riserva Certamente tutte informazione valide e da condividere, però ...
Come mai nessun commento, nessuna attenzione verso questo argomento così fondamentale per la vita di tutta la comunità?
Eppure a Salina di lotte se ne sono fatte !
Credo che Salina aspetti.
Aspetti che qualcuno dia il via.
Si,questo siamo a Salina.
Forse a Salina prima di fare,di parlare,di "pensare" ci si chiede " ma u sinnacu chi dici? ":
Paura di scontentare o di esporsi? Non so.
So solo che se ,per la manifestazione a Lipari,si vuole partecipazione popolare bisogna che i sindaci diano la loro approvazione.
Personalmente non reputo importante il "tavolo tecnico" che si terrà a Lipari.
La manifestazione dovrebbe ,invece, essere un segnale.
Un dire " Basta !"
E non darei l'impressione di un popolo festoso e pacifico,no !
Quando si lotta per i propri diritti ,quando si è coscienti di stare subendo un'ingiustizia si è incavolati,non allegri!
Noi SIAMO un popolo pacifico,ma NON FESSI, che sia chiaro!
E allora,niente abiti colorati, ma LUTTO.
Lutto perché stiamo perdendo qualcosa;
lutto perché ,oltre l'ospedale, stiamo perdendo la nostra dignità;
lutto perché non siamo stati in grado di eleggere gente che portasse avanti il semplice concetto di uguaglianza!
E ribadisco quanto scritto precedentemente.
Anzi lo ripropongo !

" VERGOGNA ! Vergogna non solo ai nostri miseri governanti ( regionali e Nazionali) ,ma anche a noi, noi cittadini di una vigliaccheria inaudita, noi che subiamo quasi in silenzio, che non riusciamo più a urlare il nostro sdegno,noi che abbiamo ciò che meritiamo!
Adesso vedremo i nostri politici con la solita faccia contrita " esprimere il dolore" ,leggeremo il solito " non dovrà succedere più "
VERGOGNA !
Da tanto tempo,da troppo tempo, si parla del nostro ospedale,della sua lenta agonia, si discute, si inviano lettere, si fanno "tavoli tecnici"., senza capire che tutto ciò,ormai, non serve a nulla.
Non serve perché questi nostri politici non ascoltano,vanno avanti per la loro strada,perché a loro interessa solo mantenere privilegi ...questa la chiamate ancora democrazia ?
Svegliamoci !
Davanti alla morte di questo neonato,immaginando il dolore di una mamma,di un'intera famiglia, non possiamo più aspettare,non possiamo più chiedere " per favore" !
La salute è un DIRITTO, l'ospedale di Lipari non deve essere una concessione,è un nostro diritto !
Siamo sette isole,quattro comuni,possibile che noi dobbiamo essere cittadini italiani solo al momento di pagare le tasse ?
Salina tace,come se il problema non ci riguardasse.
Chiusi tutti nel nostro piccolo,piccolissimo, mondo.
Siamo EOLIANI, abbiamo ancora dignità e orgoglio ?
O dobbiamo pensare solo al flusso turistico che si prevede per l'Estate ?
Io non ho ricette,non ho soluzioni, non sono un politico, sono solo una cittadina Eoliana.
Troviamo insieme delle soluzioni,delle strategie da seguire, magari utilizzando il web.
Ma troviamole,senza perdere tempo,senza inutili chiacchiere. Facciamo sentire la nostra voce,in modo ben organizzato,INSIEME !
Cosa farei io, con la rabbia che provo questa sera ?
Organizzerei una grande manifestazione a Roma,farei un bel falò con i nostri certificati elettorali,occuperei,bloccherei la città,farei sentire la nostra presenza,il nostro peso ...
Farei...
Per favore,FACCIAMO qualcosa ! "

Concludo dicendo che non mi interessano le beghe politiche di Lipari,né quelle di Salina ,come non mi interessa se i vari sindaci hanno buoni rapporti tra di loro,in questo momento ciò che conta è ESSERE UNITI, se si vuole raggiungere l'obiettivo.
Grazie ancora a Daniele Corrieri e alla gente di Lipari per la loro determinazione !

---E’ da molto tempo che non informiamo i concittadini eoliani, e gli amanti delle nostre isole,delle vicende che riguardano il lido di Lingua.

Alcuni definiscono questa storia come quella   “dell’ illegalità legalizzata “, noi riferiamo i fatti e lasciamo a chi legge le deduzioni !

Come si ricorderà la vicenda è cominciata nel 2011quando ,improvvisamente, i cittadini scoprono “ per caso” che a Lingua, in zona di pre-riserva, ZPS, SIC viene autorizzata la realizzazione di un lido.

