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di Luca Chiofalo

Serve un cambio di registro e prospettiva.
Ripensare il turismo alle Eolie é priorità, restiamo una meta ambita ma la qualità media del nostro turismo continua ad abbassarsi inesorabilmente. Tutti venditori di alcol, cibo veloce e souvenir (come ho scritto più volte) non possiamo diventare.

Anni di “prendiamoci quello che viene” (preferibilmente “caciaroni”), senza nessuna pianificazione e valorizzazione del patrimonio naturalistico, storico e “culturale” in senso lato, si pagano… Trasporti “incerti” e porti inadeguati non hanno aiutato.

Si smetta di difendere il sistema accattone e fuorilegge che ha giocato un ruolo primario nel pregiudicare la qualità del nostro turismo, é tempo di ridare lustro e decoro alle magnifiche ma bistrattate Eolie.

L'intervento da La Spezia

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di Giovanni Bartolino Butera Ligruti

Questa"solfa" la sento da ~ 40 anni. In quegli anni rimproveravo ai miei compaesani che non sapevano fare turismo. La tecnica era quello di attendere il turista al molo di Marina Corta (a quel tempo gli aliscafi attraccavano li diversamente dai traghetti che operavano sottomonatero) lo prendevano per le caviglie, lo rivoltavano e quando cadeva l'ultima lira lo "filavano" in mare! Negli anni le cose sono sempre peggiorate. Il concetto è rimasto, però, sempre quello: lavorare ed incassare nei i tre mesi estivi per vivere di rendita i restanti 9.

Le amministrazioni che si sono susseguiti nel tempo hanno gestito il danaro pubblico in modo inconcludente senza nessun risultato pratico. Vedasi i moli allungati a Marina Corta. Nessuna sicurezza di ormeggio poiché alla prima mareggiata di scirocco e levante l'unico porto rifugio era ed è porto Pignataro. Progetti faraonici del tipo areoporto e/o qualcosa di simile.....(utile soltanto a pochi "paperoni"). Non parliamo del servizio sanitario: l'ospedale di Lipari è ridotto ad una astanteria! Comunque c'è sempre l'elisoccorso. Eppure basterebbe guardare come si comportano le altre isole del Mediterraneo: vedasi ad esempio Ischia.

Il turismo in quel luogo dura 9 mesi l'anno. I restanti 3 servono per i lavori di manutenzione e restauro. Dopodiché si riapre senza deroga alcuna. I risultati si toccano con mano: turismo internazionale e, soprattutto, europeo che non sono di manica larga. Per il turismo elitario c'è la vicina Capri. Mi scuso se sono stato prolisso ma era il minimo che potessi scrivere per la mia isola!

LIpari, anche Monte Rosa il tratto di mare preferito dai mega yacht. C'è "Nomad" del miliardario greco George Prokopiou

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Lipari - "Nomad", 55 metri,  è stato costruito da Oceanfast e progettato da Sam Sorgiovanni. E'alimentato da motori Caterpillar. La velocità è di 17 nodi e ha un'autonomia di più di 3000 nm. Può ospitare 12 turisti e un equipaggio di 15 persone. Il proprietario è il miliardario greco George Prokopiou.

Sempre a Monte Rosa si è ormeggiato "Kamalaya" 

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"Kalamaya", di 55 metri, appartiene al fondatore di PokerStars, Mark Scheinberg, miliardario canadese che con il padre Isai ha fondato PokerStars, la società di poker online più grande al mondo e che ha rivoluzionato il settore dagli anni del boom del giochino fino a tutti i cambi societari e dopo il Black Friday che poteva cambiare gli scenari internazionali del gaming mondiale.

Ospita dieci turisti. L'acclamato Tim Heywood ha progettato i suoi versatili spazi esterni, incluso il generoso prendisole che attira gli ospiti con una vasca idromassaggio e viste a 360 gradi durante il giorno, trasformandosi in una scena di festa o in un cinema all'aperto la sera.

Vantando un'autonomia di 4.500 miglia nautiche (5.178 miglia/8.330 km) a 13 nodi (15 mph/24 km/h), 

Lipari, davanti al castello c'è "Sherakhan" di 70 metri. VIDEO

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Lipari, davanti al castello c'è "Sherakhan" di 70 metri. VIDEO

"Sherakhan", ospita 26 turisti. Ha una sala da pranzo con un'altezza massima di 7m, illuminata con luce naturale filtrata attraverso il vetro della esterna vasca idromassaggio (che accoglie fino a 18 persone). Una serie di suite da 30 fino a 50 metri quadrati stupefacenti per la loro decorazione, lo stile e naturalmente le dimensioni. La luce naturale inonda gli ambienti, mettendo in risalto le alchimie grafiche da cui nasce il suo fascino. I mobili, gli inserti e i corpi decorativi sono tutti di estrema eleganza . Quando entra in gioco l'illuminazione artificiale il risultato diventa ancora più coinvolgente esaltando il piacere dei sensi.

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