di Mario Lo Schiavo
LETTERA APERTA al SINDACO DI LIPARI DOTT. RICCARDO GULLO
Non sono avvezzo all’utilizzo delle “nuove” tecnologie, né tantomeno dei social media; appartengo ad un’altra generazione che preferisce discutere, con calma, chiarezza e lealtà, e soprattutto non nascosto dietro una chat bensì de visu, attorno a un tavolo, su un terrazzo, davanti a un caffè o a un buon bicchiere di vino.
Ciò premesso, nella giornata di ieri ho appreso di un comunicato – nota del Comune di Lipari (di cui non posseggo l’originale…) in cui si fa riferimento a “molteplici lamentele da parte della popolazione locale” relativamente al “sorvolo degli elicotteri” per il trasporto di materiali nei cantieri edilizi presenti nella frazione.
A tal proposito, certo nel pieno rispetto delle opinioni altrui, sia che si tratti di villeggianti di passaggio, di proprietari di case che ci onorano della loro presenza nel periodo estivo o comunque per brevi periodi, o altresì di persone provenienti da ogni parte del mondo trasferitesi a Ginostra, posto che nessuno ha titolo o diritto a parlare a nome di tutta la comunità, ma esclusivamente a titolo personale, tengo a precisare che il sottoscritto che, grazie a Dio, vive ininterrottamente a Ginostra da oltre ottant’anni, non ha nulla in contrario all’utilizzo dell’elicottero!! Ritengo anzi che rappresenti un utile, e talvolta insostituibile, mezzo per il trasporto di materiali di ogni tipo nelle zone più lontane o addirittura altrimenti inaccessibili del paese: peraltro, chi a Ginostra non ha usufruito del servizio elicottero?!?
Mi stranisce inoltre il fatto che la cosiddetta “popolazione locale” non manifesti pubblicamente, al mio pari, le proprie lamentele, o le proprie opinioni, se non altro per avviare un utile e costruttivo confronto che abbia come fine reale la risoluzione di questa e di altre problematiche - vedi l’utilizzo continuo, indiscriminato, e dagli effetti devastanti in termini di rumore e inquinamento acustico delle motocarriole - e non quello di aggiungere problemi a problemi nonché di creare inutili tensioni in una piccola comunità quale è Ginostra.
In riferimento poi alle altre opere da realizzare nel nostro territorio faccio sinteticamente e semplicemente presente che:
1- Dal 2013 ad oggi non sono stati ultimati i lavori di messa in sicurezza del pontile!
2- Non sono iniziati i lavori sempre relativi al pontile finanziati dalla Giunta Musumeci.
3- I lavori di messa in sicurezza del costone sono praticamente fermi…e quel poco che è stato fatto…. è già stato spazzato via alla prima mareggiata.
4- Il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti risulta sempre carente e i cassonetti continuano a restare collocati nel posto più assurdo… a dare un nauseabondo benvenuto a chi sbarca a Ginostra.
Sig. Sindaco, certo l’eredità da Lei ricevuta è oltremodo pesante, ma ho piena fiducia nella sua persona e nel suo impegno e sono certo che troverà una soluzione concreta a queste pressanti problematiche che soffocano la nostra amata terra.
RingraziandoLa anticipatamente per quanto vorrà fare, colgo l’occasione per formularLe i più sinceri Auguri di un sereno e felice Santo Natale.
RASSEGNA STAMPA GDS.IT
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LETTERA APERTA ALL’ASSESSORE alle INFRASTRUTTURE - REGIONE SICILIA ON. MARCO FALCONE
On. Assessore, apprendo dagli organi di stampa locale di una Sua imminente visita alle Eolie per fare il punto sulla portualità nell’arcipelago.
Colgo quindi l’occasione per richiamare la Sua autorevole attenzione sulla anomala e vergognosa vicenda dei lavori di messa in sicurezza del pontile di GINOSTRA – isola di Stromboli previsti dall’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 94 del lontanissimo 2013!!!
A distanza di NOVE ANNI, nulla si sa, nonostante le infinite istanze rivolte al sig. Sindaco di Lipari, sullo “stato” dei lavori, né tantomeno sulla “sorte” degli 880.000,00 euro di finanziamento! preso atto che, nonostante la cospicua somma, a difesa della vitale infrastruttura, inspiegabilmente e contro ogni logica, sono stati collocati solamente una “ridicola settantina” di tetrapodi.
