di Ettore Longi
L'isola che non ce, ma c'è il caos. Se c'è un territorio dove l'illegalità regna sovrana, quella è il territorio di Vulcano.
Ultima illegalità, lo spianamento delle dune delle sabbie nere, le ruspe da alcuni giorni spianano ovunque e hanno eliminato la vegetazione da esse ospitate, dicono che verranno aperte delle belle spiaggie, ma a detta dei turisti che da anni vengono a Vulcano.... l'isola si e trasformata in peggio, e ormai resta solo lo stupendo panorama che si vede dal cratere e speriamo che a qualcuno dei nostri "ottimi" amministratori, non venga qualche idea geniale e fare qualche altra trasformazione come quello sempre fatto alle sabbie nere che in una bella pianura verde, con vegetazione meravigliosa, e stata trasformata in campo sportivo, ove si sono fatte un paio di gare con nessun spettatore, tranne i componenti delle varie squadre.
Ma a Vulcano tutto e possibile, manca di antica civiltà. Mi ricordo i primi tempi che arrivai sull'isola negl'anni 60 gli abitanti erano pochissimi, e provenivano per la maggior parte dalla zona dei Nebrodi ed erano quasi tutti poveri ed analfabeti, si appropriavano di pezzi di terra e vivevano cercando di sfruttare i turisti che iniziavano a visitare l'isola. Solo impararono bene ad evadere il FISCO che nell'isola e ha livelli incredibili, ma il Comune ora ha alzato l'ingegno ed a sperimentato una commissione che provvederà a contrastare l'evasione fiscale,
(campa cavallo, che l'erba cresce) certamente gli amministratori ignorano che nell'isola ci può essere qualcuno con esperienza trentennale in materia fiscale, che può risolvere il problema.
La peggiore riscossione sarebbe quella di affidare all'ufficio delle entrate, non scendo nei particolari, ma dico solo, o si fa il carabiniere o si fa il giudice. Le competenze sono agli antipodi.
L'Isola che non c'è
La consigliera Tiziana De Luca, ha fatto presente che le condutture dell'acqua a Lipari sono un colabrodo, ed alcuni vicoli sono perennemente allagati, almeno in consiglio comunale, c'è una persona che si interessa delle problematiche dell'isola e secondo me, e' un peccato che quest'ultima non e stata inclusa tra gli assessori, e conoscendola personalmente, sarebbe stata una valida amministratrice.
Anche a Vulcano abbiamo dei consiglieri e anche un assessore, che non vedono e non sentono niente, forse non sanno che l'acqua potabile e' venuta in un mese solo 2 volte in particolare modo nella zona di Vulcanello, e c'è una ricerca incessante dell'autobotte, "pagando per avere un po d'acqua per la casa" e quello che è peggio, che anche gli alberghi soffrono di questa crisi idrica, e la prima cosa che dicono ai clienti e di non consumare troppa acqua.
Ma i vulcanari sono tranquilli, loro discutono solo al bar dopo lunghe bevute e dando pareri e notizie prive di fondamento, come quella che o sentito in noto locale, mentre tra una birra dopo l'altra, asserivano che in costruzione un villaggio turistico nei vecchi locali della discoteca Rocce Rosse, sarebbe stato una bella cosa, ma trattasi di cosa impossibile in quanto l'area e sottoposta a vincolo di inedificabbilità assoluto essendo zona sottoposta a salvaguardia.
Ma nessuno pensa di fare qual cosa per questa isola abbandonata dalla amministrazione di Lipari, affinche ritorni come negl'anni 60/70 L'isola dell' amore.
--Ieri sono tornato da Milazzo e per salire in aliscafo ho dovuto fare una fila interminabile, ma per scendere a Vulcano eravamo solo sei persone, tutti andavano a Lipari, Vulcano è quasi deserta.
Mi chiedo perché Vulcano non sia più la stessa: tutti vanno a Lipari o nelle altre Isole, né io ne gli altri abitanti sappiamo spiegarcelo.
Facciamo delle ipotesi: perché gli amministratori ci hanno abbandonato? Perchè le strade sono dissestate e con le moto sembra fare allenamento per i rally campestri? Perché i prezzi sono alti?
Perché le erbacce nascondono i paesaggi più belli? Perché manca l'acqua potabile (a casa mia manca da sette giorni) ed è da dire che se a Lipari un giorno manca l'acqua, apriti cielo! I cittadini si ribellano ed immediatamente qualche disservizio viene colmato.
A Vulcano nessuno parla, siamo così abituati al peggio che nessun disservizio fa più impressione.
Ci sono le elezioni comunali, ma a nessuno interessano, chi vince vince, ma siccome comanderanno sempre i Liparoti, qua non vi sarà nessun cambiamento. La spazzatura sarà sempre ammassata nei cassonetti e solo ogni tanto si vedrà qualche netturbino levare qualche cartaccia dalla strada.
---Ho ascoltato con sommo piacere, l'intervista al Sindaco di Barcellona dott. Roberto Materia, ottimo professionista, ottimo Sindaco e quello che e più importante persona onestissima. Nell'intervista parlava e si lamentava del grande deficit che pende sul suo Comune e che rischia anche la sopravvivenza, il suddetto deficit deriva da miliardi di tasse che i contribuenti non pagano. Il Sindaco si e dato da fare con avviisi, intimidazioni a i contribuenti ma tutto e rimasto allo status-quo, e il Sindaco e in una situazione veramente delicata.
Certo non pretendo che i Sindaci, siano dei tributaristi, ma penso che dovrebbero conoscere le soluzioni e/o farsi assistere da un esperto della riscossione e chiedersi come mai fino a qualche anno fa i bilanci comunali erano in attivo mentre adesso sono in totale passivo.
Come mai tutti pagavano le tasse e ora sono morosi ??? .....
Mi permetto di suggerire la soluzione !!!!
Prima vi erano gli esattori privati, poi destituiti, e entrata in funzione la disastrosa Società Regionale per la Riscossione.
I contribuenti sanno che la suddetta Società, non ha nessun interesse all'effettiva riscossione, e non vedendo più in giro il famoso Uff. Esattoriale, tengono i loro soldi nel borsello al sicuro. Ma questa disastrosa evasione avviene per interesse dei politici, che specialmente nel periodo elettorale fanno i modo che tutto sia tranquillo in modo che non ci siano lamentele e ricorsi.
Ma perchè spiego ai lettori, prima gli esattori privati avevano l'obbligo del " non riscosso come riscosso " spiego meglio l'esattore il 22 di ogni bimestre, versava alle casse Statali, Regionali, Comunali l'intero ammontare previsto dalle rate, anche se non realmente incassato. Pertanto l'esattore faceva di tutto per incassare il dovuto al 100%. Percui i Sindaci erano con i bilanci in attivo, e la macchina amministrativa era sempre funzionale. Percui per chiudere, mi permetto di esortare i SINDACI a ritornare al vecchio ed efficente sistema di riscossione.
L'Isola che non c'è
I giornali strombazzano che le Eolie sono stracolme di turisti. Io non conosco le presenze dei turisti in tutte le isole ma conosco benissimo la mia Vulcano.
I turisti che abbiamo sono pochi, viene qualche vaporetto, sbarcano per lo piu' persone anziane che si inerpicano, anche se sono con il bastone, per le pendici del cratere o i piu' mal combinati arrivano alle Sabbie Nere e poi aspettano il barcone di ritorno al porto.
Gli alberghi sono quasi tutti vuoti e non parliamo dei luoghi di ristoro, per fare un esempio il lunedi' di Pasqua mi sono recato per pranzare in un noto ristorante di Vulcano e con mio grande stupore, vi erano solo 6 persone.
Mi ricrodo che ai tempi belli in quel locale, aperto da quasi 40 anni, si faceva la fila per entrare, ora questi pseudo turisti mangiano seduti ai lati delle strade sorseggiando una birra, e poi regolarmente buttano la lattina o la bottiglia in mezzo alla strada, contemplando le meraviglie dell'isola.
Ma di chi è la colpa di questo degrado? Io penso degli amministraotri locali che hanno distrutto tutto quello che si fece negli anni passati e non creano niente di nuovo.
Nel periodo estivo non si crea nessuna alternativa. Non si puliscono le strade sporche di erbacce che assomigliano sempre di piu' a sentieri di campagna, non si contorllano i prezzi dei principali prodotti che sono arrivati alle stelle.
