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La primavera eoliana si infiamma. Con le dimissioni del sindaco del Comune di Lipari Riccardo Gullo non tanto improvvise. I dissidi che si registrano all’interno della maggioranza sono stati decisivi e ora punta alle elezioni di giugno dove anche nel vicino Comune di Leni si dovranno eleggere il nuovo sindaco e il consiglio comunale. Giacomo Montecristo ha annunciato che non si candiderà.

Gullo si ricandiderà. Gullo invece è intenzionato a scendere nuovamente in campo con una squadra piu’ coesa. In meno di due anni di amministrazione si è ritrovato con l’essere ai ferri corti con il presidente del consiglio Nuccio Russo, poche settimana fa si è dimessa l’assessora Lucy Iacono (ma non da consigliera) che ha dichiarato di “condividere l’operato del sindaco, ma non di alcuni colleghi della maggioranza che sembrano piu’ oppositori”.

Record nazionale del nuovo assessore durata sette giorni. Ma certamente l’immediata nomina dell’assessora Carolina Barnao, già delegata di Stromboli, non è stato un buon segnale per cercare di recuperare la dimissionaria Iacono. La Barnao adesso passerà alla storia per essere l’assessore che è durata sette giorni. Ed è trapelata la notizia che potrebbe giungere Valerio Staffelli di “Striscia la Notizia” per la consegna del Tapiro.

Tra i dissidenti c’è anche Angelo Portelli, e c’è da chiarire la posizione di Gaetano Saltalamacchia eletto nella lista “Rinascita Eoliana” di Gullo e poi passato a Forza Italia.

La coalizione del primo cittadino, anche se civica, rappresenta il centro sinistra. Gullo è stato militante comunista, grande amico di Massimo D’Alema che spesso con la sua barca a vela è stato in vacanza alle Eolie. In pratica, il sindaco non ha piu’ la maggioranza in consiglio e come dichiarato nell’assemblea pubblica “non mi lascio cuocere a fuoco lento, il popolo è con noi ed a giugno rivinceremo le elezioni”.

Nel mentre il presidente del consiglio “dissidente” ha convocato la riunione dei capi gruppo e per lunedì alle 10 il civico consesso con tre argomenti ed una raccomandazione:

1 Mozione tariffa autobotte, richiesta a firma dei consiglieri di minoranza:

  1. Istituzione commissione speciale per il programma d'investimenti "isole verdi", richiesta a firma del sottoscritto;
  2. Istituzione commissione speciale per il programma di studio e impostazione del P.U.G. - Piano Urbanistico Generale, richiesta a firma del sottoscritto.

Al dirigente del primo settore si chiede una unità di supporto per l'attivazione dello streaming e il funzionamento dell'impianto dei microfoni.

In consiglio comunale sarà l’occasione per contarsi sia nella maggioranza che nella minoranza.

Gullo oltre all’opposizione dei cinque componenti della minoranza che fanno capo a Gaetano Orto, battuto per 11 voti, si è ritrovato con i continui “attacchi” via social dell’ex presidente del consiglio Giacomo Biviano, nel mentre divenuto funzionario nel Comune di Santa Marina Salina dove è nato Gullo.

“Abbiamo capito – ha affermato - che il problema principale del Comune di Lipari e della crisi dell'attuale amministrazione sono "le categorie": bar, ristoranti ecc. Da quello che si è capito questi non apparterrebbero al popolo. Una sorta di privilegiati da ridimensionare, una corporazione di privilegiati. Però le tasse le pagano anche loro e forse più degli altri. E magari assumono, danno anche lavoro. Però non appartengono al popolo che finora ha subito delle ingiustizie”.

Il riferimento è alle ordinanze estive di Gullo per ridimensionare l’occupazione selvaggia del suolo pubblico nel centro storico di Lipari e della movida con orari di chiusura dei locali per evitare il frastuono notturno caratterizzato anche da continue risse e piu’ casi di coma etilico.

LA NOTA DEL SINDACO GULLO

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Il Sindaco Riccardo Gullo si è dimesso. 
La decisione, meditata nel corso di questi mesi, è conseguente alla recente posizione di alcuni Consiglieri di maggioranza che hanno scelto di ostacolare la stabilità amministrativa e la realizzazione del programma presentato agli elettori.
Tra questi, il Presidente del Consiglio, eletto con il sostegno del Movimento Rinascita Eoliana. 
Coerente con la fiducia ricevuta al momento delle elezioni, Riccardo Gullo sceglie la strada della massima correttezza istituzionale. 
 
Insieme a lui, decadranno il Consiglio Comunale e la sua Giunta. 
A fianco del Sindaco, tutti gli assessori sostengono pienamente questa importante e delicata decisione, convinti che l’unico modo per realizzare i progetti nei quali si sono impegnati durante questa parte di legislatura, sia perseguire la strada dell’interesse comune, della trasparenza, della legalità e della coerenza.
Secondo i termini di legge, le dimissioni avranno efficacia dopo 20 giorni, periodo durate il quale sarà garantita l’attività amministrativa.
Successivamente, verrà nominato un Commissario Straordinario che resterà in carica fino a nuove elezioni

 

I COMMENTI

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di Luca Chiofalo

Votare a giugno per le amministrative era un brivido da riprovare.
Si prospetta una stagione “libera e creativa”.
Allora, festa! 

