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di Bartolino Ferlazzo

TORNANO...A VOLTE TORNANO (e sono pericolosissimi)
E' scoppiata la bomba, anche se non tutti ci credevano, si pensava ad un modo di stuzzicare, di responsabilizzare e di confrontarsi, con chi ha scelto di condividere le scelte del primo cittadino, ma non quelle di certi componenti la maggioranza di questo gruppo – Movimento Rinascita Eoliana, consiglieri che si sono trovati improvvisamente dentro un'aula di Civico consesso, dove si andavano a prendere delle decisioni che riguardavano e riguardano il comune di Lipari.-

Ho sentito, al telefono, un amico che mi ha detto < catapultati in qualcosa più grande di loro> è possibile, è probabile, ma non ne saremo mai certi. Ma non sembra questa la vera causa, di una crisi, che speriamo abbia una breve durata, sfociata in attacchi personali contro due consiglieri che non condividono più l'operato di loro stessi colleghi, sul cosa, sul come, sul quanto, sul dove non interessa in questo momento, non interessa avere il nome di tizio o di caio per chiedere come mai hanno “tradito”, non siamo ai tempi dell'inquisizione.-

Ma quale tradimento, è stato, un ripensamento sul modo di agire e di affrontare le cose, probabilmente di poco coinvolgimento, probabilmente non sono stati messi effettivamente e correttamente al corrente delle iniziative, di un gruppo consiliare che ha agito secondo rigidi dettami per questo, forse, non disponibile al dialogo, e dunque cosa fare ?

Beh, pensiamo che un buon padre di famiglia, debba richiamare i propri figli ad un chiarimento, ad un confronto, se necessario ad uno scontro ma che tutto questo partorisca, la coesione, la compattezza e principalmente la fiducia, con chi ha intrapreso un'avventura che, avrebbe e forse deve, cambiare il comune di Lipari.-

Un buon padre di famiglia mette, se necessaria la propria esperienza, la propria dimestichezza con un mondo, per tanti nuovo e sconosciuto, che metta la propria disponibilità a sanare incomprensioni ed a mettere un po di ordine; questa sarebbe stata la medicina per guarire, non l'accanimento contro questo o quello, l'indignazione per aver così è aumentata la tensione, cosi si sono portati all'esasperazione contrasti, piccole o grandi ripicche, capricci più o meno sopiti, roba da bambini delle elementari; atteggiamento assolutamente sbagliato, poco credibile, sicuramente inaccettabile, certamente ingiustificabile; perché tutto potrebbe portare ad una nuova elezione nel bel mezzo di una stagione turistica, ormai imminente, con tutte le problematiche relative ad una situazione nuova o quasi, perché diciamolo chiaramente, una nuova ricandidatura di Riccardo Gullo, non significa vittoria certa, se due anni fa sono stati appena undici i voti di differenza adesso, la problematica potrebbe essere molto più complessa.-

La Prof. Mariuccia Carnevale, ha centrato il problema, è una questione di <responsabilità> ogni parte presente nelle varie istituzioni, se non si trova ad amministrare, usa tutti i mezzi, tutti i trucchetti per mettere i bastoni tra le ruote, l'opposizione è tale perché lo dice lo stesso termine, opporsi a qualcosa o a qualcuno, questo non può e non deve giustificare decisioni scriteriate, dettate dall'impulso, dal nervosismo, dal sapere di aver perso di mano una situazione che sembrava gestibilissima, è sempre una questione di responsabilità, principalmente verso il paese, verso la gente, come potrebbero i liparoti giustificare una tale decisione, parliamo di nuove elezioni, con tutti i costi sia del commissario che delle votazioni stesse, dopo che hanno dato un mandato per chi ha promesso riforme, nuovo modo di governare, legalità trasparenza, correttezza onestà ?

Conquistare un qualcosa è molto difficile, perderla è questione di qualche secondo, i cambiamenti debbono essere si radicali, ma ponderati bisogna portare avanti azioni condivise, partecipate, bisogna capirsi gli uni con gli altri, bisogna che ci sia dialogo, fiducia e non supponenza e protervia e, in questo senso, ci sembra che qualcosa non ha funzionato, basti ricordare che nella riunione del Movimento, è stata richiesta più chiarezza, più partecipazione più informazione, ma il nuovo assessore Barnao in una dichiarazione ha testualmente detto < … non ho mai visto in 20 anni di vita a Stromboli, nessun sindaco incontrare così spesso la popolazione, condividere pubblicamente e con la massima diffusione ogni decisione, spiegare con pazienza tutti i complessi procedimenti della macchina amministrativa... > ed ancora <... non siamo abituati a tanta partecipazione democratica ma il vero cambiamento è proprio questo … >, ed allora dovete mettervi veramente d'accordo, nell'incontro del Movimento tutto questo è stato lamentato, poca partecipazione verso i simpatizzanti, poca informazione, scarsa partecipazione verso chi fa parte del movimento, dove sta la bugia ?