Ma chi dovrebbe controllare? Noi a Vulcano non abbiamo neanche un vigile urbano ma avendolo chiesto ad alcuni amministraotori mi hanno risposto che i vigili sono pochi e servono a Lipari (sì, a passeggiare in macchina o per le vie principali). A proposito di vie principali, durante la stagione invernale non si fanno opere pubbliche, ma appena arriva l'estate, subito iniziano i lavori nelle zone principali. La famosa piazzetta è piena di pezzi di legno che oltre ai turisti bloccano il flusso automobilistico.
Quando a Lipari, manca per un giorno l'acqua, succede il caos. Gli amministratori cominciano a telefonare ed imprecare e immediatamente l'acqua come un miracolo torna. A Vulcano ciò non accade. Si sta intere settimane senz'acqua e si spera nel dissalatore, già realizzato che quasi sicuramente non entrerà mai in funzione (questione di soldi per la gestione).
Non vi parlo del servizio di nettezza urbana. Sino a poco tempo fa a Vulcano lavoravano 7 dipendenti Nu, ora ve ne sono solo 3. Quel poco del centro libero da calcinacci e scavi viene pulito ma basta entrare nelle strade laterali e la spazzatura arriva al primo piano delle case.
Ma cosi' va bene ogni turista che arriva a Vulcano e un turista che si leva a Lipari e purtroppo è Lipari che impera...
L'Isola che non c'è
Continuo l'articolo precedente spinto da amici e conoscenti che mi telefonano e mi parlano per avere nuove notizie. Una delle disposizioni di legge di questi giorni è il riordino degli ospedali, gli esperti della sanità dopo i lunghi studi hanno dato il loro parere per modificare l'assesto dei presidi.
Come al solito le nuove dispoisizioni hanno creato solo caos. Ospedali riuniti, pronto soccorso aboliti, reparti abbandonati a se stessi e cosi' il malessere - in tutti i sensi - aumenta. Faccio l'esempio dell'ospedale di Lipari: una bella struttura dove si sono spesi tanti miliardi delle vecchie dei contribuenti.
Ora è un deserto: reparti chiusi, medici che cercano ogni strada per essere trasferiti (vedi cardiologia). Fino a qualche anno fa sotto la direzione del dottor Mario Pajno era un'eccellenza, ora c'è un solo medico che addirittura ha chiesto e ottenuto il trasferimento. Quel reparto ormai è solo pieno di infermieri. E va sottolineato che i cardiologi sono indispensabili per i cittadini. Ma ormai per ogni problema cardiaco l'unica salvezza è l'elisoccorso.
Non parliamo delle guardie mediche, in particolare di Vulcano. Hanno tolto la macchia, il computer e persino il fax. Ma dove dobbiamo arrivare con questi politici?
Ora vi parlo dei problemi del fisco. I grossi papaveri politici dicono che l'evasione fiscale è stata quasi abolita e danno delle cifre che non so se rispondono a verità, ma quelle cifre sono il risultato degli accertamenti della guardia di finanza e dell'Agenzia delle Entrate. Ma di questi accertamenti quanto si incasserà? In una Regione dove quasi tutte le esattorie sono state chiuse, esempio Lipari, da 5 anni nessuno paga le tasse. Ma i nostri soliti governanti hanno messo fuori il loro genio e vogliono affidare la riscossione all'Ufficio delle Entrate cosi' i carabinieri diventano anche giudici. Speriamo che questo non accada e si ritorna alla vecchia legge del 1958 con gli esattori privati e il principio fondamentale del non riscosso come riscosso.
---Oggi vi voglio informare su un'altra entità che non c'è: "l'Italia". L'idea mi è venuta in mente ed ho riflettuto tanto prima di scrivere.
Mi trovavo seduto a bere un caffè in un bar e nel tavolo accanto a me vi erano alcuni vecchietti che dopo aver parlato al solito delle loro povere pensioni e delle lore varie malattie, cominciarono col dire "ma com'è ridotta l'Italia..."
"Appena si apre la televisione non si sentono altro che notizie di truffe e ruberie e non sono i poveri diavoli che rubano perchè privi anche del pane, ma grossi dirigenti amministrativi, politici che rubano milioni di euro e ciò in tutte le Regioni. Non se ne salva una..."
E affermavano "com'è diversa questa Italia da quando noi eravamo giovani. Si dice che il passato regime è da dimenticare, ma è una grande bugia...".
Queste parole mi hanno un pò scioccato ed anch'io ho cominciato a riflettere. Forse quei vecchietti hanno veramente ragione. Oggi per approvare una legge passano anni. Modifiche, rinvii e quando esce non solo è incomprensbile e il piu' delle volte inapliccaboile. Il passato regime trovò l'Italia piena di vecchie leggi provenienti dal Regno Albertino e dalle vecchie regioni italiane e in pochi mesi riformò sia le leggi amministrative che penali. Riformò la scuola, creò il regime sanitario pubblico, lo stato delle famiglie, l'istituto della mamma e del bambino e tutte le strutture fondamentali di un governo moderno.
Come fece il capo del governo di allora in cosi' poco tempo. Certo non fu opera sua in quanto la sua cultura di un semplice maestro di scuola elementare non gli avrebbero consentito tale elaborazione, ma ebbe l'intelligenza di farsi collaborare non da politicanti di mestiere ma dai migliori cervelli che in quel mpomento aveva la nostra patria: vedi Rocco, Gentile e tanti altri che lo collaboravano.
Ora si arriva alle alte cariche per merito politico, per intrighi e per interessi non proprio onesti. In questi giorni non si parla altro che di mafia. Anche i bimbi delle scuole elementari sfilano con cartelli contro le mafie. Ma il nuovo italiano sa cos'è la mafia? La vera mafia non esiste piu'. Fu eliminata dalle radici sempre di quel passato regime e mi viene in mente un racconto che mi faceva mio padre che una mattina andando in ufficio, l'entrata dello stesso era piena di donne piangenti che aspettavano.
"Appena entrato nella mia stanza chiamai l'usciewre per chiedere cosa faceva tutta questa gente per le scale e lui mi rispose quasi allarmato". "Ma lei conosce che questa notte sono arrivati tanti camions pieni di militi che con in mano norme e indirizzi hanno arrestato diverse decine di malavitosi e se li sono portati in località sconosciute che poi in seguito erano le varie piccole isole intorno alla Sicilia".
E quella gente rimase confinata per tanto tempo, ma ritornarono con gli alleati ed ebbero posti di comando e addirittura alcuni vennero nominati sindaci e cosi' si riformò la mafia in Sicilia. Ma con una differenza che la prima era una sola organizzazione formata anche da uomini d'onore che erano presenti per una mancanza di organizzazione di polizia di Stato e di forze dell'ordine con un proprio tribunale con sede ad Enna ed i presidenti erano le piu' importanti personalità del luogo.
La nuova mafia è formata in piccoli nuclei indipendenti pieni di assassini e malfattori.
----Avevo deciso di non scrivere piu' su Vulcano perchè ero convinto che fossero parole al vento, ma alcuni giovani isolani mi hanno convinto a dare sempre di piu' battaglia e non abbandonare l'idea di migliorare Vulcano, di essere disposti alle nuove elezioni a fare una campagna politica per portare in consiglio dei personaggi che non riscaldano le sedie, come è stato fatto sino ad oggi.
Ed io credo alle loro idee e faremo di tutto perchè qualcosa di nuovo si possa concludere.
Ora vi parlo invece di quello che continua a non andare.
Vulcano sembra un deserto, locali chiusi, non si vede un turista nelle strade e anche se qualcuno viene non sanno dove poter andare a mangiare e dormire perchè anche gli alberghi e ristoranti tutti chiusi.
Non vi parlo delle strade che sono un colabrodo e non perchè sono state realizzate male, ma perchè le varie ditte che eseguono i lavori elettrici, idrici, fognari e telefonici non bitumano bene i loro scavi e dopo un pò di pioggia diventano ottimo percorso per un moto cross.
Non c'è nessun controllo perchè Vulcano è priva di vigili urbani e diverse volte ho chiesto agli amministratori perchè non si assegna un vigile a Vulcano come è stato per decenni. Mi è stato risposto "...ma siete 4 gatti". Pensare che c'è un vigile che ha la propria casa a Vulcano e sarebbe comodo averlo tutto il giorno a controllare il territorio di Vulcano invece di metterlo a Lipari per controllare, con gli altri colleghi, i bambini che entrano a scuola o metterlo a passeggiare nel corso principale di Lipari.
