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di Bartolino Ferlazzo

IL FUMO NEGLI OCCHI
(come sottrarsi alle proprie responsabilità)
La miglior difesa è l'attacco, così recita un vecchio adagio, ma questa volta non crediamo che sia appropriato.-
I contrasti, le invettive anche a carattere personale, le maldicenze, le provocazioni il più delle volte, qualcuno se le va a cercare, il comue di Lipari, ha bisogno di essere amministrato nel miglior modo possibile o nel modo meno peggiore possibile; ma a qualcuno questo non sta bene, si cerca sempre di fomentare polemiche che non hanno senso, nemmeno di essere pensate.-
Si torna ancora a discutere delle festivià degli anni passati del Santo Patrono San Bartolomeo, quando non si vede il magro, inqualificabile, ingiuistificabile e depreminete spettacoloo di quest'anno, che povertà.-

Qualcuno ha detto che la festività del Santo Patrono, rappresenta per Lipari un momento di grande partecipazione, un momento di storia e di cultura, beh basta leggere e rendersi conto della figura che tutti eoliani e non, hanno potuto vedere e commentare sui social, non vi è stato un solo commento positivo, se non quello dell'amministrazione che ha scritto " ... una marea di gente molta più degli altri anni ..." egregio signore < non liparoto > la marea di gente, per la festività del 24 agosto a Lipari c'è sempre stata e ci sarà sempre, dunque scrivere cose che non hanno senso, qualificano l'esperienza di chi le ha scritte.-

Esite un quadro, dove vengono rappresentati i Tre Giudici Infernali ( Eaco, Radamante, Minosse ), guardatelo se ne avete la possibilità, è guardate attentamente uno dei tre e fate il confronto con qualcuno che conoscete benissimo, fate Voi e dopo fatevi un'idea.-

Le polemiche sterili, da comari di cortile, sono proprie di chi non avendo argomenti, appigli o giustificazioni su cui poggiarsi, tenta di arrampicarsi sugli specchi, cercando di sviare le proprie responsabilità, addossandole ad un passato, che diventarà domani il loro passato, con argomentazioni che nulla hanno a che vedere e giustificare se Lipari è piena di spazzatura; se i muretti di una strada ad alta densità di traffico stanno per crollare; sei i servizi marittimi sono quelli che sono;

se l'ospedale è sempre più in coma; se il Tribunale di Lipari, nell'assordante silenzio delle autorità preposte, si avvia ad una possibilissima soppressione; se l'agricoltura - come scrive l'Avv. Angelo Pajno è morta oltre a tuttro il resto; se di pesca non si parla nemmeno; se i giovani sono costretti ad emigrare per trovare un posto di lavoro; se l'economia o presunta tale è ormai alla canna del gas; se non viene presa in considerazione e fatta v alere, da parte amministrativa,

la modifica all'art.119 comma 6° della Costituzione Italiana che, prevede e sancisce la continuità territoriale, che prevede la rimozione degli svantaggi derivanti dall'insularità e ne promuove le necessarie misure per rimuoverle; se non vine data nessuna giustificazione ai diversi accrediti effettuati dalla Regione Sicilia, come abbiamo documentato qualche giorno fa, di come sono stati impiegati, per quali fini sono stati impiegati ed eventualmente del perché non sono stati ancora utilizzati; quali iniziative sono state poste in essere per regolare la gestione del servizio idirico integrato; se non si interviene sulla provincia di Messina per conoscere quando, la stessa, avrà l'intenzione di riaprire due ponti,

ormai chiusi da quasi un decennio, che collegano Lipari e Canneto con Acqualcalda; se non si interviene sulle società che gestiscono i collegamenti marittimi, le quali non avvisano se le partenze programmate vengono messe in atto o meno, costringendo i pochi vacanzieri rimasti, ad effettuare il viaggio di ritorno anticipandolo di un giorno, con gravissimo pregiudizio sia economico (vedi strutture ricettive,ristoranti,pizzerie ecc) sia di immagine per un comune che vuole fare turismo, incaricando uno studio/tecnico di Torino per conoscere quale tipo di turismo programmare per il futuro;

se non si risponde a come sono stati impiegati i proventi della tassa di sbarco; se non si risponde che fine avranno fatto le guardie ecologiche e le foto trappole pagate, ben ventisettemilaeuro (vere trappole per i contribuenti liparoti); se si lascia Stromboli in balia di se stessa, basta un po di pioggia per far tornare paura, ma non si interviene, anche con forza, per costringere la Rai a NON mettere in onda un programma che dipinge il vulcano, come responsabile della morte di un facente parte della protezione civile; se non si interviene a tempo per la riapertura delle scuole, a Panarea parlano le foto potremmo continuare per giorni,

ma di converso sono presenti ad ogni tipo di manifestazione pubblica, dove possono spargere sorrisi, cosa pretendete di conoscere del passato se non conoscete il presente e lasciamo perdere il futuro, siamo quasi come Don Camillo e Peppone ma qui c'è solo Peppone, che tristezza proverà in questi frangenti, Giovannino Guareschi.-

L'abbimo scritto altre volte, ma crediamo che siano sempre attuali le parole del Prof. Pino Pajno, nel lontano 18 novembre 1982 esttamente 42 anni fa " ... ci assoggettiamo supini a conseguenze di una politica estemporanea e senza sbocchi, le cui tristi conseguenze non tarderanno certo a farsi sentire, per un mese di orge, paghiamo tributi inusitati che vanno dalla devastazione alla denigrazione materiale e morale del nostro paese e ci regaleranno, negli anni, generazioni di frustrati e di drogati ..."

Non ci sono e non ci possono essere giustificazioni, il fumo negli occhi diventa il fumo di Satana annebbiare, dileguare, nascondere la pochezza del presente facendo riferimento sempre e solo al passato; fino ad oggi abbiamo sentito e letto del passato e del fu, mai del presente e dell'essere, un modo satanico di allontare le giuste rimostranze, dalle propie non scelte, dagli errori e dalle promesse fatte e non mantenute, da parte dei liparoti; ci auguriamo di essere smentiti, ma non dal solito virtuoso e culturale rappresentante, ma da fatti documentati, sarà possibile ? sinceramente NON ci crediamo.-
Il titolo di un famoso film di Totò era Miseria e Nobiltà, qui il titolo è Miseria e Meschinità.- Аугури Липари.

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