di Leandro Janni*
Intitoliamo una strada di Stromboli all’indimenticabile Aimée Carmoz
Quando Aimée se ne andò, il 23 maggio del 2019, scrissi questa parole: «Ci siamo conosciuti diversi anni fa, io e Aimée Pierrette Carmoz, sulle pagine de “la Repubblica – Palermo”, quando Giustino Fabrizio era capo della redazione. Spesso Fabrizio pubblicava le nostre lettere al giornale: ovvero i messaggi, i commenti di due indomiti cittadini, di due appassionati ambientalisti. Io scrivevo da Caltanissetta, Aimée Carmoz da Stromboli.
Poi, abbiamo iniziato a scambiarci e-mail o a sentirci telefonicamente. Era bello ascoltare il delicato accento francese di Aimée. Era bello discutere di ecologia, di paesaggio, di politica e di bellezza con questa donna timida, minuta e determinata. Tenace presidio di Italia Nostra nelle Isole Eolie. Poi, nell’estate del 2008, andai a trovarla nella sua amatissima Stromboli, l’isola “niura” – come diceva lei. L’isola-vulcano.
Conservo alcune preziose immagini fotografiche di quel viaggio, di quei luoghi, tra cui quelle relative al sublime Cimitero di Stromboli (dove è sepolta la madre): un esercito silente e immobile di croci bianche in mezzo a un campo verde e giallo. Sullo sfondo, l’azzurro intenso del mare. Un mare caldo e salato. Sulfureo e inquieto.
Aimée ha vissuto intensamente, sino alla soglia dei novant’anni, nella sua “isola niura”, piena di luce e di bellezza. Il luogo dove aveva scelto di vivere, di abitare dopo una vacanza, nel 1972. E aveva deciso di viverci per sempre. Un luogo dell’anima. Assoluto. A Stromboli, nelle Isole Eolie, ma non solo, è stata protagonista di tante battaglie a tutela dell’ambiente e del paesaggio. Sempre ricca di passione e speranza,
Di leggerezza e ironia. Lei guardava il mondo, la sua isola con occhi gentili e infinito stupore. Quanta grazia nella sua vita. Quanta dedizione, cura. E impegno. Queste parole scriveva Aimée nell’estate del 2008: «La pace, sì, e l’innocenza … e questo venticello fresco intorno all’anima mia, in quest’inferno che divampa intorno a noi».
A distanza di cinque anni dalla sua scomparsa, viene proposta, dai tanti che hanno conosciuto e amato Aimée Carmoz, l'intitolazione di una strada a Stromboli, quella lungo il Cimitero dell’Isola. E viene chiesto, al Sindaco e alla Prefettura, che si riducano i tempi per l’intitolazione della strada, per chiaro merito e pubblica riconoscibilità delle lotte e delle azioni che hanno reso migliore l'Isola di Stromboli e forgiato diverse generazioni di strombolani che a lei si sono ispirate. Insieme a Zero Waste Sicilia promuovono la raccolta firme, per il doveroso riconoscimento, la Scuola In Mezzo Al Mare – Stromboli, tra le prime associazioni fondate da Aimée e grazie alla quale Asilo e Biblioteca Comunale (ora a lei intitolata) non sono più un miraggio; l'associazione rappresentata da @Chiara Metelli (architetta, designer, creativa e artigiana) mette a disposizione la sede; analoga disponibilità della Pro Loco Amo Stromboli APS:
in rappresentanza dell'associazione la storica Ida Fazio; in molteplice rappresentanza l'amica e inseparabile complice Jerry Moleti, co-fondatrice con Aimée di ogni circolo o presidio ambientalista possibile (WWF, Legambiente, Italia Nostra Stromboli, Pro Stromboli, Zero Waste Sicilia); lo scrittore Enzo Moreno che ricorda una delle lotte memorabili per le compostiere sull'Isola. Non poteva mancare Vincenzo Cusolito, che promuove, in rete, la raccolta firme: amico - impresario - sostenitore di alcune delle sfide più importanti come il riconoscimento dell'Isola quale Patrimonio UNESCO e con lui Cristian Del Bono, tra i fondatori con Aimée Carmoz del Bio-Distretto delle Eolie.