Non vi parlo della guardia medica a cui è stata tolta persino l'autovettura di servizio e si vedono i medici correre per Vulcano portando addosso il borsone di servizio. Ma questo è quello che questa amministrazione comunale ci sa dare. Vivi e lascia vivere. Speriamo che a giugno nelle nuove elezioni il popolo sappia giudicare.
L'INTERVENTO
di Maurizio Pagliaro
Sono un piccolo commerciante di Vulcano ( l'isola che c'è ). Solo per precisare, senza volere sollevare inutili polemiche. Nonostante la mancanza di turisti ed il poco commercio, data la bassa stagione, a Vulcano operativi ci sono e ci sono stati tutti i giorni dell'anno: 2 ristoranti al Porto e 2 ristoranti al Piano, 2 supermercati, 2 macellerie, 2 bar che a fine settimana fanno servizio di pizzeria, 1 edicola, 1 farmacia, 3 noleggi di auto e scooter, 1 albergo (visibilissimo) al porto, diverse attivita' di affittacamere o pensioni, 2 negozi di ferramenta, 2 panifici, 1 tabaccaio e per non fare torto a nessuno 1 fioraio, 1 salone di parrucchiere ed 1 salone di estetista e fiore all'occhiello un caseificio che produce ricotte e formaggi tutti i giorni. Meno male che non c'è.......e se ci fosse?
---Finalmente in Sicilia vi è un uomo coraggioso, l'avv. Fiumefreddo, presidente della Riscossione Sicilia, e che parla dicendo le piu' crude verità "nella gestione dell'esattoria in Sicilia su un carico di 52 miliardi di euro si è incassato solo 480 milioni equivalente all'8%".
Questo è il risultato che è scaturito e che è la conseguenza dopo l'abolizione delle esattorie private che ogni Comune aveva e che la prima disposizione contrattuale era il principio fondamentale del non riscosso come riscosso.
Mi spiegi cosa significa. L'esattore avuto un carico tributario, doveva riscuoterlo in 6 rate, il contribuente pagava ogni bimestre, il 18 del mese, e l'esattore versava allo Stato e agli enti il 22 del mese. Aveva o non aveva riscosso dal contribuente. Con questo sistema i Comuni avevano sempre a disposizione le somme necessarie alla loro gestione.
Le nuove esattorie versano solo quello che i contribuenti pagano, ma i cittadini vedendo il caos che regna in questa nuova gestione e scomparendo completamenti gli ufficiali esattoriali che colpivano i contribuenti morosi, stanno tranquilli con il loro denaro addosso e quasi nessuno paga e cosi' tutto va a fondo.
Vi faccio l'esempio di Lipri. Mi ricordo che quando venivo a Vulcano in ferie andavo a salutare il mio vecchio collega Vincenzino Cusolito che mi diceva sempre "io sono l'esattore piu' tranquillo della Sicilia, potrei aprire l'esattoria un paio di volte l'anno, i miei contribuneti sono abituati a pagare in unica soluzione ed ho una riscossione al 100%".
Ma vediamo oggi la situazione tributaria di Lipari. Quasi nessuno paga e quello che è peggio è che gli amministratori comunali o fanno finta che tutto va bene, oppure non comprendono come funziona la riscossione.
Addirittura si è arrivato all'assurdo di permettere che l'esattore chiuda senza nessuna autorizzazione e il paese resta senza gli organi di riscossione.
Ma forse questo è per tutti conveniente anche se le casse comunali piangono e addirittura mi hanno riferito che l'ente comunale acquedotti, oltre ad inviare le bollette per il consumo dell'acqua piena di errori, non ha neanche i soldi per pagare il combustibile necessario per le pompe di sollevamento dell'acqua a Lipari alta.
Nessuno parla. Certo ci sono le elezioni comunali alle porte e qualcuno può immaginare che gli amministratori non vogliono essere dichiarati responsabili della nomina di un esattore locale con le vecchie disposizoni perchè forse, pensano, che cosi' facendo i grandi contribuenti, portatori di voti, e probabilmente i piu' morosi, andrebbero sotto procedura coatta.
La cosa, per le stesse motivazioni, immagino non convenga neanche ai prossimi candidati.
Non ci preoccupiamo, gli amministratori non fanno altro che annunciare miliardi che arrivano da Roma o da Palermo per realizzare opere faraoniche che non ho mai visto cominciare.
Si sta bene quando si stava peggio. Come dicono i ben pesanti i podestà sono alle porte.
---Ho letto un articolo inerente l'ufficio informazione della Serit nel quale si lamenta che questo ufficio funziona poco, anzi resta quasi sempre chiuso.
I cittadini debbono sapere che da 5 anni la Serit ha abbandonato il Comune di Lipari e senza neanche chiedere l'autorizzazione comunale.
Per cui si è creata una situazione disastrosa per gli enti impositori che non possono piu' riscuotere nessun tributo e questo uno dei motivi per cui le casse comunali sono al lumicino.
Anche per questo non si riesce a riscuotere quanto dovuto dal servizio idrico e fognario che anche se hanno emesso le cartelle di pagamento, per la maggior parte sbagliate, e non incassando, oggi come oggi, a stento possono pagare gli stipendi.
Posso aggiungere che con 30 anni di esperienza come esattore comunale in grossi centri della Sicilia si è dichiarato disponibile, comunicandolo al sindaco e per conoscenza ai consiglieri, di essere disponibile a creare una esattoria gestita dal Comune di Lipari, a titolo assolutamente gratuito, con solo due impiegati provenienti dagli ex Pumex che il Comune non sa come occupare.
E infine faccio un'osservazione che quello che dicono gli anziani... "si stava meglio quando si stava peggio..." e rimpiangono i famosi podestà!
IL PUNTO E VIRGOLA
L'isola che non c'é. Ma ci fa'?
Per le isole Eolie, Vulcano é sempre stata l'isola con il suo odore irrinunciabile e personalizzato in modo costante. Vulcano l'isola unica con tante sfaccettature diverse fatte di silenzi e problemi interminabili che si vedono in ogni angolo e luogo. Il mistero, Vulcano lo serve sempre senza conoscere il perché. Fra gli innamorati e abitanti di Vulcano c'é il signor Ettore Longi, quello che dice le cose come stanno. Da molto tempo ci parla e si propone a titolo gratuito al Comune di Lipari in modo semplice e chiaro denunciando le difficoltà del Comune di Lipari di portare le tasse in cassa. Il signor Longi ha sempre fatto sapere di possedere l'esperienza per farlo, per creare con 2 sole persone l'esattoria diretta senza far guadagnare o speculare terzi sull'esazione. Soprattutto dopo le spiacevoli esperienze precedenti. Ad oggi c'é un tipico silenzio politico che in parole povere vuol dire: "si faccia i fatti suoi che a non incassare ci pensiamo noi". Il... Caro signor Ettore, é aggiunto dal Notiziario.
---La stagione turistica è quasi finita e possiamo tirare le somme.
Secondo me contrariamente a quello che scrivono alcuni giornali è stata una delle peggiori che io ricordi.
Si, c'è stato un flusso enorme di gente sbarcata a Vulcano, ma chi sono questi?
Arrivano con i soliti barconi e restano poi per ore bighellonando per Vulcano creando caos nella ircolazione ove purtroppo non abbiamo nessun vigile urbano che possa mantenere l'ordine.
Sono maggiormente calabresi e siciliani del centro dell'isola madre non spendono neanche un euro e portano in spalla pesino l'acqua minerale. All'ora di pranzo siedono nei posti panoramici piu' interessanti dell'isola dove bivaccano e consumano il pasto a sacco, portato da casa, lasciando poi sporcizia con i loro residui.
Ma questa è VUlcano, abbandonata a se stessa.
Non parliamo dell'idea balzana di creare un pontile a Ponente invece di rifare il vecchio pontile a Levante distrutto ormai da mesi da una nave mentre faceva manovra. E che dire dell'ultimperchè è cosi', in tanti, non pagano le tasse?a notizia?
I ragazzi che vanno a scuola fuori dall'isola debbono pagare di tsca loro il biglietto aliscafo perchè il Comune non ha i soldi per pagare gli abbonamenti.
Lo stesso vale per i trasporti urbani per gli studenti dell'isola. E come può avere il Comunedi LIpri danro sufficiente e da quasi 5 anni lo stesso è privo di una esattoria che possa riscuotere quanto dovuto?
