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di Daniela Giuffrè

A PROPOSITO DEI FURTI IN CASA
In questi ultimi giorni si sente dire che ci sono in giro degli sconosciuti che entrano nelle case per asportare fraudolentemente beni, valori e cose personali.
Pertanto, si sta diffondendo tra la gente la paura dello sconosciuto e del furto in casa. C'é chi comincia già ad aver paura di addormentarsi, dei rumori fuori e del cane che abbaia durante la notte. Tutte cose che succedevano anche prima. Questo ci sta portando alle stesse inquietudini dei cittadini delle città più insicure d'Italia. A me sembra che si stia diffondendo un vero e proprio panico tra di voi che, secondo noi, non ha motivo di esserci.

La nostra comunità, soprattutto quella di Pianoconte, sta risentendo della cosi' detta percezione della sicurezza irreale. Cosa significa? Significa che, indipendentemente dai numeri veri, quel dato gruppo di cittadini, nonostante i bassi numeri, si sente insicuro e minacciato da crimini nei confronti dei quali si sente impotente e quindi vittima.
Tali preoccupazioni sono inutili. E stiamo per spiegarlo.
Prima cosa: mai farsi prendere dal panico. Le situazioni vanno interpretate con serenità e basate su dati concreti e non su voci circolanti.

La teoria della psicologia dei gruppi, ci insegna che i gruppi di persone si muovono e pensano in maniera unica e acritica. I fatti, anche quelli inventati, se ripetuti da più persone (badate, ho detto ripetuti, non necessariamente veri), diventano realtà e tutti vanno nella stessa direzione, senza rifletterci e senza uscire fuori dal coro.
I nostri nonni saggi, che avevano capito la psicologia dei gruppi prima dei professoroni, dicevano "e ogni musca diventa un cavaddu", per dire che anche un fatto piccolino, quando passa di bocca in bocca, si ingigantisce e a sua volta alimenta sempre di più la paura.

Nei fatti che circolano oggi, possiamo dire che solo uno é vero e accertato, perché c'é stata una denuncia e una reale violazione di domicilio. Dopo questo caso, di fatti concreti non ce ne sono stati più! Tutto il resto sono voci, paure, niente di concreto. Sento di persone che scrivono, dicono, che hanno visto, hanno sentito e poi, quando ci ho parlato su che cosa abbiano visto o sentito, in realtà non c'é granché, niente di veramente sospetto: solo suggestioni. Una persona mi ha detto che aveva sentito i cani della vicina abbaiare nella notte e da questo aveva dedotto che c'erano persone che giravano in zona, non si sa con quali intenzioni. Forse era soltanto una persona che passava, o forse un altro cane.

Tutto cio' per dirvi di non allarmarvi. E' inutile e non necessario.
C'é anche gente che mi dice di voler mettere apparati con telecamere. Ma a cosa servono? Non si possono orientare n'é verso i vicini, né verso la strada, essendo una violazione della privacy punita dalla legge.
Senza contare il costo. O qualcuno sta a guardare il monitor in continuazione e vorrei vedere se la notte non si va a coricare, o deve comprare quel sistema con la registrazione h24. E li' davvero il costo lievita. Ma per che cosa? Vi sembra davvero necessario per delle voci che circolano e che alla minima investigazione si rivelano inconsistenti?

Cio' che possiamo consigliarvi, anche per riportare le cose alla loro reale gravità, é di segnalare immediatamente ai nostri bravi Carabinieri, ogni situazione sospetta o persona sospetta, con fare sospetto, che si aggira nelle nostre stade e stradine. Ci saranno più pattuglie nelle sere a venire e cio' dà la possibilità di avere un tempestivo intervento. Non fate da soli, solo le forze dell'ordine hanno il potere di fermare, identificare e perquisire una persona. Non voi. Né tanto meno organizzate delle ronde. Ci sono le forze dell'ordine per fare questo che sono state preparate per farlo senza pericoli per nessuno.

Vi ricordo casi di cronaca di risarcimento del danno al ladro da parte della vittima di un furto che aveva procurato lesioni al ladro stesso.
Vi auguriamo tanta serenità, che ne abbiamo tutti bisogno.

LE REAZIONI

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di Bartolo Casella

Buongiorno direttore,

volevo rispondere alla signora Giuffre'.
Sono d'accordo solo su alcuni concetti da lei espressi, cioè sul fatto di non farsi prendere dal panico perché non serve a nulla. Lei sicuramente con la posizione in cui si trova e per il suo operato in polizia le viene più facile perché chissà di quanti casi di furto ha sentito parlare.
 
