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Al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza Energetica Al Ministero della Cultura All’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente Assessore On. Elena Pagano Dipartimento Regionale Ambiente Servizio III Assetto del territorio e difesa del suolo. All’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’identità siciliana Assessore All’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia Servizio 3 Servizio 7 Segretario Regionale Ing. Leonardo Santoro Alla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Messina Soprintendente Dott.ssa Mirella Vinci Dirigente resp.le UO2 Beni architettonici e paesaggistici Al Genio Civile di Messina Al Sindaco del Comune di Lipari Al Responsabile del Settore Urbanistica Al Responsabile SUAP Al III Settore – VII Servizio All’Associazione Italia Nostra Al WWF Alla Legambiente A Marevivo A Fare Verde

Oggetto: Segnalazione sulla paventata operazione di abbattimento e delocalizzazione di un corpo di fabbrica nel centro storico di Ginostra, della particella 621- foglio di mappa n.15 – sezione Stromboli-Comune di Lipari nella adiacente particella di terreno 623 sempre del foglio 15 in zona soggetta tra gli altri a vincolo PAI per altissimo rischio e pericolosità di dissesto idrogeologico.

Avendo appreso che nel centro storico della frazione di Ginostra, dell’isola di Stromboli- Comune di Lipari si vuole delocalizzare un’abitazione insistente sulla particella 621 del foglio di mappa 15, spostandola nella adiacente particella di terreno n.623, sempre del foglio 15, zona che oltre ad essere soggetta a ferrei vincoli di natura ambientale e paesaggistica, ricade anche in area sottoposta a vincolo idrogeologico per pericolosità e rischio geomorfologico molto elevato; si fa presente quanto segue:
-Nel Bacino idrografico (103) e nell’unità geografica n.26 “Isole Eolie” in cui si trova il territorio dell’isola di Stromboli nel piano per l’assetto Idrogeologico della Regione Siciliana, il sito in oggetto ricade in area sottoposta a vincolo Idrogeologico del territorio della Regione Sicilia in zona di pericolosità e rischio geomorfologico molto elevati (P4,R4).
Tra l’altro detto sito è ricadente all’interno della ZPS ITA030044 – “Arcipelago delle Eolie- area marina e terrestre, Regione Biogeografica Mediterraneo”.

Dal punto di vista dei vincoli ambientali, l’area oltre ad essere di rilevante interesse storico, ricade all’interno delle aree comprese entro la fascia di 150 metri dalla linea di Battigia (art.15 della L.R. 78/1976).
Sotto il profilo paesaggistico ricade in zona T03 (Tutela orientata diretta alla fruizione termale, terapeutica e ludica nonché alla fruizione sociale e di pubblica utilità del mare).
Ricade inoltre in A3 Tessuti urbani di particolare interesse ambientale nel Prg e in E1 Aree agricole e in RNS.

Da una semplice ed attenta osservazione visiva di tutto il territorio della frazione di Ginostra dal punto di vista geomorfologico, si può facilmente dedurre come incendi, mancata manutenzione di valloni e torrenti che convogliano le acque seguendo il loro corso storicamente naturale verso la parte bassa del villaggio per poi finire in mare , eventuali ostacoli (come costruzioni, accumuli di materiale vari ecc) lungo lo sbocco naturale delle acque in caso di eventi meteo eccezionali , possano portare a grossi dissesti di natura idrogeologica (da considerare prevedibili ed annunciati) con pericolo per strutture pubbliche, private e per l’incolumità stessa delle persone. Ne sono esempi, i gravi danni causati all’abitato di Stromboli a seguito del recente incendio della montagna nella primavera del 2022.

Il territorio della ripidissima montagna di Ginostra, che dal piede del villaggio fino al vulcano raggiunge l’altezza di oltre 900 metri, si estende per diversi Km quadrati nella parte alta per poi restringersi ad imbuto alla base dove è situato il centro abitato e dove finisce col convogliare tutte le acque metereologiche con al seguito detriti vari( sia normalmente che in casi eccezionali) che partono da “Serro Capri”(zona altissima del Timpone) a “Serro Lazzaro”(zona altissima sopra al cimitero) attraverso i Valloni di Serro Lazzaro, Mancuso, Torrente Farace, Torrente Vestio, Torrente Mastro Giovanni, in uno spazio minimo della lunghezza di appena 120 metri che va da Sopra Pertuso(particella 628 accanto al monumento ai caduti) fino a subito dopo la chiesa (particella 451 adiacente al Torrente Mastro Giovanni).
Se consideriamo che tale spazio già molto limitato (il quale si estende lungo la strada S. Vincenzo) è in parte ostruito nella parte inferiore da fabbricati risalenti alla fine del 1800, si può capire come rimangono solo spazi minimi indispensabili al drenaggio, scorrimento e spargimento delle acque in quelle poche zone di terreno ancora rimaste per il loro deflusso naturale.

