mmannidi Marco Manni

Conosciamo meglio il prof. Alfred Rittmann, cui è intitolata la sezione vulcanologica del nostro Museo Regionale Eoliano. Tratto da LA MISCELLANEA DI ALFRED RITTMANN (1893-1980):UNO SGUARDO SU UN SECOLO DI SCIENZE DALLA TERRA (Stefano Branca, Gianni Lanzafame, 2016).

Alfred Rittmann nacque a Basilea il 23 marzo del 1893 da una famiglia alto-borghese. Il nonno materno, importante figura di riferimento per il giovane Alfred, lo interessò alla mineralogia: lo portava spesso a visitare il Museo di Mineralogia di Basilea, che sorgeva attiguo al palazzo dei Rittmann ed era sul museo che si affacciava la stanza di Alfred. La morte drammatica dell’adorata madre dalla quale aveva ereditato la passione per la musica ( fu direttore d’orchestra) segnò una svolta nella sua vita; abbandonò la musica che gli ricordava troppo la dolorosa perdita, e si volse alla mineralogia, che studiò presso l’Università di Ginevra, dove si laureò nel 1921.

Frequentò poi le università di Vienna e Berlino e conseguì il dottorato in scienze nel 1926. arittmanNello stesso anno scese a Napoli accolto nell’Istituto Friedlander ( l’antico Istituto di Vulcanologia),prima come ricercatore e poi come direttore. In questa sede consacrò la sua attività di ricerca al Vesuvio e specialmente ad Ischia, a cui dedicherà 30 anni della sua attività scientifica. In questo periodo, con i suoi scritti spiegò chiaramente le relazioni tra evoluzione magmatica, tettonica e attività vulcanica: una vera rivoluzione scientifica che gettò le basi della vulcanologia moderna, fino a quel momento, invece, intesa come studio petrografico-mineralogico delle rocce vulcaniche.Le numerose pubblicazioni scientifiche di questo periodo rappresentano ancor oggi una pietra miliarenella conoscenza della geologia dell’area flegrea, dell’isola d’Ischia, del Somma-Vesuvio e dello Stromboli.

Nel 1954 fu eletto Presidente dell’Associazione Internazionale di Vulcanologia e, caso unico nella storia dell’associazione, sarà confermato due volte in questo prestigioso incarico . Venne a Catania a dirigere l’Istituto di Vulcanologia della Facoltà di Scienze dell’Università di questa città, dove, come Presidente dell’Associazione Internazionale di Vulcanologia, avanzò l’idea di fare nascere a Catania, ai piedi dell’Etna, il più grande vulcano attivo d’Europa, un nucleo di aggregazione internazionale che potesse ospitare studenti, ricercatori, scienziati provenienti da ogni parte del mondo e offrire loro non solo una base logistica ma anche un vivace contesto scientifico di respiro internazionale in cui crescere culturalmente. Nel 1965, attorno all’alta figura di Alfred Rittmann, il Consiglio Nazionale delle Ricerche italiano e l’UNESCO crearono il Laboratorio Internazionale di Vulcanologia che dal 1967 diventò Istituto Internazionale di Vulcanologia (IIV-CNR). Di questa sua creatura il Professore non poté mai essere direttore. Dalla sinergia IIV-CNR nello stesso anno venne fondato alle Eolie l’Osservatorio Geofisico di Lipari, dove vennero svolte le prime ricerche strumentali in campo vulcanologico ( http://istituto.ingv.it/l-ingv/produzione-scientifica/quaderni-di-geofisica/numeri-pubblicati-2010 QdG n 81).

Rittmann in verità egli non fu mai accettato dall’établissement universitario italiano; il suo spessore culturale non ebbe mai alcun riconoscimento ufficiale, non gli fu mai offerta una cattedra universitaria, non fu mai proposto per una laurea honoris causa. Gli studi, le idee e soprattutto il progetto dello scienziato svizzero è stato portato avanti, dopo la sua scomparsa, dai ricercatori dell’Istituto Internazionale di Vulcanologia, e in seguito dell’INGV, le cui attività di ricerca, di monitoraggio e sorveglianza dei vulcani siciliani rappresentano un qualificato punto di riferimento per la comunità scientifica nazionale e internazionale.

Alfred Rittmann morì a Piazza Armerina, in Sicilia, a casa dell’amata figlia Loredana, il 19 Settembre 1980.

Al prof. Rittmann sono intitolate le seguenti strutture dell’ INGV-Osservatorio Etneo: la sala riunioni di piazza Roma a Catania e il Centro Congressi di via Monti Rossi a Nicolosi, presso la quale si tiene la conferenza vulcanologica biennale sempre a lui dedicata.

