di Sandro Biviano
Ieri mentre percorrevo il corso Vittorio Emanuele dovendo salire su uno scivolo per disabili con la mia sedia a rotelle e percorrere il marciapiede, ovviamente pubblico, mi trovo davanti 3 tavoli, ho chiesto a mia moglie di andare dentro al ristorante e chiedere se mi toglievano il tavolo per salire sullo scivolo, la titolare è uscita e ha tolto il tavolo, ho chiesto gentilmente di lasciare il passaggio libero sia per rispetto delle persone diversamente abili che per i passeggini.La risposta della titolare del ristorante è stata: “se dovete passare chiedete e noi vi togliamo il tavolo e lo rimettiamo perché noi paghiamo il solo pubblico e quindi ho diritto a mettere i tavoli sullo scivolo dei disabili”. La ritengo Una vera follia e mancanza di rispetto per chi ha bisogno di usufruire di quello scivolo.
Mi chiedo, perché i normodotati per passare nel suolo pubblico non devono chiedere per favore e noi si?
Da li partono forti insulti e ci intimano dicono di lasciarli lavorare in pace, poi un suo collaboratore guarda la proprietaria e dice di lasciarci perdere perché noi siamo quelli che rompono le scatole sia per l'ospedale che per l'abbattimento barriere architettoniche da due anni.
Mia moglie interviene e gli ricorda che non rompiamo le scatole ma lottiamo per i diritti che sono anche suoi, ma lui ribatte e dice a mia moglie che è romana e non deve rompere i c…. a Lipari perché le Eolie sono casa loro e non casa sua.
FOLLIA...un povero di valori se dice questo a una ragazza che lotta anche al posto suo!
Voglio ricordare a questo signore che anche i Romani portano i soldi nel suo locale e che si deve pulire la bocca quando parla dei romani perché dai romani ha molto da imparare.
La "Romana" sta lottando anche per lui e continuerà a farlo perché voglio ricordare che nessuno è immune dalle malattie e quello scivolo, spero mai, potrebbe servire anche a un suo parente,figlio o amico.. non auguriamo a nessuno di capirci..
Da lì arrivano i carabinieri che con educazione cercano di fare da pacieri e di far evitare denunce, noi gli diciamo che ciò che chiediamo è solo il passaggio minimo necessario per far passare i disabili e le donne con passeggino senza dover chiedere permesso visto che passare è un nostro diritto.
Ce ne andiamo e i tavolini tornano al loro posto…
Mi auguro che quando passeranno di nuovo i carabinieri, ricordandosi dell'umiliazione che abbiamo ricevuto, ricordino a questi signori che la libertà è un diritto inviolabile di ogni cittadino e nessun uomo libero deve chiedere permesso per passare nel suolo pubblico.
Chiedo col cuore in mano a tutti i commercianti e all'amministrazione comunale, in particolare al nuovo Sindaco Riccardo Gullo e al vice sindaco Saverio Merlino di sensibilizzare la cittadinanza e di far lasciare ai commercianti un minimo di spazio sui marciapiedi e sugli scivoli affinché questa isola sia percorribile e praticabile in egual modo per tutti i cittadini.
Voglio anche ricordare ad alcuni commercianti che la crisi per come la stanno subendo loro la stanno subendo tante altre categorie, ma lavorano e lottano dignitosamente nel rispetto di tutto e tutti senza arroganza e presunzione ci si risolleva insieme.
Sapete quale è la cosa peggiore di questa storia? Che un disabile deve sentirsi un rompi scatole per far valere un proprio diritto e che nonostante si chiamino le forze dell'ordine, il problema viene solo affievolito , tutti se ne vanno, tutto torna come prima e noi disabili ancora dobbiamo chiedere permesso! Vergogna.
Un isola che “isola” i disabili, ….negozi nuovi che non abbattono barriere architettoniche.
Quest'isola oltre a essere casa mia è anche casa delle categorie più deboli come anziani, madri e disabili che però non vengono rispettati per colpa dell'arroganza e dell'insensibilita' di certe persone che credono che l'isola sia solo loro.
Romperò, Romperò le scatole sempre, prenderò insulti insieme a mia moglie da persone come queste, ma lo faremo ancora!! Perché c'è gente che non ha la nostra stessa forza e rinuncia a tutto persino a passare dove la legge prestabilisce per noi il diritto di passaggio.
Che Dio vi perdoni, per aver fatto passare i diritti dei disabili per una cortesia!!!
E perdoni anche quelle persone che assistevano come al cinema a tutto questo senza dire una parola!
Voglio dire a queste persone che con l'omerta' è morta l'Italia e con lei i nostri diritti di Italiani perché quello scivolo è anche un loro DIRITTO.
Noi vogliamo che tutti lavorino e si possano guadagnare il pane, specialmente dopo questo periodo che tra covid e guerra ha visto tutta l'Italia in serie difficoltà, ma nel rispetto della libertà di ogni cittadino, un disabile non è un mondo a parte ma una parte del mondo come dice un nostro caro amico.
Lipari, si riparte con i vaccini...
L'intervento "Eoliani sempre piu' discriminati..."
Leggo in ogni dove, l’incremento dell’attività svolta dagli Hub vaccinali, cosa che ahimè non accade al Lipari.
In un momento storico di incremento esponenziale dei contagi l’unico centro vaccinale, peraltro situato dentro la struttura ospedaliera di Lipari, presta servizio lunedì, martedì, giovedì, venerdì dalle 9 alle 12 (neppure un ufficio pubblico) non permettendo a chi lavora di poter usufruire del servizio se non prendendo una giornata di ferie.