Realizzare delle strutture abitative lungo tali percorsi (caso della delocalizzazione in oggetto) significa tendere a restringere a solo pochissimi metri gli spazi in mezzo al centro abitato (zona bassa del villaggio) dove si convogliano tutte le acque metereologiche che partono dalla ampia montagna, con conseguenze che potrebbero essere disastrose in caso di eventi meteo eccezionali sempre più frequenti negli ultimi tempi anche a causa del cambiamento climatico.

Si fa presente anche che tutta la zona in oggetto poggia su quel costone roccioso di Ginostra, da sempre geologicamente instabile sia per la peculiare caratteristica del suolo che per i significativi movimenti franosi innescati dall’erosione del mare alla base, che ne arretra la linea di costa e dagli effetti idrogeologici per lo scorrimento delle acque lungo i ripidi versanti e che ha sempre richiesto nel lontano e recente passato e tutt’ora in atto, importanti e costosi interventi pubblici di messa in sicurezza per mitigare in parte gli effetti dannosi delle frane con potenziale rischio di pericolo per persone e strutture pubbliche e private.
Il sito in oggetto, in diversi testi di rilevante valore storico tra cui il volume Stromboli della fine dell’800 scritto da Luigi Salvatore D’Austria, ci ricorda con alcuni disegni d’epoca, la casetta tipica eoliana (foglio 15- particella 638) nella quale soggiornava, appunto, L’arciduca Luigi Salvatore D’Austria, durante i suoi numerosi viaggi tra le nostre isole ed il Mediterraneo e da dove attraverso quello scorcio panoramico unico e di suggestiva bellezza che si presentava ai suoi occhi, sul mare azzurro e sull’orizzonte da cui si potevano scorgere tutte le isole dell’arcipelago eoliano e lentamente veder tramontare il sole in mare tra gli isolotti di Alicudi e Filicudi, veniva ispirato a scrivere tutte le sue avventure che ci ha tramandato.

Tutt’ora, quell’angolo panoramico che si vorrebbe cancellare con la costruzione di un fabbricato, rappresenta il punto dove tutti i turisti che arrivano numerosi in visita, dalle altre isole, nel piccolo borgo, istintivamente si fermano a fare foto e video ricordo per immortalare il tipico tramonto di Ginostra ed uno dei punti più suggestivi che la natura ci ha regalato e che hanno avuto la fortuna ed il piacere di conoscere dal vivo. Cancellare per mano dell’uomo un sito naturalistico di così eccezionale quanto suggestiva attrattiva e bellezza, sarebbe una grande delusione per chi conosce i luoghi e non potrebbe più ammirarli, ma anche un peccato per chi non li conoscerà mai, perché noi non siamo stati capaci di preservarli per le future generazioni.

Per quanto sopra, fiduciosi, si pregano le Autorità ed Enti in indirizzo, che sono chiamati istituzionalmente a dare pareri in merito, di voler valutare ed attenzionare tutti gli aspetti della vicenda, tenendo conto dell’importanza storico, ambientale e della fragilità del delicato territorio in cui si va ad operare, onde evitare stravolgimenti che possano compromettere irreparabilmente la sicurezza e l’incomparabile bellezza naturale di luoghi, tra l’altro patrimonio UNESCO, rimasti fino ad ora unici al mondo. Si chiede inoltre ai sensi delle vigenti disposizioni di legge in materia di accesso agli atti della pubblica amministrazione (L.R. 7/2019 e L. 241/1990 D.Lgs. 33/2013) di avere inviata copia di eventuali provvedimenti o autorizzazioni.
Si allegano stralci delle mappe con i relativi vincoli del sito in oggetto.

Distinti Saluti Gianluca Giuffrè Monika Supicova Pasquale Giuffrè Lo Schiavo Erina Ed altri abitanti

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1) NOTIZIARIOEOLIE.IT

Sulla delocalizzazione di un fabbricato a Ginostra, nel contesto dei lavori di messa in sicurezza del costone roccioso del villaggio, interviene il Dirigente Regionale della Protezione Civile Salvo Cocina.

Nota chiarificatrice della Protezione Civile Regionale sulla paventata delocalizzazione di un immobile a Ginostra, nell’ambito dei lavori di consolidamento e messa in sicurezza del costone roccioso, in cui si precisa: “Circa la paventata delocalizzazione di un immobile in pieno centro storico a Ginostra nel contesto dei lavori di messa in sicurezza e consolidamento del costone roccioso della frazione - emergenza Stromboli 2019 - che stravolgerebbe luoghi di incomparabile bellezza, occorre precisare - scrive il Dirigente Regionale, Salvo Cocina - che quanto lamentato dagli abitanti non trova riscontro nell’ambito dei lavori di consolidamento previsti in quanto il progetto in corso di attuazione prevede

semplicemente la demolizione di una quota parte di volume annesso ad una esistente abitazione dell’abitato di Ginostra. Il Sindaco di Lipari, inoltre, per come riportato - continua il rappresentante della Protezione Civile - nel sopralluogo eseguito in data 24/06/2022 congiuntamente ai tecnici del DPC nazionale, dell’Ufficio del Genio Civile di Messina e del Progettista e DLL, nell’ambito della revisione in atto del P.R.G. si è assunto l’impegno, con la proprietaria della quota parte del volume oggetto di demolizione, di consentire la ridislocazione del volume demolito in un altro posto all’interno del medesimo lotto e comunque in aderenza all’abitazione.

