di Bartolomeo Spinella
Gentile Direttore,
C' e' sull'isola una persona, Amministratore, politico, o Comune cittadino che Sto arrivando! Spiegare Perche' la benzina Costa 50 centesimi in piu' rispetto al resto della Sicilia dove per altro si pagano accise maggiori rispetto a molte regioni italiane?
Rimango in attesa di una cortese spiegazione.
Caldi saluti
Gentile Direttore, ho letto con apprensione la lettera del Dott. Merlino, in riferimento ad una eventuale "casa del parto" proposta dall'ostetrica che ha fatto partorire a domicilio una gestante.
Evidentemente il mio allarme trova riscontro e non vorrei trovasse anche della donne propense a tale pratica.
La moderna neonatologia propone ben altro, questo sarebbe un regredire di almeno 50 anni.
Un conto, in caso di problemi, sempre dietro l'angolo, è il trasferimento del neonato in utero, mentre è sempre a rischio un trasferimento in incubatrice. E chi soccorrerebbe una donna che dopo il parto, improvvisamente avesse difficoltà cliniche?
La battaglia di civiltà una volta di più deve essere rivolta verso l'attivazione del punto nascita a Lipari!
Gli Ospedali di Milazzo, Barcellona e Lipari sono già di fatto accorpati con una unica gestione di un Primario, sta a questo prendere le più opportune decisioni.
LE REAZIONI.
di Antonina Giunta
Io dubito che si possa riaprire il punto nascita presso l'Ospedale di Lipari.
Purtroppo in Italia si vogliono ridurre le spese della sanità e si mira a convogliare i ricoveri nelle strutture più funzionali e meglio attrezzate.
I reparti di ostetricia rientrano in queste misure di razionalizzazione delle spese, per cui si è deciso che i punti nascita che non superino i 500 parti all'anno vanno chiusi, perché i vari servizi ed il numero del personale necessario diventa troppo dispendioso.
I punti nascita funzionanti debbono avere il reparto UTIN ( unità terapia intensiva neonatale), il reparto di rianimazione e quindi dipendenti nei vari servizi in numero sufficiente da garantire i turni 24/24 ore.
La gravidanza ed il parto sono eventi naturali e come tali andrebbero considerati e non vissuti alla stessa stregua di una malattia che necessita del ricovero ospedaliero, con dei protocolli da rispettare. In 40 anni è stato fatto il lavaggio del cervello, è stata inculcata la paura che il pericolo sia sempre in agguato ed oggi le poche donne che decidono di partorire fra le mura della propria casa sono giudicate delle eroine, dimenticando che una volta era una consuetudine.
E' vero che una volta, di parto, muorivano più donne e più neonati. Ma si muoriva anche per un'influenza, per un'appendicite, per una ferita. Una volta non c'erano gli antibiotici, l'alimentazione era insufficiente, l'igiene non esisteva, la sterilità era sconosciuta, non c'erano tutti i mezzi tecnologici che la scienza ha messo a disposizione.
In tutte le parti del mondo c'è una crescente sensibilità per l'ambiente che ci circonda, c'è un ritorno al naturale, al biologico anche i parti in casa stanno aumentando anche perché già al nord-Italia, in Svezia, in Olanda le donne gravide si affidano all'assistenza delle ostetriche e non più ai ginecologi che si occupano delle patologie e dalle statistiche risulta che i parti in casa hanno meno rischi di complicanze
di Saverio Merlino
Gentilissima Signora Giunta, apprezzo veramente il suo impegno e non mi permetterei mai di dubitare della sua professionalità di Ostetrica, della sua esperienza e del suo amore verso questa attività. L'ho anche apprezzata durante l'assistenza che ha riservato, in questo mese, a Laura Zaia quando ha partorito, in casa, la bella Giada.
Venire alla luce, l'essere partoriti, non è un mero fatto clinico, ma un evento di cui nessun altro pareggia l'importanza: nascere è il venire al mondo, rappresenta una novità assoluta e imprevedibile e può ben essere definita un avvento più che un evento.
Ma - nonostante ciò - continuo a sostenere che, per l'attuale situazione della sanità eoliana, un Centro Nascite presso l'Ospedale di Lipari è la migliore garanzia per questo avvenimento per le donne eoliane.
