di Vladimiro Segato
Desidero condividere la disavventura patita in vacanza a Lipari (Messina), nel luglio 2021.
Il fatto e' accaduto per la precisione l' 8 luglio; quel giorno, con mia moglie, abbiamo deciso di fare una gita e di servirci dei trasporti locali.
Scendendo dall'autobus nella frazione di Canneto alle ore 22.00 circa, alla fermata che presentava un manto stradale a dir poco dissestato (buche, ghiaino e chi piu' ne ha, piu' ne metta) sono caduto, fratturandomi il polso sinistro. Frattura che mi ha procurato un'invalidita' permanente certificata dell'11%.
Sono stato visitato in data 08.07.2021 presso l'Ospedale di Lipari e su consiglio della medesima struttura, mi sono recato il giorno seguente all' Ospedale "Papardo" di Messina per una visita piu' approfondita.
Non mi soffermo sull'intervento chirurgico che ho dovuto sostenere, sulle terapie che ho dovuto affrontare, sull'impossibilita' di svolgere la mia attivita' lavorativa per oltre 4 mesi.
In seguito lo Studio di Infortunistica che mi segue ha contattato piu' volte l'Amministrazione Comunale di Lipari, affiche' si facesse carico delle proprie responsabilita', cercando un interlocutore per un confronto.
Ad oggi, 28 ottobre 2022, nessuna risposta, mai un riscontro.
Silenzio totale.
Certamente dovro' adire le vie legali.
Mi chiedo pero':e' cosi che i Pubblici Amministratori trattano i cittadini, i turisti?
E' cosi che tutelano e promuovono il turismo di questa bellissima isola?
La risposta del sindaco Riccardo Gullo
di Riccardo Gullo*
Sono fatti avvenuti il mese di luglio dell'anno scorso di cui non ne sono minimamente a conoscenza. Posso soltanto dire che mi dispiace per l' accaduto e che m informero' in quanto a distanza di un anno l'incidente, cosi come raccontato, mi lascia qualche dubbio.
*Sindaco
Salina-Panarea, le "Summer School internazionali" sull’ecologia e sul funzionamento della Posidonia oceanica e sulle sorgenti termali sottomarine, come laboratori naturali per studiare la crisi climatica
Dal 28 settembre al 3 ottobre si è svolta a Salina la 2° Summer School ‘Ecologia e funzionamento delle prateria di Posidonia oceanica’, e dal 5 al 10 Ottobre a Panarea la 6° edizione della Summer school sugli ‘Hydrothermal vents come laboratori naturali per studiare la crisi climatica e il ruolo della Posidonia oceanica nei processi di mitigazione’.
Le Summer school hanno coinvolto 18 studenti universitari e giovani laureati e dottorandi in discipline scientifiche provenienti da diverse Università italiane e straniere.
L’iniziativa, supportata da Blue Marine Foundation, è stata avviata con la supervisione scientifica della Stazione Zoologica Anton Dohrn (Napoli), dell'Istituto Spagnolo di Oceanografia (IEO-CSIC), dell’Università La Sapienza e dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Applicata (OGS, Trieste) in collaborazione con INGV Palermo e con il supporto logistico in mare del diving locale Amphibia.
Gli studenti hanno avuto la possibilità di partecipare a varie lezioni teoriche, ad attività di laboratorio e a diverse immersioni scientifiche, effettuando prelievi e misurazioni in 10 diversi siti tra Salina e Panarea, per stimare le principali caratteristiche ecologiche della posidonia e di altre fanerogame marine presenti nell’area, nonché studiare gli hydrothermal vents (sorgenti idrotermali sottomarine) come laboratori di osservazione dell’acidificazione delle acque marine, e le risposte di questa pianta marina a questo fenomeno globale.
La Posidonia oceanica è una pianta marina endemica del Mediterraneo. È in grado di catturare CO2 dall’atmosfera e svolge un ruolo fondamentale nella regolazione dell’equilibrio ecologico del mare. Gli Hydrothermal vents presenti a Panarea, hanno invece una straordinaria importanza geologica ed ecologica. Considerati dei laboratori naturali, simulano le possibili condizioni future degli oceani rispetto ai cambiamenti climatici e al surriscaldamento dei mari. Ecco perché lo studio di questi ambienti è così importante per la conservazione degli ecosistemi del Mediterraneo.