I lavori ad oggi sono FERMI! e nessuna notizia si ha sull’auspicabile, dovuto, immediato prosieguo,
La vicenda presenta, a mio modesto avviso, diversi punti poco chiari sui quali probabilmente solo l’intervento della Magistratura potrà far luce, tuttavia voglio rivolgere a Lei, egregio onorevole, un ulteriore appello affinché si possa uscire da questa ingiustificabile fase di stallo e i fondi destinati a Ginostra siano interamente a Ginostra spesi!
RingraziandoLa anticipatamente per quanto vorrà fare, esprimo il mio auspicio di poterla presto incontrare anche nella nostra piccola abbandonata e violentata frazione.
Si è reso necessario l'intervento di una unità navale dell'arma dei Carabinieri per assicurare la regolare costituzione del seggio elettorale della frazione di Ginostra nell'isola di Stromboli.
L'operazione è stata meticolosamente organizzata dal maresciallo Salvino Antioco, Comandante della stazione dei Carabinieri di Stromboli, dopo che gli aliscafi di linea (Antioco ed Eraclide) avevano saltato lo scalo di Ginostra e dunque né alcuni componenti del seggio 17, né il messo comunale con il materiale necessario per le operazioni elettorali, né gli uomini delle forze dell'ordine destinati al presidio, avevano potuto raggiungere la più piccola frazione del comune eoliano, sbarcando e restando bloccati dall'altra parte dell'isola.
La motovedetta 814 "Napoleone" dei CC, al comando di Giovanni Cambria, coadiuvato dall'esperto maresciallo Roberto Russo, partita da Lipari, dopo avere raggiunto Stromboli e imbarcato passeggeri e plichi, ha fatto rotta su Ginostra dove ha regolarmente fatto scalo (foto allegata), seppur non senza difficoltà derivanti da un insidioso moto ondoso in aumento rispetto alle prime ore del mattino.
Nell'augurare buon lavoro ai componenti del seggio elettorale più piccolo d'Italia - Presidente la dott.ssa Manuela Lo Schiavo, segretario Lorenzo Cortese, scrutatrici Maria Merlino, Arianna Abbate, Cristina Merlino, Emanuela Spada – rivolgo i più sentiti ringraziamenti agli uomini dell'Arma dei Carabinieri per essersi immediatamente e proficuamente attivati per porre in essere le necessarie iniziative che di fatto garantiranno anche alla comunità di Ginostra di potere esercitare il fondamentale diritto – dovere di voto.
GINOSTRA - Nel seggio più piccolo d'Italia a Ginostra, borgo delle Eolie, con 55 elettori, domani si voterà regolarmente, grazie alla motovedetta dei carabinieri, visto che gli aliscafi non hanno viaggiato per il mare mosso. I componenti del seggio 17 e il messo comunale con il materiale necessario per le operazioni elettorali e gli uomini delle forze dell'ordine destinati al presidio, hanno potuto raggiungere la più piccola frazione del comune eoliano, sbarcando e restando bloccati dall'altra parte dell'isola.
"Nell'augurare buon lavoro ai componenti del seggio elettorale più piccolo d'Italia - ha commentato il decano degli abitanti Mario Lo Schiavo - rivolgo i più sentiti ringraziamenti agli uomini dell'arma dei carabinieri per essersi immediatamente e proficuamente attivati per porre in essere le necessarie iniziative che di fatto garantiranno anche alla comunità di Ginostra di potere esercitare il fondamentale diritto - dovere di voto".(ANSA)
RASSEGNA STAMPA
http://messina.gds.it/2018/03/03/elezioni-a-ginostra-si-vota-grazie-alle-motovedette-dei-carabinieri_812093/&ved=0ahUKEwjTrqXx0NDZAhUIyaQKHZyEBvsQqQIIJygAMAA" style="text-decoration-line:underline;color:rgb(102, 0, 153);font-size:15px;cursor:pointer">Elezioni, a Ginostra si vota grazie alle motovedette dei carabinieri
http://www.lasicilia.it/news/messina/144432/a-ginostra-il-mare-grosso-non-blocca-elezioni-si-votera-regolarmente.html&ved=0ahUKEwins4bfwNLZAhUKCewKHR-HDwAQFgg-MAQ" style="color:rgb(102, 0, 153);cursor:pointer">A Ginostra il mare grosso non blocca elezioni: si voterà regolarmente ...
https://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/elezioni-2018-come-si-vota-2-2839730/&ved=0ahUKEwjq2py5wNLZAhUBzaQKHTlDBhQQqQIILCgAMAE" style="color:rgb(102, 0, 153);font-size:15px;cursor:pointer">Elezioni 2018, seggi insediati. Al voto in 46 milioni. Come si vota ...