Come ho avuto modo di dire e di scrivere in più occasioni (l'ho detto anche a lei nel nostro breve incontro quando ho avuto il piacere di conoscerla) il Gruppo Facebook "Voglio nascere a Lipari ma forse non potrò più farlo" si è formato, ben quattro anni fa, per "battersi" al fine di garantire il diritto di "Nascere a Lipari", in sicurezza, presso il proprio Ospedale, in contrasto con la posizione che ha avuto l'Assessorato alla Salute della Regione Sicilia.
Questo Movimento ha un significato non solo morale e civico ma anche sociale perché, tra l'altro, l'obbligo delle partorienti di trasferirsi fuori dall'isola, colpisce soprattutto le famiglie più disagiate. Il Movimento dunque vuole anche protestare per il ridimensionamento dell'Ospedale di Lipari e perché le. Eolie e le isole minori, specialmente nell'ultimo quinquennio, hanno assistito a un forte ridimensionamento dei loro diritti di cittadinanza e persino di diritti vitali. Uno di questi diritti è il progressivo smantellamento dell'assistenza sanitaria nel territorio delle Isole Eolie e all'Ospedale di Lipari e queste situazioni hanno assunto aspetti di vero e proprio allarme sociale dalle conseguenze imprevedibili.
Ancora oggi, nonostante tutto, sono convinto che il piccolo Presidio ospedaliero di Lipari costituisca l'unica struttura di ricovero per i 15.000 residenti delle Isole Eolie e durante la stagione estiva, per le diverse centinaia di migliaia di visitatori.
Esso, pur con le difficoltà imposte dalla limitatezza di risorse umane e strumentali in dotazione, è punto di riferimento solido per la popolazione che vi afferisce, supplendo alle oggettive mancanze, che giornalmente si evidenziano, con un supplemento di disponibilità e professionalità dei suoi operatori.
La sua proposta di organizzare a Lipari una piccola "casa del parto", con tutto l'occorrente per assistere i parti fisiologici, anche se abbastanza interessante e sicuramente legale, non appartiene agli scopi di questo "Gruppo".
Non posso poi condividere la sua convinzione che la nostra speranza circa la possibilità di riapertura del punto nascita presso l'ospedale di Lipari sia vana.
Il Punto Nascite presso l'ospedale di Lipari non è chiuso e spero che presto qualcuno dovrà dare conto di questa inadempienza a tutta la popolazione eoliana.
Voglio ricordare, infatti, a tal proposito, che dopo il ricorso presentato al TAR Sicilia contro il Decreto di chiusura del Punto Nascite di Lipari dell'Assessorato alla Sanità lo stesso Tribunale, con propria sentenza (N. 00372/2012), ha ritenuto fondato, con carattere assorbente, il dedotto difetto di motivazione del citato decreto assessoriale regionale, nella parte in cui è prevista la disattivazione del punto nascita nel comune di Lipari e del contrasto con le previsioni del Piano sanitario regionale, 2011/2013 che ha introdotto, come eccezione alla disattivazione dei punti nascita con numero di parti inferiore a 500/anno, la peculiare situazione dei punti nascita in zona disagiata, prevedendo il mantenimento dei punti nascita che rispondono alle caratteristiche di zona disagiata, e/o con notevole distanza dalle strutture di riferimento ostetrico/ginecologiche di livello superiore più vicine, sicché la prevista soppressione del Punto Nascita presso la struttura ospedaliera dell'isola di Lipari si pone in contrasto con le previsioni appena riportate.
Il TAR Sicilia ha accolto il ricorso ed ha annullato il decreto assessoriale nella parte in cui non prevede il punto nascita presso l'Ospedale di Lipari e l'attuale Governo Regionale ha decretato la riapertura che, purtroppo, anche dopo le promesse del Presidente fatte prima a Lipari e poi a Palermo, sino a questo momento, non è stato applicato e non si capisce del perché.
Il nostro Gruppo Facebook "Voglio nascere a Lipari...", quindi, con forza, continuerà a portare avanti la sua democratica e civile battaglia per tutti gli abitanti di queste isole e per le donne in particolare, convinti più che mai di poter ottenere il giusto riconoscimento di questo diritto e la condanna, almeno"morale", di chi ha riservato a questa popolazione innumerevoli disagi.
Veritas filiatemporis.
Vorrei che qualcheduno mi spiegasse perché, quando arriva l'estate ed i turisti, tutto a Lipari costa più caro.
Faccio un piccolo esempio, ma potrei farne altri, perché tre granite ed una coppa di gelato a Lipari costano 14 € , mentre a Messina, Milazzo, Catania o Siracusa costano la metà.