Nel 1987 un minerale appartenente al gruppo dei leuciti è stato denominato rittmanite, in onore dello studioso svizzero. La rittmanite è un minerale tipico delle rocce magmatiche di colore giallo chiaro.

Le quasi 3.300 note a carattere scientifico che durante la sua lunga e articolata attività culturale Alfred Rittmann, tra la fine dell’800 e gli anni 70 del secolo scorso, ha ricevuto da colleghi di tutto il mondo sono state catalogate e riportate in Miscellanea INGV , a cura di Gianni Lanzafame e Stefano Branca, al seguente indirizzo:

http://www.ingv.it/editoria/miscellanea/2016/miscellanea30/

Incontro a Canneto sul tema delle installazioni selvagge di antenne cellulari. La SRB di Canneto centro e le altre installazioni urbane. La cittadinanza di Canneto e tutti gli interessati sono invitati a partecipare all'incontro che si terrà a Canneto domenica 9 novembre presso il bar Miramare alle ore 11.30. Il sito non è casuale in quanto antistante la SRB di TIM che ha causato ulteriori problemi alla comunità, dopo il suo potenziamento ed ampliamento delle frequenze, effettuati in data 11/9/2014.
Sono invitati a prendere al dibattito il sindaco , l'assessore all'ambiente del comune di Lipari ed i consiglieri interessati, per affrontare i seguenti aspetti :
• Impatto paesaggistico
• Interferenze sugli impianti di ricezione TV
• Possibili ripercussioni a lungo termine sulla Salute del cittadino. Nell'incontro si vuole rimarcare l'importanza di individuare siti idonei per l'installazione di queste sorgenti di inquinamento elettromagnetico in fase incrementale, al fine di tutelare il diritto all'informazione ed il diritto alla salute del cittadino.

*Coordinatore

canneto ripetitore1

LE NOTE PRECEDENTI.

Maggiorazione dell'IMU e dei tributi locali a chi produce inquinamento elettromagnetico , affittando il proprio tetto alle compagnie telefoniche. Lettera aperta al Gestore TIM e all'amministrazione Comunale di Lipari.

Gli abitanti di Canneto centro si mobilitano a causa delle interferenze nella ricezione tv indotte dalla stazione radio base di TIM. Continue segnalazioni sono state inviate al Gestore TIM-Telecom Italia, e, vista la mancata risposta a breve alla RAI e al Comune di Lipari, a causa dei disagi provocati dalla stazione radio base (SRB) di Canneto centro dopo l' ennesima installazione in data 10/9/2014 del nuovo sistema 4G-LTE finalizzato all'ultra internet sui telefonini. La mancata adozione da parte delle amministrazioni passate e presenti di un "piano delle antenne" che individui località per località siti idonei alle radiotrasmissioni, espone dunque i cittadini alle seguenti gravi problematiche, che per la complessità affronteremo un po' per volta:
1. Interferenze radioelettriche che ostacolano la ricezione TV e quindi il diritto all'informazione.
2. Mancata tutela salute umana
3. Svalutazione delle proprietà vicine ai ripetitori