Auguri Professore | EOLIE NEWS - NOTIZIARIO DELLE ISOLE ...

di Maria Carnevale

Nel giugno 2022, i Cittadini del Comune di Lipari siamo stati chiamati all'esercizio del diritto di voto per eleggere uno tra i candidati a sindaco, verso ognuno dei quali già riponevano fiducia gli iscritti alle relative liste di sostegno, nonché gli eventuali assessori indicati.
Con un numero esiguo di preferenze, ha vinto il Dott. Riccardo Gullo. Undici voti.
Ma qual è il peso, o meglio, il valore di ogni singolo voto?
C'è, o ci dovrebbe essere, alla base della scelta, il proprio concetto di società civica, dal punto di vista etico, civile, culturale, economico, in quanto il benessere personale non è scevro da quello più vasto e complesso dell'intera comunità. Con il proprio voto si trasmette pertanto ogni singola speranza ad un gruppo compatto e solidale che ci ha chiesto fiducia, che ci ha promesso di portare avanti il programma concordato.

Si chiama responsabilità.
Che l'Opposizione faccia il suo lavoro o il suo "gioco", a volte anche utile, a volte anche no, è prassi politica consolidata in democrazia, ma troppo nuoce e rattrista il venir meno al mandato del cittadino, troppo nuoce e rattrista assistere a quel minare "da dentro", a quello zampettare da una parte all'altra che già in Parlamento, da decenni, ha dato vita ad una squallida mescolanza di fuoriusciti chiamata "gruppo misto" o "nuova cosa" o, peggio, "indipendenti" e -ci chiediamo- indipendenti da chi? Forse da quella crocetta mal riposta sul loro nome?

Tra l'altro, la stagione turistica è alle porte: con quale logica, con quale buonsenso, si rischia la crisi dell'Amministrazione? E come può un Sindaco che ha rispetto di sé stesso e dei propri elettori cambiare in corso d'opera la progettualità condivisa se non per necessarie esigenze sopravvenute o finalizzate al bene comune?

Nell'augurio di un ripensamento da parte di chi può ancora restituire il giusto valore al singolo voto.

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di Lino Natoli

Nemmeno il tempo di ricontare i voti, di rileggere i verbali sillaba per sillaba, di aspettare l’esito di un paio di ricorsi al TAR che già si prospetta l’ipotesi di votare di nuovo.
Riavviare la normale attività amministrativa, riorganizzare gli uffici, concludere adeguatamente i diversi esercizi di bilancio, mettere un po' d’ordine nel suolo pubblico, rimettere in moto la programmazione, inclusa finalmente quella portuale, evidentemente è stato uno stress che non tutti sono riusciti a sopportare. Il ritorno alla normalità, dalle nostre parti, può stroncare la fermezza e la determinazione di chiunque.

Ovviamente c’è dell’altro dietro questa crisi, almeno da quanto sento dire: caratteri incompatibili, ego feriti, personalità che non si prendono, convivenze impossibili. Roba da matrimonialisti piuttosto che da amministrativisti. Di fronte alla mole enorme di problemi che bisogna affrontare c’è pure quello della suscettibilità e su questo non si scherza.
Tuttavia ciò che si profila è almeno un elemento di chiarezza. Se si dovesse rivotare ciascuno dovrà decidere se andare avanti sulla strada della corretta amministrazione o tornare indietro nel caos. Perché tornare indietro, come molti sembrano auspicare, significherà il definitivo declino del Comune di Lipari. Già in passato sono state fatte scelte simili ed ancora oggi ne paghiamo le conseguenze.

Io non credo che le persone coinvolte in questa storia, e mi riferisco in particolare ai consiglieri di maggioranza, pensino che tornare indietro, riaffidarsi all’approssimazione, riaprire la strada a feudatari politici che considerano le Eolie parte del loro dominio e gli eoliani clientes sia il modo migliore per far fronte alle proprie responsabilità. Sono stati eletti con un mandato chiaro e grazie al consenso che si è creato intorno al sindaco. Tutti ci aspettiamo che onorino il patto, sino alla fine del loro mandato. Poi ciascuno deciderà il proprio destino.

Quel patto va riaffermato, se non altro perché pubblico, perché preso innanzi a migliaia di persone che hanno espresso il loro voto a fronte di una solenne promessa di cambiamento. Mettere da parte l’amor proprio, guardarsi in faccia ed entrare nel merito dei problemi. Discutere su come dare il miglior futuro possibile a questo comune, su questo è ammissibile qualsiasi confronto, ma se tutto deve risolversi in confusi tatticismi che hanno il solo scopo di affermare se stessi, di farsi spazio, di prendere tempo per far perdere tempo, allora è meglio tornare a casa. Quella casa da cui, come dice qualche consigliere di minoranza, qualcuno sembra scappato, adombrandone l’inadeguatezza.
Sarebbe il caso, per tutti, di dimostrare il contrario.

NOTIZIARIOEOLIE.IT

6 MARZO 2024

Rassegna Stampa GDS.IT

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