Possibile che il costo dell'acqua incida in questa maniera?
LE REAZIONI NEL WEB.
Deborah Ruggiero: Ma a Taormina, a Capri, a Venezia, in Costa Smeralda, a Parigi, a Cortina quanto costano? Signori miei è cosi in tutto il mondo nei posti turistici "importanti" le cose costano di più e le Eolie Patrimonio dell'Umanità non sono da meno..perchè meravigliarsi?
Stefano Giunta: vorrei vedere se a Venezia ci sono le bancarelle di infradito in pieno centro...
Deborah Ruggiero: Appunto... ma siccome non sono bancarelle di extracomunitari possono stare...
Salvatore Naso: Brava Deborah Ruggiero finalmente una che dice le cose come stanno! Andate a Roma e poi parlate di prezzi, per qualsiasi cosa, certo nella grande città troverete anche le oasi, ma per il resto altro che Lipari! Semmai discorso diverso è formare una coscienza civile nei Liparoti, ed una maggiore attenzione da parte delle autorità per il territorio, valori che poi possono essere trasmessi anche ai visitatori.
Giovanni Martello: Dimenticate che a Lipari mancano i servizi.
Davide Vitagliana: Se il Viaggio per arrivare nelle nostre isole diventasse meno difficoltoso...e sopratutto meno caro, visto che un turista spende di meno per andare in aereo a Bora Bora e con molti meno disagi...non staremmo qui a parlare di granite o gelati che costano qualche euro in più....ciò non toglie che Il Liparese, deve ancora imparare a fare turismo...ma non è mai troppo tardi!
Raffaele Pacifico: Discorsi stupidi, sono i soliti discorsi stupidi (domanda-offerta) io offro granita a 5 euro è scritto nel listino prezzi? Tu leggi la vuoi? Si? La prendi e paghi se non te lo puoi permettere passi oltre ....mancano i servizi? Lamentatevi di quello, fate reclamo al comune!
Anna Spinella: Imparare a fare turismo?! Perdonatemi, ma i servizi è giusto pagarli si, ma non strapagarli! Deborah dai.....il paragone con i luoghi che hai menzionato non regge.....noi improvvisiamo in tutto (o quasi), non offriamo decoro pulizia e organizzazione, per non parlare della professionalità. Ne approfitto per raccontare quello che mi è appena successo: ah specifico che non è colpa dell'amministrazione.....qui la colpa è di tutti noi. Mi tocca parlare per telefono con una coppia di clienti fermi a Messina, l'aliscafo non parte per avverse condizioni meteo, il biglietto lo avevano già pagato....mi chiedono di parlare con l'agenzia perchè non si capiscono......ok chiedo all'agenzia di spiegare ai clienti come arrivare al terminal giunta.....per poi arrivare a Milazzo.....mi rispondono che i clienti non capiscono, gli dico di provare anche a gesti, si rifiutano, quindi glielo devo spiegare io per telefono....ok me li ripassano e gli spiego tutto. Specifico che il mio inglese è di livello poco più che scolastico....morale della favola: almeno ai punti d'informazione o ai servizi essenziali, necessitiamo di personale preparato e competente! Ma vanno benissimo anche 4 frasi in inglese ed un po' di gentilezza ed educazione! Qui la cattiva figura inizia dall'aeroporto di Catania, continua alle biglietterie dei mezzi di navigazione e finisce da noi! Siamo messi male, ma dipende solo da noi, proviamo a impegnamoci e sforziamoci a migliorare la qualità dei nostri servizi, altrimenti ci toccherà sempre annaspare per rimanere a galla! Roma....a Roma si mangia bene ovunque e si paga il giusto! Certo un caffè in via Frattina o in piazza di Spagna lo puoi pagare qualche euro in più ma ci sta.
Salvatore Agrip: Ma anche quando la colpa è sempre nostra, l'amministrazione è un'espressione democratica dei cittadini. quando si dice la cultura... Quando si ha ordine, pulizia, decoro di tutti i posti pubblici (verde pubblico,arredo urbano, ecc....), senso dell'accoglienza, che non è l'accattonaggio ordito agli sbarchi dei mezzi pubblici al porto (sappiamoci intendere), gentilezza e una politica che sappia programmare e amministrare l'economia turistica, non conta più per nessuno lamentarsi che si paga più che in una normale città. Sta tutto nel saper dare al turista una serie di cose, affinchè trovi il senso della soddisfazione. Per far capire meglio ciò, dico sempre a qualche amico che se si va in un ristorante e hai mangiato bene e sei soddisfatto non stai li a guardare o lamentarti che magari ti hanno fatto pagare di più, sei soddisfatto e basta, viceversa se mangi male e paghi anche poco ti lamenti sicuramente e magari si ha anche ragione nel dire che hai pagato tanto.