Naturalmente ci si allarma, si presenta una petizione, si attiva Legambiente, l’Assessorato territorio e ambiente ecc.ecc

Dopo anni di “ si può realizzare “ e “ non si può realizzare”, nell’ estate 2015 il lido è partito .

E ‘ stato legittimato proprio dall’organo che maggiormente doveva tutelare il nostro territorio Provincia regionale- servizio parchi e riserve .

“Come -vi chiederete -proprio l’ente che dovrebbe controllare i “parchi e le riserve “ ?

Eh, cose che capitano nella nostra meravigliosa Sicilia !

Arrivano quelli che io avevo definito “ vandali” ,tagliano la macchia mediterranea, ne bruciano i poveri resti ( si,perché nel N.O ,dovevano sistemare i gazebo in zona senza vegetazione,quindi cosa si poteva fare se non eliminarla ? ), intervengono con le ruspe sulla spiaggia ( ZPS..chissà cosa significa questa sigla ! ), spostano gli scogli per poggiare delle piattaforme in legno,e “ realizzano”

Ma dai, mi direte , cosa avranno mai realizzato, solo un piccolo gazebo per il servizio bar,no ?

No, realizzano un vero bar, dove servire aperitivi ,non solo i gelatini e l’acqua,dove preparano insalate,panini, “pane cunsatu” ( si,quello che ha reso famoso il bar “da Alfredo”) e poi serate con musica, serate danzanti, già..tutto al servizio della “fruizione del mare “.

Certo,come si può “fruire “ del mare senza tutto ciò?

Per anni non abbiamo capito nulla della fruizione del mare.

Noi ,poveri indigeni, pensavamo che fosse solo immergersi nel nostro limpido mare, ascoltarne la voce o gustarne il silenzio ..

E con noi ,per anni, lo hanno ritenuto tutti coloro che sceglievano per le loro vacanze “l’isola” !

Ma adesso abbiamo capito, adesso si che siamo un popolo civilizzato .

Adesso finalmente, quando ci chiedono “dove fai il bagno ?”

possiamo dire “ vado al lido “, già perché lì si paga,quindi dimostriamo che possiamo pagare,mica lo stesso che dire “ supa i scogghi o niuru “ , non è chic , per essere chic dobbiamo abbrustolirci per ore sulle sdraio, non sugli scogli!

Ho divagato troppo.

Torniamo al N.O della Provincia,perché mica finisce così,no..adesso viene il bello, come in ogni telenovela che si rispetti.

Il NO della provincia prevedeva che, a conclusione della stagione balneare, la ditta provvedesse alla rimozione della struttura ripristinando lo stato dei luoghi, e che lo stesso aveva validità per un solo anno.

Pazienza,ci eravamo detti, il prossimo anno rinunceremo a quest’opera civile e moderna e torneremo alle nostre abitudini “indigene”

Ma…

la Provincia incredibilmente emana un altro provvedimento e autorizza la ditta a non rimuovere le strutture che, quindi, per magia da “amovibili” diventano “fisse e stabili” (in futuro magari sempre magicamente si trasformeranno in cemento!).

E sapete come viene motivata questa nuova autorizzazione?

Non ridete,non è una barzelletta :

” Ritenuto che le eventuali operazioni di smontaggio e rimontaggio dei materiali costituenti la struttura e il transito dei mezzi di trasporto degli stessi comporterebbero inevitabili rumori ed altre manifestazioni di disturbo per l’avifauna sia stanziale che migratoria ,si rilascia il richiesto Nulla-Osta per il mantenimento del chiosco e dei servizi igienici annessi ..”

Come, direte , ma allora c’era un ‘avifauna da proteggere? Qualcosa ci sfugge..

Quindi :

l’attività di smontaggio è vista dalla provincia come un serio rischio di danno all’ecosistema mentre si deduce che questo stesso rischio viene considerato nullo o trascurabile nella fase di cantiere (eliminazione della vegetazione, movimento terra, realizzazione delle fosse imhoff, collocamento del serbatoio dell’acqua e di tutto l’impianto idraulico, uso di mezzi meccanici, ed altro ancora) e di esercizio dell’attività produttiva del lido (pressione antropica in un’area ecologicamente fragile, produzione di acque nere e bianche, consumo di risorse, emissioni sonore, produzione di rifiuti, pressione antropica sull’area marina ecc) e, pertanto, viene rilasciato il N.O.a NON smontare !

Non ridete, vi ripeto, non è una barzelletta, è tutto documentato…

Incredibile,vero ?

Ma non finisce qui alla prossima puntata altre novità.

Eh,già, lido di Lingua, storia infinita !