Certo in città siete abituati a porte e finestre blindate e telecamere ovunque, noi invece lasciamo le chiavi appese alle porte e i portafogli bene in vista, quindi non siamo abituati quando ci troviamo dei forestieri che spostano la loro residenza nelle nostre isole smontando un equilibrio centenario. Purtroppo a volte, o spesso, la legge italiana è molto ingarbugliata, come quelle donne che vivono violenze in casa ma prima si deve aspettare che il marito dia 12 coltellate o le butti un litro di acido sul corpo per arrestarlo.
 
Qui da noi accadrà la stessa cosa, si sa benissimo chi gira per strada e cerca di violare le  nostre abitazioni,ma si deve aspettare la flagranza di reato.
Ho la consapevolezza che per chi vive fuori le nostre isole è difficile capire il mio concetto, certo che, con l'aiuto delle forze dell'ordine o con il nostro coraggio, difenderemo in qualsiasi modo la nostra proprietà privata e la nostra libertà. 
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di Alfio Ziino*
 
Dottoressa Giuffrè, il parlar di "gente" implicata in furti patiti o temuti e segnalati da alcuni cittadini impauriti, non è, nella fattispecie, da funzionario di Polizia. Si tratta di zingari che, per voler apparire politicamente o sinistramente corretta Lei non vuol nominare laddove è più che notorio che costoro sono abitualmente dediti a furti, borseggi e simili e dei quali è altrettanto lecito diffidare e, perchè no, temere.
 
Ma quel che più stupisce e che Lei, anzichè rasserenare i cittadini, sembra intimidirli: attenti, i ladri possono chiedervi i danni, spendereste dei soldi, non è affar vostro vigilare sui vostri beni e sulla vostra sicurezza, è inutile adottare cautele, diffidare degli sconosciuti etc....
Cerchi di esser seria e, come dice, lasci fare ai nostri bravi Carabinieri.
 
*Avvocato
 
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di Angelo Pajno*
 

Leggo di recente sul Notiziario della preoccupazione di alcuni isolani, in ispecie abitanti nelle frazioni collinari di Lipari, per la presenza di soggetti poco raccomandabili che si aggirano in prossimità delle loro abitazioni.
Che si tratti di timori reali o di mera suggestione e che si voglia indicare tali soggetti come "Gente" o "Zingari" ritengo sia di relativa importanza.
Ciò che mi preme evidenziare e' come sia poco preciso invitare gli abitanti dall' astenersi dal "bloccare" tali figuri nell' atto di coglierli con le mani nella marmellata o, financo, inseguirli nella immediatezza del fatto illecito.

Dato per scontato che la prudenza deve essere il punto di riferimento di chi dovesse decidere di prendere una tale iniziativa, va detto che il nostro codice penale espressamente prevede, all' art. 383, in combinato disposto con gli art. 380 e 381 stesso codice, che il cittadino può procedere all' arresto in flagranza (cioè cogliendo il ladro sul fatto) mentre la Corte Costituzionale prima e la Corte di Cassazione poi hanno esteso tale possibilità alla c.d. "flagranza impropria" e cioè, ed in sintesi, all' ipotesi in cui il cittadino abbia inseguito il ladro subito dopo il fatto, bloccandolo.

Addirittura in tali casi il privato assume ( vds. Corte costituzionale) la funzione di pubblico ufficiale con l' obbligo comunque di avvisare subito le Forze dell'ordine e trattenere quindi il malfattore il tempo appena necessario per l' intervento di queste ultime alle quali consegnare il soggetto e la refurtiva.

Vi sono poi alcuni limiti ai quali bisogna comunque fare riferimento come le categorie di reato per le quali è previsto l' arresto in flagranza e la loro perseguibilità d' ufficio, anche se sul punto la giurisprudenza ha fatto piu volte chiarezza ampliando l' applicabilità della fattispecie.
Dopo lo sciagurato, recente, intervento della c.d. " riforma Cartabia" è quindi buona norma attendere le prossime pronunce della giurisprudenza ma resta fermo il principio che, a determinate condizioni, anche il privato cittadino può...farsi carabiniere per un giorno.

*Avvocato
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di Angelo Mollica
Gentile direttore,
L'aliscafo "Fiammetta M" delle 13:30 senza tendine e la gente per i 25 gradi di temperatura si è quasi surriscaldata...
Cordialmente

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