Forse fa comodo perchè cosi', in tanti, non pagano le tasse?
E l'amministrazione non fa niente o forse non vuole fare niente per non inimicarsi i grossi contribuenti vedi albergatori che pare debbano dare somme enormi?
---Ecco qual'è la realtà. Per le famose bancarelle al centro di Vulcano dopo i ripetuti esposti dei cittadini ben pensanti sono arrivati i viigli urbani ed il grosso dei venditori abusivi è scappato e solo alcuni italiani sono rimasti e si sono beccati un bel verbale. E sono stati obbligati a pagare il suolo pubblico. I fuggitivi, tutti extra comunitari, dopo poche ore sono tornati e si sono messi a vendere le loro merci e cosi' tutto è finito.
Non volglio essere razzista, ma come sarà l'Italia con tutti questi africani e asiatici che sono arrivati nell'ultima settimana? Sono stati oltre 10 mila. Si conosce bene l'Africa e sono innamorato di questa stupenda terra e conosco bene gli abitanti e ho potuto vederli nel loro habitat. Noi con la nostra moneta li salviamo, gli diamo da mangiare, dormire e anche un contributo in denaro, ma li vediamo appena si sentono al sicuro, si ribellano per i centri di accoglienza, per il cibo e per tutto quello che secondo loro non è giusto. Il Santo Padre non fa altro che parlare di Divina Misericordia, vedremo fra qualche anno quello che succederà.
Ora vi parlo della vivibilità notturna della nostra isola. Da mezza notte in poi diventa invivibile per la musica assordante dei vari locali. Nessuno fa niente, i decibel sono sconosciuti e cosi' per i tutti coloro che frequentano i suddetti locali. Le risse sono all'ordine del giorno, per non parlare della droga che circola a piu' non posso. Alcuni dei locali sono anche privi delle prescritte autorizzazioni. E vogliamo il turismo?
E per finire vorrei sapere l'autorità che ha fatto eliminare i cassonetti della spazzatura per proprorlo per il premio Nobel. Ora a Vulcano esistono solo due cassonetti alla periferia del centro abitato perchè gli altri sono stati eliminati credo per problemi igineico-sanitari. I cittadini cosi' debbono fare un paio di km a piedi e preferiscono buttare i sacchetti nelle viuzze centrali...
OPERAZIONE AMBULANTATO SELVAGGIO DI CARABINIERI E POLIZIA MUNICIPALE.
La locale Arma e la Polizia Municipale di Vulcano, predisponevano nel pomeriggio odierno servizio finalizzato al contrasto dell'ambulantato abusivo nei lidi delle spiagge nere. L'attività si concludeva con nr.6 denunce in stato di libertà riferite a cittadini extracomunitari, nr.6 sequestri amministrativi e circa 8.000 euro di sanzioni pecuniarie per vìolazioni dell'ordinanza del Sindaco del Comune di Lipari nr.40 del 8/7/2016 che disciplina il commercio ambulante sull'isola di vulcano.
ORDINANZA DELLA CP PER LA REGOLAMENTAZIONE DEL PORTO LEVANTE DELL'ISOLA DI VULCANO E DEL RELATIVO AMBITO PORTUALE.
Finalmente il signor sindaco di Lipari ha decretato un'azione veramente necessaria per Vulcano "il controllo degli ambulanti" che all'arrivo delle forze dell'ordine si sono dileguati come ghiaccio al sole e solo in pochi sono stati multati.
Ma questa azione deve essere costante perchè questi extracomunitari non hanno assolutamente paura delle forze dell'ordine e già oggi sono posizionati nei vecchi stalli. Secondo me la soluzione sta nel nominare un vigile urbano stabile a Vulcano che controlli il territorio. Ma forse i signori vigili non possono abbandonare le vie principali di Lipari e fanno mostra di sè, specialmente il gruppo femminile formato da belle ragazze.
A Vulcano chi li guarderebbe? Il signor sindaco dovrebbe provvedere a sanare una piaga sempre aperta a Vulcano, la musica notturna in zona Sabbie Nere. Nessuno può dormire e i decibel sono alle stelle e i turisti che soggiornano negli alberghi limitrofi la mattina scappano.
Certo il divertimento per i giovani è necessario ma "est modus in rebus" e non parlo delle varie autorizzazioni che mancano ai locali che fanno musica, provare per credere. Non do giudizi sulla situazione disastrosa della nettezza urbana (allego solo foto). Ma questa volta non è colpa dell'amministrazione di Lipari ma dell'inetto goveno regionale e della sua plutocrazia.
A LIPARI - MARINA LUNGA - "NUOVI" CASSONETTI PER I RIFIUTI.
---Segnalo che una cinquantina di persone (prima firmataria Agnese Berlinghieri) hanno presentato un esposto al sindaco ed alla guardia di finanza sull'"ambulantato selvaggio" a Vulcano. Eccolo:
Noi sottoscritti titolari di licenza commerciale rilasciata dal Comune di Lipari facciamo istanza affinchè le S.V. provvedano al controllo legale e fiscale degli individui che continuamente piazzano le loro bancarelle fatiscenti nel centro di Vulcano, precisamente presso i fanghi. Il sito sembra la "Casbar" di Casablanca. Le suddette sono collocate anche in mezzo alla strada creando problemi alla sicurezza dei pedoni che procedono in essa. Non parliamo dell'evasione fiscale che non avendo neanche la licenza e partita iva evadono completamente sia le imposte dirette che indirette.
---L'isola che non c'è
Avevo deciso di non scrivere piu' di Vulcano, tanto le cose non cambiano mai, ma da troppi anni, 50 per l'esattezza, vivo e frequento questo luogo e con nostalgia ricordo come'era allora.
Le cose peggiorano di anno in anno e di giorno in giorno. Come avevo precedentemente scritto era ottimo solo il servizio di nettezza urbana, ora non funziona neanche questo (vedi foto).
Forse è dovuto al cambio di gestione del servizio, la diminuzione del personale addetto e all'introduzione in servizio di vecchi mezzi poco efficienti.
E che dire della visita di tutte quelle bancarelle nei pressi della pozza dei fanghi (vedi foto)? Sembra di essere in una Kasba. Perchè il Comune di Lipari non interviene per tentare di mettere come ha già fatto o sta tentando di fare a Lipari? Perchè non assegna un buon posto a questi lavoratori, chiedendolgli di mettersi in regola, e realizza dei siti da concedere in uso com'è in tutte le città? Ma siamo nel caos e nell'anarchia piu' totale.
Tutti, in atto, vendono con o senza licenza, non pagano suolo pubblico, insegne e imposte dirette e indirette (e poi ci lamentiamo che le casse comunali sono vuote e la Regione non trasferisce fondi).
L'altro giorno ho anche assistitito all'arrivo degli uomini della capitaneria di Porto venuti per regolarizzare i posteggi e i siti di arrivo di navi ed aliscafi. Quando si vuole si può...
L'isola che non c'è.
Un elogio va fatto all'amministrazione comunale di Lipari che con l'ordinanza ha proibito la musica ad alto volume nel centro cittadino, ma non ha tenuto conto che esiste anche a Vulcano che fa parte integrale, penso dello stesso Ente Locale e pertanto l'ordinanza doveva essere estesa anche sul suddetto territorio dove dire che la musica è ad alto volume è dire poco.
Si può dire certamente che è assordante. Non c'è nessun controllo sia sulla suddetta musica che sulle varie autorizzazioni necessarie per trattenimenti danzanti e fino a che ora possono esercitare la predetta attività. Coloro che risiedono nei diversi alberghi limitrofi stanno al massimo una notte e poi scappano non potendo dormire per il rumore assordante. "E si vuole il turismo...".
Non parliamo poi cosa succede all'alba quando "l'orda" degli scatenati "mau mau" che frequentano i locali notturni si riversano sulle strade. Tutti ubriachi e forse anche drogati, litigano, gridano e sfasciano tutto quello che trovano in giro. Mi viene in mente, quando io gestivo la discoteca "Rocce Rosse" dove davanti all'ingresso c'era la jeep dei carabinieri e stava tutta la notte controllando i ragazzi che entravano e l'attività era diretta dall'ottimo comandante di stazione maresciallo Gimmi Stefani che oltre a controllare i ragazzi all'uscita scendeva con loro e faceva in modo che durante la notte non commettessero nessun reato.
