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di Mario Cavaleri

Patetico, imbarazzante, per certi versi triste e penoso. Che dire dell’ultimo intervento ieri del deputato Pd Piero Fassino che, con quella solita espressione affranta, chiedeva l’attenzione dei colleghi e pure la solidarietà in difesa della categoria dei parlamentari… troppo spesso, ingiustamente e nel silenzio degli interessati accusati di ricevere uno stipendio d’oro!

Fassino stanco di queste maldicenze ha sventolato l’ultimo cedolino di luglio 2023 per comunicare urbi et orbi che lo stipendio netto di un deputato è di appena 4718 euro al mese. E si domanda: può essere definito questo importo uno stipendio d’oro?

Che tenerezza Fassino! Fassino, ex segretario del Pd quando era ancora Pds, se le va a cercare e non contento ci ricasca. Ricordate quando disse a Beppe Grillo che lo incalzava da semplice comico-contestatore: “se sei così bravo e ritieni di avere argomenti, fatti un partito e procurati i voti”. Beppe lo prese in parola, ha fondato un movimento… e alle successive elezioni il Pd di Fassino venne asfaltato.

Ieri, nel tentativo di rivendicare dignità per la casta, è stato inondato da commenti sui social che si possono sintetizzare in una parola: vergogna

E sì perché Fassino nel mostrare a favore di telecamera il cedolino, ha fatto credere che le cose stiano realmente così, che cioè i parlamentari portino a casa a fine mese solo 4700 euro… che sempre troppi sarebbero, per chi lavora 3-4 giorni a settimana. Ma il fatto è che Fassino non ha detto tutta la verità, ha omesso una serie di voci che portano al raddoppio di quella somma, senza contare il privilegio di quel tesserino che apre le porte dappertutto… gratis. Volendo sorvolare su questi aspetti non proprio marginali, vediamo di ristabilire la verità che Fassino ha alterato.

A quei 4718 euro mensili indicati, l’onorevole bello ha dimenticato di sommare i 3500 euro mensili di diaria per stare a Roma (dove chi non ha casa, mediamente si ferma tre giorni, arrivando il martedì per ripartire il giovedì); e ancora il 50% di rimborso spese del mandato cioè 1845 al mese (metà in via forfettaria e metà a fronte di dichiarazioni specifiche); e ancora altri 1100 euro mensili per lo spostamento da e per l’aeroporto; infine 100 euro mensili per telefonia… (ognuno di noi ha il cellulare e chi ha mai speso 100 euro mensili visto che le telefonate sono illimitate?)

Ha poi trascurato di dire che i parlamentari viaggiano gratis su treni, traghetti e aerei! Infine ancora: l’assegno di fine mandato che assomma all’80% del lordo, assegno che viene consegnato al parlamentare a fine mandato.

Fassino ha avuto però il merito di riportare alla mente il formidabile monologo in tv di Enrico Brignano rivolto agli “onorevoli belli” strapagati e pure con incentivi sulla presenza. Lo strepitoso Brignano li dipinge, deride e li manda a fan… Su Yutube e su Whatsapp il video ha ripreso vigore perché i nostri “onorevoli belli” ci regalano sempre sorprese e si offrono ai comici con testi gratuiti.
Varrebbe per ultimo ricordare a Fassino che i parlamentari italiani sono tra i più pagati a livello europeo, con stipendi quasi doppi rispetto ai colleghi britannici.

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L’intervista del Notiziario al giornalista Mario Primo Cavaleri, un vita da prima penna

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