Da 10 giorni i telefoni non funzionano a Ginostra. Addirittura la guardia medica lo ha fuori uso da un mese. Abbiamo sollecitato la Telecom Italia-Tim, oggi visto il bel tempo speravamo nell'arrivo dei tecnici, ma non si è visto nessuno. Quanto dobbiamo ancora attendere, se è vero che una "telefonata allunga la vita?".
Egregio Direttore,
in questi giorni più che mai il tema dei trasporti, o forse sarebbe meglio dire dei "disservizi nei collegamenti marittimi", è stato certamente fra i più dibattuti sui locali notiziari online, nonché sui social network.
Reiterate sono state le critiche prese di posizione di Eoliani indignati per qualche corsa "saltata", o per "strani" ritardi.
Fatta questa breve premessa, non volendo certamente entrar nel merito delle rimostranze di chi ha dovuto patire i disagi dell'isolamento (di cui vorrei ricordare Ginostra è stato e forse è ancora il simbolo!), ritengo corretto ed opportuno condividere con l'opinione pubblica anche "esperienze" di segno opposto, e nel caso specifico elogiare la professionalità mostrata in data odierna dal Comandante Salvatore Arena e da tutto l'equipaggio (fra cui gli isolani Bartolo P. e Bartolo S.) dell'aliscafo "Antioco".
Oggi pomeriggio alle ore 15,40 circa il mezzo veloce della Compagnia delle Isole, nonostante il forte vento di Ponente e una notevole risacca ( le onde a tratti ricoprivano il pontile fino alla bitta di ormeggio) ha operato regolarmente ed in totale sicurezza nello scalo di Ginostra consentendo al sottoscritto ed altri residenti di fare rientro alle proprie case.
Operare negli scali "minori" in condizioni limite, considerandoli alla medesima stregua di quelli delle maggiori realtà eoliane, e garantire ai "pochi" gli stessi diritti dei "tanti" è segno di straordinaria correttezza: Grazie Comandante!
L'INTERVENTO.
di Christian Corrieri
Essendo uno tra gli Eoliani indignati che ha "criticato gli strani ritardi" come dice il sig. Lo Schiavo, al quale manifesto la mia sincera soddisfazione nell'apprendere che il 26 febbraio sia riuscito a raggiungere casa a Ginostra, e faccio i complimenti al comandante ed equipaggio la cui comprovata professionalità non è oggetto di discussione, pero anche io ritengo corretto ed opportuno condividere con l'opinione pubblica la mia personale esperienza del giorno 26 febbraio, in considerazione del fatto che anche quel giorno ero a bordo dell'aliscafo Antioco partito da Milazzo alle 12.15. L'aliscafo è partito in perfetto orario, però con un numero di passeggeri intorno al 25% circa della sua capienza, nel caso che qualcuno volesse verificare le mie affermazioni, può tranquillamente chiedere in Capitaneria di Porto a Milazzo, dove ogni comandante prima della partenza ha l'obbligo di comunicare il numero di passeggeri a bordo. A conferma di quanto detto vi leggo i messaggi che mi sono arrivati sul telefonino mentre ancora ero in navigazione da altri Eoliani indignati ed inferociti rimasti a Milazzo : "ma è vero che siete saliti in pochissimi?. C'è gente qui arrabbiatissima che sostiene che non hanno staccato più biglietti ". E ancora... "sicuramente avendo problemi avranno ridotto il carico" Mi ripeto, sono felicissimo che il Sig. Lo Schiavo sia riuscito a giungere a casa, ma che dire ai concittadini che sono rimasti a Milazzo? Buon vento.
---Da ieri Ginostra da il benvenuto ai turisti accogliendoli con questo "scempio" posizionato proprio sul pontile. Grazie alle autorità che lo hanno permesso.
LE REAZIONI.
di Gianluca Giuffrè
Da ieri mattina con il posizionamento di un compattatore sul molo di Ginostra, che a giorni alterni dovrebbe essere prelevato dalla nave, è stato temporaneamente migliorato il servizio raccolta rifiuti che in passato aveva creato non poche lamentele per la problematica dei sacchi che spesso rimanevano giacenti nell'area prospicente al porticciolo del Pertuso per lunghi periodi. Le autorità competenti con la condivisione della stragrande maggioranza della popolazione hanno intrapreso tale iniziativa che naturalmente deve essere solo temporanea, per affrontare l'emergenza estiva, riproponendosi dopo l'Estate di affrontare
seriamente il problema al fine di dare seguito ai lavori necessari per una soluzione definitiva che possa nascere da un costruttivo rapporto di collaborazione fra Autorità e cittadini.