In questa occasione parliamo del punto 1: Le Interferenze
Quest' aspetto scuote maggiormente le coscienze per il disagio evidente che cagiona e che costringe i concittadini della zona a mettere mano al proprio portafoglio, per svelare il misterioso fenomeno che ha portato nel raggio di alcune centinaia di metri dal centro piazza di Canneto, all'oscuramento dei canali tv dal 11/9/2014. Il fenomeno, in realtà prevedibile, è in espansione dal momento in cui le nuove installazioni 4G-LTE per raggiungere connessioni cellulari fino a 40Mb/s, occupano l'alta banda televisiva a partire dal canale 60 ( e dal ch 57 dal 2016)ora sottratti appunto alla ricezione TV, nell'ambito della riassegnazione delle frequenze stabilita dallo stato. E' ovvio che tali frequenze che fino all'anno scorso trasmettevano programmi tv, oggi vengano captate dalle stesse antenne televisive, determinando "mancanza di segnale" negli schermi dei televisori più prossimi alla sorgente di disturbo, o nella migliore delle ipotesi ricezione affetta da alto tasso di errori che determina immagini intermittenti. A Canneto centro è stato appurato strumentalmente che nell'intorno della SRB la potenza dei segnali 4G e GSM ( quelli ricevuti dalle antenne tv) emessa dall'antenna TIM supera di gran lunga i 25 dBm ( corrispondenti a 316,23 mW cioè a 1V/m stabiliti dal DM 22/1/2013) rispetto ai segnali televisivi (un forte segnale del DTT è di 1 dBm) , scarto invece indispensabile al buon funzionamento degli impianti di ricezione.
I segnali passivamente captati da un' antenna UHF a 20 m dal ripetitore(propria abitazione) si attestano invece attorno ai:
30 dBm = 1000 mW/ 377 = 2.7 V/m .
Valore che supera quasi del triplo il livello di immunità radiolettrica prescritto dalla norma EN50083-2 aggiornata il 21 gigno 2013 ( cioè 1V/m).
Attenzione , nessun superamento però del limite fissato dalla legge, che fissa il valore delle emissioni al tetto di 6V/m (riscontrati a pochi metri dall' antenna cellulare) livello che come abbiamo visto nostro malgrado impedisce il funzionamento dei televisori , ma che purtroppo non da rassicurazioni sugli effetti a lungo termine sull'organismo, dovuti proprio ad esposizioni costanti EM.
Pur essendo noto che le nuove installazioni di impianti di ricezione tv, devono prevedere idonea schermatura contro le frequenze superiori agli 800MHz con spese a carico dell'utente, al contrario secondo il DM 22/1/2013 gli operatori telefonici dovrebbero farsi carico totalmente della spesa a favore degli utenti già dotati di impianto di ricezione DTT . Ciò fino al 31/12/2016. Purtroppo nessuna verifica e nessun intervento sono stati effettuati da parte di TIM contestualmente, né successivamente all'installazione del 10/9/2014 di Canneto ( ma il problema investe ogni nuova installazione LTE dei gestori telefonici), ma aspetto ancor più grave né TIM né nessun altro operatore sembra aver predisposto adeguato servizio di segnalazione guasti da interferenze 4G-LTE. Questa carenza non risparmia la RAI ben pronta a gennaio ad incassare il canone. O per lo meno tali contatti non sono in evidenza se a distanza di oltre 20 giorni non siamo stati ascoltati. Le uniche segnalazioni contemplate nei sistemi automatici e con operatore, di Telecom Tim riguardano guasti e servizi delle linee telefoniche fisse e mobili. Non agli impianti TV dei sfortunati cittadini che, come il sottoscritto, si son visti installare nelle vicinanze simili ripetitori da 20W. Quindi nessuna possibilità di segnalare, con garanzia di intervento da parte del gestore, il danno subito dalle loro emissioni a RF.
Considerata la vastità della materia, ci riproponiamo di affrontare gli ulteriori spetti in una prossima occasione.
Rimango personalmente e gratuitamente a disposizione per ogni ulteriore delucidazione tecnica facendomi promotore di una raccolta firme per contrastare il fenomeno delle immissioni in zona Marina Garibaldi di Canneto. Invito nel contempo l'amministrazione a voler considerare di applicare ai gestori telefonici i massimi oneri di concessione e le massime aliquote tributarie possibili a chi ospita sui propri tetti simili fonti di elettrosmog, con notevole vantaggio per le proprie tasche e solo spese e rischi di salute per i vicini che ne subiscono gli effetti.

LE REAZIONI.

di Salvatore Agrip

Voglio ringraziare Marco Manni che più di altri riesce a mettere a fuoco dal punto di vista tecnico, una problematica molto seria in quanto riguarda la salute di noi abitanti di Canneto e in forma più generale di tutte le comunità eoliane. Precisamente due anni fa in una assemblea fatta qui a Canneto dai toni enfatici e festosi mi introdussi facendo presente al Sindaco che nell'abitato di Canneto esistevano due grosse antenne di telefonia mobile e per ovviare a una possibile rimozione era necessario che il comune producesse il "piano per le antenne di telefonia mobile", Lui mi disse che a GIORNI veniva realizzato "l'ufficio piani" e in breve si dava esecuzione a detto piano. Chi lo ha visto? e la cosa che mi incuriosisce ancor più è sapere se questo "ufficio piani" è stato realizzato. Direttore spero che attraverso il suo giornale si possano avere queste risposte. Grazie.