Parlo ora della cattiva abitudine di alcuni imprenditori dei vari lidi balneari che continuano a sbancare le dune per allargare il lido e creare posteggi sulla spiaggia. Forse sconoscono che ancora vige la legge del 1936 che specifica che tutte le isole sono considerate ancora territorio di confine e per qualsiasi opera c'è bisogno dell'autorizzazione del ministero della guerra ora della difesa. Ma nessuno fa nulla. A Vulcano vige il proverbio "vivi e lascia vivere"...
L'Isola che non c'è o meglio le isole che non ci sono.
Articoli nei giornali, interviste in consiglio comunale, discussioni nei bar, ovunque si parla delle casse comunali che sono ormai agli sgoccioli.
Ma nessuno si domanda come mai queste casse comunali si trovano in questo stato di emergenza. Tutti ignorano o fanno finta di ignorare che da un anno e sei mesi non si pagano piu' tasse, in quanto non esiste piu' l'esattoria comunale per cui se si vuole pagare o impinguare le casse comunali si può soltanto a Padre Pio e tutti si chiedono cosa si deve fare, ma tutti fanno finta di niente, perchè?
E pensare che tra gli amministratori c'è chi è laureato e sicuramente per i suoi studi avrà conoscenza di diritto pubblico e diritto tributario.
Vari amministratori per risolvere il problema delle imposte mettono giu' idee piu' o meno strampalate e che indicano una perfetta ignoranza in materia.
C'è chi parla di società private di riscossioni, altri si oppongono a questa soluzione prendendo ad esempio la passata nomina all'ultima società che riscosse i soldi delle tasse dei cittadini ma li verso' nella propria cassa anzichè al Comune.
E mi viene in mente la persona che propose quella soluzione e perchè non fece caso ad una regola essenziale che ogni società di riscossione deve versare una cauzione o in beni immobili o in polizza fidejussoria.
E mi meraviglio come mai la magistratura o la guardia di finanza non abbia messo mani su quel contratto per verificare eventuali irregolarità.
L'Isola che non c'è.
Come ho già scritto non parlerò piu' di Vulcano. Ormai è divenuta l'isola che non c'è per eccellenza. Nessuno piu' vuole fare qualcosa per cercare di non farla piu' affogare. Si sono riuniti alcuni giovani giorni or sono e sono da ammirarli in rapporto ai loro genitori che si disinteressano di qualsiasi problema. Hanno discusso di tutto ciò che affligge l'isola, ma sono convinto che tutto è inutile, l'amministrazione di Lipari non farà mai niente per questa nostra bella isola (ogni turista che arriva a Vulcano è un turista che si leva a Lipari). Ma una sola strada è da percorrere per le prossime elezioni:
1) eleggere un sindaco preparato e che abbia il concetto di giustizia;
2) fare eleggere dei consiglieri di Vulcano che non siano i soliti lecchini del sindaco ma gente che lavora per il benessere del proprio territorio..
Ma torniamo a Lipari. In questi giorni sono state inviate per posta (con spese a carico del destinatario) le cartelle relative al consumo dell'acqua. Certo gli amministratori con le casse comunali al lumicino cercano di fare soldi. Ma non questo modo. Per fare cassa ostentano la loro ignoranza sia in materia tributaria che legale. Che cosa accadrà se dopo la scadenza saranno a migliaia i morosi? Si faranno le procedure con i legali privati come qualche amministratore con poca cultura ha suggerito? Sono esatti i conteggi e le letture? Ho assistito a masse enorme di gente presso l'Ente impositore che imprecano per cartelle errate ed esose. Specialmente le cartelle di Vulcano sono errate in quanto vi è compresa la depurazione che forse gli amministratori non sanno che si paga quando l'acqua viene fornita tramite navi citserne.
E che cosa dire dell'enorme cifra che ha speso l'Ente che poi pagheremo noi contribuneti per l'emissione da parte di una società privata di queste cartelle? Con quale merito è stata scelta questa ditta? Forse con il metodo tanto diffuso...amici degli amici? Ma per questi sapienti tutto va bene. La cosa importante è non nominare l'esattore comunale per la riscossione dei tributi cosi' l'enorme cifra di tributi di alcuni importanti cittadini locali resta nelle loro tasche e non in quelle comunali.
E ritornando alle cartelle, con l'esattore provate le cartelle sarebbero state caricate a spese dell'esattore e non a carico dei contribuenti. Con l'esattore le casse comunali sarebbero state impinguate di tre anni di tributi non riscossi. Ma questi forse non lo capiscono o non lo vogliono capire. Sarebbe grave se c'è piu' ignoranza o mala fede (ma siamo alla fine).
L’Italia che non c’è
Non vi annoierò più scrivendo dell’Isola che non c’, perché con mio grande rammarico mi sono accorto che nell’isola mancano gli abitanti.
Quelli che possiamo chiamare abitanti parlano, parlano, possibilmente giocando a carte con accanto un bel bicchierone di birra, ma tutto finisce lì: sono degli agnostici. Essi non combinano niente per creare, come io diverse volte ho detto, una organizzazione popolare in modo da cercare di risolvere i problemi dell’Isola con le buone e se c’è la necessità anche con le cattive, ma nessuno si è mosso e ciò vuol dire che per loro tutto va bene. Si accorgeranno al più presto che l’Isola verrà abbandonata dal turismo e vedranno le loro case rimanere sfitte, gli alberghi vuoti e i loro negozi privi di clienti. Ma quando si accorgeranno di ciò sarà troppo tardi.
Per finire vi parlo del famoso pontile di attracco degli aliscafi, ancora inaccessibile, tutti ne parlano, amministratori, capitanerie, autorità, ma non si fa niente e si fanno, invece, lavori inutili al porto che a loro dire faciliteranno l’attracco degli aliscafi e delle navi. Non vorrei essere un uccello di malaugurio, ma questa estate prevedo oltrechè pochi arrivi un vero caos al porto che porterà come danno l’approdo presso altri itinerari turistici.
L'Isola che non c'è
DISSALATORE.
Alcuni mesi or sono scrissi un articolo relativo alla costruendo struttura per il dissalatore e purtroppo riconosco che sono stato una Cassandra di notizie infauste.
Il famoso dissalatore quasi completo è stato bloccato dalla Regione che aveva stanziato circa 20 milioni di euro già spesi e ora non intende piu' andare avanti con il suddetto finanziamento.
Si sono convinti che è un'opera inutile (cosa normale per la Regione). Si è deturpato un superbo panorama nella zona di Ponente, si sono costruite strutture di derivazioni in punti panoramici come la zona delle Sabbie Nere.
Ma ora cosa vogliono fare? Abbandonare questa struttura quasi completa? E fare un bivacco per animale e per le bestie dei contadini? Penso che no e tutti i cittadini dovrebbero insorgere per completare l'opera.
Dare la gestione a ditte specializzate ed addestrare gli operai che dovrebbero essere dai 10 ai 15 e la cosa principale, questi operai, dovrebbero essere scelti tra i giovani disoccupati delle Eolie.
Ma arrivati a questo punto che Dio ce la mandi buona.
ESATTORIA.
Anche per l'Esattoria delle Idd in Sicilia sono stato una Cassandra. Tutti i Comuni sono in fermento. Non si riscuote piu'. Riscossione Sicilia rischia di chiudere per il grande deficit che ha creato in questi anni con la famosa allegra gestione. La gente si domanda come mai con le vecchie gestioni tutti gli esattori erano piu' o meno milionari e per questo motivo sono stati cacciati fuori dalle gestioni e addirittura tacciati di avere rapporti mafiosi?
Che cos'è che non va?
1) Le esattorie sono state riempite e uso il termine riempite perchè è entrato il modus vivendi della Regione. Assumere gli amici degli amici..
2) I direttori non sono piu' come nei tempi passati i vincitori di concorso direttivo presso il ministero delle finanze con 4 prove difficili, ma vari raccomandati di ferro e amici degli amici.
3) La riscossione è diventata una barzelletta. Non si vedono piu' in giro ufficiali esattoriali che eseguono pignoramenti con trasporto ed espropri. Ora il pagamento è diventato quasi facoltativo.
Faccio l'esempio di Lipari dove non si paga da 3 anni e qualche intelligente amministratore ha proposto per la riscossione dell'acqua di affidare il compito a stimati legali che prendono il posto degli ufficiali esattoriali ed eseguono con il magistrato ordinario le suddette procedure con le relative spese a carico dei contribuenti.