Tutti sostengono, rinnovano l'impegno finalizzato all'intitolazione, ad Aimée, di una strada a Stromboli, insieme ad un nutrito e determinato parterre di amiche e amici ed estimatori, tra i quali proprio il ristoratore de “La Lampara”, che ospitava i compleanni della nostra “signora dei gatti” che non solo di gatti si occupava. E dunque, non poteva non sostenere, caldeggiare questa sacrosanta proposta di intitolazione di una strada di Stromboli ad Aimée Pierrette Carmoz, anche Italia Nostra, considerato l’affetto, la stima e la riconoscenza che ci legano a questa grande, indimenticabile persona.
*Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia
NOTIZIARIOEOLIE.IT
di Carolina Barnao
Abbiamo intitolato la nostra biblioteca ad Aimee Carmoz.
Un’emozione grandissima.
Quella targa, appesa come monito e incoraggiamento, ci ricorderà ogni giorno la responsabilità di portare avanti le nostre attività seguendo il suo prezioso esempio di vita: gratuità, coraggio e grande spirito di “comunità”.
Grazie di cuore a tutti i presenti!
Noi ce la metteremo tutta
Per una piccola comunità il periodo elettorale è un momento importantissimo. Dopo anni di letargo, l'isola si anima... Ed è bello vedere la gente esprimersi, incontrarsi, riunirsi ... Ma la cosa che mi piace di più è che cadono tutte le maschere ; ognuno esprime la sua posizione e anche chi resta in silenzio ti sta dicendo qualcosa del suo modo di vedere le cose... Così, mentre cerchi di farti un'opinione, leggi, ascolti ma soprattutto... Puoi vedere finalmente negli occhi chi ti sta intorno: scopri con chiarezza quali sono i suoi valori, gli ideali, i principi! Ecco, illuminata da tutta questa luce, inizio a coltivare un sogno .... Voglio fondare un partito: il partito di Carmoz Aimée!!! In questo credo.
Caro Signor Sindaco, La realizzazione, a Stromboli, dell'area di carico/scarico ha suscitato in questi giorni un ampio dibattito di cui, forse, è a conoscenza. Le reazioni, in generale, sono legate soprattutto al fatto che tale area è in fase di costruzione in una zona dell'isola già piuttosto "critica": il lungomare che, come tutti sappiamo, soffre da anni per la presenza di un' area di stoccaggio dei rifiuti solidi urbani "vista mare" piuttosto discussa e alquanto maltenuta. A questo si aggiunge la presenza di rifiuti di vario genere lungo tutte le spiagge di quella zona; relitti di barche abbandonate, copertoni, ferri arrugginiti, ecc... In poche parole rifiuti "speciali" che, purtroppo, non possono essere smaltiti o spostati nemmeno grazie all'impegno di qualche coraggioso volontario.
Le scrivo qui, pubblicamente, nella speranza che possa dare una risposta "pubblica" e chiara alle molte domande di chi, sempre pubblicamente, ha manifestato le sue perplessità.
Il dibattito a cui mi riferisco, infatti, si è svolto non solo nei salotti privati di chi abita sull'isola o la frequenta saltuariamente, ma ha acquisito una dimensione pubblica non indifferente animando discussioni accese sui social network; sono intervenuti cittadini residenti, turisti, proprietari di case non residenti e tanti altri che, a vario titolo, hanno un legame con l'isola. Discussioni colorite su un argomento delicato che, come può immaginare, non fanno buona pubblicità a un posto che vive di turismo.
Ritengo che, superata la polemica fine a se stessa, queste domande meritino una risposta dall'unica fonte certa e attendibile deputata a darle, cioè il nostro Primo Cittadino.
Molti di noi hanno provato e provano a farlo, e ritengo questo tentativo una grande dimostrazione di partecipazione e interesse da parte di molti cittadini attivi.
Ma ciò non basta a fugare i dubbi di chi si oppone e ci ritiene responsabili (in quanto abitanti dell'isola) della realizzazione di un'opera nei confronti della quale grida allo scandalo e all'indignazione.