Se queste cose sommate a tanti altri piccoli fatterelli, formano un fiume in piena che sicuramente travolgerà gli argini e dopo sarà difficile riportalo nel giusto alveo.-
Lasciare così è come scappare, perché non è detto che i liparoti riconfermino il risultato di due anni fa, non è detto che ripongano la stessa fiducia di allora, nulla è scontato specialmente nelle elezioni, scontato invece è che vi hanno creduto, che vi hanno dato fiducia, che vi hanno firmato una cambiale in bianco che, caro Sindaco, non stai onorando.-

Quando al termine di quell'incontro con il Movimento, hai detto mi ricandiderò a giugno, la decisione l'avevi già presa, i fatti di oggi lo confermano, allora perché tanta teatralità, perché tanto segreto, ci sembra che sia veramente il segreto di Pulcinella.-
Lipari ha creduto nel cambiamento, ha dato fiducia, ha sperato che qualcosa cambiasse, ma stanno ritornando alla mente tutte quelle brutture di tanti anni addietro, quando per una semplice idiozia cadeva una giunta, cadeva un'amministrazione, quei tempi purtroppo sono troppo, tristemente vicini.- Аугури Липари

I COMMENTI

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di Alfio Ziino

Le dimissioni del Sindaco Riccardo Gullo, pur se nell'aria, son giunte ad avviso di molti inaspettate. Ritengo che così non sia essendo viceversa il frutto di una ponderata lucida scelta politica. Rammentiamo l'entusiasmo all'esito elettorale allorquando sembrò a tanti che finalmente fosse spirato un vento di cambiamento.

Ed il cambiamento invero iniziò, andandosi poi ad arenare sulle secche, più strutturali che imputabili a singoli, della paura del nuovo. E se il Sindaco intende, per come ritengo intenda, proseguire sulla via del rinnovo (ripeto sopra tutto di mentalità) non ha scelta: rimuovere incrostazioni e conseguenti piccoli cabotaggi con una nuova competizione elettorale che possa liberarlo dalla condizione (si dice negli Stati Uniti di un Presidente che non ha il sostegno parlamentare) di anatra zoppa.

Auguri Sindaco. 

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di Angelo Giorgianni

INSIEME ALL’ECONOMIA EOLIANA MUORE LA DEMOCRAZIA, MENTRE CRESCONO LE VOCI “BIANCHE” DEL DISSENSO, Il CONSIGLIO COMUNALE È IMPEDITO NEL NORMALE FUNZIONAMENTO.
A Lipari chi dissente dal Pensiero Unico di chi governa il Comune, viene sterilizzato, isolato e penalizzato. È una regola ferrea che non ammette deroghe e così la Libertà di opinione diventa il privilegio di pochi coraggiosi, mentre gli altri si prendono il lusso di esprimere il proprio dissenso arricchendo il coro delle Voci Bianche che tremule e circospette solo privatamente (in camera caritatis) manifestano veementi critiche alla gestione dominante, denunziando anche abusi, persecuzioni …. ma si guardano bene dal condividere apertamente denunzie pubbliche di altri della mala gestio, da loro segnalata, giustificando il loro comportamento omertoso con minacce ed ammonizioni ricevute in tal senso da persone legate all’amministrazione.

Il Popolo sovrano ( l'art. 1 della nostra Costituzione recita "la sovranità appartiene al popolo"), corteggiato in campagna elettorale, condizionato e/o impedito nella libera manifestazione del suo pensiero, deve subire supinamente scelte che affossando l’Economia, impoveriscono la Comunità e rubano il futuro ai nostri Giovani.
In questo contesto, anche il Consiglio Comunale è stato sterilizzato dalla maggioranza eterodiretta e condizionato e/o influenzato dall’esterno, anche da persone estranee al Consesso civico.