Ma viviamo in periodo di democrazia...
Lo Stato che non c'è...l'Italia
In questi giorni uno degli argomenti piu' trattati dai gionali è il problema della famosa società "Riscossione Sicilia Spa". Tutti pensano che sia una comune Spa, quasi nessuno sa che è uno dei piu' grossi carrozzoni mangia soldi (dei cittadini) d'Italia. E' una partecipata della Regione Sicilia che viene rifornita di miliardi per andare avanti.
Finalmente la giunta Crocetta gli ha negato i contributi ed ora non si sa che fine farà la suddetta società che venne creata anni or sono dal governo dell'on. D'Angelo, non solo per quali reconditi fini ed abolite l'esattorie private che erano una delle organizzazioni piu' perfette nell'ambito dell'organizzazione finanziaria.
Il principio fondamentale era il non riscosso per non riscosso. In sostanza, gli esattori privati o riscuotevano dai contribuenti o non riscuotevano per qualsiasi motivo alla scadenza del bimestre dovevano versare all'Erario o ai Comuni trattenendo solo l'agio di riscossione che era del 6% al 10% secondo il contratto.
Erano a carico dell'esattore tutte le spese della gestione. Poi d'improvviso tutto fini'. Il governo regionale decise di riscuotere le imposte in proprio e perciò la suddetta società. Noi esattori fummo accusati di tutte le nefandezze: dall'appartenenza alla mafia al latrocinio autorizzato e osannò la nuova nata. Le nuove esattorie furono prese d'assalto dai vari partiti politici. Furono riempite da impiegati con stipendi da favola e da direttori che non erano i vincitori di concorso direttivo del ministero delle finanze, ma i piu' raccomandati anche senza nessun titolo di studio. I politici dirigevano la riscossione e cosi' tutto cominciò ad andare a p......
La riscossione è ad un livello disastroso ed i Comuni sono tutti deficitari e non hanno piu' entrate ma forse finalmente il presidente Crocetta pare che abbia le idee chiare. Faccio l'esempio dell'esattoria di Lipari i cui sportelli chiusero da ben tre anni senza neanche avvisare il Comune e chi desidera pagare deve recarsi presso l'esattoria di Messina ed addirittura non essendoci piu' messi notificatori le poche cartelle vengono notificate tramite posta la cui notifica è ammessa solo se il contribuente è irreperibile.
Non pagano le grosse ditte, ed a Lipari abbiamo anche gli alberghi e tutti gli amici degli amici e gli amministratori in primo piano sono morosi. Ma il sindaco per fare soldi va peregrinando tra Palermo e Roma a mendicare i contributi per questa o per quell'opera pubblica e per finire l'Ente comunale dell'acqua non riscuote da tre anni il canone e pertanto il suo bilancio è piu' che negativo , ma nessuno ne parla o fa finta di niente. Conviene a tutti. Come si può definire questa amministrazione?
Ma si costruisce il dissalatore a Vulcano che per me è una spesa inutile e non so con quali fondi il Comune potrà gestirlo. Oltre a questo la ditta di costruzione dell'opera sta completamente rovinando la vetusta conduttura dell'acqua scavandogli accanto e rovinando i tubi, anche se l'addetto per Vulcano ha fatto presente il grave danno che si sta creando, ma l'amministrazione fa orecchie da mercante. Male va meglio è.
*Dottore, per 35 anni direttore e titolare di Esattoria
---L'Italia che non c'è
Dopo le recenti tragedie degli attentati terroristici tutte le nazioni cercano di applicare misure di polizia onde cercare se non di sconfiggere quantomeno di arginare l'avanzata di questi criminali che compiono questi atti trincerandosi dietro la religione islamica. Anche i politici italiani parlano di misure di sicurezza, ma sono parole al vento per, come al solito, ingannare gli italiani. Da anni non si fa altro che attuare una politica di riduzione dei fondi per la sicurezza e poi si pretende avere delle soluzioni efficienti. Si portano ormai sia l'esercito che la polizia a presidi inefficienti. Il primo grave errore è stato quello di abolire la leva obbligatoria. Nel dopoguerra, pur essendo nella più nera miseria, l'esercito era ancora armato con il famoso 91-38. Il suddetto esercito era almeno idoneo per formare i giovani alle prime ed essenziali norme per una formazione disciplinare. Ora i diciottenni hanno una cultura che si basa sull'indisciplina e sulla mancanza completa dei valori di patria e di libertà. Per loro la cosa essenziale è contestare, discutere e poi abbandonarsi a tutti gli illeciti possibili. Mi ricordo che i suddetti giovani, appena diciottenni, chiamati alle armi arrivavano ai C.A.R. spaventati e irrequieti, ma dopo pochi mesi ne uscivano dei giovani disciplinati che, anche nel modo di fare, esprimevano esperienza e coraggio. Parliamo dell'Arma dei Carabinieri che risentiva ancora del vecchio nome di R.R.C.C., era il pilastro portante dell'ordine d'Italia, ora hanno più l'aspetto di amministratori civili. Anche l'arruolamento è cambiato, i famosi Marescialli che sono la spina dorsale dell'arma, prima arrivavano oltre i quarant'anni a rivestire la suddetta carica, ora, ragazzini, arrivano alle famose scuole di polizia e dopo pochi messi indossano i gradi e vanno a comandare le varie stazioni in Italia, con quali risultati?
Passiamo alla Polizia di Stato che specialmente dopo, la per me sbagliatissima, abolizione delle stellette, i suoi compiti sono per l'80% costituiti da compiti amministrativi che sarebbe meglio affidare ai Comuni ed alle Prefetture. L'unico corpo rimasto indenne che ancora non è stata contaminata dalla politica. E che dire delle figure dei nostri ministri, un tempo erano gli uomini più illustri che aveva l'Italia oggi sono i più grossi politicanti e sanno solo fare politica. Per fare un esempio parliamo del ministro della difesa, prima era o un generale o un maresciallo d'Italia, ora su quel seggio siede una donna che sarà intelligentissima, ma che può capire di strategie militari o di problemi di caserme. Che Dio ce la mandi buona.
Il Mondo che non c’è
Il mondo è ormai arrivato ad una tale decadenza che dichiararsi di appartenere a questa specie è quasi disgustoso. Si manca di coraggio, si manca di cuore e principalmente di spina dorsale.
Non voglio far politica o apologia, ma come sono cambiati i tempi e in che poco tempo.
Ricordo da vecchie reminiscenze scolastiche che quando in un attentato terroristico e mi ricordo quando leggevo che in Grecia in un attentato terroristico uccisero il nostro generale Tellini, capo della delegazione internazionale che doveva definire il confine greco-albanese, il passato regime chiese un risarcimento abbastanza elevato alle due nazioni e quando non ebbe risposta fece uscire da Taranto la nostra gloriosa flotta che bombardò Corfù e la occupò. Mi ricordo che quando i giapponesi con un’azione quasi terroristica bombardarono le Hawai, gli americani risposero con una dichiarazione di guerra e quando si attentò alla vita del nostro primo ministro del passato regime, l’Italia venne sconvolta da arresti e ordini di confino e ci fu uno stato di allerta in tutta Italia. Ora tutto è cambiato, si protesta, si riuniscono i ministri si parla e tutto poi finisce, restano solo le vittime e le famiglie che cercano di confortarsi ascoltando la marsigliese e i profughi continuano ad arrivare e immischiati ad essi i vari criminali e il Santo Padre che continua a benedire. In Italia non si fa altro che parlare. Il parlamento è in perenne assemblea e così i partiti e le varie correnti, solo che gli onorevoli continuano a cambiare casacca, oggi a destra e domani a sinistra, manca qualsiasi serietà e correttezza che faceva dell’Italia una nazione all’avanguardia.
Per fare una leggina passano anni e quando finalmente viene promulgata è veramente cosa difficile poterla interpretare e viene istintivo pensare al passato regime che in pochi mesi rinnovò tutte le leggi ed i regolamenti. L’Italia era ancora con leggi che possiamo dire medievali e in poco tempo si trovò ad essere all’avanguardia in Europa sia con la riforma dei quattro codici, pubblica istruzione, leggi sulla famiglia, maternità e infanzia e la cosa più importante l’istituzione delle corporazioni, l’abolizione dei feudi e la riforma dell’agricoltura.
