di Daniele Sequenzia
Caro Bartolino,
siamo tutti affascinati: un vero matrimonio da favola! Magnifica cerimonia, semplicemente toccante.
Il possente Vulcano, coro e musica delle Eolie, protegga gli sposi, mentre con impeto, dominatrice, versa Afrodite nelle tazze il chiaro vino, ambra celeste.
Amatevi l’un l’altro, e siate felici. Ribolle di gioia il mare simpaticamente affollato di tanti amici . Cantate e danzate insieme e siate allegri, come le corde del liuto, vibrino di dolcissima musica.
Con viva simpatia per il Notiziario, libera voce, i suoi affezionati lettori sparsi in tutto il mondo augurano ai vulcanici sposi ogni bene, salute e pace.
Caro Direttore,
Mario Draghi, profondo studioso dell'economia monetaria , è considerato uno dei migliori statisti da tutte le più importanti istituzioni internazionali.
Le sue acute osservazioni e i suoi programmi politici rappresentano il meglio, di cui l’Italia può vantarsi.
«Abbiamo bisogno di un’Unione europea che sia adatta al mondo di oggi e di domani», ha detto l’ex presidente del Consiglio italiano e della Banca centrale europea Mario Draghi.
Recentemente Mario Draghi ha ricevuto il prestigioso premio ” Carlos V “dalle mani del Re di Spagna Felipe VI.
Nel suo discorso di ringraziamento, Draghi indica che “occorre adeguarci ai rapidi cambiamenti tecnologici, aumentare la capacità di difesa e realizzare la transizione verde”.
“ Credo che la coesione politica della nostra Unione richieda che agiamo insieme, possibilmente sempre."
"Dobbiamo essere coscienti che la coesione politica è minacciata dai cambiamenti del resto del mondo”.
“Ripristinare la nostra competitività non lo possiamo ottenere da soli o gareggiando a vicenda. Ci impone di agire come Unione europea in un modo che non abbiamo mai fatto prima” .
“Non abbiamo mai avuto una strategia industriale Ue” per rispondere a Stati Uniti e Cina e “nonostante le iniziative positive in corso, manca ancora una strategia globale su come rispondere in molteplici settori”.
Mario Draghi rimane fortemente impegnato nella difesa dei “principi etici come asse centrale della coesione europea” e sostenitore “nei confronti dei giovani, ai quali trasmettere il nostro patrimonio culturale, come garanti di un futuro libero e democratico”.
Sono celebri le sue frasi: “La sovranità nazionale resta in molti aspetti l’elemento fondamentale di ciascun governo “,
“ Per fare le riforme strutturali bisogna pagare un prezzo ora per avere un beneficio domani.”
Caro Direttore,
la mattina del 9 giugno alle 10 sono andato a votare nella mia sezione di via Bidone a Torino.
Poca gente per la strada, appena arrivato, nessuno in attesa, il seggio vuoto. In Piemonte si votava sia per le Regionali , sia per il parlamento Europeo.
Sono 667.150 i cittadini torinesi aventi diritto al voto per le elezioni europee. Forte il calo dei votanti. I giornali riportano che solo 4 cittadini su 10 hanno votato.
Da tempo la politica è sempre piu’ distante dal cittadino. La corruzione ha ingenerato solo sfiducia. Forte è la mancanza di una “ coscienza “ europea.
In Sicilia netta vittoria di Forza Italia, la lista più votata alle Elezioni europee.
In Germania i conservatori del Cdu-Csu vincono le elezioni europee con circa il 30%, conquista voti l’Afd, l’estrema destra, con il 15,9%, davanti all’Spd del cancellere Olaf Scholz che ottiene solo il 13,9% dei voti.
Crollo di Macron in Francia, sciolta l’Assemblea Nazionale, convocate nuove elezioni il 30 giugno ed il 7 luglio. Schiacciante vittoria di Jean- Marine Le Pen che ha ottenuto il 31,57% dei voti, il doppio della Renaissance del presidente Macron.
Le Pen ora punta tutto sul giovanissimo Jordan Bardella, 28 anni, di origini torinesi, astro crescente della destra francese. Bardella, presidente del Rassemblement National, è figlio di emigranti italiani che sono partiti da Torino, in cerca di fortuna in Francia all’inizio degli anni Sessanta.