Ornella Costanzo: Ho amici che mi dicono che le Eolie sono belle ma i servizi offerti troppo scadenti e esageratamente cari. Morale della favola, quest'anno non tornano. Vanno in Croazia. Mare bellissimo e costa la metà. Specifico che sono persone dotate di barca a vela, quindi con un tenore di vita più che decoroso. Anche l'accoglienza per i diportisti lascia molto a desiderare.
Luca Giuffre': Caso raro....ma ho l'impressione che abbiate ragione tutti.
Deborah Ruggiero: Si è vero in un modo nell'altro avete tutti ragione, è vero che il cittadino nel suo piccolo può fare molto ma quando ci lamentiamo dell'amministrazione é perché non vediamo azioni forti e decise. Si parla di controlli ma mica posso andare io cittadino a multare gli accattoni o togliere di mezzo gli abusivi? Quando ci si candida per le elezioni si fanno tante promesse pur di avere i voti e quindi poi si hanno le mani legate...
Salvo Cutuli: La differenza sta nei servizi che si offrono...
Pietro Di Grado: Qui non si tratta di servizi pubblici...si tratta di servizi offerti dai privati e penso che nelle nostre isole vada salvata la categoria di operatori che hanno a che fare con il turismo. Nel bene e nel male contro ogni cosa... Dite quanto costa un affitto? Quanto pagano un suolo pubblico? Quanto pagano di spazzatura? Sapete che il suolo pubblico è aumentato del 400%? Comunque io penso che in vacanza deve andare solo chi se lo può permettere!
Deborah Ruggiero: Neanche questo è giusto Piero, in vacanza devono poter andare tutti, c'è chi lavora con fatica tutto l'anno mettendo da parte qualcosa pur di trascorrere qualche giorno di riposo e bisogna rispettare queste persone che sono le più umili e le migliori, non si lamentano quasi mai, apprezzano quello che gli viene dato e le ammiro. Ognuno chiaramente va nella struttura che può permettersi e nel ristorante che può pagare...ma i loro soldi sono uguali a quelli degli altri anzi valgono di più perchè guadagnati con sudore e fatica!
Mike Donovan: Qualcuno si ricorda dell'uscita del Calippo e della Calippo dance? Aprivi il frigo dei gelati, prendevi il Calippo e poi scafuniavi nel cartone per cercare il foglio illustrativo con i passi di danza.
Bartolomeo Spinella: Gentile Direttore, Ho letto le reazioni dei suoi lettori alla mia lettera. Le mie ulteriori riflessioni sono piuttosto perplesse.
Sono sufficientemente vecchio(?), per conoscere e ricordare l'evoluzione del turismo alle Eolie, ed il pionierismo che le caratterizzava.
Da quando il bar Restuccia faceva le prime granite, ed i gelati con solo tre gusti, e quello solo nocciola costava di più, all'arrivo dei primi turisti al Club Mediterranee, al santuario della cucina eoliana gestito da Filippino, all'arrivo dei primi mega panfili prima dell'avvento della Costa Smeralda...
Stiamo parlando di circa cinquanta anni in cui le Eolie avrebbero potuto programmare, organizzare e valorizzare l'accoglienza turistica, ed invece abbiamo imbarbarito i rapporti.
Credo che molti dei suoi lettori che hanno commentato, viaggino e che quindi siano in grado di valutare la qualità dell'offerta turistica degli altri posti, obiettivamente manchiamo della cultura dell'accoglienza e del rispetto per il prossimo... E non mi si venga a dire che se uno non può permetterselo non dovrebbe venire alle Eolie per poi lamentarsi. E' solo razzismo di bassa lega.
La verità, a mio modo di vedere, sta nel fatto che a fronte della intollerabile mancanza di alcuni servizi, si fa pagare al turista il coraggio di essere venuto alle Eolie, nella speranza che ritorni, altrimenti avanti un altro...