Ora siamo figli di nessuno e non ci scuote neanche la notizia che i cari libici con la scusa che alcuni navi italiane avevano sconfinato nel loro territorio, hanno, per ritorsione, distrutto il cimitero italiano a Tripoli buttando i resti a mare. E noi continuiamo a spendere miliardi, che non abbiamo, per accoglierli e mi viene in mente una visione vista in televisione poco tempo fa dei padri di questi individui che venivano si in Italia, ma sfilavano in catene in via dell’Impero a Roma.
---L'isola che non c'è.
Almeno per Vulcano la stagione è già finita.
Una Stagione che per me è stata semplicemente disastrosa sia dal punto di vista commerciale che da quello delle strutture di accoglienza.
Le statistiche annunziano che i turisti sono in aumento, ma penso che costoro siano in malafede, tranne che erroneamente conteggino quella "specie" di turisti che arrivano con i barconi, stanno nell'Isola un paio d'ore, non spendono un a lira, sporcano tutto e vanno via.
A proposito di sporcizia, un plauso va a giovani isolani capeggiati da Luigi "il Tedesco" che armati di scope e pale, hanno pulito gran parte dell'Isola e in particolar modo quel sentiero che arriva su al cratere che era in uno stato semplicemente vergognoso. Un plauso va anche ai validi componenti della Guardia Medica che si sacrificano ad assistere turisti e isolani anche se per disposizioni della Direzione e per risparmio, si è abolito di notte il doppio turno con le conseguenze del caso, in quanto il medico di notte, spesso e volentieri, è chiamato a domicilio dagli ammalati e la Guardia resta chiusa.
Un unico appunto faccio alla dirigenza della Asl che, sebbene abbia avuto tanti ricorsi, tiene tra i medici a Vulcano, un individuo che penso soffra di particolari problemi in quanto litiga con tutti coloro che vengono per assistenza e rischia sempre... Fortunatamente i Vulcanari sono brava gente e non auguro a questo medico di finire nella mia provincia...
L'isola che non c'è.
Oggi vi voglio parlare delle isole Eolie (che non ci sono, e non ci sono specialmente per il fisco che grazie all'amministrazione comunale sono state graziate dal pagamento di imposte e tasse). Sì, sono esonerate in modo totale. Sì, in questi giorni arrivano le famose cartelle, ma sono delle barzellette e tutti si fanno una risata invece di mettere in proprio contro lo Stato ed i Comuni. Un estraneo rimarrebbe scioccato e proprio loro vogliono rendere dotti che mentre in tanti Comuni si pagano regolarmente solo a Lipari è esente in quanto da tre anni manca l'Esattoria HDD. Avete visto piu' nel paese il famoso ufficiale esattoriale Calabrò che vi perseguitava ad ogni rata in scadenza? Tutti stanno tranquilli e specialmente i commercianti e in particolare gli albergatori che debbono al fisco diverse centinaia migliaia di euro. Nei consigli comunali si parla di deficit... non ci sono i soldi per pagare la gestione della nettezza urbana, ma nessun consigliere si alza per dire al sindaco perchè non c'è piu' l'esattoria. Eppure sia il sindaco che il vice sindaco sono degli esperti in materia fiscale dato i loro studi di gioventu'. Ma meglio cinciare in consiglio che parlare di provvedimenti effettivi, tutti nei consigli, in pubblico, parlano e si litigano, ma fuori si è tutti un pugno di amici. Ho scritto queste poche righe da vecchio titolare delle HDD e conoscendo l'attuale morosità ricordo la frase del vecchio collega Cusolito che mi diceva "gestire l'esattoria di Lipari è sempre l'attività piu' semplice in quanto la mentalità dei liparoti è quella di versare al 100%". E per finire voglio precisare che ho offerto la mia collaborazione del tutto gratuita al Comune di Lipari per creare una esattoria comunale con solo 2 impiegati. Un ufficio di riscossione che con l'utile da esso derivante si può coprire qualsiasi deficit.
L'isola che non c'è.
Oggi vi voglio parlare di un problema che investe tutti noi, ma che viene, per politica, enunziato nel modo più ignominioso e che tutti ne parlano anche se con molta ignoranza.
Il problema che ci colpisce è quello dell'immigrazione sia dall'Africa che dall'Asia. Tutti parlano di umanità sia i politici che il Santo Padre che perennemente nei suoi molteplici discorsi ci invita all'accolglienza. Ma nessuno pensa che dopo l'accoglienza nei centri e nelle varie stazioni questa gente e le loro numerose famiglie resteranno perennemente in Italia. Nessuna pensa come questa gente vivrà con la crisi economica in corso e con le migliaia di operai italiani che sono disperati e senza lavoro e chi li manterrà? Forse il santo Padre?
Io prevedo che, e spero di sbagliarmi, quando si accorgeranno che le loro famiglie saranno prive di sostentamento e risorse ritorneranno alla loro vecchia mentalità e cominceranno a darsi al delinquere. E noi cosa faremo allora? Si può ritornare ai vecchi metodi di fucilazione e camera a gas? Perché neanche si potranno chiudere nelle varie carceri in quanto già la popolazione carceraria e formata per il 60% da extracomunitari.
I nostri non parlano altro che anche noi siamo stati emigranti, ma vediamo chi erano questi famosi emigranti italiano ai primi del 900. I più ignoranti si recavano in massa reclutati da tedeschi e belgi per portarli a morire nelle miniere di carbone o di ferro. I più furbi e specialmente i meridionali si recavano in America, paese sicuro e pieno di risorse sfruttando la loro intelligenza cominciarono a prendere possesso dell'America e creare la cosiddetta man nera e la delinquenza mafiosa: vedi caos Petrosino. Ma come si può arginare questo esodo biblico? Solo l'America ci può salvare, in Asia con le truppe di terra e imporre la pace con la forza.
Per i provenienti dall'Africa via Libia è più facile risolvere il problema, con la forza e maggiormente creando dei posti di lavoro come fu fatto a suo tempo in Albania.
Per Vulcano, penso, che la stagione delle ferie sia finita, già le strade la mattina sono deserte come deserti sono i locali. Ma voglio dare un mio parere su questa Stagione, ho intervistato diversi commercianti e tutti alle mie domande hanno risposto e stesse cose: non ci ricordiamo mai una stagione così povera di incassi e molti mi hanno confessato che questo è l'ultimo anno di attività.
In Agosto i chiamati turisti che hanno riempito l'Isola erano le famose "Truppe Cammellate", che fortunatamente hanno lasciato i loro cammelli a Milazzo e imbarcatisi sulle navi, bivaccavano alcune ore a Vulcano e in branchi si muovevano dal porto alle sabbie nere e guai a quell'automobilista che suonava per avere la possibilità di passare, gli si rivolgevano in malo modo e minacciavano, non spendevano una lira e alcuni entravano nei locali solo per rubare qualche cosa da portare come regalo e addirittura si è avuto un arresto da parte dei carabinieri.
Come sempre ritorno al passato quando l'Isola era frequentata da persone veramente splendide e si vedevano attori, attrici e personaggi di spicco che non erano questi scalmanati che di notte la loro occupazione e quella di schiamazzare nelle pseudo discoteche fino alle quattro del mattino e poi continuare la loro passione per l'alcol in mezza alla strada.
E da siciliano che differenza c'è, sempre pensando al passato, nel pensare le bellissime donne che frequentavano Vulcano, era una gioia vederle, ora guardo il prodotto cosiddetto femminile che si vede a Vulcano e mi ricordo delle famose giare dove mia nonna metteva l'olio: tanto sono il altezza e larghezza.
Ma il mio pensiero è quello che i locali non fanno niente per organizzarsi per le prossime amministrative e fare in modo da eleggere dei consiglieri che invece di dormire in Consiglio Comunale si battano per un effettivo cambiamento in meglio.
L'isola che non c'è.
Oggi vi voglio parlare di altre due Isole che non ci sono. Sicilia e Italia.