Caro Direttore,
mi chiedo con quale spirito e con quale programma gli italiani vanno tra pochi giorni al voto per eleggere il nuovo Parlamento Europeo?
Dal governo Meloni nessuna indicazione a sostegno dei valori democratici, solo una massiccia persecuzione dei migliori magistrati, per renderli succubi dell’esecutivo, contro ogni libera voce e contro la libera stampa. Mentre tutta l’economia è ferma.
Tutto ciò danneggia i cittadini italiani, le nostre attività, la nostra crescita democratica, il futuro dei nostri figli.
La nostra Costituzione rimane trascurata, relegata in soffitta, identificata dal governo non come baluardo alla dittatura, ma come “ corpo estraneo”.
Vengono invece tollerate, finanziate e protette le lobby economiche, il Paese è alla mercé della corruzione e della criminalità.
Il governo vuole rendere “sordo e cieco “ il Parlamento. Non solo.
Mette in discussione le prerogative del Presidente della Repubblica, appiattisce la magistratura e annienta la stampa. Una multitudine di slogans di “ partito”, nessun programma di crescita e nuovi investimenti.
Fermi da anni : sanità, scuola, salari, investimenti, PNRR ,cultura, turismo, protezione del territorio, ricerca e sviluppo.
Con questa politica e con gli accordi con forze antidemocratiche di governi totalitari, l’esecutivo mette in pericolo la nostra carta Costituzionale, mentre non si vogliono disturbare i vari potentati, lasciandoli operare nell’impunita’.
Il governo tace: “nessun progresso democratico, nessun accordo con le migliori democrazie europee.”
Abbiamo vissuto giorni assai difficili. L’Italia ha subito una serie ininterrotta di omicidi di magistrati, di giornalisti, di intellettuali, di progetti di colpi di Stato, di stragi, che hanno segnato tutta la storia nazionale del secondo dopoguerra senza eguali in nessun altro paese europeo.
“Che fare, come dobbiamo difenderci ? “ Occorre un fronte comune per presidiare ogni articolo della Costituzione, collaborando con tutte le forze democratiche europee.”
Con questi forti richiami si è concluso l’intervento di Roberto Scarpinato, ex procuratore generale di Palermo, al recente Congresso dell’Associazione Nazionale Magistrati.
Caro Direttore,
in Italia vive un terzo di tutte le specie animali presenti in Europa. Su tutto il territorio nazionale sono attive decine di libere associazioni ambientaliste, di alto valore morale e scientifico, che si occupano con passione, per legge, alla “tutela dell´ ambiente.” L´aria che respiriamo è “ambiente”.
Le più conosciute sono : il WWF, Greenpeace, Legambiente, A.I.W., Lida, Codacons, Marevivo, Italia Nostra e la Lega Antivivisezione.
Un vero patrimonio di validissime associazioni e di tanti generosi cittadini : grazie ai quali, si studiano, proteggono e curano gli animali, il fantastico mondo degli uccelli, degli insetti, dei rettili, oltre alla straordinaria rara fauna selvatica, salvaguardando le infinite rarita´di creature che popolano anche gli oceani, i mari, i laghi, con oltre 25 Parchi protetti. Il Mediterraneo è mare ricco di vita, un vero paradiso per le sue 700 diverse specie ittiche, tra cui il “pesce pappagallo mediterraneo” e la “donzella pavonina”.
Decine sono le Associazioni benefiche che conoscono bene ogni “angolo di territorio”, vivendo sul posto, s´ impegnano giornalmente, curando tutto ciò che si riproduce e vive.
Grazie a tanti sforzi e tenaci battaglie, sono riapparsi il lupo e l ´ orso. Ma non cessa la lotta contro il bracconaggio, contro la pesca industriale illegale. Contro il triste mercato di specie selvatiche, come le zanne degli elefanti, i corni di rinoceronte o i denti di tigre.
Decine di migliaia di specie animali e vegetali – vive o morte, così come le loro parti – vengono vendute a livello internazionale, come gli estratti di serpente, sotto forma di “ balsamo per la pelle”, come “collane”, “ pellame”, “ornamenti” per la moda, o spacciati …come potenti stimolatori o pillole “eccitanti” .
Legambiente Sicilia ha enormi compiti a tutela del patrimonio della Regione, tra i più ricchi d´ Italia, con il compito di salvaguardare e valorizzare l’ambiente, assieme ai beni storici, dell’arte e della cultura siciliane , uniche al mondo.