Il gruppo di opposizione, legittimamente eletto da una minoranza ( con scarto di pochi voti dalla maggioranza) non può rappresentare le pressanti istanze sociali e viene relegato ad un ruolo coreografico di spettatore, privato delle istituzionali funzioni di rappresentanza e di controllo dell’azione amministrativa, negandogli risposta ad interrogazioni ed a richieste di chiarimento, regolarmente depositate ed impedendo addirittura la discussione di ordini del giorno inseriti a loro richiesta dal Presidente del Consiglio, come è accaduto nell’odierna seduta, in aperta violazione del Regolamento.
Il Consiglio viene addirittura espropriato di alcune competenze, gestite da altri in assenza di formale delega…..
Questo stato di cose, inevitabilmente ed indiscutibilmente, determina l’impossibilità di assicurare il normale funzionamento del Consiglio, per le gravi e persistenti violazioni regolamentari, e non solo, tra le quali il pericoloso condizionamento esterno della sua attività.
L’unica scelta possibile e dignitosa, per una minoranza mortificata e impedita nel suo ruolo è quella di disertare definitivamente l’attività consiliare, comunicando al Prefetto la sua decisione, denunziando le illegittime attività che determinano l’impossibilità del normale funzionamento del Consiglio ed invocando i necessari provvedimenti di sua competenza.
Non si può ignorare che l’obiettivo fondamentale della democrazia liberale è proteggere i diritti di libertà dell'individuo, tra i quali quello di critica e di rappresentanza.

E sotto questo profilo, purtroppo, Lipari non è più un paese libero e democratico, (e di questo mi sento in parte responsabile avendo creduto e quindi sostenuto l’attuale amministrazione), perchè il governo è affidato a pochi eletti, insensibili alle istanze sociali e non viene garantito il ruolo di rappresentanti democraticamente eletti ed il diritto fondamentale di pensiero e di critica dei cittadini, costituzionalmente ed internazionalmente riconosciuti, cosi facendo venir meno i pilastri fondamentali della democrazia.
Ma nonostante ciò non rinunzio al mio diritto di critica, pur consapevole di avere violato la regola ferrea dell’osservanza del pensiero dominante e di essermi esposto alle ritorsioni, per me ed i miei amici, ma anticipando gli eventi ho indicato e dato data certa agli obiettivi delle sanzioni a questa mia grave infrazione, che allegherò alle mie eventuali iniziative di tutela nelle sedi competenti.

P.S. E come da me previsto, puntuali sono arrivate le risposte ritorsive a questo post, con minacce di una campagna di stampa, evidentemente denigratoria, che non solo non temo ma denuncerò nelle sedi competenti. Non mi ha intimidito la mafia e non mi farò intimidire da nessuno. Il Cittadino del Mondo ha il dovere di difendere la Democazia dai suoi attentati, ovunque ciò avvenga. Ringrazio per i messaggi di solidarietà che mi stanno pervendo da cittadini ed associazioni di tutto il mondo e privatamente anche da tantissimi Eoliani. Avanti tutta Verità e Legalità prevalgono sempre…

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di Beppe Cardile

Ho letto con interesse l'intelligente intervento di Lino Natoli, da cui emerge una frase che ritengo molto importante: Non si può amministrare a dispetto delle norme, non si può fare finta che non esistano. Questo è sempre stato il principio di Riccardo Gullo, in tutte le sue amministrazioni presenti e passate. Come ben sappiamo a Lipari vige invece la consuetudine del -Prima io e poi vediamo-, principio avvalorato dalle precedenti amministrazioni molto preoccupate del dissenso più che del benessere delle Isole.
 
Questo non è giusto, perché se si esercita il diritto del buon padre di famiglia si può prescindere dal diritto del nonno e delle sue abitudini clientelari (mi riferisco ancora alle passate amministrazioni, a mio parere piuttosto cerchiobottiste). Il Sindaco Gullo ha semplicemente applicato la legge vigente, esattamente come nella maggior parte della penisola italiana. La legge è legge. E se qualcuno della sua amministrazione non è d'accordo, secondo me è in malafede, ha un parente commerciante, negoziante, barista, e così via. Lo spazio pubblico va rispettato, come gli orari e i volumi musicali dei bar, a volte davvero insostenibili.
 
I giovani si abituano subito, sono duttili, protestano ma si adeguano. Sono gli anziani i veri duri a convincere, nel nome del -Si è sempre fatto così-, e sfido chiunque a sostenere il contrario. Invito Riccardo Gullo a ritirare le proprie dimissioni e a continuare il suo ottimo lavoro, e specialmente a non rendere dimissionaria una giunta che si è ben comportata, e a costringere Lipari a un commissariamento d'ufficio che sarebbe oltremodo dannoso per la stagione in arrivo, e non solo. Ci sono importanti lavori già avviati che corrono il rischio di essere fermati: si vuole questo?
 
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di Luca Chiofalo
 
Questa volta le dimissioni sono reali e di difficile revoca, pena il discredito.
Il sindaco come motiverebbe il ritiro delle dimissioni? Con un rientro nei ranghi di coloro che lo hanno portato alla clamorosa decisione? Quanto durerebbe la “pace”? Da qui a un mese saremmo al punto di partenza, facile previsione.
 
Se non ci sono a monte altre ragioni a noi ignote, Gullo poteva scegliere di andare avanti e mettere i consiglieri davanti alle proprie responsabilità su temi e proposte, rendendo più chiaro ai cittadini da quale parte sta l’errore.
 