Aldo Natoli: Personalmente ritengo che tutti i locali che espletano attività di ristorazione, ed i particolare i bar, dovrebbero tenere esposto il listino prezzi dove viene indicato il costo del prodotto fornito e quello relativo al servizio. Se bel ricordo come Comune ogni anno convocavamo i vari esercenti per concordare i prezzi e l'Assessorato al Turismo provvedeva a stampare i listini per distribuirli ai vari locali. In questo caso la differenza la fa la qualità ed il servizio. E' vero che a Capri i prezzi sono più cari della terraferma. Ma un caffè viene servito con tazzina di ceramica, con bicchiere d'acqua in cristallo e da un cameriere in divisa, che normalmente parla due lingue. E' vero che tutti dobbiamo lavorare, Ma è altrettanto vero che tutti dobbbiamo essere in regola; che tutti dobbiamo rispettare le leggi ed i regolamenti, perchè le tasse li dobbiamo pagare tutti: cittadini, commercianti, esercenti, albergatori, ambulanti, etc. Condivido il pensiero di Anna Spinella. Il problema cardine è sempre lo stesso. Che tipo di turismo vogliamo fare? Vogliamo un turismo di media ed alta qualità? In questo caso dobbiamo fare tutti un passo indietro e cominciare a ridisegnare un centro storico che diventi "un salotto". In questo caso i prezzi dovranno essere consoni ai servizi resi. Vogliamo invece un turismo di bassa qualità? Ed allora va bene tutto quello che in atto succede da Sottomonastero a Marina Corta, per parlare soltanto di Lipari centro.
---Caro Direttore, diceva la "Buonanima" di Andreotti "meglio tirare a campare che tirare le cuoia".
Saggia massima se si vuole sopravvivere...
Ma credo che a Lipari si debba ancora costruire un progetto la cui finalità sia quella di consegnare l'isola ai nostri figli e nipoti in grado di competere con tutte le altre realtà turistiche che ci faranno concorrenza.
Mi pare che l'attuale Amministrazione comunale sia composta da persone oneste di buona volontà, ma che ancora non hanno mostrato nessun guizzo di pragmatismo.
Anche il PD che sostiene questa amministrazione pecca di concretezza. Sono belli e coreografici i Convegni, ma debbono sfociare in qualcosa di pratico e non in discussioni sterili.
Mi pare che manchi la concretezza del quotidiano.
Chiunque viaggiando può constatare come le altre realtà turistiche si siano organizzate.
Noi, mi pare, siamo ancora fermi al secolo passato.
Non si sente più parlare di porto, di avio pista, di collegamenti marittimi più razionali, di accoglienza al turista.
Non ci si può fermare alla costruzione di quattro pulera di dubbio gusto....
Occorre un guizzo di buona volontà e di pragmatismo. Chiedo troppo.
Forse occorre come diceva Diogene " cercare l'uomo" e aggiungo io della Provvidenza...
di Irene La Greca
Caro Bartolino ho letto quello che ti ha scritto Bartolomeo Spinella. Se ci rifletti bene non ha tutti i torti. Molto spesso quando vengo a Lipari da Catania dai miei tanti ragazzi mi chiedono di voler venire li per farsi qualche fine settimana ma quando vengono messi al corrente dei prezzi decidono di cambiare destinazione, senza considerare alcuni che sono venuti con me, ma che hanno trovato l'isola oltre che cara lasciata un po' a se stessa. Riesci almeno tu a dirmi perché le persone invece di fare tesoro di quello che hanno pensano solo a dire "e per oggi altri due polli li ho trovati" quando potrebbero lavorare 9 mesi su 12...ma comunque scusa le chiacchiere e spero che le cose cambino in meglio. Saluti.
Cara Irene, non fare di tutta l'erba un fascio. Ci sono come in tutti i luoghi del mondo gli operatori che considerano ancora oggi i "turisti polli da spennare", ma per fortuna ci sono anche le eccezioni. Ricambio i saluti (bl)
---Su Facebook nel gruppo BigBang Sicilia Lipari ho pubblicato il Cronoprogramma che il Gruppo di Renzi sta discutendo e approntando a livello regionale. Chi fosse interessato dato che nel programma generale ci sono ricadute anche locali, può proporre idee o critiche postandole sul sito.
E' un piccolo contributo che ciascuno di noi piuà portare per migliorare la politica.
Grazie
http://www.vacanzeeolie.it/ http://www.isoleolie.it/