di Bartoloneo Spinella

Gentile Direttore, La polemica che è in atto circa la collocazione di ripetitori telefonici, ha un suo substrato di concretezza dato che i campi elettromagnetici in eccesso possono causare diversi problemi all'uomo. Ma non è solo questo lo scopo di questa mia, ma anche quello di sensibilizzare i liparesi circa la rimozione delle antenne presenti al Castello che deturpano la vista dello stesso. Quando furono collocate avevano una loro logica (?), oggi non più. Infatti basterebbe spostarle in una collina adiacente a Lipari per svolgere lo stesso compito. Ne gioverebbe lo sky line del castello e darebbe un contributo di pulizia alla vista dello stesso. Non credo che oggi i vari assessorati regionali, provinciali e comunali, preposti alla salvaguardia del territorio darebbero un tale permesso visto che tanti sono gli impedimenti anche solo per mettere dei pannelli solari. Eliminiamo questa bruttura. Cordialmente.

di Marco Manni

Elettrosmog. Uso e abuso di dispositivi "senza fili". Sebbene sintetizzato al massimo è un lungo dossier questo che vi invito a leggere fino infondo, perché poco ne sappiamo di inquinamento elettromagnetico e di tutela del nostro organismo.
Abbiamo affrontato la volta scorsa le problematiche tecniche scaturite dall'avvento della trasmissione 4G/LTE che genera nel raggio di alcune centinaia di metri dalle SRB cellulari, interferenze radioelettriche, alto tasso di errori nella ricezione TV fino alla mancanza di segnale. Informo che è in corso una raccolta firme presso i bar Miramare e Tano di Canneto, per segnalare al Comune di Lipari, alla TIM ed alla RAI i disservizi causati dalla presenza dei ripetitori cellulari (SRB) a stretto contatto con le abitazioni civili, auspicando la realizzazione di un piano antenne da parte del nostro comune e la conseguente reinstallazione delle stesse in area adeguata. La petizione è aperta agli abitanti di altre aree interessate da installazioni selvagge nei centri urbani.
Oggi parleremo sempre con parole semplici e più in generale delle onde elettromagnetiche (EM) a radiofrequenza (RF) adottate nei sistemi wireless e dei tanto dibattuti effetti biologici sul corpo umano a lungo termine. Cosa sono le onde elettromagnetiche ? Sebbene invisibili sono entità fisiche reali caratterizzate da un' oscillazione nell'aria ( e nel vuoto) di due componenti: il campo elettrico e quello magnetico. L'inconsistenza materiale, quindi visiva delle radioonde presenti nell'aria, raramente ci fa riflettere sull' uso ed abuso da parte dell'utente e dei gestori di telefonia mobile, autorizzati purtroppo, ad effettuare le loro istallazioni anche se sui tetti delle abitazioni civili. La normativa in vigore ci garantisce contro l'effetto immediato di surriscaldamento dei tessuti corporei superficiali ( effetto Joule). Per usare una metafora siamo tutelati contro l'abbronzatura! Il valore ammesso per le esposizioni > a 4 ore che vale per chi abita nei pressi di una SRB, è di 6V/m . Nei sistemi ricetrasmittenti di uso personale invece (smartphone, tablet, cordless ,) tale limite è superato con picchi transitori di decine e decine di V/m. In nessun libretto di istruzioni è evidenziata tale differenza che dovrebbe limitare drasticamente l'uso di cellulari ai casi improcrastinabili, con chiaro svantaggio per i gestori. Quindi un problema si pone nei confronti di coloro che fanno uso sistematico e smisurato di simili dispositivi di uso personale, spesso dati in dotazione ai fanciulli in età scolare, certamente ignari come gli adulti sugli effetti sull'organismo e al tempo stesso più sensibili ad eventuali rischi biologici. Proviamo ad immaginare la densità di campo EM in una classe con 20 telefonini connessi ! L'uso dei terminali mobili che generano elettrosmog , andrebbe ridotto soprattutto nel rispetto di chi ci sta accanto essendo a tutti gli effetti una forma di inquinamento. Si pensi che le onde EM oltrepassano infissi chiusi in legno, vetro.. muri consistenti fino a 30cm, e sono perfettamente in grado di raggiungere le parti più interne del nostro organismo e di oltrepassarle.
Le onde EM si attenuano col quadrato della distanza, quindi è opportuno prendere le distanze dal lobo di trasmissione dei ripetitori cellulari, distanziare i modem WI-FI in casa sostituendoli dove possibili con le connessioni via cavo ethernet, utilizzare il viva voce o auricolare per le conversazioni telefoniche. In auto il cellulare NON dovrebbe essere usato, per il maggiore inquinamento che genera nello sforzo di raggiungere le SRB ( lo stesso vale su i mezzi di trasporto marittimi), e per la distrazione che mette a repentaglio la propria incolumità e quella dei cittadini.
In tutti i casi dove la ricezione è ridotta, la potenza emessa da un cellulare UMTS/3G è quella massima, cioè di 2 Watt ( 33dBm) con picchi di 50- 80 V/m.