Tutti conoscono l’art. 9 della Costituzione che «tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione»: lo Stato si impegna a conservare e proteggere tutte le bellezze naturali del paese e i suoi musei, le biblioteche, gli edifici di carattere storico e artistico. A questo scopo lavorano il Ministero per l’Ambiente e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Si apprende che, con decreto, da oggi il governo Meloni intende controllare “palmo a palmo”, tutto il territorio nazionale, mari, monti, laghi, coste, ogni cosa, e dichiara guerra alle Associazioni ambientaliste e agli “ animalisti”. All’esercito, mai prima d ´ora, sono attribuite funzioni di pubblica sicurezza. Si vuole controllare e punire - prego esibisca carta d´ identita´- tutti coloro che “possano mettere in pericolo la sicurezza dei luoghi”.
Odiosamente s´ impone “al personale delle Forze armate di accompagnare le persone “sospette”, come dei “criminali”, presso i più vicini uffici o comandi della Polizia di Stato o dell’Arma dei carabinieri” e “nei confronti delle persone accompagnate – mai visto prima- si applicano le disposizioni dell’articolo 11 del decreto-legge 21 marzo 1978”.
secondo il Professore Roberto Baldoni, la sicurezza informatica nazionale è prioritaria per la sopravvivenza delle nostre vite, delle varie attività, della competitività del sistema Paese.
“Siamo 30 anni indietro rispetto alla Germania e 15 rispetto alla Francia. Dei 209 miliardi di euro assegnati all’Italia dal Recovery Fund, oltre 40 miliardi dovranno essere investiti nella rete digitale, sia nelle infrastrutture che nei servizi".
Nel 2023 l'Agenzia nazionale per la sicurezza ha registrato migliaia di gravissimi attacchi cybernetici con pesanti impatti su varie importanti strutture ed obiettivi nazionali. Occorre " un effettivo cambiamento culturale e recuperare i ritardi che l’Italia ha accumulato nel campo della formazione. "
Caro Direttore,
a che serve studiare in Italia se, nel biennio 2021- 2022, oltre 18 mila giovani laureati , in difficoltà con il mondo del lavoro, hanno cercato fortuna all’estero.
Un gravissimo “fuggi fuggi”, con +281% di espatri, rispetto al 2011,secondo il “ Consiglio Nazionale dei Giovani” e “l’Agenzia Italiana per la Gioventù”.
Preoccupante è il calo delle nascite, sempre piu’ scarsi gli investimenti per l’istruzione come è scarsa la popolazione giovanile, la cui assenza provoca pesanti ripercussioni sull’ elettorato giovane, che non vota.
Da tempo, la presenza “ giovanile” non partecipa, comportando una pesante perdita dei suoi giovani rappresentanti politici, che, “senza nuova linfa” si sono ridotti da 133 a 27.
Se si aggiunge che tra i giovani italiani, nati nel 2000 , molti sono di basso livello scolastico, non amano lavorare, e nemmeno studiare.Tutto a danno dell´ intera collettività.
Sempre più le Istituzioni, come le rappresentanze politiche, sono percepite come “ inefficaci e distanti” nel rispondere alle esigenze del mondo giovanile.
Caro Direttore,
i giovani italiani hanno diritti costituzionali e vogliono essere ascoltati.
Sono il nostro potenziale di creatività e capacità, come di intelligenza, Patrimonio nazionale, linfa vitale, futuro del Paese.
Essi hanno pieno diritto di partecipare alla vita democratica, emergere, far sentire le loro voci, desideri, opinioni. Sono il nostro futuro.
Hanno pieno diritto a: sentirsi promotori di iniziative e relazioni in un ambiente culturale internazionale aperto, in sviluppo dinamico;
attivarsi partecipando in autonomia alle scelte democratiche di governo;
proporsi in autonomia e indipendenza: capaci e liberi di sviluppare le proprie capacità decisionali;
contribuire alle scelte strategiche della società, attivi e produttivi, attraverso scelte personali e propri obiettivi.