La Sicilia, la nostra bella Isola ormai è sparita. Viviamo di ricordi forse tra i più belli di grandi uomini che fecero della Sicilia la terra più economicamente valida e culturalmente all'avanguardia. Era ammirata da tutta l'Europa. Oggi siamo in mano a dei politici che accovacciati alle loro poltrone vanno avanti con compromessi, bugie e parole buttate al vento e senza creare nulla di concreto. Ho assistito ad alcune sedute dell'Assemblea Regionale Siciliana, lì vediamo i nostri rappresentanti seduti, annoiati che aspettano con grande desiderio la fine della seduta per tornare a casa. Di quelli che io conosco la loro specialità è l'impreparazione, ma sono stati eletti da Noi e perciò siamo noi a far riscaldare le loro sedie. Tutti i Comuni sono in deficit e ci chiediamo come mai fino a qualche anno la gli stessi comuni erano i primi ad investire in opere pubbliche assistenziali e ora sono costretti ad implorare quattrini da Roma e dall'Europa. Nessuno si chiede perché la casse sono sempre vuote.
Io non conosco tutti i motivi, ma conosco quello principale: non si riscuotono più i tributi. Questa specie di Società Siciliana di riscossione, creata da una legge iniqua e con la scomparsa degli esattori privati, è stata un completo fallimento. Ha un defcit enorme, la cosa peggiore è che chiude le esattorie nei vari comuni senza preavvisare amministrazioni e cittadini. A dirigere ci sono i soliti arrivisti politici, gente inesperta che sta là esclusivamente per la lauta paga, ma nessuno prende provvedimenti, forse a tutti fa cosa gradita non pagare le tasse. Ho controllato alcune ditte nell'elenco dei morosi del Comune di Lipari; è scoccante! I più grandi alberghi, i più grossi commercianti, i più noti politici sono tra i maggiori morosi....e sono tranquilli! Tanto sono spariti i famosi ufficiali esattoriali e l'unico ricordo dell'esattoria si nota ogni tanto in qualche notifica che arriva per raccomandata, raccomandata che oltre all'imposta porta spese postali (circa 6 euro), somma illegalmente richiesta in quanto la notifica deve essere fatta a mani proprie dal messo notificatore. Si usa la raccomandata quando scopo l'accesso trovata chiusa l'abitazione si invia per posta la tassa e si pubblica alla casa comunale.
Nella mia prossima parlerò dell'Italia che non c'è.
L'isola che non c'è.
Mi accingo a scrivere ancora una volta per cercare di mettere fine al totale affondamento di questa bella Isola.
Ieri sera sono sceso in centro per fare una passeggiatina e sono rimasto scioccato nel constatare il centro privo di gente, i locali aperti ma privi di clienti, i commessi e le commesse stavano davanti gli ingressi aspettando chi non sarebbe venuto. Si sentiva una musica dalla spiaggia e per curiosità ivi mi sono recato, ma vi era la sola musica, mancavano i clienti. Alcuni giorni fa uscendo dal market Tripi, davanti ai miei occhi si è presentata una scena da film comico, stile anni '20. L'ambulanza a sirene spiegate bloccata davanti il market, imbottigliata tra una fila di macchine, l'infermiere che imprecava perché doveva trasportare un malato all'eliporto ed i vari proprietari delle macchine che cercavano con manovre azzardate di mettersi da parte. Finalmente alcuni volenterosi hanno scarrozzato una macchina e così si è potuta sbloccare la situazione. L'indomani ho incontrato l'infermiere-autista a cui ho consigliato per l'avvenire di percorrere la stradina che dall'ingresso della guardia medica porta al posteggio, ma il suddetto, con un risolino, mi semplicemente detto: vai a vedere quella strada e così ho fatto. Mi sono ivi recato e sono rimasto scioccato nel notare che la stradina a fondo naturale n0on esisteva più a parte un grosso fosso dovuto all'acqua piovana. Sono arrivato al famoso posteggio ove invece del posteggio davanti ai miei occhi è apparso un campo trincerato, sono ritornato indietro di tanti anni quando facevo le manovre militari sull'altopiano di asiago, luogo storico della prima guerra mondiale. Il famoso posteggio era quasi tutto occupato dalle ditte che eseguono il lavoro a Vulcano, pieno di tubi, cemento, pietrisco e tante altri materiali. Un polverone si alzava perchè andavano e venivano di là ruspe, betoniere e vari camion, le poche macchine che avevano avuto la disgrazia di ivi posteggiare erano ridotte in uno stato pietoso. E vogliano il turismo?
Faccio un appello ai cittadini più responsabili e manti dell'Isola per creare un comitato che porti avanti i problemi più importanti dell'isola presso le autorità comunali, regionali e nazionali. Sono a disposizione per chi vogli associarsi.
L'isola che non c'è
Avevo deciso di non scrivere più di Vulcano in quanto sono convinto che qualsiasi cosa si scriva sono parole buttate al vento, ma è più forte di me, amo troppo questo scoglio e vorrei tanto che si ritornasse ai tempi felici, ma è un a mia illusione e mi pongo sempre la stessa domanda: di chi è la colpa di questo stato di cose?
Alcuni dicono che è della crisi economica mondiale, io dico che è una bella scusa, in Sicilia il turismo è in aumento e ce lo confermano le ultime statistiche e pensandoci bene e dopo lunga riflessione e dati di fatto mi sono convinto che la colpa è nostra, si nostra e specialmente di coloro che sono nati qua. Si sono atrofizzati, dal nulla si sono fatti i soldi nei periodi d'oro e per cui si sono adagiati su comode poltrone e non fanno più niente ne in materia di pubblicità ne tantomeno per accogliere come si deve i turisti. Non fanno altro che discutere, criticarsi a vicenda tra un bicchiere di birra e l'altro. Tutti aspettano la manna dal cielo e nessuno pensa al vecchio detto Aiutati che il ciel Ti aiuta. C'è stata la grande occasione dell'expo di Milano che cosa hanno fatto i nostri cari Vulcanari "niente". Nessuno ha formato un comitato per pubblicizzare la nostra bella Isola a Milano.
Nessuno ha notato che giorni fa con due piccole manifestazioni sportive l'Isola è stata piena di turisti che spendevano e spandevano e finalmente la sera c'era della gente nei bar e per le strade e non il solito coprifuoco.
Non parliamo dell'incoscienza di alcuni imprenditori locali che per pulire le spiagge vi entrano con le ruspe e rovinano dune e vegetazione mediterranea e poi la spazzatura e barche vecchie li buttano nell'unica strada principale delle sabbie nere. E' una vergogna e se uno li rimprovera escono con la scusa che la spiaggia è di loro proprietà e anche se fosse vero creare queste indecenze che già durano da diversi mesi. Certo non pretendo che nella loro ignoranza conoscono una legge del 1936 che sancisce che tutte le Isole italiane sono considerate territorio di confine e pertanto soggette per qualsiasi azione ad avere l'autorizzazione del ministro della guerra ora della difesa. Mi viene da pensare che forse non lo sanno neanche le forze dell'ordine che passando certamente vedono questi abusi.
Mi sono trovato a parlare con Vincenzo Natoli, presidente della circoscrizione di Vulcano, anche lui come me è convinto che questa isola è ormai abbandonata al suo destino che è quello dell'oblio.
Mi diceva che da diverso tempo si batte per riattaccare la corrente elettrica per il cimitero di Vulcano, ma tutto rimane lettera morta, solo promesse, promesse. Non si ha neanche un po' di rispetto per i morti.
Mi parlava delle strade prive di manutenzione con buche profonde ove giornalmente avvengono incidenti. Non parliamo di quando cade la pioggia, l'acqua oltrepassa i bordi ed è impossibile passare, spendendo pochi soldi si potrebbe fare un canale di sfogo, ma ripeto nulla si fa a Vulcano. Gli uffici della delegazione avrebbero bisogno almeno per qualche ora al giorno di un impiegato per raccogliere le pratiche dei cittadini e così non costringere uomini anziani e invalidi a recarsi a Lipari. Manca un vigile effettivo e la circolazione è caotica e siamo in balia dei motorini e di piloti improntati di casa nostra. E per finire anche le amministrazioni centrali statali non considerano Vulcano e un esempio eclatante si ha presso il nostro ufficio postale: una sola impiegata anche se validissima e grande lavoratrice, ma che può fare da sola? Il suo ufficio ha gli stessi servizi di una grande città. I cittadini stanno intere ore anche per poter fare una semplice raccomandata e litigano prendendosela con la povera impiegata, ma a nessuno viene di fare una petizione all'amministrazione centrale per aumentare l'organico. E che dire degli impianti del suddetto ufficio ormai vetusti e perennemente inceppati? Per non parlare del bancomat che è perennemente bloccato e la risposta dell'impiegato è sempre quella: aspettiamo i tecnici.