L'INTERVENTO.

di Antonio Famularo

Gent.ma Signora Maria Giulia Romagnolo, ho letto con molto interesse (e apprensione) ciò che Lei dice accoratamente a proposito del lido di Lingua e la sua storia infinita e, pregandoLa vivamente  di perdonarmi se mi intrometto in cose che non mi riguardano e non di mia pertinenza, mi sento comunque in dovere di dire che Lei al Faro di Lingua, in quella striscia di confine dal mare, non ci va 

da parecchio tempo, o forse, quando ci va, è molto distratta! Mi meraviglio che Lei non si sia ancora accorta di quel letamaio che è diventato l'edificio che ospita il Faro, fotografato in tutte le pose e in particolari momenti con i suoi tramonti e le sue variazioni cromatiche sul mare (non ho mai amato i tramonti!, mi perdoni!) e, a volte, scelto pure come sfondo da ignari fotografi e coppie sognanti di sposi novelli o in luna di miele! Ogni volta che, d'estate, son venuto a Salina, per me è una tappa obbligata allungarmi fino a Lingua, passeggiare tra le sue viuzze, gustando la gente e gli odori di mare, per disegnare, scrivere e comporre musica, lungo il perimetro e la passeggiata del 'Pantano': una vera delizia, un grande piacere e un grande ristoro per l'anima. Lingua, nel mio immaginario e nel mio mondo interiore, continua ad essere un prezioso punto di riferimento, oltre ad essere uno degli scorci panoramici più intensamente belli, incantevoli e pittoreschi di Salina! Una finestra aperta sull'infinito! Non potrei mai venire a Salina, senza farmi un giro fino a Lingua! Ma, mia Cara Signora, per me è un grande dolore constatare (fino all'estate scorsa) il degrado che regna e circonda la periferia e gli interni del Faro! Mobiletti e arredi fradici insieme a materassi la cui vista è alquanto stomachevole quanto una discarica! E non credo sia sempre colpa dell'inciviltà, dell'incuria, di un anonimo demanio, di un ministro preposto ai beni storico-culturali latitante e ignorante, e da uno Stato assente! Un ufficiale sanitario del Comune di Santa Marina ha mai fatto lì un sopralluogo per certificarne la fatiscenza di ciò che vi è stato accatastato? Cosa si aspetta ancora a buttare via ogni cosa provvedendo alla disinfestazione di quei locali e curare anche un po' quell'arredo urbano, rendendolo ancor più attraente ai visitatori, passeggiatori e turisti? Forse un sano orgoglio di essere gelosi custodi della propria Isola e della propria Storia? Mi creda, Preg. Sig. Maria Giulia, quel Faro, in quelle condizioni pietose e fatiscenti, è un pessimo biglietto augurale, una brutta e sporca cartolina da non spedire mai e non mostrare a nessuno! Io mi vergogno davvero delle mie radici salinesi per questa manifestazione di strafottenza, i cui pessimi risultati sono sotto gli occhi di tutti! Turisti e non! E non voglio tirare in ballo, per l'ennesima volta, l'ingiuria infame verso la storia e la cultura di Malfa, una storia che appartiene a tutti, per certi versi anche a me, per lo stato di fatiscente abbandono e degrado in cui versa il Semaforo a Pollara (altro pessimo biglietto da visita!): Negli ultimi anni mi sono davvero rallegrato per il sapiente, armonioso ed eccellente restauro e ripristino della mulattiera che da Pollara scende fino alle 'Balate' e ai 'Magazzini a mare'! E' un grande piacere e un grande appagante ristoro passeggiare nella memoria per le sue vie e da un 'gioiellino' di cimitero, ben curato in tutto e ben rifinito, sostare e pensosamente rimanere incantati a rimirare il mare, fin oltre Alicudi, e le stelle, al calar della notte! Il mio più sentito grazie va alle varie amministrazioni del Comune di Malfa, e ai loro rispettivi Sindaci, che nel tempo si sono ben avvicendati! Ben Fatto! Davvero. Complimenti e congratulazioni! Cara Sig.ra Romagnolo, Mi auguro davvero, e Le auguro di cuore, che in relazione alla storia infinita del Lido di Lingua le cose si evolvano secondo le Sue sincere aspettative, che prevalga il buonsenso, unitamente all'impegno coerente di tutti quelli che hanno a cuore le sorti socio-geografico-ambientali di Lingua e del suo territorio, e che vadano a buon fine, per la corretta preservazione e valorizzazione del territorio tutto. Alle amministrazioni comunali di Salina tutta, con affettuosa stima, va il mio plauso e un sentito grazie anticipatamente per ciò che di buono è stato fatto, per ciò che rimane ancora da fare (non è poco e non sarà certo facile!), con i miei più sinceri e migliori auguri e un cordiale saluto.

 

antoniofamularo@yahoo.it  

 

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