Moltissimi sono i giovani che si dedicano con passione ai processi decisionali, in difesa dei valori democratici. Lo si capisce leggendo quanto scrive con coraggio e sensibilità il giovane collaboratore del Notiziario, Federico Lo Schiavo:
"La bandiera Italiana è il simbolo di milioni di persone morte per la mia libertà durante le guerre, è il simbolo di un popolo e quindi, anche di me stesso, è il simbolo della volontà di sentirsi e di essere italiano, è il simbolo di chi ci ha creduto e di chi ci crede in un’Italia unita, un’Italia in cui esista la repubblica, la democrazia e la rispetta, un’Italia dove ognuno di noi si sente parte di una comunità, un popolo che si è battuto e ogni giorno si batte per l’uguaglianza, per vivere una vita degna di essere vissuta, è quel simbolo che ognuno di noi dovrebbe ringraziare, perché chi ci ha creduto e chi ci crede sa che non è solo un simbolo, è la rappresentazione di noi, di ognuno di noi, gli italiani, che non siamo solo “pizza, pasta e mandolino”.
Caro Direttore,
settimane di tensione a Torino. Tuonano i sindacati. Scioperi e proteste. Stabilimenti fermi. Braccio di ferro con il governo.
Una automobile con marchio Fiat -Stellantis si può chiamare " Milano" se prodotta in Polonia?
Irritazione da parte del governo. E come si dovrebbe chiamarla?
" L'automobile - se prodotta in Polonia- deve risultare tutta italiana"?
Fiat- Stellantis a Melfi sta già producendo, assemblando, molti modelli di automobili tedesche e francesi. Come si dovrebbe chiamarli?
In realtà il mercato è globalizzato. Il " cliente" ha spesso difficoltà a sapere se la sua automobile sia tutta " italiana" , ovvero sia stata prodotta in co-produzione polacca, tedesca, o francese.
Chi produce cerca il meglio. Molte componenti si assemblano dove costa meno.
Pericolosamente il territorio industriale di Mirafiori si " svuota", Torino, città industriale, si sta " desertificando".
Occupazione ai minimi storici, mentre entro il 2030 lo stabilimento di Fiat- Stellantis a Kenitra in Marocco, produrrà un milione di veicoli/anno.
Caro Direttore,
l’Europa spinge verso la trazione elettrica. L’Italia, non investe, procede a passo di lumaca.
La quota italiana dei Tir elettrici sul mercato totale è irrisoria. Meno dell’ 1% del totale circolante.
Siamo pieni di gas inquinanti, non si respira, il clima è impazzito.
L’Unione Europea vuole azzerare le emissioni nocive entro 15 anni.
L’Italia ha un parco circolante di veicoli inquinanti, tra i più vecchi d’Europa.
Se vogliamo rinnovarci, cambiare rotta, occorrono subito 700 milioni di euro, in nuovi, moderni veicoli a emissioni zero.
L’Austria ha stanziato 365 milioni, la Francia 534 milioni, la Spagna 174 milioni, la Germania un miliardo e 600 mila euro.
Dopo settimane di “rivolta degli agro- trattori “ ci si mettono anche gli autotrasportatori.
Vogliono migliori trattamenti, sicurezza, nuovi contratti.
Cosa intende fare il Governo?
Caro Direttore,
senza una buona, moderna , efficiente, rapida giustizia, il sistema democratico soffre.
Inaugurato l’anno giudiziario 2024, la giustizia italiana resta lontana dagli standard europei.
Non riesce a mettersi al passo. Non funziona da decenni, ci sono molte, troppe leggi, tutte diverse, che frenano il buon processo. Il sistema resta non allineato.
Non sta nei tempi e nei modi di altri sistemi giudiziari.
I cittadini non hanno fiducia. Sono depressi.
Ci sono rinvii continui che fanno durare decenni il processo, costi e tempi salatissimi, per il contribuente e per le parti coinvolte costrette a pagare pesanti parcelle e carte bollate.
Costosissime. La giustizia non funziona anche per gli uffici che sono spesso intasati, c’è penuria di cancellieri, segretari, pochi e mal disposti i computer funzionanti. Scarse le connessione Wi-Fi, lenti gli archivi elettronici.
Manca la cultura dell’innovazione. Non sono stati fatti i necessari investimenti.
Manca personale preparato, tecnico specializzato, senza il quale tutto diventa lento, difficile.
