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di Samuele Amendola

IL RUOLO PREZIOSO DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA
La Scuola dell'Infanzia riveste senza dubbio un ruolo fondamentale per lo sviluppo mentale e della personalità dei bambini gettando le basi per lo sviluppo futuro. Fa parte del Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni ed è il primo gradino del percorso di educazione ed istruzione con una durata triennale.

Vi sono almeno tre aspetti essenziali che caratterizzano la Scuola dell'Infanzia e ne costituiscono i punti di forza. Il primo, l'eterogeneità: il fatto che le classi possano essere formate da bambini di diverse età, dai 2,5 ai 5 anni, rappresenta un'importantissima ed irrinunciabile condizione che fa sì che i bimbi siano pienamente stimolati nella crescita e nello sviluppo delle abilità di base.

Da non sottovalutare l'importanza del confronto e dell'emulazione del compagnetto più grande (peer-tutoring), ciò favorisce una più ampia possibilità di socializzazione, una maggiore possibilità per l'insegnante di analizzare come una medesima attività coinvolga in modo diverso bambini di età differenti.

Il secondo aspetto è rappresentato dalla privilegiata attenzione allo sviluppo sensoriale: nella scuola dell'infanzia i bambini devono poter "preparare la mano", come diceva Maria Montessori, gettando le premesse allo sviluppo dell'intelligenza. Sotto questo punto di vista, il fare manuale: tagliare, impastare, modellare, incollare, disegnare, ma anche ascoltare, discriminare, esplorare, scoprire, annusare, osservare, risultano aspetti di rilevanza fondamentale.

L'ultimo, non per importanza, la maestra/maestro, educatrice/educatore: una presenza costante, attenta alla preparazione dell'ambiente, abile osservatrice e ricercatrice, fondamentale ma al tempo stesso delicata, quando riesce a scomparire e ad essere solo facilitatrice, lasciando che i protagonisti siano sempre i bambini.

SCRIVERE E LEGGERE NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA?
La scuola dell'infanzia deve essere quel luogo in cui il bambino può sviluppare ed affinare le abilità di base in relazione ai cinque campi di esperienza: i discorsi e le parole, il corpo e il movimento, il sé e l'altro, suoni, immagini e colori, la conoscenza del mondo. Attraverso i tre anni di scuola dell'infanzia il bambino giungerà ad un uso del linguaggio verbale per esplorare, conoscere, rappresentare la realtà, per esprimere bisogni e stati d'animo; apprenderà anche a partecipare attivamente al dialogo e ad esprimere idee e formulare ipotesi.

Il bambino svilupperà attraverso le esperienze concrete di sé nell'ambiente ed in relazione agli altri, la percezione, la conoscenza e la rappresentazione dello schema corporeo sulla sua persona e sugli altri, apprendendo i diversi usi del proprio corpo in relazione alle situazioni ambientali e acquisendo gli schemi motori di base e la motricità fine della mano, necessari a sviluppare, successivamente, le abilità di letto-scrittura.

Svilupperà la capacità di comprendere i propri bisogni e sentimenti, le capacità relazionali, attraverso il gioco creativo, a sapere riconosce le esigenze e i sentimenti degli altri. Imparerà ad utilizzare il proprio corpo in situazioni comunicative, creative ed espressive, a padroneggiare le tecniche grafico pittoriche e manipolative e ad utilizzare anche il linguaggio musicale. Farà proprie le capacità di orientamento nello spazio e nel tempo, di classificare, seriare, ordinare, confrontare e misurare utilizzando anche i simboli, maturando le capacità di analizzare e comprendere il mondo che lo circonda.

Come si può notare, non si parla di apprendimento della scrittura e della lettura nella scuola dell'infanzia, anzi una apposita nota ministeriale raccomanda proprio di "evitare precocismo nell'insegnamento della letto-scrittura" (Nota MIUR 03/04/2019).
Questo non significa che il bambino non possa, se lo desidera, iniziare ad esplorare anche il mondo della scrittura facendo i primi esperimenti, ma senza fretta e senza forzature.
É il gioco, nella Scuola dell'Infanzia, il lavoro del bambino.

*Pedagogista

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