di Riccardo Lo Schiavo
sig. Sindaco Comune di Lipari, e p.c. S.E. Prefetto di Messina, al Presidente Circoscrizione Stromboli e al Comandante Circomare Lipari
Oggetto: problematiche smaltimento rifiuti a Ginostra – isola di Stromboli
Egregio sig. Sindaco, in qualità di Primo Cittadino Lei darebbe mai disposizioni per posizionare, nei mesi estivi, un maleodorante compattatore di rifiuti sul pontile di Scari a Stromboli, o di Panarea, o di Marina Lunga a Lipari..., proprio dove poggia il portellone delle navi di Linea, nonché a meno di venti metri dall'imbarcadero degli aliscafi?!? Sì proprio nel punto esatto dove i turisti in visita nelle nostre isole mettono piede a terra?!? Era il lontano 9 giugno del 2012 quando in occasione della sua prima (ed unica) visita ufficiale nella frazione di Ginostra, prima ancora che potesse raggiungere il locale dove avrebbe incontrato gli abitanti, Le venne prospettata l'annosa questione dello smaltimento dei rifiuti ... a distanza di oltre tre anni la risoluzione di quel problema non è mai stata efficacemente pianificata, programmata, finché si è giunti all'emergenza!
Nella mattinata dello scorso martedì 14 c.m. è stato effettuato un sopralluogo congiunto (di cui pochi... avevano notizia) da parte di un rappresentante del Comune di Lipari, degli uomini del Circomare Lipari, di operai della ditta appaltatrice, cui ha partecipato anche un gruppetto di appena otto abitanti accorsi, sotto il sole cocente, per discutere del posizionamento in ambito portuale di un compattatore in cui conferire giornalmente i rifiuti.
Dopo un'ampia discussione, che ha raggiunto in certi momenti toni accesi ed esasperati, fra i pochi presenti, ed in maniera affatto condivisa, è prevalsa la scelta di collocare il suddetto mezzo in maniera permanente sulla testata del pontile da dove dovrà essere imbarcato, ed immediatamente sostituito, sulla nave dei rifiuti che passerà da Ginostra, mare permettendo, e dunque nella migliore delle ipotesi, due volte alla settimana. Tale soluzione presenta a mio modesto avviso una serie di indubbi vantaggi che mi permetto di elencare anche volendo rivendicare il decennale impegno in tal senso dello scrivente: 1- si libera lo scalo storico del "Pertuso" e l'adiacente "piscinetta" per i bambini da quella vergognosa catasta di sacchi emananti odori nauseabondi lasciati per giorni\settimane alla mercé di topi, gabbiani, insetti; 2- si abolisce l'assurdo, inefficace, inefficiente e probabilmente illegale servizio di trasporto rifiuti a mezzo barca da Ginostra al porto di "Scari"; 3- si pone fine ai disagi degli abitanti di Stromboli che per anni hanno dovuto "sopportare" la vista ed il putrido olezzo di quell'ulteriore carico di rifiuti proprio sulla banchina di "Scari" dove giornalmente sbarcano migliaia di turisti; 4- si prevengono piccoli disastri ambientali derivanti dal trascinamento in mare di decine di sacchi in occasione di violente mareggiate. Resta tuttavia quel triste BENVENUTO proprio accanto alla maiolica che ricorda a chi sbarca dai mezzi di linea di essere arrivato a "Ginostra patrimonio dell'Unesco". Alla luce di quanto esposto in maniera precisa ed oggettiva, e non subdola e fuorviante, ritengo che certamente la soluzione individuata non possa essere definita un "miglioramento" e che comunque, seppur momentanea, rappresenti un'umiliazione, un ennesimo sacrificio imposto, che probabilmente ancora una volta la comunità ginostrese saprà sopportare, nell'auspicio di una definitiva risoluzione della problematica che non può prescindere dalla realizzazione con materiali locali di un piccolo spazio, opportunamente mimetizzato, sotto (e non sopra come qualche mente labile ha suggerito) il muraglione del sito denominato "u fossu a cauci". Sempre in tema di rifiuti mi permetto infine di volere sollecitare ancora una volta la bonifica della discarica a cielo aperto adiacente il cimitero di Ginostra nonché lo storico sentiero (seppur ormai abbandonato) per la scalata allo "Stromboli".
A tal proposito mi permetto di rilevare che - probabilmente da diversi lustri - il Comune liquida ogni semestre al proprietario circa 1.150,00 € per l'affitto del terreno area di stoccaggio RSU: non si potrebbero utilizzare tali somme per la rimozione e il trasporto delle migliaia di bottiglie di vetro e plastica in idoneo sito? Sperando di poterLa presto incontrare a Ginostra insieme a tutta la comunità, per un confronto leale e costruttivo, Le porgo i più cordiali saluti.