La legge gli impone di lasciare soltanto dopo un palese voto di sfiducia (i consiglieri non amano usare l’istituto…), non per singole bocciature in consiglio comunale (che, peraltro, non ci sono ancora state).
 
Potrebbe aver giudicato le dimissioni la strada più giusta per non rischiare il logoramento, decisione che rispetto ma non condivido.
Ora si apre un’altra fase, ognuno giochi la propria partita: il voto farà chiarezza.
 
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di Michele Giacomantonio
 
Riflessioni sulle muova crisi del Comune di Lipari.

La notizia delle dimissioni del Sindaco Gullo mi coglie in contropiede sia perché nelle ultime settimane sono stato afflitto da problemi di salute e ricoverato in ospedale, sia perché conosco bene i gravi problemi che si trova ad affrontare questa amministrazione, alcuni dei quali erano già evidenti durante gli anni del mio governo (il porto di Lipari, il ciclo dell’acqua, il rilancio delle attività produttive a cominciare dall’agricoltura…), e per i quali va perseguita la strada dell’interesse comune, della trasparenza, della legalità e della coerenza, lungo la quale ha lavorato Gullo e la maggioranza degli amministratori che lo hanno sostenuto in questi mesi..

Ha ragione Lino Natoli nel suo intervento: “tornare indietro, come molti sembrano auspicare, significherà il definitivo declino del Comune di Lipari. Già in passato sono state fatte scelte simili ed ancora oggi ne paghiamo le conseguenze”. Per questo invito l’amico Riccardo a rinserrare le fila della maggioranza ed a ritirare le dimissioni.
Io sarò sempre presente con le poche forze che mi sono rimaste. Un augurio a tutti

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di Danilo Conti*

Dimissioni del Sindaco Gullo

In questo particolare momento storico ed economico riteniamo le dimissioni del sindaco Gullo un suicidio politico assistito dalla complicità di chi lo segue e lo incoraggia, alimentando le faide interne che screditano chi “dissente” dal pensiero “supremo” e come tale viene mandato in pasto alla gogna mediatica.
Fenomeno che ho vissuto in prima persona in occasione della campagna elettorale e come sempre senza possibilità di contraddittorio.
Va ricordato al Sindaco che fortunatamente viviamo in un paese democratico e prima o poi dovrà farsene una ragione.

Esiste il dissenso di chi la pensa diversamente da lui e non per questo deve essere tacciato come colui che coltiva interessi personali e come esiste il dissenso, esiste il confronto che manca a questa amministrazione e forse è proprio questo il motivo del dissenso.
Si respira da due anni un’aria pesante, tesa, di paura, di timore di ritorsioni politiche solo per avere un pensiero non omologato. Il passaggio dalla casta alla setta è stato immediato.
Non è nostra intenzione entrare nel vortice delle discussioni sterili e per adesso ci limitiamo ad osservare ed a contestare il metodo utilizzato per mandare alla gogna chi dissente.
È un sindaco che non ascolta, la fama lo precedeva ed i fatti lo confermano.

Ha convocato una assemblea partecipata che a gran voce gli ha chiesto di non dimettersi e si è dimesso lo stesso pur nominando un assessore che passerà alla storia come l’assessore più inutile per la durata del suo mandato e le deleghe affidategli.
Noi di Sud Chiama Nord abbiamo una visione nel modo di amministrare distante anni luce da quella attuale.

Sui problemi principali quali Sanità e trasporti, questa amministrazione ha fatto solo chiacchiere pre elettorali e se c’è una ragione per la quale devono essere confermate le dimissioni, è proprio l’incapacità politica ad affrontare i temi sensibili delle isole.
Cosa si è fatto?
Sulla sanità, nulla! Sui trasporti, nulla! Sulla differenziata, nulla! Sulla programmazione turistica, nulla! Il resto sono solo chiacchiere!
A Messina Cateno De Luca ha amministrato con un solo consigliere a favore e 31 contro ed i risultati sono evidenti a tutti quindi la barzelletta di non avere più una maggioranza la beve solo chi non conosce la storia.

*Segretario cittadino SUD CHIAMA NORD

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di Matteo Sciotto*

Caro Riccardo, ho appreso con sorpresa delle tue dimissioni da Sindaco di Lipari.
Conoscendoti ho potuto apprezzare le tue indiscusse qualità umane e politiche.
Il tuo impegno come Sindaco è straordinario, per questo t’invito con tutto il cuore a ritirare le dimissioni, accogliendo i numerosi appelli dei tuoi cittadini ed a continuare la tua lotta per il bene della comunità eoliana.
Riccardo in me troverai sempre sostegno e amicizia.
 
*Deputato regionale di Sud chiama Nord
 
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