Leggo e riporto: “ In Piemonte si registrano pesanti mancanze di personale amministrativo dal 20 %al 50% sia negli uffici giudicanti che in quelli requirenti. L’età media dei nostri cancellieri, funzionari e assistenti è di 55 anni. I giovani hanno optato per un impiego in altre amministrazioni pubbliche ove godono di migliori retribuzioni.
Tutto cio’ peggiora il funzionamento. Di fatto esiste una situazione che configura una concorrenza sleale tra le amministrazioni dello Stato”.
Così il presidente della Corte d’appello di Torino Edoardo Barelli Innocenti.
«Mancano anche dirigenti amministrativi : su 13 uffici giudicanti del distretto ve ne sono solo quattro».
Se Torino piange, Palermo non ride: lo conferma la Procuratrice Generale di Palermo Lia Sava.
“Cosa nostra “ continua ad essere pericolosa sotto forme diverse, sistema illegale “ fluido “, invisibile, che agisce sommerso, si procura appoggi, amicizie accumulando denaro sporco che reinveste in attività “ pulite “
attraverso nomi insospettabili.
“La città di Palermo continua a essere suddivisa in 8 mandamenti, composti da 33 famiglie e la provincia ancora strutturata in 7 mandamenti, composti da 49 famiglie”.
E’ quanto riporta la relazione semestrale della Direzione investigativa antimafia.
Caro Direttore,
si è tenuto a Roma un convegno internazionale sul tema: “Un’opera tradotta e da tradurre. Pasolini nelle lingue del mondo” organizzato dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del centenario di Pier Paolo Pasolini e dal Centro Studi di Casarsa Flavia Leonarduzzi.
Nella sua vita Pasolini si è interessato di scuola, teatro, cinema, musica , letteratura e politica.
Si è dedicato alla cultura nel senso più ampio possibile, interessandosi al giornalismo e alla traduzione di importanti opere classiche e straniere, dando vita ad un ricca stagione di ricerche e studi multidisciplinari.
Le opere che Pasolini ci ha lasciato sono una ricchissima eredità per i giovani italiani, meritano di essere ricordate.
Caro Direttore,
sempre piu’ difficile uscire “ vivo” da un ospedale.
Prima di farsi operare, con urgenza, occorre portarsi in ospedale almeno tre avvocati di altissima qualità.
Cerco di capire che cosa sia il “ consenso informato”?
La Corte di Cassazione civile con Ordinanza 30032 di ottobre 2023 ha ribadito, sul tema del consenso informato, che il risarcimento del danno risulta collegato al “consenso presunto”, cioè al consenso in cui il paziente avrebbe comunque proceduto.
Infatti se si ha un consenso presunto senza danno da errore medico non vi è risarcimento.
Diversamente avendo il consenso presunto ed un danno alla persona, anche se l’intervento era stato eseguito correttamente, il paziente dovrà provare che la non adeguata informazione ricevuta ha portato ad un danno alla sua persona.
Ulteriore sentenza della corte di cassazione nel 2021 riguardo il consenso informato in cui si ribadisce l’importanza per il medico di informare e fornire al paziente tutte le notizie utili riguardanti il trattamento sanitario e le sue relative conseguenze.
Va inoltre specificato il tipo di terapia da effettuare e purtroppo le possibili complicanze a cui il paziente potrebbe andare incontro. Cassazione n. 18283 / 2021.
Altra recente sentenza della Cassazione che ritorna sul problema del Consenso informato dichiarando che non è necessario per rimandare l’intervento. (Sentenza 39084 del 2021).
Con tutta la buona volontà, non ci ho capito niente.
Dopo tante promesse per la scuola, il Programma “ Fratelli d’Italia “, che prevedeva il potenziamento e ammodernamento di scuola e università, oggi, a che punto è? Dove sono finiti i 30 miliardi di euro previsti per la scuola? Il Governo tedesco ha da tempo investito non meno di 200 miliardi di euro per potenziare la scuola. Gli studenti hanno diritto a molti sostegni, buoni mensa, nuovi alloggi, libri e trasporti ferroviari.
Si possono ottenere lavori part time. Come pure la possibilità di accedere a molti corsi di sostegno, godendo dei migliori strumenti digitali, per apprenderne il migliore utilizzo.Questo permette loro di accedere in maggior numero alle università, essere competitivi, inserirsi nel mondo delle professioni e del lavoro, godendo di moderne competenze sempre più adeguate.