Si ritiene infine opportuno fare osservare - conclude il Dirigente - che le competenze in materia urbanistica, edilizia, paesaggistica ed ambientale, strettamente connesse alla paventata delocalizzazione segnalata attengono ad altri organi della Pubblica Amministrazione.”

Siamo fiduciosi e ci auguriamo che gli Enti interessati, ed in particolare il Sindaco di Lipari, vaglieranno attentamente la questione affinché venga raggiunto l’obiettivo del consolidamento, messa in sicurezza e conservazione delle strutture pubbliche e private, non permettendo forzature (la dislocazione dell’intero immobile) che potrebbero stravolgere irrimediabilmente luoghi d’incomparabile bellezza naturale e tenendo conto in particolar modo dei vincoli di salvaguardia ambientale ed inerenti all’assetto idrogeologico del delicato territorio in cui si va ad operare.

Comitato Per Ginostra Gianluca Giuffrè Pasquale Giuffrè Erina Lo Schiavo Monika Supicova ed altri

2) NOTIZIARIOEOLIE.IT

Alla Protezione Civile Nazionale; alla Protezione Civile Regionale Sicilia; al Genio Civile di Messina; all’Ufficio del Demanio di Messina; all’Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana; all’Assessorato dei Beni Culturali e Dell’Identità Siciliana; alla Soprintendenza Beni Culturali ed Ambientali di Messina; al Sindaco del Comune di Lipari e al Dirigente dell’ufficio Tecnico del Comune di Lipari III settore.

Oggetto: Paventata delocalizzazione di un immobile in pieno centro storico a Ginostra nel contesto dei lavori di messa in sicurezza e consolidamento del costone roccioso della frazione – emergenza Stromboli 2019 – che stravolgerebbe luoghi di incomparabile bellezza.

I sottoscritti: Giuffrè Gianluca, nato a Messina il 22/01/1979, Giuffrè Pasquale, nato a Ginostra, il 16/03/1949 e Lo Schiavo Erina, nata a Lipari, il 22/09/1958, in qualità di abitanti di Ginostra e di confinanti con la particella 623 del foglio 15 (isola di Stromboli, frazione di Ginostra) segnalano quanto segue:

Nel contesto dei lavori di consolidamento e messa in sicurezza del costone roccioso di Ginostra era previsto nella redazione del progetto l’abbattimento di una porzione di immobile ricadente nella particella 621 ed il risarcimento ai proprietari. Sembrerebbe che si stia tentando di delocalizzare l’intero immobile nella particella 623, particella peraltro interdetta per pericolo di frane con ordinanza n. 23 del 10/04/2017 a firma dell’allora sindaco, pro tempore, Marco Giorgianni.

Se tale tentativo strategico, approfittando del fermento dei lavori di messa in sicurezza del costone, dovesse essere preso in considerazione verrebbe stravolto totalmente il centro storico di Ginostra, nel quale non si può costruire. Verrebbe perpetrato un autentico scempio ambientale in un luogo considerato tra i più belli del Mediterraneo.

Come confinanti saremmo fortemente danneggiati ritrovandoci una casa a chiudere totalmente la nostra visuale verso il mare, l’orizzonte, il tramonto e le isole circostanti, non considerando che proprio al confine abbiamo una cisterna di acqua e che la realizzazione di opere fognarie, al momento inesistenti, potrebbero inquinare l’acqua dei pozzi.

Ci chiediamo come sia possibile, a pochi passi dal mare, in un terreno interdetto, al confine con il Demanio, a due passi dalla chiesa, al confine con altri ed in un contesto come quello di Ginostra anche solo prendere in considerazione un tentativo così evidente di stravolgimento dei luoghi a danno dei sottoscritti e dei cittadini del mondo che a Ginostra vengono proprio perché fino ad oggi gli abitanti sono riusciti a tutelare e salvaguardare.

Chiediamo agli Enti in indirizzo, ciascuno per le proprie competenze, a dare un secco diniego a questo folle progetto che darebbe l’avvio ad una pericolosa deriva verso la totale rovina di Ginostra ed in particolare al Sindaco di Lipari, all’Ufficio Tecnico del Comune di Lipari ed a tutti gli Enti interessati di vigilare attentamente sulla vicenda e di verificare l’effettiva fattibilità di tale progetto di evidente grave impatto ambientale.

Ci riserviamo successivamente, qualora fosse necessario, di nominare dei legali di nostra fiducia a tutela dei nostri interessi e di quelli del villaggio e di segnalare alla Procura della Repubblica di Barcellona P.G. la questione pronti a costituirci parte civile per il risarcimento dei danni materiali ed ambientali che ne deriveranno.

Fiduciosi di una vostra attenta disamina nel merito della delicata questione che tenga conto anche dei diritti di terzi e degli interessi pubblici in gioco si inviano: Distinti Saluti

Gianluca Giuffrè Pasquale Giuffrè Lo Schiavo Erina

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