Per questo la prego di voler rispondere pubblicamente a queste domande:
1. Perchè è stata scelta quell'area e non un'altra dove, forse, un'opera del genere avrebbe avuto minor impatto ambientale, magari meno esposta, possibilmente dall'altro lato della strada?
2. Come mai non si è pensato di utilizzare l'ex campo di calcio?
3. Per la realizzazione di quest'area è stata spianata una duna. Non c'era alcun vincolo legislativo (magari legato alla ZPS, "Zona di Protezione Speciale") che poteva impedirlo, considerata anche la presenza in quel luogo di piante endemiche di particolare pregio?
4. Pare che il Piano Regolatore prevedesse che l'area di carico/scarico (insieme al centro di stoccaggio dei rifiuti, posizionato sulla spiaggia "temporaneamente" circa 20 anni fa) fosse realizzata nella zona delle "Petrazze". Che fine ha fatto quel progetto? Come mai non è andato avanti? Esiste forse un nuovo piano per la gestione dei rifiuti?
5. Zona di "carico/scarico" vuol dire che i mezzi stazioneranno lì solo il tempo di caricare e scaricare la merce oppure potranno fermarsi anche per giorni e nottate intere?
E' possibile rassicurare i proprietari delle case vicine in merito a questo punto?
E' possibile, insomma, fare in modo che non diventi un parcheggio stabile di mezzi pesanti sul mare?
6. Restando in tema di spiagge e lungomare, circola la notizia che entro il 31 dicembre l'amministrazione dovrà approvare il "Piano Spiagge".
Considerata la delicata situazione della zona di Scari, dove le varie categorie (professionali e non) esercitano la loro attività, sarebbe possibile organizzare un incontro pubblico con la sua partecipazione, al fine di chiarire i tanti dubbi relativi alle modalità di utilizzo della spiaggia da parte dei suoi attuali occupanti?
La ringrazio per il tempo che vorrà dedicare a questa lettera, scritta da una cittadina come tanti, desiderosa non di sollevare sterili polemiche, ma semplicemente di ottenere informazioni rispetto al posto nel quale vive.
Spero che voglia cogliere le mie richieste come l'occasione per chiarire pubblicamente le motivazioni di una scelta che, come tutte quelle legate al Comune da lei amministrato, riguardano l'interesse di tutti: del territorio, dei cittadini residenti, dei turisti e dei proprietari di case non residenti.
“Io non rischio”: campagna nazionale per le buone pratiche di protezione civile
Domenica 18 ottobre 2015 volontari della
VIS/ ANPAS in piazza a Stromboli
Per il quinto anno consecutivo il volontariato di Protezione Civile, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica si impegnano insieme in una campagna di comunicazione nazionale sui rischi naturali che interessano il nostro Paese.
Il weekend del 17 e 18 ottobre più di 4.000 volontari e volontarie di protezione civile allestiranno punti informativi “Io non rischio” in circa 430 piazze distribuite su tutto il territorio nazionale per diffondere la cultura della prevenzione e sensibilizzare i propri concittadini sul rischio sismico, sul rischio alluvione e sul maremoto.
Domenica 18 ottobre, in contemporanea con altre piazze in tutta Italia, i volontari dell’associazione VIS/ANPAS partecipano alla campagna con un punto informativo “Io non rischio” allestito a Stromboli in piazza San Vincenzo per incontrare la cittadinanza, consegnare materiale informativo e rispondere alle domande su cosa ciascuno di noi può fare per ridurre il rischio terremoto e maremoto
“Io non rischio” – campagna nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico – è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. L’inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione ha visto il coinvolgimento di Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica. L’edizione 2015 coinvolge volontari e volontarie appartenenti alle sezioni locali di 25 organizzazioni nazionali di volontariato di protezione civile, nonché a gruppi comunali e associazioni locali.
L’elenco dei comuni interessati dalla campagna il prossimo 17 e 18 ottobre è online sul sito ufficiale della campagna, www.iononrischio.it, dove è inoltre possibile consultare i materiali informativi su cosa sapere e cosa fare prima, durante e dopo un terremoto o un maremoto.
Stromboli, 16 ottobre 2015
Per informazioni sulla piazza:
Maria Cusolito tel. 339-7870236
Responsabile di Piazza per VIS/ANPAS - Stromboli
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