Presunti effetti biologici a lungo termine.
Le onde RF generano alle potenze < 10 eV, radiazioni non ionizzanti , cioè non in grado di indurre fenomeni di ionizzazione nei tessuti organici. Dalla letteratura scientifica si apprende però che il nostro corpo va incontro a reazioni molecolari (polarizzazione) ed ad altre alterazioni biologiche, per valori nettamente inferiori .
Nelle esposizioni a lungo termine, secondo il Rapporto " CEE Private Treaty No. EP/IV/A/STOA/2000/07/03 ", University of Warwick ( Inghilterra ) & International Institute of Biophysics ( Germania ), già per un valore di 10 volte inferiore ai limiti di legge, cioè già a 0,614V/m si registra: riduzione produzione melatonina, possibile danneggiamento cromosomico, alterazione encefalogramma. Insonnia , irritabilità, cefalea, sono disturbi soggettivi molto riscontrati che non si manifestano ad un valore preciso di elettrosmog. Esposizioni prolungate ad alta densità di campo elettrico possono ancora determinare l' opacizzazione del cristallino, ridotta fertilità fino al maggior rischio di leucemia e di tumori di tipo emolinfopoietici.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità, che dal 1996 ha avviato un programma specifico sui campi EM, sottolinea che gli effetti biologici sono le risposte naturali dell'organismo agli stimoli che provengono dall'ambiente e non conferma allo stato attuale l'insorgere a lungo termine di malattie derivate.
Questa breve disamina sugli effetti biologici delle emissioni EM sul nostro organismo, è sufficiente a motivare lo spostamento a scopo precauzionale in aree idonee , distanti centinaia di metri dal centro abitato, dove per via della diffusione geometrica i segnali vanno incontro ad un'attenuazione spaziale (soli 10 dBm corrispondono ad una potenza inferiore di 10 volte). Pensate che un cellulare per funzionale con ottima copertura ha bisogno di 0,02 V/m e che pertanto i 6 V/m che subiamo nelle vicinanze, servono solo a raggiungere chi abita qualche Km più in là. Vale la pena di rimarcare ancora una volta che l'energia diffusa sulla superficie spaziale S, decresce col quadrato della distanza R secondo la relazione SR2. L'energia irradiata nello spazio libero non viene dissipata, ma si riduce per unità di superficie, rimanendo invariata quella totale. A 70-80 metri il fascio emesso da un'antenna direttiva ha il suo massimo impatto sugli edifici in relazione alla superficie colpita ( superficie del fascio di circa 15 x 3 m).
Invieremo una missiva all'amministrazione per rimarcare come unica soluzione al fenomeno delle installazioni selvagge, sia in mano ai comuni che possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici .

 

ANTENNOPOLI EOLIANA.

 

Il Notiziario 7 giugno 2013. Lipari, Monte Sant'Angelo l'antenneria eoliana.

Chissà quanto incassa il Comune di Lipari per la concessione delle circa 30 mega antenne dall’aspetto spaziale che si trovano in cima al monte più alto di Lipari, fra i pannelli solari sparpagliati nel fu centro di raccolta d’acqua piovana ed uno sangelo3.jpgspettacolo mozzafiato abitato1.jpgper il panorama a 360 gradi. Qui la natura cresce selvaggia, il abitato2.jpgverde profuma e i sangelo2.jpgmoscerini volano tranquilli. Non volano le farfalle, non si vedono lucertole, non antenne2.jpgscappano i conigli e di uccelli, uccellini ed uccellacci neanche l’ombra. 

Ci dicono che temono le radiazioni o rischi similari per l’alta concentrazione dei ripetitori. E’ accertato che le radiazioni elettromagnetiche hanno affetti biologici negativi per l’uomo. Chissà che tipo di permesso é stato concesso – e se tutte sono state autorizzate – ai proprietari di queste antenne che con le loro antenne4.jpgcasupole e casette complete di impianti d’aria condizionata antenne6.jpgvivono in una contrada fantasma dove non si capisce chi sono gli utilizzatori finali, visto che accanto ai campanelli non c’é nessun nome, mentre lungo la viuzza una fila di cartelli avverte che i cavi elettrici sono interrati sotto un manto stradale costruito da madre natura con terriccio, tufo, sabbia e polvere di vento che trasporta anche i segnali che radiano e irradiano. antenne7.jpgantenne8.jpgPer la cassa di chi? Anche questo é un segnale o un segno dei nostri tempi.

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